Fonseca: "E’ importante che la squadra abbia la capacità di pressare alto e penso che lo abbiamo fatto molto bene"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato al termine del match contro il Sassuolo, vinto per 4-2. Queste le sue parole: 

FONSECA A SKY

In ogni intervista dicevi che Dzeko era fondamentale… 

Ho parlato molto con Dzeko all’inizio della stagione. E’ un giocatore molto importante. Ha fatto un gol, poteva farne molti oggi ma è un giocatore grandissimo.

Un giudizio su Pellegrini? Oggi era trequartista…

Abbiamo cambiato cose nella squadra. Pellegrini ha giocato trequartista. Con Veretout e con Miki abbiamo la capacità di mantenere la palla. Hanno giocato bene tutti.

C’è un linguaggio offensivo interessante. Adesso si deve trovare la quadra per mettere in campo Zaniolo. Dici a tutti di fare pressing in avanti o stare tutti dietro la linea della palla? 

Pressing in avanti. Abbiamo fatto bene con Miki e con Dzeko. E’ importante che la squadra abbia la capacità di pressare alto e penso che lo abbiamo fatto molto bene.

Anche a costo di rischiare qualcosa dietro?

Sì, è molto importante che la squadra abbia la capacità di pressare alto perché dopo ci sono meno rischi nella difesa.

E’ vero che sua moglie gli ha detto che a Kiev non ci sarebbe mai venuto? 

E’ vero. Per me non è possibile ritornare a Kiev.

 

FONSECA A ROMA TV

Prima vittoria all’Olimpico. Che sapore ha? 

Speriamo che sia la prima di molte. Abbiamo fatto una bellissima partita, un bellissimo primo tempo con una grande capacità di pressare alto. Abbiamo fatto quattro gol ma ne potevamo fare 7-8 contro una squadra molto buona a cui piace avere la palla. È difficile riprendere la palla quando la hanno.

Tolto forse il momento del calo, la Roma ha saputo gestire…

Anche difensivamente abbiamo fatto la nostra miglior partita. Il Sassuolo non ha avuto molte occasioni. Ha fatto due gol ma la squadra ha fatto una buona partita anche difensivamente.

Vedremo una Roma sempre diverssa anche in base agli interpreti? 

Sì. Non mi piace difendere basso, mi piace pressare alto ed è questo che voglio dalla squadra. Anche se giochiamo con squadre più forti questo deve essere il registro della squadra. Difendere basso non è un registro che mi piace.

Oggi per 60 minuti una grande Roma. Dopo il gol di Berardi è cambiato qualcosa. È fatica o gestione? 

Noi dobbiamo essere più efficaci nella capacità di avere la palla in questo momento, ma sappiamo che dopo quattro gol e quando siamo vicini al quinto e al sesto la squadra ha capito inconsciamente che la partita era sotto controllo. Oggi abbiamo visto anche nelle altre partite che anche quando si sta vincendo non si può mollare. Molti di questi giocatori hanno anche giocato nelle loro Nazionali e si capisce che qualcuno sia stanco in questo momento.

Mkhitaryan e Veretout hanno dato personalità? 

Con questi giocatori abbiamo la possibilità di avere la palla. Pellegrini, Miki, Cristante, Veretout, Dzeko. Penso che tutti abbiano fatto una buona partita. Con questi giocatori siamo più sicuri quando abbiamo la palla.


Kluivert: "Sto dando il 100%, vorrei dare sempre qualcosa in più"

Justin Kluivert, attaccante della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della vittoria contro il Sassuolo. Queste le sue parole:

KLUIVERT A SKY

L’anno scorso non hai giocato quanto avresti voluto. Cosa sta cambiando? 
Devo imparare tante cose dando il 100% di me stesso, è quello che sta accadendo adesso.

Qual è adesso il tuo obiettivo personale?
Essere sempre un giocatore migliore e dare qualcosa in più.

Quando parli l’italiano? 
L’italiano è difficile per me.

KLUIVERT IN ZONA MISTA

 

In questa stagione già tre partite da titolare, senti più fiducia del mister rispetto allo scorso anno? 

Sì, mi sento in fiducia con questo mister. Ho giocato tre partite, oggi ho fatto un gol e sono felice di come giochiamo con la squadra. Penso che la squadra possa giocare meglio, ma va bene così.

 

Oltre al gol è stata una prestazione di carattere. Che cosa ne pensi?

Grazie, sono felice di come ho giocato oggi. Per me è importante giocare così sempre.

 

Cosa dovete migliorare?

Se noi facciamo 4 gol il Sassuolo oggi non può fare 2 gol nel secondo tempo.

 

Quanto è importante per te la presenza nel gruppo di Mkhitaryan e Smalling per farti crescere? 

E’ importante avere giocatori come Mkhitaryan e Smalling. Hanno giocato con Manchester, Arsenal… hanno molta esperienza. E’ buono per un giocatore come me.

 

C’è più fiducia anche in tutta la squadra dopo questi arrivi? 

Per me sì e penso anche per tutta la squadra.

 

Dopo tre giornate la Juventus ha dimostrato di essere imperfetta. Si può pensare anche alla lotta per il campionato? 

Sì, perché no?

 


Conferenza Stampa Fonseca: "Eccellente primo tempo, ma il nostro processo di crescita non termina mai"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Sassuolo:

Nel primo tempo spettacolo e gol col 42% di possesso palla, nel secondo avete sofferto. Problema fisico o psicologico? La squadra si è rilassata?
Abbiamo fatto una grandissima partita, noi abbiamo pressato alto, dopo il 4-0 qualcosa abbiamo ceduto, molti venivano dalle nazionali, era normale”.

Abbiamo scoperto un grande acquisto, Veretout. E’ un regista?
E’ un giocatore molto aggressivo, in grado di far bene in difesa e di inserirsi, ha ottime doti di passaggio”.

La squadra vista nel primo tempo è la Roma che vuole Fonseca?
Abbiamo fatto un eccellente primo tempo che si avvicina a quello che gli chiedo, ma il processo di costruzione di una squadra non termina mai. Dobbiamo continuare a migliorare e correggere le note stonate che oggi sono state poche”.

Mkhitaryan da ala si è mosso bene anche senza palla lasciano spazio a Kolarov per crossare. Lo vedremo sempre in quel ruolo?
Non è un’ala pura, nasce più come numero 10, a lui piace giocare per via interne, la squadra oggi ha beneficiato dei suoi movimenti”.

Ieri ha parlato di ambientamento nella Serie A, oggi infatti i due terzini non hanno spinto più tutti e due insieme come alla prima col Genoa.
Ero io che dovevo adattarmi al vostro calcio comprendendo alcune dinamiche del calcio italiano adottando alcuni accorgimenti tattici. Il calcio italiano si sta evolvendo, ho visto in queste giornate un calcio offensivo, penso che supererà gli altri campionati europei”.

Come si sta orientando con i trequartisti e gli esterni?
Abbiamo diversi giocatori in grado di fare i diversi ruoli, oggi tutti sottolineano la prestazione di Pellegrini da trequartista, anche se non ha fatto proprio il trequartista. Ma abbiamo anche Pastore, Veretout, Zaniolo, per me è una fortuna avere giocatori così duttili”.


Conferenza Stampa De Zerbi: "Forse pensavamo di fare un’altra partita e abbiamo preso"

Roberto De Zerbi, tecnico del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro la Roma:

Che errori sono quelli che del primo tempo?

“La Roma ha fatto una grande partita e noi l’abbiamo agevolata. Cristante ha fatto un gol uguale lo scorso anno a Napoli e ce lo aspettavamo. Andare sotto di 2 gol su un’azione che avevamo preparato da fastidio. Poi non siamo riusciti a sfruttare le occasioni a campo aperto. Loro poi non sono noi e hanno soluzioni in più. Abbiamo regalato il primo tempo. Gli episodi spostano molto e non dovevamo lasciarci andare sul 2-0”.

Sulle scelte tra primo e secondo tempo

“Anche nel secondo tempo abbiamo subito. Abbiamo creato qualcosa in più ma abbiamo cambiato poco. Siamo stati più bassi e quando dovevamo giocare lo facevamo per andare a fare male anche noi. Abbiamo preso un gol su corner e tre su palla persa. La Roma ha fatto comunque una grande partita ma li abbiamo facilitati”.

C’è stato un approccio psicologico sbagliato?

“Io li ho visti anche abbastanza bene. Gli episodi che si sono verificati ci hanno condizionato troppo. Forse pensavamo di fare un’altra partita e abbiamo preso gol su situazione conosciuta. Dovevamo rischiare di più e giocare come sappiamo. Non dobbiamo tirare il freno a mano anche se sotto di risultato”.

La nuova Serie A votata all’attacco favorisce il suo Sassuolo?

“Noi non prendiamo le partite per fare un gol in più. O vieni a Roma e provi a giocartela oppure stai in braccio al portiere e riparti con gli attaccanti. Abbiamo scelto di fare altro cercando di eliminare quegli errori che si vedono. Se vuoi attaccare qualcosa concedi”.

 


Smalling e i suoi fratelli (rotti)

IL MESSAGGERO - LENGUA - La piaga degli infortuni colpisce ancora la Roma: l'ultimo in ordine cronologico è Chris Smalling che giovedì ha dovuto fermarsi durante l'allenamento per via di un affaticamento muscolare all'adduttore. Uno stop che gli costerà la convocazione per il match di domani col Sassuolo. Nelle prossime ore sono previsti ulteriori accertamenti per verificare la presenza o meno di una lesione. I fatti parlano chiaro perché da quando è cominciata la stagione (ritiro compreso) sono 6 i calciatori che hanno accusato problemi muscolari: Pastore, Spinazzola, Perotti, Zappacosta, Under e ultimo Smalling. Nessuno nella dirigenza vuole rivivere l'inferno dello scorso anno in cui sono stati 52 gli infortuni di questo tipo ed è per questo che Petrachi sta indagando sulle motivazioni di ogni singolo caso per ricercare un eventuale dettaglio che li accomuni. Partiamo da campi: il direttore sportivo ha deciso di ristrutturare il manto erboso perché ritenuto troppo duro da alcuni calciatori. I campi di Trigoria, va specificato, non sono lasciati allo sbando ma vengono controllati con una certa frequenza da giardinieri professionisti (addirittura è stata chiesta una consulenza del Real Madrid), inoltre sarebbe un'assurdità che il presidente desse mandato di investire su palestra, piscina e foresteria e non sul manto erboso che è l'elemento più importante all'interno di un centro tecnico. Rifare il campo di allenamento era già nei programmi della società, il lavoro è stato anticipato di alcuni mesi per evitare che qualche giocatore usasse il terreno di gioco come alibi per i propri infortuni.

PREPARATORI PERSONALI Le reali motivazioni vanno ricercate nello stile di vita dei calciatori e nei metodi di allenamento. È moda comune che quasi ogni componente della rosa abbia un preparatore personale che, fuori dal centro sportivo e senza coordinarsi con lo staff atletico, dia delle indicazioni che a volte non coincidono con la tabella di marcia impartita del club. Questo comporta un sovraccarico dei muscoli che l'atleta sconta con l'infortunio. Ed è qui che entrano in ballo anche i metodi di allenamento: dopo i 52 guai muscolari della scorsa stagione, il presidente Pallotta ha deciso di rivoluzionare il settore atletico assumendo nuovi medici e preparatori. Inoltre, c'è stato il cambio d'allenatore (il terzo in 12 mesi) che non giova all'equilibrio della squadra. Cambiare con troppa frequenza lo staff che quotidianamente si relaziona alla rosa, comporta un azzeramento dei rapporti professionali e a un potenziale aumento degli infortuni nei primi mesi (statistiche alla mano). L'equilibrio potrebbe arrivare a stagione in corso quando la squadra avrà definitivamente assimilato i metodi che, se corretti, daranno i loro frutti. In ultima analisi va affrontato il fattore psicologico, impossibile, però, determinarne l'incidenza: la troppa pressione dovuta alla mancanza di risultati potrebbe causare al calciatore un forte stress che può tradursi in uno stop.

NESSUN CASO Per il momento a Trigoria la situazione non preoccupa eccessivamente perché per ogni giocatore infortunato è stata trovata una motivazione coerente: Pastore è recidivo così come Perotti; Under si è fatto male in Nazionale a causa di un'ingenuità (forte colpo di tacco); Zappacosta si è fermato dopo appena tre giorni dal suo arrivo a Roma e infine Smalling ancora da valutare. Per ora l'unico che richiede un approfondimento è Spinazzola, fermato per 20 giorni da una distrazione al bicipite femorale sinistro. Il terzino ha recuperato e domani contro il Sassuolo sarà in panchina in attesa dell'esordio in giallorosso. Chi, invece, giocherà dal primo minuto è Pellegrini che probabilmente tornerà a fare il trequartista accanto a Zaniolo e Mkhitaryan: «È il ruolo che preferisco. Stiamo cercando di creare un gruppo unito fuori e dentro il campo. Vogliamo migliorare, ma è giusto dire che questa Roma debba giocare la Champions. Deve essere il nostro primo obiettivo tornarci», ha detto a Sky. L'azzurro ha poi commentato il nuovo tecnico Fonseca: «Ci chiede di avere sempre il pallino del gioco, per non essere mai sottomessi all'avversario».


Roma, con Dzeko-Mkhitaryan nasce il nuovo patto del gol

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Nella Roma il tandem Petrachi-Baldini sembra aver trovato per Edin Dzeko quel partner potenzialmente ideale che lo possa aiutare a rinvertire i fasti del gol sia in giallorosso che nel Wolfsburg e nel Manchester City. Ci riferiamo, naturalmente, a quell’Henrik Mkhitaryan che sta risvegliando l’orgoglio romanista e che, già domani col Sassuolo, potrebbe dimostrare di saper parlare la stessa lingua del centravanti bosniaco (…). Ottimo inglese per entrambi e una Manchester in comune stanno aiutando a cementare l’amicizia, che in allenamento si esplica anche nelle situazioni tattiche offensive proposte da Fonseca. L’impressione è che Mkhitaryan possa essere proprio il compagno giusto per innescare Dzeko non solo attraverso gli assist, ma anche riuscendo ad attirare la difesa avversaria su di sé e liberando così l’attaccante bosniaco, visto che il 4-2-3-1 prevede in partenza una sola vera punta di ruolo. Non è un caso, in fondo, che gli anni che sono stati più prolifici Dzeko li ha vissuti con compagni che, pur con caratteristiche diverse, ne esaltavano le qualità (…). L’ultima riprova il bosniaco l’ha avuta nella stessa Roma, quando – in coppia con Mohamed Salah – nel 2016-17 si è aggiudicato la classifica cannonieri della Serie a con 29 gol (39 stagionali), mentre l’egiziano ha chiuso a 15 (e 19 complessivi), anche se la stagione giallorossa si è conclusa senza successi (…).


Roma, difesa da rifare con il dubbio Smalling

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Dopo che la scorsa stagione si era conclusa con oltre cinquanta infortuni muscolari, adesso il trend sembra confermarsi, visto che gli stop adesso sono arrivati a quota sei. L’ultimo a fermarsi è stato il neo acquisto Smalling, che ha accusato un affaticamento agli adduttori. La ragione, dicono a Trigoria, sembra essere nel fatto che non è arrivato alla Roma in perfetto allenamento e così ha sofferto i doverosi carichi dei giorni scorsi. In ogni caso, niente di particolarmente serio, anche se pare che il difensore inglese non sarà neppure convocato e comunque salterà la sfida col Sassuolo (…).

A parlare d’infortuni, per i quali peraltro a suo tempo è stato criticato, ieri è stato Paolo Rongoni, preparatore atletico in giallorosso negli anni di Rudi Garcia. «Le ragioni per gli infortuni possono essere tante – ha spiegato a “Rete Sport” –, dai carichi di lavoro alle superfici, dalle pressioni psicologiche a preparatori personali, che possono essere più un male che un bene. I campi possono essere una probabile causa, ma io credo che la maggior parte dei casi dipenda dallo stile di vita e dai sistemi di allenamento. Se i campi di Trigoria sono duri? Un po’ più del normale (…)». La dirigenza ha deciso di rizollare i campi, per cui in passato ha chiesto consulenza al Real Madrid.


De Zerbi col tridente. E c’è il ritorno di Defrel

IL CORRIERE DELLA SERA - Il tridente contro il tabù. Ci pensa, De Zerbi, ad aggredire la non impeccabile linea difensiva romanista – 4 gol subiti in 2 gare – con tre attaccanti, e magari al cambio di modulo – probabile ma non certo – appende quello che sarebbe un miracolo statistico, ovvero la prima vittoria del Sassuolo dopo la prima pausa stagionale (…). Statistica da poco, ma oltre la quale è obbligatorio andare per un Sassuolo ancora privo di Magnanelli e Rogerio ma che aggiunge alla distinta – ma non necessariamente all’undici – Chiriches, Romagna e il temutissimo ex Defrel, in gol all’Olimpico, contro i giallorossi, nelle ultime tre occasioni in cui li ha incontrati.


Stop per Smalling. Pellegrini e Zaniolo c'è posto per due

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - In piena psicosi da infortuni muscolari, la Roma va cauta sul problema che rischia di rinviare l'esordio di Chris Smalling. Il difensore è alle prese con un "sovraccarico muscolare", questa la comunicazione da Trigoria, le cui cause possono essere varie e che sembra non destare preoccupazione. Domani riprende il campionato. Contro il Sassuolo Fonseca cerca la sua prima vittoria sulla panchina della Roma e non vuole rischiare nulla, intenzionato quindi a riproporre la coppia di centrali Fazio-Mancini. Anche perché il calendario diventa adesso asfissiante: giovedì prossimo ci sarà l'esordio in Europa League (all'Olimpico contro il Basaksehir) prima della trasferta, la domenica successiva, a Bologna.

"Dobbiamo battere il Sassuolo, il nostro deve essere un esame a senso unico - la convinzione di Lorenzo Pellegrini - mi piace quello che ci chiede Fonseca, perché vuole che comandiamo il gioco e, così facendo, non siamo mai sottomessi agli avversari. È ora di vincere. Io mi vedo più nel ruolo di trequartista, posizione in cui posso inserirmi ed essere più libero". Ruolo nel quale, però, ha la concorrenza di Nicolò Zaniolo, anche se al momento, l'assenza di Under consentirà ai due ragazzi di giocare insieme sulla trequarti. Molto probabilmente con l'ultimo arrivato, Mkhitaryan. "A noi che abbiamo giocato solo in Italia può dare tanto lui. - continua il centrocampista azzurro a Sky - Può portarci esperienza. Stiamo lavorando anche per creare un gruppo unito, dentro e fuori dal campo. La mia duttilità tattica è una cosa a mio favore, perché mi permette di mettere in difficoltà l'allenatore nelle scelte".


Guai agli adduttori: niente esordio in A per Smalling

IL CORRIERE DELLA SERA - Doveva essere uno dei tre protagonisti della sfida di domani tra Roma e Sassuolo, ma Chris Smalling non sarà nemmeno convocato. Ieri si è allenato a parte per un sovraccarico muscolare all’adduttore e sarà lasciato a riposo per precauzione da Fonseca, che non vuole correre il rischio di perdere più a lungo il difensore inglese. E gli infortuni della Roma viaggiano già a ritmo di record. Giocheranno dal primo minuto, invece, Mkhitaryan e Veretout, gli altri due calciatori che i romanisti (attesi in 35 mila all’Olimpico) non vedono l’ora di scoprire. L’ex Arsenal agirà a sinistra, a destra ci sarà Zaniolo, al centro, in quella che ormai è la sua posizione preferita, ci sarà Lorenzo Pellegrini (…). «Il ruolo in cui mi vedo di più è il trequartista: mi permette di inserirmi e di essere più libero. Però mi fa piacere giocare anche in altre posizioni (…)». Pellegrini, che vive la Roma come una seconda pelle, sa che il terzo pareggio di fila all’Olimpico, per quanto la gente abbia fiducia nella nuova squadra e in Fonseca, potrebbe creare non pochi problemi. Lui, però, è convinto dal nuovo allenatore: «Noi lavoriamo per migliorare. Quello che ci chiede il mister mi piace: vuole sempre il pallino del gioco ed è giusto sfruttare la tecnica della squadra. (…) Siamo a buon punto, ma è ora di far vedere quello su cui stiamo lavorando. Vogliamo tornare in Champions League, per il resto non ci poniamo limiti». A buon punto è anche Spinazzola, che, dopo aver saltato i primi 180’ per una lesione muscolare, sarà convocato per la prima volta e spera nell’esordio: «Ci aspetta un mese importante – le sue parole al match program del club – che ci dirà dove possiamo arrivare. Se partiamo bene avremo fatto già metà del lavoro. Io sono pronto, poi ovviamente deciderà il mister se utilizzarmi. Con Fonseca siamo cresciuti tanto, ci chiede un gioco non da tutti: è normale che all’inizio quasi tutti i giocatori siano un po’ spaesati. Ci vuole un pochino di pazienza (…), ma secondo me abbiamo ancora ampi margini di crescita» (…).


Allenamento Roma, lavoro personalizzato per Smalling, Perotti, Under e Zappacosta

La Roma si allena per la partita conil Sassuolo. A Trigoria il gruppo lavora con gli esercizi di attivazione atletica con focus tattico, mentre Smalling smaltisce il sovraccarico muscolare e segue un lavoro personalizzato con Perotti, Under e Zappacosta.


Roma Femminile, Bavagnoli: "Col Milan sarà una bella gara, faremo di tutto per portarcela a casa"

Elisabetta Bavagnoli, tecnico della Roma Femminile, ha parlato ai microfoni di Roma TV:

“Abbiamo lavorato tanto e bene in questa preparazione. Abbiamo fatto una amichevole, l’ultima, interessante, che mi ha permesso di avere degli spunti importanti. Dal punto di vista sia mentale che fisico arriviamo bene: poi, il campo ci dirà. Tutte le squadre si sono organizzate bene, come anche il Milan. Abbiamo cambiato tanto. La società ha scelto un mister adatto che vada bene per il gioco della squadra. Conosciamo il Milan: ha un mister forte, atlete forti. Abbiamo grande rispetto per l’avversario, dobbiamo provare. Siamo pronte, faremo di tutto per portare a casa questa partita. Sarà una bella gara, tra due squadre che vogliono giocare a calcio. I tifosi che verranno allo stadio si divertiranno”.