Roma, serve un punto sul futuro
IL MESSAGGERO - TRANI - Lo spareggio sul Bosforo, nella notte di Istanbul, quando in Italia sarà fine pomeriggio. Il paradosso, però, è che la Roma si gioca il suo futuro in Europa League contro l'unica avversaria che ha battuto in questa fase a gironi: 4-0 all'Olimpico, lo scorso 19 settembre. Ma il Basaksehir, da quella sera, non è mai più caduto: striscia positiva di 11 risultati, 7 vittorie e 4 pareggi. E viene da 3 successi di fila che hanno dato un senso alla stagione club di Erdogan: primato nel gruppo J e 2° posto in classifica nella Liga turca dopo aver superato sabato nel derby, e fuori casa, il Galatasaray. Adesso ha la grande chance di far fuori i giallorossi che non si possono permettere di perdere qui se vogliono andare ai sedicesimi: se vince il Borussia in Austria sarebbe - in caso di sconfitta qui a Istanbul - eliminata. «Non penso a quanto successo nei match precedenti: mi interessa solo questa sfida. Complicata, ma da vincere» avverte Fonseca. Ancora gli mancano 4 punti. Il portoghese, insomma, non vuole che diventi inutile la gara casalinga del 12 dicembre contro il Wolfsberger.
CARICA TURCA «Il risultato dell'andata è stato bugiardo: guardando a quanto è accaduto nelle altre partite la Roma può perdere contro chiunque» sottolinea Okan Buruk che, ex Inter, guida la squadra del governo. L'allenatore chiama la gente allo stadio Fatih Terim, inaugurato nell'estate del 2014: «I tifosi del Basaksehir appoggeranno questa squadra. Match fondamentale per noi, per Istanbul e per la Turchia». Annunciati, però, solo 10.000 spettatori. Fonseca, senza pensare al Verona, limita il turnover: dentro Spinazzola per Florenzi. Una novità o magari due: Under, (9 gol in 43 con il Basaksehir nella stagione 2016-2017) sfida Kluivert e se gioca fa cambiare fascia a Zaniolo (9° tra Golden boy d'Europa). Il portoghese non pensa al cambio di proprietà: «Sento spesso Pallotta, con lui parlo solo di calcio».
Questione Friedkin-Roma: settimana prossima atteso nella Capitale il figlio di Friedkin, Ryan, per analizzare da vicino il lavoro svolto dagli advisor coinvolti nell'affar. Tornando alla sfida di stasera. Istruzioni per l'uso della rosa. «Jesus è rimasto a Trigoria per scelta tecnica. Abbiamo inserito Fuzato perché Mirante sta male. Gli altri infortunati sono Florenzi e Pastore. Mkhitaryan e Kalinic sono pronti, anche se non l'intera partita. Pellegrini, invece, lo è per giocare sempre», chiarisce. Vicino a lui, proprio Pellegrini: Serio e diretto: «La Roma si è complicata il percorso, ma vogliamo centrare questo primo obiettivo stagionale. Considero un vantaggio poter giocare in più ruoli».
Tornando alle indicazioni dell'allenatore, l'elenco degli indisponibili, con il ritorno tra i convocati (20) di Mkhitaryan (ultima gara il 22 settembre a Lecce) e Kalinic (infortunatosi il 20 ottobre a Marassi), comprende adesso solo 5 giocatori: Mirante (fuori più di un mese e quindi sostituibile nella lista Uefa), Zappacosta, Cristante, Florenzi (21° infortunato: 15 muscolari e 6 traumatici) e Pastore. Sul mercato, invece, finisce in anticipo Jesus: l'addio a gennaio.
Tifosi allo stadio, insieme e scortati
IL MESSAGGERO - TRANI - Appuntamento alle 17 (ora di Istanbul), cioè a quasi 4 ore dall’inizio della partita, in piazza Sultanahmet. I 900/1000 tifosi giallorossi, al seguito della Roma in Turchia, si ritroveranno lì per andare allo stadio Terim scortati dalla polizia.Meeting point, dunque, per garantire l’ordine pubblico: i bus navetta partiranno alle 18,30. Intanto per la prima volta i tecnici della Roma sono a Gerusalemme per dirigere l’AS Roma Camp, progetto in cui lo sport è integrazione: oltre 30 bambini di religioni diverse sono stati allenati dallo staff giallorosso.
Friedkin, guai in Tanzania: evasione fiscale per 79 milioni
LEGGO - Il fulmine a ciel sereno è arrivato nella notte italiana quando dalla lontana Tanzania è arrivata la notizia choc: Dan Friedkin, il magnate texano in trattativa per l’acquisto della Roma e proprietario in Africa di 8 società, sarebbe accusato dal governo di aver evaso le tasse per 33 anni per un totale di 79 milioni di dollari. Il giornale swahili Jamhuri ha rivelato l’esistenza di un sistema di evasione fiscale che il Friedkin Group avrebbe messo in piedi per lucrare sui salari dei dipendenti delle proprie aziende. Il tutto attraverso l’utilizzo di conti offshore aperti nelle nelle Isole Cayman e in Svizzera. Friedkin, secondo il media locale, sarebbe indagato anche per bracconaggio. Accuse gravi che potrebbero ostacolare il cambio di proprietà del club anche se c’è la volontà di chiudere a Natale. A Trigoria, intanto, la rivoluzione continua: dopo Tempestilli è pronto a lasciare Baldissoni
La Roma sfida il tabù turco
IL TEMPO - BIAFORA - Il primo dentro o fuori in uno dei tre obiettivi stagionali. La Roma di Fonseca è pronta per l'esame senza appello con l’Istanbul Basaksehir, una squadra che dopo il ko per 4-0 subito all'Olimpico non ha più perso. I giallorossi, spinti dalla carica di oltre 800 tifosi che saranno presenti allo stadio Terim, vogliono guadagnare sin da subito tre dei quattro punti che renderebbero matematica la qualificazione ai sedicesimi di Europa League.
La Roma - seconda nel girone a braccetto con il Borussia - vuole inoltre sfatare il tabù legato alle sfide in Turchia, dove non è mai uscita vittoriosa: due i pareggi (con Goztepe e Galatasaray) e due le sconfitte (con Galatasaray e Gaziantepspor). Fonseca sa già come si batte il Basaksehir e proverà a replicare il risultato stasera: il portoghese, alla guida dello Shakhtar ha espugnato il campo dei turchi nei preliminari di Champions del 2016, eliminandoli poi al ritorno.
L'allenatore giallorosso è ben conscio che anche con un pareggio la squadra sarebbe ancora in corsa - diventerebbe obbligatorio il successo casalingo con il Wolfsberger - ma ripete come un mantra che è necessario pensare soltanto ai tre punti e a vincere già ad Istanbul: «Abbiamo fiducia indipendentemente da tutto quanto successo, noi giochiamo sempre per vincere. Con il Basaksehir è lo stesso, anche se è una gara difficile. Sono in un grande momento, sappiamo che è una squadra esperta e che gioca bene. Giocano in casa, è una partita importante per loro ma devo dire che anche noi vogliamo vincere. E per farlo attaccheremo». Fonseca, che non ha alcun timore nell’affidare la trequarti a Pellegrini perla seconda gara di fila, ha annunciato due cambi di formazione rispetto al successo con il Brescia (fuori Florenzi e Kluivert) e con ogni probabilità toccherà all'ex di turno Under dare quel qualcosa in più dal primo minuto: «Cengiz e Cetin sono due giocatori con un grande futuro, sono giovani, devono lavorare per migliorare ma noi crediamo molto in questi due giocatori».
Nella conferenza della vigilia c'è anche spazio per le voci sul futuro societario, ma Fonseca è più che abbottonato: «Con Pallotta parliamo molte volte. Sento il presidente molto presente, è sempre preoccupato per la squadra. Parliamo di tutti. Io so solo che sono l’allenatore, quando parlo con il presidente parlo solo di calcio e non del resto». Niente paura per Buruk, tecnico dell’Istanbul Basaksehir: «La sfida sarà importante non solo per noi, ma per tutta Istanbul e per la Turchia, cercheremo di fare del nostro meglio. Se diamo un'occhiata alla classifica ci rendiamo conto che la Roma potrebbe essere sconfitta da qualsiasi squadra».
Pellegrini: «Io e Zaniolo pilastri? Perché no?»
IL TEMPO - BIAFORA - Dalla pausa forzata agli straordinari. Pellegrini è pronto a giocare la seconda partita di fila dopo il rientro col Brescia e di nuovo domenica a Verona, quando Zaniolo sarà assente per squalifica. «Mi sento molto bene - spiega il romano - questa è una partita da dentro o fuori, vogliamo vincerla perché il nostro primo piccolo obiettivo è passare il girone». C'è spazio anche per parlare di un futuro da pilastro romanista in coppia con Zaniolo. «Siamo giovani e non pensiamo troppo a cosa succederà, ma posso dire anche a nome di Nicolò che saremmo onorati».
Stasera due posti sulla trequarti dietro Dzeko per loro sono assicurati, con Zaniolo che potrebbe spostarsi a sinistra per fare spazio a Under, favorito su Kluivert. Spinazzola risponde presente, altrimenti c'è Santon. Sono rimasti a Roma Florenzi, Pastore, Mirante, oltre a Juan che non avrebbe trovato posto in panchina, e i lungodegenti Cristante e Zappacosta. Convocati Kalinic e Mkhitaryan, idem Fuzato che è stato inserito in lista Uefa al posto di Mirante (resta fuori Cetin).
Intanto saluta dopo 32 anni di Roma il dirigente ed ex calciatore Tonino Tempestilli, che sta trattando la risoluzione. Si è separato dal club anche Nura, ancora sotto contratto dopo il ritiro dall'attività agonistica per problemi cardiaci.
Pellegrini d'attacco a Istanbul: «Per noi è come una finale»
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Avrebbe preferito non doversi giocare la qualificazione proprio in questa partita, ma tra errori arbitrali e leggerezze di squadra, la Roma rischia di compromettere il girone d’Europa League: se perde è di fatto fuori, per passare le servono 4 punti in due gare. «Non dobbiamo pensare al passato, a Istanbul scendiamo in campo per vincere e abbiamo fiducia di riuscirci - alza la voce Fonseca, presentando la gara di stasera contro il Basaksehir (ore 18,55, diretta Sky) - Pensiamo ad attaccare per conquistare i tre punti, senza voltarci indietro. Loro sono una buona squadra in un ottimo momento».
Lo stadio Fatih Terim è un gioiellino che contiene poco più di 17 mila spettatori. E i tifosi dell’Istanbul Basaksehir sono talmente poco numerosi che potrebbero aiutarli a sostenere la squadra anche gli ultras delle altre squadre cittadine (Galatasaray, Besiktas e Fenerbahce). Per questo c’è massima allerta intorno all’arrivo dei circa 800 tifosi giallorossi, provenienti dall'Italia, che verranno tenuti isolati dai locali. A Istanbul Fonseca non ha potuto portare Pastore (botta all’anca) e Florenzi (alle prese con un problema al flessore), mentre ha recuperato Mkhitaryan e Kalinic. «Sono pronti a giocare, anche se non tutta la gara», spiega il tecnico, sommerso poi dalle domande su Under, oggi impegnato contro la sua ex squadra. «Capisco le domande su di lui, ma devo decidere la formazione senza pensare a questa attesa», schiva l'argomento il portoghese, che è indeciso tra Cengiz e Kluivert, con Zaniolo e Pellegrini confermati.
Ed è proprio Lorenzo Pellegrini ad ammettere: «Questa è per noi una piccola finale che vogliamo assolutamente vincere perché il nostro obiettivo è superare il girone. Le cose si sono complicate, ma non dobbiamo pensarci: solo la vittoria deve essere nei nostri pensieri. Io e Zaniolo siamo il futuro della Roma? Se sarà così, ne saremo onorati». Non è stato convocato Juan Jesus, fuori per scelta tecnica e pronto per essere dato via a gennaio.
Istanbul Basaksehir-Roma: le probabili formazioni schierate dai quotidiani
La Roma di Fonseca stasera a Istanbul contro il Basaksehir, gioherà la prima gara da dentro o fuori, vediamo come i maggiori quotidiani sportivi e non, schierano la formazione che affronterà i turchi in Europa League.
LE PROBABILI FORMAZIONI DEI QUOTIDIANI
IL MESSAGGERO: Pau Lopez; Spinazzola, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara; Ünder, Pellegrini, Veretout, Zaniolo; Dzeko
IL TEMPO: Pau Lopez; Spinazzola, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Veretout; Ünder, Pellegrini, Zaniolo; Dzeko
CORRIERE DELLA SERA: Pau Lopez; Spinazzola, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Veretout; Ünder, Pellegrini, Zaniolo; Dzeko
CORRIERE DELLO SPORT: Pau Lopez; Spinazzola, Smalling, Mancini, Kolarov; Diawara, Veretout; Ünder, Pellegrini, Zaniolo; Dzeko
LA REPUBBLICA: Pau Lopez; Santon, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Veretout; Ünder, Zaniolo, Pellegrini; Dzeko
LEGGO: Pau Lopez; Spinazzola, Mancini, Smalling, Kolarov; Veretout, Diawara; Zaniolo, Pellegrini, Ünder; Dzeko
GAZZETTA DELLO SPORT: Pau Lopez; Spinazzola, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Veretout; Ünder, Pellegrini, Zaniolo; Dzeko
Basaksehir-Roma e una storia infinita da cantare
(ALESSANDRO CAPONE) - La prossima emozione da inseguire ti porterà ancora una volta a varcare i confini nazionali. Un altro viaggio in giro per l’Europa ti attende. La mattina è carica di aspettative per una qualificazione al turno successivo ancora tutta da conquistare. Ti alzi presto e ti prepari per essere ancora una volta al seguito della tua squadra. L’arrivo in aeroporto e il tempo per un brindisi che allevia un po’ la tensione. Poi l’imbarco, ti siedi, sei pronto a partire. L’aereo che si stacca da terra e punta il muso verso est, verso Istanbul.
Fra i posti a sedere tanti sguardi come il tuo. Pronti, carichi, con al voglia di andare a prendersi in terra turca un pezzo di sedicesimi di finale. Passi tra le nuvole che coprono la vista per tutta la durata del viaggio e quando le riattraversi è solo per arrivare a destinazione due ore avanti rispetto a casa. La fila al controllo documenti sembra infinita visto che l’orario di inizio della partita si avvicina. Una volta messo piede fuori dal terminal l’unico pensiero è arrivare allo stadio del Başakşehir. Il caos e il traffico della città turca fanno scorrere i minuti in fretta mentre intanto si accendono le luci su una sera ormai arrivata. E queste luci di Istanbul ti accompagnano per le strade e le stradine che attraversi. Vie strette, poi grattacieli, e un susseguirsi di nuove emozioni in una terra così tanto diversa dalla tua. Luci che poi si diradano dopo più di un’ora e mezza d’auto e dopo qualche altro chilometro ecco il distretto di Başakşehir. La copertura dello stadio si alterna di rosso e di blu. Finalmente scendi ed ecco che arrivi all’ingresso del settore che aspettavi da un questa mattina.
L’accoglienza degli “organizzatori “ non è delle migliori. Solite perquisizioni, ma questa volta accade qualcosa che non avevi mai visto. A quanto pare le monetine sono considerate “un’arma impropria” e vengono così aperti portafogli e svuotate tasche per far “buttare” questo oggetto così pericoloso. Ovviamente il tutto senza la minima spiegazione e senza la minima possibilità di recuperare successivamente quanto lasciato.
Ne hai viste di cose nel tempo, ma essere “legalmente derubati” non era mai capitato. Sali le scale che portano agli spalti fra incredulità e imprecazioni. Cerchi di non pensarci, c’è la tua maglia da sostenere e quando ci siamo tutti il nome di Roma comincia a rimbombare sotto il cielo di Istanbul dopo un inizio di partita dove hai rischiato più del dovuto senza riuscire a sbloccarla. Le mani al cielo in circondate da bandiere turche che man mano che passa il tempo diventano sempre di più. La palla scivola sul prato verde senza riuscire ad entrare nella porta avversaria poi ad un tratto un parata al limite dell’area da parte di chi con le mani la palla non la può toccare. Ne segue il fischio dell’arbitro che indica il dischetto e ti scappa un gesto di esultanza anche se è ancora presto. Il fischio successivo è quello che da il via alla battuta. Fiato sospeso, il tiro è piazzato, la palla che va a toccare la rete scuotendola.
1-0 per noi è la voce di Roma che rimbomba festante nel silenzio intorno. Adesso l’urlo è ancora più forte e sospinge i tuoi colori nella metà campo del Basakseir. Le braccia sono al cielo mentre un lancio ti mette davanti al portiere turco e ti rendi conto che è nuovamente battuto quando la rete si muove ancora. 2-0. Le voci e le mani di Roma esultano per poi continuare a spingere fino ad arrivare a pochi minuti dalla fine del primo tempo quando puoi liberare ancora la tua gioia nel momento in cui capisci che la partita te la sei quasi presa definitivamente. Altro passaggio fra un coro e l’altro. Altro tocco verso la porta.
La rete si smuove ancora, le braccia si agitano ancora, l’urlo di Roma riecheggia ancora. 3-0. Ora è tutto più bello. Il primo tempo finisce e usi l’intervallo per riprendere un po’ di energia. Il secondo è cuore e sentimento. I minuti scorrono mentre i cori si fanno più forti. Un momento per capire che i turchi hanno colpito uno dei tuoi prima di un calcio d’angolo e ti viene il dubbio che i controlli non siano uguali per tutti. Forse per via del valore delle monete nel cambio Euro/Lira Turca? Comunque si riprende e le azioni accompagnate dalla voce scoprono come i secondi che avvicinano al triplice fischio. Lo stadio intorno comincia a svuotarsi e i canti di Roma illuminano la notte di Istanbul.
Al termine l’urlo di vittoria e quando è il momento ridiscendi le scale e ti rituffi nelle vie turche. Rimane il tempo per un brindisi prima di concedersi il meritato riposo. Il giorno seguente puoi rilassarti. Un passo dopo l’altro per scoprire cosa ti circonda. Ti incammini sulla via principale. Passi Torre Galata e dopo una discesa da una piccola stradina sei nei pressi di uno dei ponti sul Bosforo. Lo attraversi e dalla parte opposta le moschee si fanno largo fra i palazzi. Intorno c’è chi pesca mentre sotto un continuo passaggio di battelli smuove l’acqua. Arrivato dalla parte opposta ti avvii verso Sultanahmet e dopo ancora al gran bazar. Qualche tè, qualche brindisi è qualcosa di speziato. Il tempo scorre veloce quando tutto scorre bene e quando sei di nuovo sopra le nuvole il muso punta verso casa. I pensieri e un po’ di stanchezza ma soprattutto la felicità ti accompagnano sul volo di ritorno e una volta atterrato sai di aver portato a casa tre punti che ti avvicinano alla qualificazione. E non vedi già l’ora di ripartire di nuovo e ancora sarà bellissimo viaggiare insieme, girar l’Europa e cantare per te.
La Juve insiste su Riccardi
Come riporta il sito calciomercato.com, la Juve continua a rincorrere Alessio Riccardi e un altro assalto futuro è già in programma perché la dirigenza bianconera lo approva ogni volta che lo segue da vicino anche coi report dei propri uomini dello scouting ed è sicura di poter trovare un nuovo Zaniolo in un investimento simile.
Vertonghen nel mirino dei giallorossi
Come riferisce l'emittente satellitare britannico skysports.com, la Roma, come anche il Bayer Leverkusen, ha manifestato il proprio interesse per Jan Vertonghen, stopper del Tottenham in scadenza di contratto il prossimo giugno 2020 e perciò libero a gennaio di parlare con qualsiasi club. Il classe 1987 belga, dopo l'arrivo di Jose Mourinho, è disposto a discutere con la società per il prolungamento contrattuale.
Scambio di targhe commemorative tra Baldissoni e il presidente turco Gümüşdağ
Mauro Baldissoni, vice-presidente giallorosso, ha ricevuto dal presidente del club turco Göksel Gümüşdağ una targa commemorativa durante il pranzo dirigenziale di rito. Lo stesso Baldissoni ha poi consegnato al patron del Basaksehir una targa di vetro con il logo della Roma.
Malagò: "L'Olimpico andrebbe ammodernato in vista di Euro 2020"
Giovanni Malagò, presidente del Coni, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport dove ha parlato anche dello Stadio Olimpico. Queste le sue parole:
"Il mondo sta cambiando a una velocità esponenziale, se prendiamo l'Olimpico il calcio si vede meno bene e si sta facendo un upgrade voluto dall'UEFA in vista di Euro 2020. L'Olimpico e San Siro hanno ospitato finali di Champions negli ultimi anni ma devono essere ammodernati".