"Ero nervoso ma ho fatto gol". Perotti è rinato
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Si è commosso dopo aver realizzato la rete del vantaggio romanista a Verona, Diego Perotti, di nuovo a segno, su rigore - la sua specialità - dopo sei mesi di digiuno i giallorossi vincono sotto la pioggia (1-3) con l'attaccante che non è partito titolare, costretto ancora alla panchina e poi subentrato in corsa, a metà del primo tempo, al posto di Kluivert, dolorante alla coscia dopo un'azione di recupero. E l'argentino ha subito deciso di prendersi la responsabilità di tirare il rigore rimediato da Dzeko, tanta era la voglia di tornare protagonista, dopo tante settimane di continui problemi muscolari, per un calvario fisico che continua a condizionare la carriera. In pratica, il suo è stato un gol liberatorio {il primo al Bentegodi), visto che non segnava dall'ultima di campionato della scorsa stagione. contro il Parma. Un'astinenza fatta di tanti guai fisici e dalla paura di non essere più decisivo. "Una rete importante, non potevo sbagliare - le parole dell'attaccante argentino - Ero entrato da poco, quindi mi sentivo un po’ nervoso, ma è andata bene. La gara è stata molto combattuta, il campo pesante non ci ha aiutato, ma noi abbiamo lottato per vincere". La rete della vittoria porta la fin ma di Mkhitaryan, al suo secondo centro in giallorosso, dopo un paio di mesi di stop per infortunio, con assist proprio di Perotti.
Non è ancora brillante dal punto di vista fisico, invece, Cengiz Under. L'attaccante turco smaniava per dimostrare a Fonseca e ai tifosi di essere di nuovo un giocatore integro e decisivo, ma contro il Verona ha faticato tanto, mettendo in difficoltà la squadra dalla sua parte. Under non giocava titolare da tre mesi, dal primo settembre nel derby, bloccato poi da problemi muscolari che ne hanno rallentato l'inserimento nei meccanismi di gioco assimilati dai compagni. Avrebbe bisogno di giocare con continuità, ma la concorrenza in attacco è serrata ed è per lui complicato trovare spazio.
Adesso la squadra deve recuperare energie fisiche e mentali: la prossima partita si giocherà infatti venerdì prossimo, a San Siro, contro l'Inter. Gli uomini di Fonseca dovranno preparare la difficile sfida contro l’attuale nuova capolista, facendosi trovare pronti e concentrati. Rientrerà Nicolò Zaniolo, a Verona assentte per squalifica. li ragazzo sarà titolare sulla destra, mentre sono da verificare le condizioni di Justin Kluivert, uscito ieri sera dal campo perché dolorante alla coscia sinistra. Nelle prossime ore verranno valutate le condizioni dell'olandese, punto fermo della Roma, diventato, con il gol di ieri, l'attaccante più giovane tra quelli che hanno fatto almeno tre reti nell'attuale campionato. È in fase di crescita, Kluivert, e il tecnico portoghese lo considera un punto fermo della sua squadra. A Milano potrebbe rivedersi Alessandro Florenzi, ieri sera rimasto in panchina.
Il capitano giallorosso è stato corteggiato da Conte e vorrebbe trovare spazio proprio contro l'Inter
Cinismo e gol sotto la pioggia di Verona. E Fonseca: «Non dominiamo ma cresciamo»
LEGGO - L'aria sembrava quella della fatal (o quasi) Verona, ma pur non dominando (come voleva Fonseca alla vigilia) la Roma è riuscita a vincere pure sul difficile campo del Bentegodi restando attaccata al treno Champions e staccando il Napoli ora a -8. Una vittoria di carattere contro la seconda migliore difesa della serie A che mai aveva subito 3 reti finora. Le stesse rifilate a Brescia e Istanbul. Lo ha fatto soffrendo fino alle fine sotto una pioggia incessante e nel corso di una gara sempre viva. Vittoria di grande spirito anche se non abbiamo fatto un bel gioco. Il Verona è una squadra bellissima e aggressiva e serviva quel tipo di atteggiamento, non potevamo dominare. Stiamo migliorando molto, se la ride Fonseca. Nonostante il buon inizio del Verona è arrivato un po' a sorpresa il gol di Kluivert in contropiede e sull'ennesimo assist di un Pellegrini formato leader. Poi lo stesso olandese, in un eccesso di sacrificio per un recupero su Zaccagni, ha rimediato l'ennesimo infortunio muscolare della stagione (oggi i controlli alla coscia sinistra). E' entrato Perotti che, su un rigore guadagnato da un Dzeko, ha ribaltato il pareggio momentaneo di Faraoni e nel finale ha servito l'assist del ko a Mkhitaryan. Un ritorno importante quello del Monito che dopo il gol ha versato pure qualche lacrima visto l'ultimo anno passato tra infermeria e voci di mercato. Il Verona, dopo l'1-2, ha continuato a fare la partita con la Roma brava a ripartire e non mollare. Nel finale, dopo aver sventato l'incubo Pazzini, è arrivato il sospiro di sollievo per Fonseca che mette a bilancio la sesta vittoria nelle ultime 8 partite a una settimana dal big match contro l'Inter quando tornerà Zaniolo. Intanto si gode Pellegrini. Gruppo fantastico, ora tutti danno il massimo e forse negli ultimi anni non accadeva. Mi piace fare assist ma ora vorrei pure fare qualche gol, le parole di Lorenzo. Le sue qualità le conosco bene, nell'ultima scelta è un grande, l'elogio di Fonseca.
Verona battuto e 400ª vittoria esterna per la Roma in Serie A (foto)
Con la vittoria di ieri sera la Roma ha raggiunto cifra tonda per quanto riguarda le vittorie lontano dall'Olimpico. Infatti, come riferito dal provider di statistiche Opta su Twitter, con il 3-1 di Verona la Roma ha trovato la sua 400ª vittoria esterna in Serie A.
400 - La #Roma ha collezionato la sua 400ª vittoria in trasferta in Serie A. Corsara.#VeronaRoma pic.twitter.com/KBiXxImvMI
— OptaPaolo (@OptaPaolo) 1 dicembre 2019
La Roma guarda al futuro e chiama in prova Lautaro Prato (foto)
Il mercato invernale è alle porte, con la Roma che già si muove in cerca di rinforzi per il futuro. Uno di questi, come riferito su Twitter dal giornalista Daniele Trecca, è Lautaro Prato. Il classe 2002 è un trequartista di proprietà del River Plate ma momentaneamente in prova a Trigoria. Infatti l'argentino da oggi fino al sei dicembre rimarrà nella Capitale per uno stage offertogli dalla Roma. Qualora dovesse convincere, il giocatore verrebbe inserito nella rosa Primavera.
Il trequartista del 2002 Lautaro #Pato (River Plate) da oggi fino al 6 dicembre sosterrà uno stage a Trigoria su invito della #Roma @calciomercatoit
— daniele trecca (@danieletrecca) 2 dicembre 2019
Mancini: "Scudetto? Dispiace non siano in corsa Napoli e Roma, sarebbe stato più avvincente"
Roberto Mancini, CT della nazionale, è intervenuto durante la trasmissione Radio Anch'io Lo Sport in onda su Radio Rai parlando della corsa scudetto in Serie A:
"Credo sia ancora presto. L'Inter sta facendo benissimo, si merita di essere in cima. Dispiace che non ci siano in lotta anche Napoli, Roma, Milan e Lazio. Sarebbe stato tutto molto più avvincente".
La Roma annuncia una collaborazione con Bands FC
La Roma ha annunciato, tramite il suo profilo Twitter, la collaborazione con Bands FC per raccogliere fondi per 11 cause benefiche con una collezione di t-shirt e felpe ispirate alla musica. Il ricavato andrà all'associazione "Sean Cox Rehabilitation Trust".
Kolarov: "Per la Roma è un momento positivo. Fonseca? Mi piace la sua idea di calcio"
Aleksandar Kolarov, difensore della Roma, è intervenuto a margine della premiazione del “Gran Galà del Calcio” ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole:
Il momento della Roma?
“Sicuramente è un momento positivo per noi, stiamo giocando bene e dobbiamo continuare così. Per me è un onore essere qui a 34 anni, sono contento per la Roma. Voglio giocare altri 4 anni”.
I rigori?
“Ho sbagliato più rigori che punizioni, l’anno scorso c’era Daniele De Rossi, ieri c’era Perotti e ha tirato lui”.
Perché continui a migliorare nonostante l’età? I risultati di Fonseca?
“La squadra è composta da 30 giocatori e ognuno deve dimostrare a sé stesso cosa fare. Tre anni ero convinto di venire alla Roma e di fare bene”.
Cosa ti piace di Fonseca?
“Idea di calcio, come interpreta le partite, la sua determinazione”.
Roma, viaggi da Champions
IL MESSAGGERO - ANGELONI - A Il destino è là, fuori casa. La Roma si gioca tanto tra oggi e venerdì: a Verona contro l’Hellas e a Milano con l’Inter di quel Conte che la scorsa estate ha detto no proprio ai giallorossi, spianando la strada a Fonseca. La Roma si gioca tanto un po’ perché fare punti ora, e non perderli soprattutto, fa bene alla salute e alla classifica, un po’ perché le «ambizioni» si coltivano con le vittorie,così come con queste si consolida il «coraggio».
La Roma ci sta prendendo gusto, visto anche l’ultimo risultato, guarda caso in trasferta, in Turchia nella notte di Europa League. Lì, la qualificazione è ormai (quasi) archiviata, ora c’è da dare uno strappo al campionato e alla classifica della Roma, buona ma non ancora eccezionale come vorrebbe il suo allenatore, che ama parlare spesso e volentieri di «ambizione e coraggio». Caratteristiche che servono specialmente quando sei lontano dall'Olimpico e le difficoltà, tendenzialmente, aumentano.
TOSTI - Il Verona è avversario scomodo, non a caso con 18 punti è ottava (insieme con il Parma) e lontana dalla zona retrocessione, quindi più rilassata e vogliosa di giocarsela senza patemi. Il campionato ambizioso lo sta facendo proprio la squadra di Juric, oltre le proprie aspettative. La Roma non vince in trasferta in campionato da un mese, l’ultima a Udine, quando la squadra era in piena emergenza, quando Mancini faceva il centrocampista e Dzeko aveva la maschera, perché l’alternativa (Kalinic) stava peggio di lui.
Oggi Fonseca può ragionare sull'abbondanza (22 giocatori, resta a casa Pastore, ancora alle prese con i problemi all'anca, più Mirante),anche se i suoi fedeli - in attesa di Cristante (partito con la squadra nonostante non sia tra i convocati) - li ha scelti e con quelli cerca di raggiungere la sua perfezione, i traguardi. La Roma, a suo dire, ha margini di miglioramento. «La squadra ora è stabile difensivamente e a me piace pure un gioco di dominio sugli avversari, ma non è facile qui in Italia. A livello di possesso palla non c’è troppa differenza tra le squadre. Mi piace però quando la mia riesce a dominare e quando riesce a giocare stabilmente negli ultimi trenta metri. Questo aspetto è da migliorare», sostiene Fonseca.
Sapendo che il Verona è una formazione che sa difendersi bene, avendo subito in casa solo 4 reti. Fonseca non avrà Zaniolo (squalificato), probabilmente rilancerà Under dal primo minuto («Mkhitaryan non ha i novanta minuti nelle gambe», dice l’allenatore portoghese). Servono calciatori in grado di saltare l’uomo: Cengiz, almeno fino a qualche tempo fa, mostrava fiero questa caratteristica, oggi il tecnico vuole recuperarlo ma punta molto su Kluivert, visibilmente cresciuto negli ultimi mesi. «Justin doveva migliorare la fase difensiva e oggi è un giocatore diverso. È intelligente, deve continuare a migliorare. Ha tempo per imparare». Il dubbio vero è sul terzino destro: Fonseca ha a disposizione sia Santon, sia Spinazzola sia Florenzi. Se sta bene, il titolare sarà Spina. Non ha dubbi su chi porterà la fascia, i dubbi che aveva Dzeko a Istanbul quando ha scelto Smalling. «Lo ha scelto perché ha riconosciuto in Chris un leader. E io ero d’accordo». Fonseca non ha problemi, dice, a schierare Mancini a Verona, anche se - gli fanno notare nel fargli la domanda - è diffidato. Ecco: Mancini non è diffidato, vale la pena chiarirlo.
I nostri giocatori da amare a lungo
IL MESSAGGERO - LIGUORI - Paulo Fonseca alza un sopracciglio e la Roma accelera e segna, almeno a Istanbul. Contro il Brescia, è stato necessario l’intervallo nello spogliatoio per sveltire la squadra. E stasera a Verona, come andrà? I gialloblù corrono e giocano bene, finora sembrano più simili al Parma, che alle ultime due squadre affrontate finora, dunque i rischi sono alti, anche perché in attacco non ci sarà lo squalificato Zaniolo. E in difesa c’è sempre un interrogativo sul laterale destro. In quel ruolo, però, è giusto ricordare che la confusione ha due padri, Petrachi e Baldini, e una balia, Fonseca, che ha mescolato ruoli e titolarità.
Florenzi in forma stava in panchina, dopo la Nazionale è rientrato, ora dovrebbe giocare a tutti i costi. Petrachi rischia deferimento e condanna, per aver lavorato con Pallotta e Baldinimentre era ancora tesserato per il Torino. A favore della Roma? Giudicate voi: trattava con Marotta per vendere Dzeko. Per fortuna, l’operazione è fallita. E, sempre per fortuna, è rimasto giallorosso Lorenzo Pellegrini, uno dei pilastri di questa squadra. Ora lo dicono tutti, anche troppo se si osserva che Lorenzo ha una clausola molto bassa, 30 milioni, e rischia di diventare un altro caso Pjanic, che ancora vale più del doppio di quanto è stato pagato. Scusate il tono amaro e realista: sogniamo senza esitazioni la Roma in Champions, ma ancora di più una squadra da amare e sostenere per qualche anno di seguito.
Gioca Under. Dubbio a destra in difesa
IL TEMPO - BIAFORA - Soltanto due cambi per scalfire la difesa del Verona di Juric e per continuare la striscia di vittorie iniziata con i successi con Brescia e Basaksehir. La Roma si presenta alla sfida al Bentegodi con il solito 4-2-3-1 senza lo squalificato Zaniolo e gli infortunati Pastore, Cristante, Zappacosta e Mirante. Fonseca, un allenatore che non ama affatto il turnover spinto, sa che prima della partita con l'Inter ci sarà tutto il tempo per recuperare le energie e manderà in campo la formazione migliore senza pensare troppo al turnover. In difesa potrebbe partire dal primo Spinazzola, in vantaggio nel ballottaggio a tre con Florenzi e Santon. Davanti il tecnico portoghese punta su Under, Pellegrini e Kluivert a supporto di Dzeko, con Mkhitaryan pronto a dare il proprio contributo a gara in corso. In casa Hellas torna Veloso, out invece Kumbulla.
Roma a caccia del tris
IL TEMPO - AUSTINI - Non si fida. E fa bene. Fonseca si è già scottato a Parma e, non a caso, paragona il Verona - rivale di stasera alle 20.45 al Bentegodi - all'Atalanta, l’unica altra squadra capace di battere i giallorossi finora in campionato. Sarà un esame tutt'altro che facile per la Roma, a caccia del terzo successo di fila dopo aver steso il Brescia e l’Istanbul Basaksehir per non perdere terreno nella lotta Champions. «La gara in Turchia - dice il tecnico - è passata, ora abbiamo una partita difficile contro una squadra veloce e aggressiva. Sono la seconda squadra per reti subite (solo 11, ndr). Hanno un gioco diverso dal Basaksehir, sono simili all'Atalanta dal punto di vista difensivo. Abbiamo preparato un modo di giocare diverso, ma non posso svelare nulla altrimenti Juric conoscerebbe in anticipo il nostro piano».
Fonseca può finalmente scegliere. Non a centrocampo, ma negli altri reparti ha diverse opzioni. «E molto meglio avere abbondanza - sottolinea il portoghese - è difficile decidere di volta in volta chi far giocare ma va bene così». In attacco, al posto dello squalificato Zaniolo, ridarà spazio a Under, che non gioca una partita da titolare con la Roma dal derby del 1° settembre. L'altro candidato sarebbe Mkhitaryan, «ma non è pronto a giocare 90 minuti anche se sta meglio. Può entrare in qualsiasi momento della partita». Non è in discussione la presenza di Kluivert, sempre titolare quest'anno tranne in due gare. «Quando sono arrivato - ricorda Fonseca - doveva migliorare dal punto di vista difensivo. Ora è un giocatore diverso, è intelligente e giovane. Deve continuare a migliorare, ha tempo per imparare».
Il vero dubbio riguarda il terzino destro. «Ho tre possibilità: Santon, Spinazzola e Florenzi - spiega l'allenatore - il capitano è pronto, ma devo anche pensare alle caratteristiche degli avversari. Santon giovedì ha giocato bene, così come Florenzi domenica scorsa». Non nomina Spinazzola, ma alla fine la scelta potrebbe ricadere su di lui.
La Roma sta crescendo ma al tecnico non basta. «La squadra è stabile difensivamente ma voglio un gioco di dominio e qui in Italia non è facile». Chiusura sulla fascia di capitano finita sul braccio di Smalling a Istanbul. «Potrei raccontare che ho detto io a Dzeko di dargliela ma non è vero, in campo mancavano tutti i giocatori con più militanza nella Roma, Edin ha deciso così e ha fatto bene». Un leader in più per Fonseca, che oggi chiederà all’inglese di guidare di nuovo la difesa in coppia con Mancini.
Fonseca non si fida del Verona: “Sono forti in difesa”
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Lanciata dalla (quasi) certa qualificazione ai sedicesimi d’Europa League, la Roma riprende da Verona la corsa alla zona Champions. E Paulo Fonseca non si fida, preoccupato che i suoi non riescano a concentrarsi subito sul campionato dopo la trasferta in Turchia. «Ora la testa deve stare solamente sul Verona – scuote l’ambiente il tecnico – una gara difficile, molto più di quella in Europa, contro una buona squadra che, non a caso, ha la seconda miglior difesa della Serie A». Due gare lontano dall’Olimpico consecutive (tre contando quella di Istanbul): oggi al Bentegodi (ore 20,45, diretta Sky) e venerdì prossimo a San Siro, contro l’Inter.
Fonseca non può permettersi errori, deciso ad affidarsi ormai con continuità allo stesso gruppo, agli uomini che ormai hanno la sua fiducia. Senza lo squalificato Zaniolo, toccherà probabilmente ad Ünder partire di nuovo titolare dopo tre mesi. Con Mkhitaryan fuori ma pronto ad entrare. «Sta lavorando bene, può subentrare in qualsiasi momento». Allerta a Verona, dopo i “buu” razzisti a Balotelli, per la possibilità che venga bersagliato Diawara, anche se, da questo punto di vista, nella Roma – club apertamente schierato nella battaglia contro il razzismo – si dicono tranquilli. È rientrato tra i convocati Alessandro Florenzi, costretto a saltare la sfida in Turchia per un fastidio muscolare. Il capitano giallorosso si giocherà una maglia da terzino destro con Spinazzola e Santon.
Mentre, come esterno alto a sinistra, si è ormai stabilmente conquistato il posto Justin Kluivert. «Aveva bisogno di migliorare su tante cose, ma è un giocatore intelligente ed è in un buon momento, anche se deve fare ancora meglio nell’ultima scelta», spiega il mister portoghese che insiste molto con i suoi sulla mentalità, sulla necessità di essere ambiziosi e coraggiosi. «Questi – ribadisce Fonseca – sono aspetti fondamentali: giocare per vincere, con coraggio. La squadra sta facendo bene difensivamente, ma dobbiamo cercare di avere maggior dominio dell’avversario. E voglio che la Roma giochi di più negli ultimi trenta metri». I giallorossi devono riuscire a conquistare i tre punti oggi a Verona per allontanare nuovamente in classifica l’Atalanta che ieri ha battuto il Brescia raggiungendo al momento quindi Dzeko e compagni.