La Roma annuncia una convezione medico sanitaria con il Coni Sport Lab

La Roma, sul proprio canale Roma TVha annunciato una nuova convenzione medico sanitaria della con il Coni Sport Lab, struttura d’eccellenza e all'avanguardia, a pochi passi dal CPO Giulio Onesti, dove si allenano la squadra femminile del club e la scuola calcio.
Sull'argomento si sono espressi anche Andrea Caurasanoresponsabile sanitario della Roma, e Fabio Barchiesidirettore dell’istituto di medicina e scienza dello sport.

PAROLE CAURASANO - "Questo accordo nasce da un criterio di diversificazione dei nostri servizi verso i tesserati che abbiamo intrapreso quest’anno. Il centro è a disposizione dei tesserati: la Roma ha voluto affiancare il suo nome a questo centro Coni per i suoi atleti e per le calciatrici della squadra femminile, che è inserita in un movimento in piena crescita".

PAROLE BARCHIESI - "Questa convenzione per noi è motivo di grande orgoglio. La mission del Coni Sport Lab è quella di tutelare lo stato di salute degli atletici olimpici. Questa occasione di legare il nostro nome ad una società come l’AS Roma ci aiuterà a sviluppare i nostri obiettivi e ampliare il nostro raggio di azione".


Roma senza Florenzi anche in emergenza. Fonseca non lo vede, addio già a gennaio

LEGGO - BALZANI - Alessandro Florenzi potrebbe stabilire un (non invidiabile) record: il capitano della Roma meno longevo della storia giallorossa. Dopo solo 6 mesi dalla consegna della fascia da parte di De Rossi, infatti, l'esterno di Vitinia potrebbe salutare la capitale battendo sul tempo Balbo, Giuliano e Ghiggia che sono rimasti capitani almeno per una stagione. Nelle ultime sei gare Florenzi non è mai partito titolare collezionando appena 18 minuti. Troppa abbondanza in rosa? Macché. Nonostante l'emergenza, esplosa nel secondo tempo di Parma col crollo di alcuni titolari e un 2-0 che costa la zona Champions, Fonseca ha tenuto il capitano in panchina così come accaduto nelle ultime tre uscite preferendo secondo linee come Santon, Antonucci, Under o Perotti.

Scelta tecnica, la severa spiegazione di Fonseca che non lo considera terzino (tanto da chiederne un altro a gennaio) né centrocampista come conferma l'avanzamento di Mancini. Alla base delle esclusioni probabilmente anche qualche atteggiamento mal digerito dal tecnico e da alcuni senatori della squadra. Il vaso sarebbe traboccato all'indomani di Samp-Roma, ultima gara giocata dal 1' da Florenzi. L'amore, però, non è mai sbocciato davvero tra il portoghese e il calciatore tanto che l'unica partita giocata fino al 90' è stata quella con l'Atalanta. Poi tanta panchina, come mai prima d'ora in carriera. Appena 571 i minuti disputati come potrete notare dalla tabella qui a fianco. Meno della metà di Kluivert (1147') che è uno degli ultimi arrivati. Florenzi, per ora, non ha alimentato polemiche e da oggi lavorerà per 10 giorni con l'Italia e con Mancini, con la speranza di ritrovare fiducia, serenità e un posto in squadra. Lo agevola il nuovo ko di Spinazzola. L'azzurro, però, ragionerà in queste ore sull'immediato futuro anche per non perdere un posto all'Europeo.

Un futuro che potrebbe portarlo lontano da una città che non lo coccola più. Pure i tifosi, infatti, sembrano indifferenti alla situazione del loro capitano al contrario di situazioni similari vissute nel passato da Totti, De Rossi o Giannini. La Roma non si opporrà alla cessione che avrebbe agevolato pure la scorsa estate in caso di offerte concrete. In Italia piace molto alla Fiorentina, ma anche Inter e Milan restano alla finestra. Attenzione poi alle offerte estere degli amici Garcia ed El Shaarawy. L'ex tecnico lo vorrebbe al Lione mentre il Faraone lo ha consigliato allo Shangai Shenhua. Al ritorno dalla sosta l'agente Lucci parlerà con Petrachi per capire come risolvere la situazione. Difficilmente Fonseca cambierà idea. Anche se ieri il portoghese, nel corso di un convegno dei migliori allenatori europei, ha provato a smorzare: «In questo momento è un opzione, ma non ci sono problemi e non esiste un caso Florenzi». Anche il ct Mancini fa muro: «Non è un problema se non gioca, sarà riposato per l'Europeo». Beffa, infine, anche dal famoso gioco per consolle Fifa 2020 che gli ha già tolto la fascia da capitano per darla a Dzeko.


Roma, un attacco più Dzeko che mai

IL MESSAGGERO - TRANI - Il rendimento dell'attacco della Roma, con 20 reti in 12 partite di campionato (le stesse della Juve capolista), non fa felice Fonseca che, solo 1 gol nei ko in Germania e in Emilia, si è ritrovato al 3° posto nel gruppo J di Europa League e al 6° in serie A. In 3 giorni, perse 5 posizioni nelle 2 competizioni: oggi non sarebbe qualificato per i sedicesimi e nemmeno per la Champions, obiettivi di oggi e di domani. Al portoghese, però, mancano, soprattutto le reti di Dzeko. Che ha fatto cilecca negli ultimi 4 match.

FINALIZZAZIONE INSUFFICIENTE - L'involuzione di Edin è tattica. In area non entra quasi mai da quando si è infortunato contro il Cagliari (6 ottobre). Non gioca per se stesso, ma per i compagni. Che a parte Zaniolo, non sfruttano però il suo lavoro. Nè riescono a favorirne le conclusioni in porta. Solo 3 nello specchio in 6 partite: gol contro il Milan, i tiri contro l'Udinese e il Borussia. Al Tardini, nervoso e fiacco, ha calciato due volte verso Sepe: a respingere, i difensori del Parma. Sulle sue prestazioni hanno sicuramente inciso la maschera, tolta solo a Moenchegldbach, e la stanchezza. E la scarsa collaborazione di chi avrebbe il compito di assisterlo: il ritorno di Mkhitaryan e di Pellegrini dovrebbe riportarlo in quota.

PARAGONE SCOMODO - Dzeko (5 gol, senza rigori) è al 9° posto nella classifica dei marcatori della serie A. Ha davanti Immobile (14), Lukaku (9), Muriel (8), Belotti e Berardi (7), Zapata, Correa e Joao Pedro (6). Centravanti e non solo. Più efficace pure qualche seconda punta o esterno offensivo. E tra chi ha realizzato le sue stesse reti, solo Lautaro e Mancosu sono sempre scesi in campo (12 presenze su 12) come Edin. Media gol migliore per Milik (6 gare), Cornelius (8), Caputo (9), Ronaldo (10) e Koaumè (11).

SENZA VICE - Il centravanti di scorta della Roma sarebbe Kalinic. Che, fermatosi a Marassi contro la Sampdoria (l'unica in cui Dzeko, in questo torneo, è partito dalla panchina), è subito uscito di scena: solo 76 minuti e 3 presenze in campionato, senza mai fare centro (nemmeno in Europa League: 1 gara da titolare e l'altra da subentrato per un totale di 106 minuti). Su 16 partite, Fonseca lo ha avuto a disposizione per 8: la metà, essendo arrivato in corsa dopo la seconda giornata. Il colpo last minute di Petrachi finora è stato a salve. La Roma ha quindi bisogno, in panchina, di un attaccante capace di farsi sentire in area di rigore. L'obiettivo del ds, nella sessione invernale del mercato, è chiaro: se Kalinic a gennaio non sarà utile, andrà scelto un altro centravanti. Magari giovane, da far crescere dietro a Dzeko. L'acquisto è stato scadenzato a giugno, ma potrebbe essere fatto in anticipo. Offerto Seferovic, 27 anni, centravanti svizzero del Benfica (in Italia ha già giocato con la Fiorentina, il Lecce e il Novara).

SOLUZIONE TAMPONE - L'unico possibile sostituto di Dzeko è al momento Zaniolo. Lo ha detto in pubblico Fonseca che non ha abituato la platea a bluff di parola. L'allenatore è stato sempre sincero quando ha dovuto spiegare le possibili mosse da fare in emergenza. Come utilizzare, dunque, alcuni giocatori della rosa giallorossa, tenendo conto delle caratteristiche dei singoli. Zaniolo, quando Dzeko è stato operato per la doppia frattura allo zigomo, ha spesso fatto le esercitazioni da centravanti, alternato in allenamento proprio con Kalinic che poi è stato scelto per la gara di Genova, dove però è finito ko in meno di un tempo. Proprio dopo la partita di Marassi, si è scatenato il ventenne, 4 reti di fila prima di fermarsi contro il Borussia e il Parma, confermando di essere il più ispirato in area e anche fuori. E dando ragione al tecnico che se lo tiene stretto come centravanti. Non si sa mai.


Florenzi azzurro ma il capitano va verso l'addio

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - La nazionale per Alessandro Florenzi è ossigeno puro in un momento molto delicato per la sua carriera. Il momento probabilmente più delicato, tolto il pesante periodo del doppio infortunio al ginocchio, che l'aveva costretto lontano dai campi per quasi un anno. Roberto Mancini gli ha ribadito la sua grande fiducia ("Sara più riposato" ha detto it ct), che non sarà però a oltranza, con il reale pericolo che il ragazzo esca dalle convocazioni per l'Europeo se non troverà spazio in maniera continuativa nella Roma. La squadra giallorossa ha mostrato a Parma evidenti segnali di stanchezza, eppure Florenzi è rimasto per la sesta volta consecutiva in panchina. Paulo Fonseca non lo vede come terzino, e continua a preferirgli Spinazzola (che si è infortunato alla coscia) e Santon. E non lo considera neanche nelle rotazioni degli esterni d'attacco, visto che continua a fare altre scelte, ribadendo che ci sarà spazio per lui in futuro.

Alessandro ha ereditato la fascia di capitano da Daniele De Rossi e questo sembra essere un peso enorme agli occhi dei tifosi, nei confronti dei quali non vive un grande periodo di popolarità. La situazione è pesante per il numero 24, che non sta vivendo bene tutta la situazione, anche se ha scelto di non fare polemica e di sostenere i compagni. Ma Florenzi sta valutando la dolorosa possibilità di lasciare la capitale a gennaio. In ballo c'è la sua carriera e, nell'immediato, l'Europeo con l'Italia. Al rientro dalla nazionale il suo manager, Alessandro Lucci, incontrerà Gianluca Petrachi per capire le intenzioni del club e se con Fonseca sia possibile ricucire lo strappo oppure sia meglio separarsi. Le squadre interessate non sarebbero poche: Inter, Fiorentina, Milan, ma qualsiasi discorso è al momento prematuro.

Nel frattempo Fonseca dovrà arginare i danni fatti dalla doppia sconfitta con Borussia e Parma, sfruttando la sosta. Alcuni giocatori potranno adesso riposare - tra gli altri, Veretout, Smalling, Fazio - altri recupereranno dagli infortuni (Mkhitaryan e Pellegrini), per molti è invece tempo di nazionale (Kluivert, Kolarov, Dzeko, Pau Lopez, Florenzi, Mancini, Zaniolo, Cetin, Under, Fuzato).


Da Smalling e Under fino a Kolarov: quando la sosta non è uguale per tutti

IL MESSAGGERO - ANGELONI - La sosta è uguale per tutti (nazionali e non), ma per alcuni è più (o meno) uguale. Il dibattito è aperto, ma ci sono fatti da cui non ci si può nascondere. Dzeko e Kolarov, ad esempio, giocheranno ancora con le maglie dei rispettivi paesi e questo non può essere un bene per la Roma, che li riavrà - alla ripresa - ancor più stanchi di oggi, tra viaggi e, appunto, minuti in più messi, con ogni probabilità, sulle gambe. Edin avrà la prima in Bosnia e la seconda in Liechtenstein, Aleksandar giocherà due volte in casa. Per lui sarà un en plein, visto che dalla precedente sosta le ha giocate tutte (e per intero) con la Roma. Poi c'è l'Under 21 Kluivert impegnato contro Gibilterra (fuori casa, qualificazioni) e Inghilterra (in casa, amichevole). E Justin, di solito, degli Oranje è un titolare, almeno la prima la giocherà.

I MINUTAGGI - La Nazionale è, almeno sulla carta, benefica per i romanisti dell'Italia di Mancini. Su tutti, Florenzi. Che non ha certo bisogno di riposare, anzi. Ha la necessità di ritrovarsi, di risentirsi importante, di dimostrare. Per lui è una grande opportunità, invece: più gioca e meglio sarà. Gianluca Mancini avrà la possibilità di respirare aria azzurra, senza troppe pressioni: se gioca, tanto di guadagnato e di sicuro non lo farà per centottanta minuti. Stesso dicasi per Zaniolo, che ha bisogno di ritrovare motivazioni azzurre e dimenticare le ultime delusioni romane. Ciò detto su Florenzi, vale anche per Under, che ha bisogno pure lui di ritrovarsi e questo passa da un impiego costante (la Turchia giocherà contro l'Islanda a Istanbul e ad Andorra). Giocare, per loro, può solo portare benefici. La sosta fa bene di sicuro a chi non parte e Fonseca ha già deciso che il prossimo week end sarà libero per tutti. Riposo assoluto. Nel frattempo il tecnico della Roma potrà gestire le forze dei suoi uomini svincolati da impegni nazionali.

I RIPOSI - Vedi, ad esempio, Spinazzola, che ha dovuto rinunciare alla convocazione per via dell'ennesimo infortunio. Oggi farà i controlli e poi si vedrà. Nell'elenco figurano i più stanchi, che però non si muoveranno da Roma: Pastore, Smalling, Veretout, Perotti, poi i convalescenti Pellegrini, Mkhaitaryan e Kalinic. Oltre a Cristante e Zappacosta, che ne avranno ancora per un po'.


Esami ok per Pellegrini. Col Brescia andrà in panchina

GAZZETTA DELLO SPORT - Riprenderà ad allenarsi oggi la Roma, alle 10, e per prima cosa Fonseca dovrà fare in modo che i suoi calciatori recuperino energie. In tanti, in queste settimane di sosta, alterneranno lavoro differenziato a lavoro in gruppo. Recuperare Mkhitaryan è invece l’obiettivo per averlo a disposizione alla ripresa contro il Brescia.

Ieri ecografia a Trigoria per Spinazzola, che oggi però sarà esaminato anche a Villa Stuart, mentre Pellegrini, che è stato visitato al piede dal professor Santucci, sta meglio e potrebbe andare in panchina contro il Brescia.


Ora la Roma scopre che capitan Florenzi forse non serve più

GAZZETTA DELLO SPORT - Alessandro Florenzi è capitano non giocatore della Roma, visto che nelle ultime 6 partite senza mai essere titolare ha messo insieme appena 27 minuti. Anche su social e radio, sembra che i tifosi stiano valutando la situazione con indifferenza. Le voci su presunti dissapori col tecnico e alcuni compagni leader fioriscono da settimane, ma da Trigoria smentiscono con decisione. Per il club, poi, una (presunta) terza scelta – dietro Spinazzola e Santon – a circa 3 milioni l’anno, è un lusso enorme.

Intanto, da Nyon, Fonseca è gelido. «Non esiste un caso Florenzi. Mancini ha detto che per lui è importante? Sono opinioni, forse differenti, ma sempre opinioni. Anche per me Florenzi è molto importante, ma è una questione di opzioni. Nessun giocatore per me, però, è un problema». A Natale sarà fatto un punto sul futuro. È il momento di guardarsi intorno, con la dirigenza che non si opporrà, visto che già in estate voleva cederlo. Lo vuole anche il Lione di Garcia, ma Alessandro preferirebbe l’Italia. I sogni sarebbero l’Inter (che sondaggi in passato ne ha fatti) o la Juve, ma il buon rapporto che ha avuto con Ranieri gli fa valutare anche l’ipotesi di un prestito alla Sampdoria.


Florenzi, capitan opzione è in un vicolo cieco

IL MESSAGGERO - CARINA - Anche a Parma Florenzi è rimasto a guardare. Sono diventate 6 le panchine consecutive. Ieri a Nyon Fonseca è tornato sull'argomento: «Per il ct Mancini è fondamentale? Sono opinioni, differenti... Anche per me è importante, adesso però è un'opzione. Non c'è un caso». La motivazione delle esclusioni è tecnica: bocciato da terzino, in attacco il portoghese gli preferisce Kluivert, Perotti e quando tornerà Mkhitaryan. Alessandro si trova così in un vicolo cieco dal quale uscire è difficile. Per non perdere la Nazionale, deve giocare. Perché le parole del ct azzurro a fronte di continue e future esclusioni, non gli garantirebbero la kermesse a giugno.

La Roma per ora rimane alla finestra, consapevole di due fattori: 1) dopo il rinnovo di 15 mesi fa, Florenzi costa annualmente oltre 6 milioni al lordo (sino al 2023 ; 2) l'allenatore non lo considera fondamentale nel progetto tecnico. Ergo, qualora dovesse arrivare a gennaio l'offerta giusta non si metterà di traverso. Ma dove può andare il laterale di Vitinia? In Italia piace a Fiorentina, Inter, Juventus e Sampdoria. Il problema è che il club viola, ad eccezione di Ribery (4) e Chiesa (1,8) ha una linea sugli stipendi che varia da 1,1 a 1,5 milioni mentre il presidente Ferrero lo vorrebbe in prestito. Suning non avrebbe problemi, ma Conte gli ha già preferito Darmian. E Sarri, suo estimatore, ha in rosa Danilo e De Sciglio. Rimane l'estero con Garcia, ora al Lione, che lo riabbraccerebbe volentieri.

Da romano a romano, intanto Pellegrini vede la fine del tunnel. Ieri ha svolto una visita di controllo a Villa Stuart. Positivo l'esito: da giovedì si riaggregherà alla squadra. Fra 10 giorni è previsto un esame ecografico di controllo. Se non ci saranno intoppi, sarà convocato con il Brescia. Esami anche per Spinazzola: anche lui spera di rientrare dopo la sosta.


Cuore Zaniolo: la maglia allo sfortunato Tommy

GAZZETTA DELLO SPORT - Domenica sera al Tardini di Parma, nonostante il malumore per la sconfitta, Zaniolo ha onorato la sua promessa e ha regalato la maglia a Tommaso, 5 anni, che lo aspettava accanto al pullman della Roma. Tommaso, per tutti Tommy, è un bimbo speciale, affetto da atrofia muscolare spinale. Sabato sera si è presentato in hotel, ha fatto le foto con tutti, ma è solo quando ha visto il numero 22 giallorosso che si è illuminato davvero: «Ha mantenuto la promessa che aveva fatto a mio figlio, inutile dire quanto lui sia stato felice, tanto che anche ieri ha tenuto la maglia sempre accanto. Davvero un bravo ragazzo».


La Roma e il problema Dzeko. Mamma, ho perso il tiro in porta

CORRIERE DELLA SERA - Il problema della Roma - e in particolare di Edin Dzeko - è trasformare il gioco in occasioni da gol e gol. Dzeko, come capita con i centravanti, è la cartina di tornasole delle difficoltà comuni. In più si deve tenere conto della doppia frattura allo zigomo subita contro il Cagliari, il 6 ottobre scorso. Edin ha saltato solo la partita di Europa League contro il Wolfsberger (1-1), poi è stato costretto a tornare in campo con una maschera protettiva già il 20 ottobre contro la Samp per l’infortunio di Kalinic. Nelle sei partite seguenti il bosniaco ha tirato nello specchio della porta solo 3 volte, 2 volte fuori e 5 volte il suo tiro è stato respinto dagli avversari. Ha segnato un solo gol, il 27 ottobre contro il Milan, di testa. Nelle ultime sei giornate di campionato Immobile ha segnato 7 gol e tirato nello specchio 10 volte, Lukaku ha fatturato 6 gol e 13 tiri in porta.

Caso-Florenzi: Garcia vorrebbe portarlo a gennaio al Lione, ma il 24 spera in una mossa di Juve o Inter che però, almeno per ora, non sono interessate. Concreta la pista che porta alla Samp: con Ranieri potrebbe giocarle tutte.


Fonseca: «Con il rientro di Mkhitaryan anche Dzeko tornerà al top»

GAZZETTA DELLO SPORT - "È un po’ stanco". Il grido di allarme su Edin Dzeko arriva direttamente da Paulo Fonseca lanciato subito dopo la sconfitta di Parma. Il centravanti all’inizio ha trascinato la Roma e nelle ultime partite si è un po’ fermato, causa anche la mancanza di alternative e tutte quelle partite, una dietro l’altra, che l’attaccante giallorosso è stato costretto a giocare. [...] Dzeko ha giocato tutte e sei le gare – le due di Europa League contro il Borussia Moenchengladbach e quelle di campionato con Milan, Udinese, Napoli e Parma - tirando però in porta solo tre volte e segnando appena una rete (al Milan). Per il resto due tiri fuori e 5 respinti.

Ed allora ecco che il rientro di Mkhitaryan, che dovrebbe essere di nuovo a disposizione al ritorno dalla sosta per le nazionali, può aiutare la Roma ad essere più pericolosa in fase offensiva e anche Dzeko a sentirsi un po’ meno solo. [...] «Il suo ritorno può aiutare anche Dzeko a tornare al top», ha commentato ieri il tecnico portoghese da Nyon. E per non commettere passi falsi, il fantasista armeno ha declinato anche l’invito del suo c.t. Khashmanyan a raggiungere i compagni di nazionale a Yerevan per dare la carica in vista della sfida europea con la Grecia. La voglia di rientrare è forte, esattamente come è forte l’attesa per il figlio che la moglie Betty gli darà ad aprile prossimo.


Partono in dieci. Oggi iI verdetto su Spinazzola

IL TEMPO - BIAFORA - Un giorno di riposo per ricaricare le pile e riprendere un cammino interrotto con 'Gladbach e Parma. La Roma di Fonseca, che ieri ha partecipato all'Elite Coaches Forum dell'UEFA, questa mattina tornerà ad allenarsi a Trigoria, ma non potrà contare su dieci giocatori convocati in nazionale. Dei titolari scesi in campo al Tardini - la formazione tipo dell'ultimo periodo - saranno ben sei i calciatori impegnati nell'ultima sosta prima di quella natalizia: Pau Lopez, Kolarov, Mancini, Zaniolo, Kluivert e Dzeko, mentre Spinazzola ha dovuto dare forfait per l'infortunio alla coscia. Oltre a loro Fonseca perderà anche Florenzi, Fuzato, Cetin e Under.

I primi a scendere saranno proprio i due turchi, che nella sfida di giovedì con l'Islanda possono strappare il pass per Euro2020. II 14 saranno impegnati anche Kluivert con l'Olanda U21 contro i pari età di Gibilterra (il 19 il match con l'Inghilterra) e Kolarov, che se la vedrà con il Lussemburgo indossando la maglia della sua Serbia, ancora in piena corsa per la qualificazione. Kolarov, Cetin e Under saranno anche i primi a tornare a Roma: Andorra-Turchia e Serbia-Ucraina sono in programma domenica 17. Venerdì 15 andrà invece in scena la "sfida in famiglia" tra l'Italia di Mancini, Zaniolo e Florenzi e la Bosnia di Dzeko, la cui qualificazione è appesa ad un filo. Nello stesso giorno ci sarà una storica prima panchina con la Selecao per Fuzato (l'ultimo a tornare, il 19 c'è Brasile-Corea del Sud), mentre la Spagna di Pau Lopez affronterà Malta. Lunedì 18 sono infine fissate Italia-Armenia, Liechtnestein-Bosnia e Spagna-Romania. Intanto oggi Spinazzola si sottoporrà ad una risonanza per verificare la presenza o meno di lesioni al flessore.