La Roma è arrivata a Bologna (video)
La Roma è arrivata a Bologna, dove domani alle 15 allo stadio Dall'Ara affronterà i rossoblu.
Si parte verso Bologna con il #trenoufficiale, per la prima trasferta della stagione
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Serie A, Juve batte 2-1 il Verona in rimonta
E' terminato il secondo anticipo di Serie A con la Juventus che ha battuto il Verona per 2-1.
Ma ad aprire le danze sono stati gli ospiti con Veloso che ha beffato Buffon dalla distanza dopo il palo di Di Carmine su rigore. Al 31' è arrivato il primo gol bianconero per Ramsey, che ha trovato la rete dopo la deviazione di un avversario.
In apertura di ripresa (49') è Cristiano Ronaldo a portare avanti la sua squadra e regalarle i tre punti. Nel finale (94'), espulsione per somma di ammonizioni ai danni di Kumbulla.
Serie A, all'Inter il derby della madonnina. Milan battuto 2-0
L'ultimo anticipo di giornata, ovvero il derby di Milano, è terminato con il successo dei nerazzurri per 2-0.
Nel primo tempo l'Inter sfiora il gol con D'Ambrosio che colpisce il palo da posizione ravvicinata. Successivamente è Lautaro Martinez a metterla dentro m ail VAR annulla tutto.
Nella ripresa sempre i nerazzurri si fanno vedere dalle parti di Donnarumma e al 49' trovano il vantaggio con Brozovic. Al 78' arriva il raddoppio con Lukaku che insacca di testa l'assist di Barella. Altro legno per i nerazzurri con Politano, che trova l'incrocio dopo un'ottima conclusione. Ma il Milan c'è ancora e nel finale (86') cerca il gol con Hernandez, ma colpisce anche lui il palo.
Bologna-Roma, arbitra Pairetto. Prima volta fuori dall'Olimpico con i giallorossi. L'ultima direzione la sconfitta con la SPAL
INSIDEROMA.COM - ILARIA PROIETTI - Sarà Luca Pairetto della sezione di Nichelino ad arbitrare Bologna-Roma, match previsto per domani pomeriggio alle 15:00. Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Meli e Fiorito, mentre il quarto uomo sarà Pezzuto. Calvarese assegnato al Var, mentre all’Avar Schenone. Dopo il poker in Europa League di giovedì sera e la vittoria col Sassuolo della scorsa giornata, la Roma arriva carica al Dall'Ara per cercare di mantenere la striscia di risultati postivi e con una media gol impressionante: otto reti in sole due partite.
I PRECEDENTI - Sono solamente tre i precedenti di Pairetto con i giallorossi. Positivo il bilancio, che conta due vittorie ed una sconfitta. I successi targati Roma risalgono al settembre 2017 - il 3-0 contro l'Hellas Verona - e all'aprile 2018 - il 2-1 nella partita contro il Genoa. La sconfitta, ed anche l'ultimo incrocio con il fischietto piemontese, è lo 0-2 subito lo scorso 20 ottobre contro la SPAL. Sarà la prima volta di Pairetto con la Roma fuori dallo Stadio Olimpico.
Più nutriti, invece, i precedenti con il Bologna, già diretti dal fischietto in otto occasioni, di cui cinque in Serie A. Il bilancio è abbastanza equilibrato e conta due vittorie, un pareggio e due sconfitte. L'ultimo incorcio, il derby con il Parma dello scorso maggio, ha visto il successo schiacciante dei rossoblù per 4-1.
Guarda che Roma: una macchina da gol
LA REPUBBLICA - PINCI - Per una volta è persino riuscita a non prendere gol. Ma dopo l'ultima delle 4 partite all'Olimpico che hanno inaugurato la sua stagione, la notizia migliore per la Roma è un'altra: Nicolò Zaniolo è tornato. Dopo un'estate difficile, con quell'Europeo Under 21 che dove va essere consacrazione e s'era trasformato in onta, tra ritardi e video selfie con l'amico Kean, la scia che il ragazzo si portava dietro fin dal suo esordio al Bernabeu pareva essersi spenta. Ieri è tornata a illuminarsi di magia nel successo per 1-0 sul Basaksehir, ambizioso club di Istanbul carissimo ai lcader Erdogan. Nemmeno un minuto e il ventenne che va di fretta aveva già seminato avversari concludendo forte (ma centrale), per scaricarsi di dosso la delusione. Quella sofferta domenica scoprendo di iniziare in panchina il match contro il Sassuolo. Ma la storia della sua partita si sarebbe accesa poi: lo slalom ad alta velocità per servire a Dzeko la palla del suo 90° gol con la maglia giallorossa - ieri in una splendida versione blu - e poco più tardi il diagonale da fermo, sul secondo palo, per il tris giallorosso aperto da un goffo autogol di Junior Caicara e trasformato in poker dal 2° gol in 5 giorni dell'altro 20enne terribile, Kluivert. Un gol, quello di Zaniolo, festeggiato con un gesto liberatorio, perché le chiacchiere, romane e non solo, sul suo conto lo avevano ferito. Diventando zavorra nel bagaglio quotidiano di emozioni, appesantendolo di tensione, a cui si erano aggiunti gli insulti beceri alla mamma durante il derby. Come se non fosse bastato, il ct Mancini aveva scelto di escluderlo - proprio con l'amico Kean - dal giro settembrino di convocazioni. Perché questa per Zaniolo deve essere la stagione che lo porterà all'Europeo vero, dei grandi: un'occasione a cui non vuole rinunciare e vuole conquistarsi con le prestazioni in campo. Fonseca lo considera utilissimo sia da trequartista che, come ieri, a destra. Una risorsa per lui, e non solo, il tecnico portoghese. In 4 gare stagionali, la Roma ha segnato 12 gol. mandando in rete già 7 giocatori. E per una volta ha imparato anche a non prenderne.
Dzeko e Zaniolo: la Roma brilla
IL MESSAGGERO - TRANI - Fonseca mette il suo timbro anche al debutto in Europa League. La Roma supera il Basaksehir (4-0) all'Olimpico e, nella notte in cui festeggia i 50 anni di partecipazioni nelle competizioni Uefa, conquista il secondo successo di fila. Usa il contropiede per prendersi il match e, per la prima volta in stagione, non subisce reti. E continua a divertire: dodici reti realizzate, media di tre a partita, con sette marcatori diversi.
SGUARDO AL DALL'ARA - Fonseca entra in Europa League passando per il turnover. L'attenzione, dunque, non si concentra solo sul Basaksehir che, vale la pena ricordarlo, è al quattordicesimo posto della Super Lig in Turchia e al quinto ko nelle sette gare stagionali fin qui giocate. Domenica c'è la gara esterna contro il Bologna: meglio preservare qualche titolare. Ma la rotazione, almeno a vedere la recita stentata della Roma fino all'intervallo, risulta inizialmente esagerata. Nella formazione di partenza cinque giocatori di movimento su dieci sono diversi: mezza squadra cambiata, dunque, dopo il successo contro il Sassuolo. In panchina si siede anche capitan Florenzi con Mancini, Veretout, Pellegrini e Mkhitaryan. Dentro Spinazzola da terzino destro, Jesus alla sinistra di Fazio in mezzo alla difesa, Diawara accanto a Cristante in mediana, Zaniolo a destra e Pastore trequartista. Il 4-2-3-1 è fiacco. Niente pressing e ritmo. Baricentro più basso del solito e rombo offensivo spesso separato dal centrocampo e dalla linea arretrata. Dzeko va incontro ai compagni, ma la partecipazione è minima. Diawara è impreciso e Cristante statico. Spinazzola avanza più di Kolarov, Kluivert a sinistra è vivace e Zaniolo, sull'altra corsia, comincia bene e sale in quota nella ripresa. I giallorossi riescono, comunque, a passare in vantaggio. Casualmente, però. Il gol è di sponda. Sull'apertura a destra di Dzeko, il cross scontato di Spinazzola. Caiçara devia nella porta di Günok, impegnato solo all'inizio da Zaniolo e, prima dell'autorete, da Pastore. Conclusioni da fuori, senza presentarsi in area.
STRATEGIA DECISIVA - Il Basaksehir dell'ex interista Okan Buruk fa la partita pure nella ripresa. Inutilmente: il 4-1-4-1 è fragile. La Roma, cercando l'equilibrio di squadra, accetta lo svolgimento del match. E va a dama ripartendo. Appoggiandosi soprattutto a Zaniolo che si scatena a destra. Dzeko, prima di mettere al sicuro il risultato, spreca due chance, calciando addosso al portiere su invito di Pastore e ripartendosi, volata solitaria da centrocampo, in contropiede. Toglie anche una rete a Zaniolo che conclude nello specchio su assist di Kolarov. Ma il centravanti, toccando di testa sulla linea, rende inutile la prodezza, realizzando in chiara posizione di fuorigioco. Zaniolo, dopo lo slalom vincente su Topal, fa poi segnare Dzeko, già tre gol nelle quattro partite stagionali (90 in 183 gare in giallorosso), a porta vuota. Favore subito ricambiato dal centravanti per il tris: Zaniolo fa centro di sinistro. Prima della terza rete, gioco di prestigio di Pastore sotto la Sud: dai fischi agli applausi quando lascia il posto a Pellegrini. Dentro Veretout per Cristante e Kalinic, al debutto, per Dzeko. Rotazione in corsa e mirata al campionato. Lo sa bene Kluivert che a fine recupero firma il poker. Vuole tenersi la maglia pure a Bologna, sarebbe la quinta di fila.
Fonseca: «Dal derby abbiamo imparato molto»
IL MESSAGGERO - CARINA - Otto reti nello spazio di due gare, 12 complessive dall’inizio di stagione, con 7 marcatori diversi e prima volta senza subire gol. È il biglietto da visita di Fonseca in vista della trasferta di Bologna: «Squadra forte, abbiamo poco tempo per recuperare», il monito. Il portoghese non si esalta per il 4-0 ai turchi e rimarca come il primo tempo non gli sia piaciuto: «Non abbiamo fatto bene il pressing e in fase offensiva siamo mancati. Senza contare che in alcuni momenti siamo stati molto lunghi». Un’altra squadra nella ripresa: «È vero, abbiamo disputato una buona partita con molte occasioni da gol». Più di quelli segnati, sembra soddisfatto di quelli non subiti: «Sono molto contento. È stato molto importante il derby, per capire cosa non facevamo bene. Ne abbiamo parlato insieme per cambiare ed essere più aggressivi. La squadra ha capito la mia idea di calcio». Menzione d’obbligo per Zaniolo: «Nel primo tempo non aveva capito come attaccare lo spazio ma non era il solo. Pastore? Anche lui faticava. Poi nella ripresa è cambiata l’intensità, ha trovato la posizione e s’è visto».
Zaniolo: «Edin è un vero fenomeno»
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Alla fine della partita Zaniolo era lo specchio della felicità. «Sono felicissimo per la vittoria e per quello che sto facendo — dice lui —. Ogni giorno cerco di migliorare, dal punto di vista calcistico e personale. Devo continuare su questa strada, raggiungere nuovi obiettivi. Con l’allenamento, giorno dopo giorno, perché la costanza è la cosa principale». E il segnale della sua crescita è tutto in due aspetti: aver reagito alla panchina di domenica con una prova gigante, in cui per la prima volta ha sia segnato sia fornito un assist. E pazienza se finora le sue 7 reti giallorosse sono arrivate tutte in casa, magari l’occasione buona per iniziare a far gol anche in trasferta arriverà già a Bologna. «Dobbiamo andare lì e vincere, è fondamentale superarli — continua lui —. Il Bologna è partito bene, sta facendo una grande stagione. Ma noi dobbiamo continuare così, il gioco di Fonseca non è solo offensivo perché ci chiede di pressare alti e la fase difensiva inizia lì». Intanto la sua intesa con Dzeko cresce. «Ma Edin è formidabile, basta chiedergli la palla che te la mette tra i piedi».
Cristante si piace: «Cresce l'intesa con la squadra»
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Per la sfida di domenica a Bologna Fonseca accanto a Veretout dovrebbe essere confermato Bryan Cristante. Doveva essere il terzo centrale, dietro il francese e Diawara, invece l’ex centrocampista dell’Atalanta si sta ritagliando uno spazio sempre più grande e sembra rinato rispetto alla seconda parte della scorsa stagione: «La cosa più importante - ha detto ieri sera, parlando da leader - era non prendere gol. Abbiamo fatto una buona partita e stiamo continuando a crescere. Da parte mia, più partite si giocano in un ruolo, più si riesce a prendere confidenza e quindi l’intesa con il resto della squadra è in crescita». Ecco perché, in questo momento, rinunciare a Cristante, quel giocatore che «chiunque vorrebbe nello spogliatoio» (De Rossi dixit), sembra impossibile.
Gioco e gol, Fonseca ride: «Stiamo imparando...»
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Fonseca, un allenatore che, parlando ormai sempre meglio in italiano, si gode la sua squadra: «Dopo la Lazio - spiega il tecnico - ci siamo parlati e siamo cresciuti, anche se il primo tempo non mi è piaciuto, non abbiamo pressato nel modo corretto. Nella ripresa, invece, le cose sono andate meglio. La squadra sta imparando cosa fare, è più aggressiva. E io di questo sono molto felice, anche se dobbiamo ancora imparare qualcosa come equilibrio di gruppo. Non abbiamo preso gol, è preziosissimo. Sono molto fiducioso perché i giocatori hanno capito quello che voglioesono aperti alla mia idea di gioco». Gioco che spesso poggia sulle spalle di un campione come Dzeko, rimasto a Roma anche, se non soprattutto, grazie al suo allenatore: «Il nostro calcio è ideale per lui», ammette ancora Fonseca.
Dzeko e Zaniolo stellari: turchi travolti
LA GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma vince con merito contro la quarta squadra di Istanbul — priva tra l’altro delle stelle Robinho, Skrtel e Inler (quest’ultimo neppure in lista Uefa) — grazie a un 4-0 santificato dall’autorete di Caiçara e i gol di Dzeko, Zaniolo e Kluivert. Un risultato scintillante, che le consente di cominciare un girone già abbordabile nel migliore dei modi, cioè in testa insieme al sorprendente Wolfsberger. E se il poker non convincesse, basti pensare che i tiri nello specchio della porta sono 12-1 per i giallorossi, con l’unico dei turchi giunto solo al 34’ della ripresa. [..]
Quattro gol anche in Europa e la Roma di Fonseca va
LEGGO - BALZANI - Un altro poker, il secondo in cinque giorni. Anche se stavolta, per ammirare le carte di Fonseca, abbiamo dovuto aspettare la ripresa. La sua Roma, nel primo match del girone di Europa League, ha annientato a fuoco lento l'Istanbul Basaksehir che ha tenuto botta per 40 minuti ovvero fino all'autogol di Caiçara su cross basso di Spinazzola. Uno dei due esordienti dal primo minuto risultato quindi decisivo come qualche giorno fa Veretout e Mkhitaryan. Il vantaggio, arrivato quasi per caso e dopo un primo tempo timido, ha aperto lo stomaco alla Roma che nei secondi 45' ha chiuso il discorso grazie a uno Zaniolo tornato ai massimi livelli. Nicolò ha prima servito un assist perfetto, dopo uno slalom ubriacante, a Dzeko che tocca così quota 24 gol portandosi a sole 4 lunghezze da sua maestà Totti sul trono dei bomber d'Europa romanisti. Poi ha visto restituirsi il favore dal bosniaco e ha calato il tris con un sinistro a giro. Giochi chiusi, anzi no perché nel finale c'è stata gioia pure per Kluivert nel Luna Park del gol di Fonseca che condivide il primo posto del girone con il sorprendente Wolfsberger (0-4 a Monchengladbach) e che per la prima volta in questa stagione non ha subito gol. Il tecnico ha adottato un turn over soft, ma ha sorpreso schierando Pastore dall'inizio. L'argentino, dopo un primo tempo grigio, ha risposto bene prendendosi gli applausi dei 20 mila dell'Olimpico dopo i sonori fischi del prepartita. «Non mi è piaciuto il primo tempo non abbiamo fatto bene pressione. In alcuni momenti la squadra è stata lontana. Nel secondo le cose sono cambiate. Io sono molto fiducioso sul futuro perché tutti i giocatori hanno capito la mia idea», le parole di Fonseca che domenica è chiamato a confermare il percorso di crescita a Bologna. La copertina della serata la prende comunque Zaniolo chiamato al riscatto dopo mesi di alti e bassi. «Sono molto felice per quello che sto dimostrando in campo, sono felice soprattutto per la vittoria della squadra. Con Dzeko ho una grande intesa, lui è formidabile basta che gli chiamo la palla e me la mette sui piedi. La mia rinascita? Con l'allenamento giorno dopo giorno e la costanza, devo continuare su questa strada e raggiungere altri obiettivi».