Florenzi: "Dobbiamo cercare di fare una bellissima partita per ottenere i 3 punti"

Alessandro Florenzi, ha parlato hai microfoni di Roma Tv per l'intervisa che andrà in onda alle 19:00. Queste le sue parole:

“Con la Sampdoria sicuramente sarà una partita difficile, hanno avuto un cambio dell’allenatore che porta sempre una reazione nervosa alla squadra. Il mister, Ranieri, è perfetto per questo tipo di cose: con il suo modo di fare ti fa dare tutto in campo e, alla fine, giochi per lui, ogni partita come fosse una finale. Non sarà facile, ma sappiamo che dobbiamo cercare di fare una bellissima partita per ottenere i 3 punti. Alla fine la differenza la fanno i dettagli e l’allenarsi bene ogni giorno, non tralasciare niente e dare il massimo in campo e fuori: quando lo fai alla lunga, vinci”.


Bellucci: "Dzeko? Io lo faccio gicare sempre anche con l'armatura"

Claudio Bellucci, ex giocatore della Sampdoria, è intervenuto ai microfoni dell’emittente radiofonica RETESPORT, dove ha parlato del suo passato a Roma, della prossima sfida tra i giallorossi e i blucerchiati e anche di Totti. Queste le sue parole:

“La Roma si avvicina molto di più alle proprietà moderne, il presidente sta vicino a suo modo. Da quello che si dice i tifosi non mi sembrano molto contenti. Poi però c'è da dire che i risultati in Champions League sono stati raggiunti con questa proprietà. Purtroppo mi trovo in difficoltà perché sono tifoso sia della Roma che della Sampdoria. Dzeko? Io lo faccio giocare sempre, anche con l'armatura”

Su Totti:

“Io da allenatore ho iniziato con la Lodigiani, ho rifatto il giro da dove avevo iniziato. Con Totti feci qualche torneo alla Lodigiani, lui più piccolo veniva a dare una mano ai più grandi. Mi fa effetto vederlo fuori dalla società, è stano molto strano. Totti forse si aspettava di essere più partecipe sulle scelte societarie e soprattutto tecniche, non è uno stupido e l'ha spiegato bene nella sua conferenza stampa. I padroni comandano sempre purtroppo".

Su De Rossi:

 "De Rossi aveva voglia di giocare e non voleva incontrare la Roma, è stata una scelta di cuore. Il Boca è una delle squadre più importanti, non è andato in Qatar o in Cina a prendere soldi. Ha fatto bene, sono esperienze che ti cambiano la volta. Quando rientrerà farà tutti i corsi del caso e diventerà un grande allenatore. Si vedeva anche in campo con tutti i consigli che dava, lui a Roma è stato un esempio".

Su Fonseca: 

"Fonseca non è un allenatore che specula, vuole raggiungere il risultato con il suo gioco. Bisogna accettare questo altrimenti non ci evolviamo mai. L'allenatore bravo è quello che si aggiorna e migliora, Conte è un esempio per questo. Fonseca è da seguire".


Juan Jesus: "Dobbiamo ancora lottare tanto per cambiare questo mondo"

Juan Jesus, difensore della Roma, ha parlato di razzismo ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole:

Juan cosa ti rimane di questa storia?
"Credo che dobbiamo ancora lottare tanto per cambiare questo mondo, in cui abbiamo figli da crescere e tutti noi vogliamo farlo in un mondo migliore appunto. Bisogna partire da questo, meno persone così in giro e sarà un bene per tutti."

Hai raccontato qualcosa ai tuoi figli riguardo questa storia?
"Per fortuna il più piccolo non capisce molto ancora, però mia figlia grande mi ha detto: ‘Papà sono con te, lascia perdere che la gente non capisce quanto sei una persona perfetta per me. Sei il miglior papà del mondo’. Sono state parole bellissime."

Tutti gli insulti sono da condannare, poi c’è quello razzista e quello definiamolo normale. Quale è la differenza tra razzismo e maleducazione?
"Credo che l’insulto è sempre una maleducazione. La critica ci può stare, sia in campo sia fuori. Ma giudicare per il colore della pelle, per la religione o simili non va bene. Nel 2019 non possono succedere cose del genere. Dobbiamo fare sempre del nostro meglio per migliorare il mondo, i nostri paesi e la nostra società."

All’infuori del campo hai una vita sociale molto avviata: ti sei sempre trovato bene in Italia?
"Sì, sono quasi otto anni ormai che vivo qui, questa è la mia seconda casa. Mio figlio è nato qui a Roma, quindi mi trovo benissimo. Tra due anni inoltre la legge mi permetterà di diventare ufficialmente italiano e quindi mi sento davvero a casa e tranquillo. Ho conosciuto moltissime persone per bene che mi hanno aiutato in questo percorso, però ogni tanto – sia in Italia sia ad esempio in Brasile – episodi come quello che mi è capitato succedono."

A proposito di questo discorso, secondo te è peggio in Italia o all’estero?
"In Brasile, a Bahia, c’è un allenatore che si chiama Roger. Ha dato una specie di lezione sul razzismo: ha fatto notare come ci sono solo due tecnici di colore. C’è anche un video molto bello che si può trovare su internet a riguardo. Ha spiegato che nel mondo c’è la tendenza a etichettare come ‘cattive’ le persone di colore. Quindi dobbiamo lottare sempre per cambiare questa visione, perché l’unica razza che esiste è quella umana."

Ti sembra una situazione stabile o vedi segnali di peggioramento?
"Io credo che è uguale, certo prima di Lincoln e Mandela o quando c’era Martin Luther King era molto peggio ma ancora oggi succedono episodi come è successo qua, in Inghilterra, in Bulgaria. Io in prima persona voglio lottare per combattere tutto questo".

Che tipo di soluzioni possono arrivare dal mondo dello sport e del calcio?
"Il calcio è una vetrina, tutto il mondo si ferma per guardare le partite quindi se noi possiamo fare qualcosa di più dobbiamo farlo. Ci sono persone che non possono difendersi e  noi dobbiamo essere la loro voce".

Anche gesti forti?
"Si, se serve dobbiamo dimostrare con gesti forti perché i cambiamenti nella storia sono avvenuti tutti con gesti forti".

Se ti dovesse accadere qualcosa durante una partita cosa saresti disposto a fare?
"Io quando sono sul campo sono sempre concentrato sul campo ma ho visto che la Federazione ha già preso una posizione forte, anche la Roma che ringrazio, il presidente e Manolo Zubiria che sono stati molto intelligenti a fare il daspo a un ragazzo che ha commesso un errore".

Hai qualcosa da dire a questo ragazzo?
"Io sono una persona molto tranquilla, non perdono, peró lui deve capire cosa fa perché non è un bambino è un adulto, tutti noi sbagliamo ma bisogna prendersi le proprie responsabilità. Io ho fatto il mio, la Roma ha fatto il suo e ora dobbiamo solo aspettare la giurisdizione per finire tutto questo".

 

 


Fonseca tornerà in panchina per Roma-Milan

Paulo Fonseca, espulso al termine della gara con il Cagliari del 6 ottobre scorso, salterà Sampdoria-Roma, tornerà in panchina per Roma-Milan di domenica 27 ottobre. La Corte Sportiva di Appello ha accolto il ricorso della Roma riducendo ad una giornata la squalifica per il tecnico.


Sabato alle 10 la conferenza stampa di mister Fonseca

Domenica prossima la Roma sarà ospite della Sampdoria a Marassi. In vista del match il tecnico Fonseca, che non sarà presente in panchina per squalifica, parlerà alla stampa in conferenza sabato alle ore 10.


Allenamento Sampdoria, atletica e tecnica in vista della Roma

La Sampdoria, prossima avversaria della Roma, si è allenata in vista del match di domenica. Questo il resoconto della seduta pubblicato sul sito sampdoria.it:

"Pomeriggio uggioso oggi a Bogliasco, dove la Sampdoria ha riabbracciato appieno tutti i suoi nazionali. Nella quarta seduta settimanale si è lavorato con il gruppo pressoché al completo: Claudio Ranieri ha infatti ritrovato non solo Albin Ekdal, alla prima giornata intera di lavoro al “Mugnaini” dopo le fatiche con la Svezia, ma anche Morten Thorsby, riaggregatosi ai compagni dopo aver completato il suo iter di recupero.

Programma. Attivazione atletica, esercitazione tecnica di gioco e partita da 40 minuti con jolly su campo ridotto: questo il programma odierno, svolto a ritmi alti e con tempi di recupero ristretti. Con il resto del gruppo hanno lavorato anche Julian Chabot e Omar Colley, che nelle precedenti sedute avevano svolto allenamenti rigenerativi dopo le uscite in campo internazionale. Aggregato il portiere della Primavera Lorenzo Avogadri.

Singoli. Individuale di recupero agonistico per Karol Linetty, comunque già impegnato sul campo con esercitazioni tecniche e movimenti controllati. Terapie e fisioterapia per Andrea Seculin. Domani, venerdì, seduta in mattinata".


Monchi: "Cacciato dalla Roma. Gli infortuni ci costarono risultati e circa 20 milioni"

Ramon Monchi, ex DS della Roma oggi tornato al Siviglia, ha parlato del suo addio alla squadra giallorossa ai microfoni di El Confidencial:

"Quando sono tornato da Roma, o meglio, quando mi hanno cacciato, così raccontiamo un’altra cosa, ho iniziato a sentire che la stagione era stata molto complicata e con molti infortunati, quindi ho fatto uno studio. Non usare i tuoi giocatori per il 15% della stagione ha un costo sportivo, economico intorno ai 20 milioni e soprattutto nel conto dei risultati".


Vincenti fuori grazie a Dzeko, però ora è out

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Alla terza trasferta in campionato, con il piacevole peso di aver vinto entrambe le prime due gare lontano dall'Olimpico, Paulo Fonseca prepara la sfida con la Sampdoria. Due i successi fin qui collezionati: a Bologna (1-2) e a Lecce (0-1). Protagonista di entrambe le vittorie, Edin Dzeko, con due gol di testa. Il bosniaco ha regalato i tre punti alla Roma in Emilia, infilando la rete decisiva nell'ultimo minuto di recupero, impazzendo poi di gioia sotto al settore ospiti. Ma Dzeko a Genova non ci sarà, bloccato dalla doppia frattura allo zigomo rimediata contro il Cagliari (per abituarsi a giocare con la mascherina ci vorrà un po' di tempo). E Fonseca (che domani discuterà la sua squalifica) sarà costretto ad affidarsi a Nicola Kalinic, sperando di trovare la sua terza vittoria stagionale in trasferta.

Sul fronte infortuni, servirà ancora qualche allenamento per tornare a disposizione a Under. Il turco è stato visitato ieri mattina a Villa Stuart insieme a Mkhitaryan. Un controllo definito di routine, andato bene, con i due giocatori che però non potranno esserci contro la Sampdoria. Sta intanto preparando il suo futuro da procuratore, Francesco Totti. L'ex numero 10 si diverte ancora con gli scarpini nel campionato di calcio a otto, ma a breve comincerà l'avventura di manager- mediatore di giovani calciatori con la sua società.


Confermato lo «sconto» a Mazzarri. Ora Fonseca può sperare per Genova

IL TEMPO - BIAFORA - Assist di Mazzarri a Fonseca e ora la Roma spera. Non si tratta di una partita, ma della battaglia a colpi di carte bollate tra il Torino e la Figc, che riguarda da vicino anche il portoghese: la Corte Federale d'Appello ha definito inammissibile il reclamo per revocazione presentato da Gravina, confermando quindi l'annullamento della squalifica del tecnico toscano. Questa sentenza aiuterà la Roma nell'udienza di domani, dove, dinanzi alla Corte Sportiva d'Appello, l'avvocato Conte cercherà di far revocare del tutto la squalifica inflitta a Fonseca o tenterà almeno di strappare uno sconto di un turno rispetto alle due giornate di stop, visto che la Corte ha sancito che non si applica l'automatismo della sanzione.


Divieto di turn over. Per i giallorossi 7 gare in 20 giorni ma Fonseca ha gli uomini contati

LEGGO - BALZANI - Sette gare in 21 giorni e un’infermeria ancora piena. Dopo la sosta ricomincia il tour de force per la Roma di Fonseca, ma il turn over è praticamente impossibile. Almeno nella prima settimana che prevede le sfide a Sampdoria, Borussia Mönchengladbach e Milan. Ieri hanno svolto visite di controllo a Villa Stuart sia Mkhitaryan che Under. L’esito è stato positivo ma nessuno dei due è pronto per scendere in campo a Genova.

Improbabile pure la convocazione in Europa League (almeno per quel che riguarda l’armeno), l’obiettivo è riaverli col Milan il 27 all'Olimpico quando potrebbe riaffacciarsi in campo pure Perotti. L’argentino si allena in gruppo da un paio di giorni, ma non gioca una gara da titolare da 5 mesi e nell'ultimo anno ha passato più tempo coi medici che coi compagni di squadra. Niente rischi, quindi, anche perché dopo il Milan arriva un altro poker di sfide niente male: Udinese, Napoli, Istanbul Basaksehir (in un contesto politico di certo poco normale) e Parma.

Un sorriso a metà quello di Fonseca che sarà a sua volta sostituito in panchina dal vice Nuno Campos vista la squalifica di due giornate dopo le esagerate proteste col Cagliari che sarà discussa giovedì in Corte federale (il ricorso punta a 1 sola giornata di stop). La lista in infermeria poi è ancora lunga: Zappacosta, Diawara, Pellegrini e Dzeko ai quali i medici hanno imposto lo stop nonostante la mascherina salva-zigomo. Al Marassi Fonseca - che incrocia le dita per il ritorno dei vari nazionali - potrà contare su scelte ridotte.

A centrocampo obbligata la coppia Cristante-Veretout mentre sulla linea dei tre dietro la prima punta potrebbe rivedersi Florenzi al fianco di Zaniolo e Kluivert. Davanti Kalinic cercherà un gol che manca da più di un anno. La panchina sarà più corta che mai e potrà contare tra centrocampo e attacco solo su Pastore e Antonucci. Le uniche mosse da turn over sono consentite al centro della difesa dove Fazio e Mancini si alterneranno al fianco di Smalling.

Come detto le difficoltà maggiori sono a centrocampo dove la mancanza di qualità di Lorenzo Pellegrini si è fatta sentire eccome con Wolfsberger e Cagliari. Per questo Fonseca potrebbe studiare nell'immediato anche un cambio modulo con uno tra Florenzi e Zaniolo spostato nel centrocampo a tre. Intanto l’Uefa ha promosso la nuova Trigoria: sarà sede di allenamento di almeno una nazionale (Svezia e Ucraina già interessate) per Euro 2020


Ranieri: «Roma, ti amerò sempre ma devo batterti»

LEGGO - BALZANI - Nemici mai, ma Claudio Ranieri almeno per 90 minuti smetterà di tifare Roma. «Nel momento in cui entrerò in campo non ci saranno amori per i giallorossi, daremo il massimo per vincere», assicura il tecnico che ieri si è presentato ai tifosi della Sampdoria. Domenica il debutto gli regalerà proprio il faccia a faccia con la sua Roma. «È uno scherzo del destino così come il fatto che debutterà in blucerchiato il giorno del mio compleanno, un bello scherzo. Ho finito con la Roma pochi mesi fa e ricomincio con lei, la vedo come una cosa positiva. La Samp mi ha tolto uno scudetto? Non torna più ma ormai è acqua passata».

Altra coincidenza il fatto di sostituire Di Francesco proprio come accaduto a Trigoria: «È bizzarro. Spero che Eusebio non mi odi. Ma se non ero io era un altro. Lo stimo tantissimo e gli auguro di ritrovare una squadra al più presto perché la merita». Infine sul difficile compito che lo aspetta alla Samp: «Il nome del giocatore non mi interessa, non sono venuto per far crescere i giovani o ridare smalto agli anziani. Io sono qui per salvare la squadra. Voglio che i miei giocatori non si arrendano mai soprattutto Quagliarella che è il capitano».


La Roma si riscopre in difesa

IL MESSAGGERO - CARINA - A Sette gare in 21 giorni per capire qualcosa in più sulla Roma. E di conseguenza sul reparto difensivo. Dieci reti subite in 7 gare (media 1,42) ma soprattutto un trend invertito dall'arrivo di Smalling. Il difensore inglese ha esordito in campionato nel ko interno contro l’Atalanta. Tempo di ambientarsi e da quella sconfitta qualcosa è cambiato. Fino ad allora, infatti, i giallorossi avevano subito 4 gol su azione (due con il Genoa, uno con Lazio e Sassuolo). Da quel momento in poi in campionato, tolta la rete di Zapata (de Roon segnerà sugli sviluppi di un calcio piazzato), la Roma nelle seguenti due partite (Lecce e Cagliari) è riuscita a collezionare il primo clean-sheet nel torneo, subendo poi una rete contro i sardi, ma su rigore.

Un’inversione di tendenza che ha bisogno di conferme. Quello che appare certo è che la Roma ha cambiato un po’ il suo modo di giocare. Ora la difesa appare più coperta. Una sensazione che viene confermata anche dagli expect goals, statistica che prova a sintetizzare in un numero quanto una squadra dovrebbe ottenere o subire dal gioco espresso, al di là dei gol effettivamente segnati o presi. L’accortezza nel leggere questi numeri è sempre la solita, ossia non prenderli come oro colato nell'analisi di una partita.

Tuttavia la loro lettura, permette di vedere come nelle ultime due partite la Roma abbia concesso poco e nulla agli avversari: 0,75 al Lecce e 1,03 (che include anche il rigore) al Cagliari. In precedenza gli expected goals per gli avversari erano abbastanza diversi: 2,84 contro la Lazio, 2,39 con l’Atalanta, 1,38 con il Bologna, 1,19 con il Genoa e 0,97 col Sassuolo.

IL LEADER. L’ingresso di Smalling ha certamente cambiato il volto al reparto. In difficoltà al debutto in serie A nell'ultima mezz'ora contro Zapata, nelle due gare seguenti con Lecce e Cagliari ha iniziato a prendere confidenza con il nostro campionato. I risultati si sono visti: sia i salentini che i sardi (se non fosse stato per lo sciagurato tocco di braccio di Mancini che ha poi provocato il rigore trasformato da Joao Pedro) non hanno mai tirato in porta.

Non poco per una squadra che sia in estate (9 reti subite nelle 6 amichevoli più impegnative) che in avvio di torneo palesava amnesie abbastanza evidenti. Ora le curiosità sono due: 1) Capire quale è il partner ideale per l’inglese 2) Vedere il difensore alle prese con attaccanti più pericolosi rispetto a Babacar e Simeone. Si parte domenica con Quagliarella, poi in rapida successione Piatek, Mertens e Gervinho, senza dimenticare l’attacco del Monchegladbach, capolista in Bundesliga.

I numeri dell’ex United sono comunque già interessanti: in appena 270 minuti, già 12 le respinte difensive con una percentuale altissima nei duelli vinti: 73,5 per cento che sale a 75 per quelli aerei (con appena 4 falli fischiati contro e un cartellino giallo rimediato). Per quanto riguarda il suo partner, finora Mancini è stato preferito a Fazio in due occasioni (le ultime) su tre. Già domenica si avrà una controprova.

VISITE PER UNDER E MIKI. Intanto Fonseca attende in giornata il rientro dei nazionali a Trigoria che è stata scelta dalla Uefa, insieme al centro di Formello e della Borghesiana, come sede di allenamento per Euro 2020. Ultimata la rizollatura del campo B: già oggi la squadra potrebbe allenarsi. Visite di controllo ieri per Under (lesione al bicipite femorale della coscia destra) e Mkhitaryan (lesione tendinea dell’adduttore della gamba destra) a Villa Stuart. Pronto al rientro, Florenzi.