Il diktat di Fonseca: "Roma, basta errori"
LEGGO - BALZANI - Il primo discorso severo di Fonseca del 2020 è arrivato dopo appena una settimana. Ieri il tecnico ha tenuto a rapporto per 20 minuti la squadra dopo il ko col Torino e a pochi giorni dalla sfida alla Juve che può valere il quarto posto. Il portoghese ha ribadito concetti già rimarcati nel recente passato relativi a concentrazione, cattiveria sotto porta e un appagamento immotivato. Non una vera e propria strigliata ma una sorta di ultimatum: ora non si può più sbagliare.
Anche perché l’Atalanta va a mille all'ora ed è a un solo punto. Contro la Juve di Cr7 Fonseca dovrà probabilmente fare a meno di Mkhitaryan che si sottoporrà tra oggi e domani a esami strumentali alla coscia sinistra mentre Zaniolo, nonostante una contusione, dovrebbe farcela. Ma il tecnico ha deciso di usare il muso duro pure sul mercato e in un colloquio con Petrachi ha espresso concetti chiari.
Nella lista di Paulo ci sono almeno 4-5 giocatori che non sono ritenuti indispensabili alla causa e che quindi possono essere ceduti. In primis Juan Jesus (sondato da Bologna, Galatasaray e Fiorentina) poi Perotti, Under, Kalinic oltre a uno tra Florenzi e Spinazzola. Situazioni diverse che il ds dovrà gestire con non poche difficoltà. Ovviamente Fonseca si aspetta ricambi all’altezza, quei rinforzi necessari per tenere alta la competitività nonostante le rassicurazioni poco convincenti dello stesso Petrachi circa la “difficoltà nel migliorare la rosa”. Al portoghese serve un altro uomo gol da affiancare a Dzeko.
Convince poco Pinamonti (che di gol non ne ha segnati poi tanti in carriera) mentre Piatek o Mertens rispondo alla perfezione all’identikit. Per il primo si può tentare uno scambio di prestiti con Perotti, per il secondo (in scadenza) serve un triennale da 4 milioni. Capitolo terzino destro: non solo Hysaj e Iacoponi, piace pure Lirola della Fiorentina. Chi di certo non fa parte della lista dei partenti è Kolarov che ieri ha rinnovato il contratto in scadenza fino al 2021 a 2,5 milioni. In futuro entrerà a far parte della dirigenza. «La mia volontà è sempre stata di rinnovare. In campionato potevamo avere più punti e volevamo iniziare il 2020 in un altro modo, ma il Torino si è difeso bene. C’è fiducia già con la Juventus e mi auguro di poter vincere un trofeo con Fonseca in panchina», le parole del serbo.
Ritorno al passato: la fine al Boca Juniors, l’esordio con l’Ostia Mare
LEGGO - RANCHI - Daniele De Rossi si è tolto gli scarpini per l’ultima volta a Buenos Aires. La prima volta, invece, li allacciò a Ostia. Lì, con la maglia dell’Ostia Mare, Daniele tira i primi calci al pallone. Lì, a due passi dalla centralissima via delle Baleniere, vive il papà Alberto. Lì, sempre lì, l’ex campione giallorosso ha un attico sul lungomare, da cui la moglie Sarah Felberbaum posta su Instagram foto di tramonti mozzafiato.
Ostia-Buenos Aires, andata e ritorno. Basta metter piede nello stadio Anco Marzio dell’Ostia Mare per rendersene conto: tutti lo ricordano ancora con affetto. Perché, in fondo, Daniele non se ne è mai andato. Nel centro sportivo, avvolto da pini marini, ci sono le fotografie: una, in particolare, immortala un giovanissimo De Rossi accanto a un trofeo, insieme a un compagno di squadra. Quel compagno, che ancora oggi indossa la maglia bianco-viola dell’Ostia Mare, è Adriano D’Astolfo: «Quella fotografia mi emoziona. Mi ricordo quel ragazzo biondissimo, che già era il più forte di tutti, e a cui piaceva sempre scherzare. Era un simpaticone - racconta - ed essendoci incontrati anche da avversari, posso dire che ho sempre visto quel Daniele, umile e sorridente, che è ancora oggi». Poi c’è Massimo Bonanni, classe 1982, di un anno più grande, che De Rossi lo ha avuto prima come compagno di squadra e poi - nel 2006 - come avversario, a Roma, nella partita delle partite.
Il derby. «Giocavo nella Lazio, e mi sono ritrovato Daniele come avversario. Eravamo amici, ma anche tifosi delle rispettive squadre. E lui in campo era davvero un mastino - racconta Bonanni, mi ricordo che, dopo un contrasto, mi disse: “Ma come, fino a due anni fa stavi con noi, e mo’ stai dall’altra parte...”», alludendo al passato giallorosso di Bonanni stesso. Di certo i due ex compagni di De Rossi su una cosa sono certi: Capitan Futuro ha la stoffa per fare l’allenatore. «Presto una grande società darà una panchina a De Rossi», continua Bonanni: «Quando sei stato per un decennio uno dei migliori centrocampisti d’Europa, e sei riuscito a trasmettere tutta la tua grinta anche ai tuoi compagni di squadra, di certo metterai la stessa verve anche dalla panchina».
Micki nuovo stop. Ansia per Zaniolo
IL MESSAGGERO - La Roma continua a perdere giocatori a causa degli infortuni. Da inizio stagione Fonseca può contare esattamente 29 giocatori che sono stati costretti a fermarsi, e rischiano di diventare 30 tra oggi e domani. Nella giornata di ieri, infatti, Mkhitaryan è andato ancora una volta in infermeria a causa di un risentimento muscolare alla coscia sinistra. L'armeno si sottoporrà a esami specifici tra la giornata di oggi e domani.
In vista della partita di domenica sera contro la Juventus a far preoccupare sono anche le condizioni di Nicolò Zaniolo, che nella partita giocata all'Olimpico contro il Torino ha rimediato una botta alla gamba destra. Il numero 22 giallorosso dice di sentir dolore al ginocchio, ma il bollettino medico della Roma rassicura che non ci sia alcun infortunio.
Kolarov fino al 2021, ora tocca a Pellegrini
IL MESSAGGERO - Nella giornata di ieri è arrivata l'ufficialità sul prolungamento del contratto fino al 2021 per Aleksandar Kolarov. Il terzino giallorosso ha trovato un accordo con la società sulla base di 2,5 milioni e la promessa di entrare all'interno dello staff dirigenziale una volta terminata la sua avventura da calciatore.
Il numero 11 della Roma ha così commentato il rinnovo e la partita di domenica contro il Torino: «Il rinnovo è un nuovo punto di partenza: posso ancora fare tanto. Il Torino?Non mi piace la scusa che la palla non voleva entrare.Dovevamo fare di più. Ora abbiamo la Juve e tante altre partite in cui dovremo fare del nostro massimo». Adesso il ceo Fienga starebbe lavorando al rinnovo del contratto di Lorenzo Pellegrini, giocatore diventato inamovibile nello scacchiere di Fonseca
Un altro stop per Mkhitaryan
CORRIERE DELLA SERA - Henrikh Mkhitaryan rischia di fermarsi per la seconda volta in stagione. Il numero 77 giallorosso ha infatti riportato un trauma durante la partita di domenica sera contro il Torino. Tra la giornata di oggi e domani l'armeno si sottoporrà a visite mediche che cercheranno di accertare l'entità dell'infortunio.
Arrivano però anche "buone notizie" per mister Fonseca. Nella giornata di ieri infatti è rientrato parzialmente in gruppo Bryan Cristante, che ha lavorato insieme ai compagni parte dell'allenamento. Hanno continuato a svolgere lavoro personalizzato a causa dei loro infortuni Fazio. Kluivert, Santon, Pastore e Zappacosta.
Petrachi traccia l’identikit della punta: giovane, in prestito e da rilanciare. Idea Pellegri
IL MESSAGGERO - La Roma è in cerca di un vice Dzeko e Petrachi sta lavorando sul mercato per accontentare le richieste del mister. I giallorossi avrebbero tracciato l'identikit dell'attaccante "ideale", ma ogni operazione rimarrà nulla se prima non si troverà una nuova sistemazione per Kalinic. Fonseca vorrebbe un giocatore giovane, che non abbia più di 26 anni, che arrivi in prestito e che non avanzi pretese di giocare da subito, aspettando il proprio turno.
Il direttore sportivo giallorosso avrebbe sondato l'ex attaccante del Genoa, ora al Monaco, Pietro Pellegri, che però in questa prima parte di stagione non è praticamente mai sceso in campo a causa dei vari infortuni che lo hanno colpito. Pinamonti non convince del tutto Petrachi che sembra verrà scartato dalla lista. In Premier League viene monitorato Batshuayi, che il Chelsea ha messo alla porta e sul quale sono piombati molti club. Per ora i giallorossi attendono e cercano di capire quale mossa sia la migliore da portare avanti.
Kolarov 2021: romanista a vita
GAZZETTA DELLO SPORT - La notizia è arrivata nella giornata di ieri: Kolarov rinnova il proprio contratto con la Roma fino al 2021. Il prolungamento è stato effettuato su una base di 2.5 milioni, con la possibilità magari in seguito di subentrare nello staff tecnico di Fonseca o in quello dirigenziale. A dare la notizia con grande soddisfazione è stato proprio il Ceo Guido Fienga: «Siamo felici di poter annunciare questo rinnovo, Aleksandar ha sempre garantito un altissimo livello professionale, dentro e fuori il campo. Questo ci consente di poter contare ancora su di lui». Anche il numero 11 giallorosso ha risposto in modo positivo all'annuncio: «Sono felice di restare, è un nuovo punto di partenza. Voglio migliorarmi ancora e contribuire alla crescita del club. Posso fare ancora molto».
Kolarov fino al 2021
IL TEMPO - BIAFORA - Un rinnovo tira l’altro. Uno dei principali obiettivi della gestione di Petrachi alla Roma è stato quello di blindare gran parte dei giocatori presenti in rosa e dopo aver trovato la scorsa estate gli accordi con Dzeko, Zaniolo, Under e Fazio è stato ufficializzato ieri il rinnovo di contratto di Kolarov. Il terzino ha firmato con i giallorossi fino al 2021, allungando di un anno il precedente contratto in scadenza a giugno.
Arriverà quindi a quattro anni totali l’esperienza di Kolarov a Trigoria: Monchi nell'estate del 2017 lo aveva pagato appena 5,56 milioni per quello che è stato uno dei pochissimi acquisti azzeccati (113 presenze e 17 gol) della sua gestione. L'intesa con Kolarov è stata messa a punto venerdì e le carte sono state firmate sabato, ma già da mesi la società e il calciatore avevano iniziato ad intavolare le trattative per prolungare il rapporto: «Da un paio di mesi - ha svelato Kolarov in un'intervista al canale del club - parlavo con la società e sono felice di restare qui. Sono molto contento di poter continuare con la Roma. E’ un nuovo punto di partenza, posso ancora fare tanto, intendo migliorarmi ancora e contribuire alla crescita costante della società. La mia volontà è sempre stata questa anche se il contratto era in scadenza».
Per Kolarov si è parlato anche di una futura carica dirigenziale, ma al momento non è stato ancora messo nulla nero su bianco e si è rimasti alla semplice chiacchierata. E indubbio che i rapporti tra il classe 1985 e la dirigenza giallorossa siano ottimi. «Alex ha sempre garantito un altissimo livello professionale dentro e fuori dal campo» le parole di Fienga e quando arriverà il momento di appendere gli scarpini al chiodo le due parti parleranno concretamente di questa opzione. Nel rispondere alle domande dell'intervista di rito Kolarov ha dimostrato di credere profondamente nelle idee di Fonseca e ha chiesto maggiore appoggio ai tifosi presenti all'Olimpico: «Il mister sta di- mostrando il valore che ha acquisito in Europa. Ho visto tanti allenatori in carriera e Fonseca è uno che può fare molto bene. Io mi auguro di vincere con lui qua. Se posso vorrei chiedere ai tifosi più supporto soprattutto in casa, dobbiamo sentire di più il loro affetto. Fuori casa abbiamo i tifosi più forti in Italia. Credo che in casa dobbiamo fare di più, sia noi in campo per accendere l'ambiente sia loro da fuori nel darci una spinta in più».
Sistemata la questione Kolarov a breve la società annuncerà anche il rinnovo di Cristante, che è già stato messo a punto prima di Natale. Petrachi intanto è alle prese con il mercato e sta cercando di cedere Juan Jesus alla Fiorentina per arrivare poi a Ibanez dell’Atalanta, su cui è però in forte pressing il Bologna di Sabatini. I viola per il brasiliano hanno proposto un prestito con diritto di riscatto a 3 milioni, ma la Roma ne vorrebbe almeno 8 e vuole privarsi del giocatore soltanto a titolo definitivo o con l'obbligo di riscatto. Le trattative tra le parti andranno avanti con la speranza di trovare una quadra.
Fienga: "Siamo molto contenti di Lorenzo, del suo rendimento e della sua crescita, sia in campo sia nello spogliatoio"
Guido Fienga ha dichiarato di volersi sedere al tavolo delle trattative con un progetto serio e duraturo da presentare. Secondo quanto riportato dal quotidiano sportivo Gazzetta dello Sport, nella giornata di ieri è infatti arrivato il rinnovo per Kolarov, adesso il futuro potrebbe prevedere anche quello di Lorenzo Pellegrini. Queste le sue parole:
«Siamo molto contenti di Lorenzo, del suo rendimento e della sua crescita, sia in campo sia nello spogliatoio. Personalmente posso solo ringraziarlo per il supporto che mi ha sempre dato nei momenti più difficili nell'avviare questo nuovo progetto. Preferiamo prima concentrarci sul consolidamento dei nostri programmi affinché lui e i compagni altrettanto ambiziosi trovino qui le migliori condizioni per far bene, restare e vincere. Conscio della sua intelligenza e delle sue aspettative professionali. Sono certo che quando ci siederemo sarà per entrambi il momento giusto per parlare del contratto, convinti che le prospettive future che il club potrà presentargli rafforzeranno la sua volontà di proseguire la carriera con la Roma».
Ahi ahi, Dzeko troppo solo. Mancano i gol delle punte
GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma dopo la sconfitta di domenica sera contro il Torino ha iniziato a farsi delle domande. Una su tutte riguarda il perché la squadra giallorossa non riesce a trovare la via del gol con continuità. Da inizio anni la batteria di attaccanti della Roma ha messo a segno 20 reti, suddivise in 7 Dzeko, 4 Zaniolo, 3 Mkhitaryan e Kluivert, 2 Perotti, 1 Under e zero per Kalinic. Il confronto diventa pensante quando si guardano i goleador delle altre società: Immobile da solo ne ha messi a segno 19; la coppia Lautaro-Lukaku ne ha fatti 23; il duo della Juventus Dybala-Ronaldo è a quota 18. Mancano i gol e chi dovrebbe aiutare Dzeko a metterli a segno. Chissà se dal mercato invernale Petrachi riuscirà a pescare un giocatore in grado di migliorare questa situazione.
Jesus piace alla Fiorentina
Il romanista Juan Jesus, ora ai margini delle gerarchie dell'allenatore giallorosso Fonseca piace alla Fiorentina, che è alla ricerca di un rinforzo per reparto al neo tecnico Iachini. Se in attacco il profilo scelto è l'ex milanista Cutrone, in difesa oltre a Kevin Bonifazi del Torino, vicino però alla Spal.
De Rossi, la moglie: "Daniele ha dovuto decidere"
IL TEMPO - SCHITO - Un addio al calcio tanto doloroso quanto necessario. Daniele De Rossi ha scelto il cuore, ha scelto la famiglia, decidendo di lasciare il Boca Juniors per tornare nella capitale e stare accanto a Gaia, la sua primogenita. Un'adolescente che ha bisogno di suo padre, la figlia che l'ex 16 della Roma ha avuto quattordici anni fa dalla sua prima moglie, Tamara Pisnoli. Dopo un matrimonio travagliato e un divorzio doloroso, l'ormai ex centrocampista di Ostia ha trovato la felicità accanto a Sarah Felberbaum, che ha sposato alle Maldive e che gli ha dato due figli: "La scorsa estate -le parole dell'attrice a Tv Sorrisi e Canzoni - Daniele ha dovuto prendere una decisione. Ovviamente si è confrontato con me ma volevo che arrivasse a una scelta pensando a ciò che veramente voleva. E ci è arrivato. Me l'ha detto una mattina, mentre stavo andando al Festival del cinema e della televisione di Benevento. Sono salita in treno e ci ho riflettuto in viaggio: ero felice, spaventata ed entusiasta. Una centrifuge di emozioni".
Con gli scarpini appesi al chiodo, per De Rossi si prospetta un futuro da allenatore, ma la panchina può attendere. Le voci che lo vorrebbero nello staff di Roberto Mancini nell'avventura azzurra dei prossimi Europei che prenderanno il via a giugno all'Olimpico di Roma sono sempre più insistenti. Poi arriverà il momento di studiare e seguire le orme di papà Alberto.