Vital e Kalinic al fotofinish
IL MESSAGGERO - CARINA - Rush finale. Nel weekend del derby - che anticipa l'ultimo giorno di mercato - la Roma ha ancora da definire alcune operazioni sia in entrata che in uscita. Non quella di Olsen, trasferitosi ieri in prestito gratuito a Cagliari. A Petrachi rimangono da effettuare due acquisti (Kalinic e il classe 98 Mateus Vital) e almeno 4 cessioni: Schick, Bianda, Gonalons e Santon. In via di definizione l'acquisto del giovane brasiliano che, venuto a conoscenza nelle ultime ore dell'interesse della Roma nei suoi confronti, s'è mostrato alquanto stupito: «Sono stato colto di sorpresa. Sono arrivato negli spogliatoi e c'erano alcune persone che mi scrivevano. Finora però a me non è arrivato nulla». A lui forse no ma all'agente sì. E i due club sono vicini all'intesa. Balla come al solito il diritto o l'obbligo di riscatto. Nel primo caso operazione da oltre 10 milioni. Nel secondo, 7/8.
VICE DZEKO - Manca poco invece per sbloccare la lunga trattativa tra Roma e Lipsia per il trasferimento di Schick in Bundesliga. Ieri il club tedesco, impegnato contro Monchengladbach (prossimo avversario dei giallorossi in Europa League), ha rimandato a dopo il match i contatti, proseguiti poi nella notte. La formula proposta dalla Roma prevede un prestito con obbligo di riscatto subordinato ad un numero esiguo di presenze. Il Lipsia, che preferirebbe il diritto, s'è proprio dovrà vincolarlo vuole inserire invece la qualificazione alla Champions. A Madrid Kalinic aspetta la partenza del ceco per sbarcare nella Capitale. L'entourage del croato sta mettendo pressione a Trigoria, visto che l'attaccante ha un'offerta più alta dell'Al-Gharafa Sports Club, società qatariota. Petrachi ha chiesto ancora tempo, convinto di riuscire a sbloccare a breve la cessione.
PROPOSTA RINNOVO A KOLAROV - Il ds salentino in extremis sta provando a trovare sistemazione anche a Santon, Gonalons e Bianda. Per l'ex nerazzurro ci sono tre offerte: Spal, Maiorca e Granada. Per quanto riguarda Gonalons, la proposta più alta è del Besiktas. Il centrocampista però spera in un rilancio del Rennes. Ufficializzato intanto il trasferimento di Defrel al Sassuolo: l'accordo prevede, «al verificarsi di determinate situazioni sportive (la salvezza degli emiliani, ndc), l'obbligo di acquisizione a titolo definitivo per 9 milioni di euro e il pagamento di un corrispettivo variabile fino a un massimo di 2 milioni, con un minimo garantito di 1 milione». Il francese, prima di firmare, ha rifiutato un quadriennale offerto dalla Dinamo Mosca da 4 milioni a stagione. Proposto a Kolarov il rinnovo annuale, più opzione per il secondo anno (1+1).
Zappacosta terzino destro e Florenzi alto a sinistra
IL MESSAGGERO - LENGUA - Paulo Fonseca ha trascorso la settimana a registrare la difesa e potenziare l'aspetto atletico della squadra. Con Spinazzola e Perotti ancora i box, il tecnico sta riflettendo su quali cambi apportare alla formazione in vista del derby rispetto alla prima all'Olimpico: Florenzi è stato provato a sinistra nel tridente dei trequartisti, al suo posto Zappacosta. Mancini sfida Jesus, ancora in corsa per avere il posto da titolare: il portoghese deve scegliere il centrale da schierare accanto a Fazio. A centrocampo non sono previste novità: Diawara può essere la sorpresa, con Pellegrini trequartista. Ma è più probabile la conferma di Zaniolo dietro a Dzeko, come è successo in partenza contro il Genoa. Oggi alle 10 la rifinitura.
Il debuttante
IL MESSAGGERO - TRANI - La novità è sulla panchina della Roma: Paulo Fonseca, a 46 anni, assaggia per la prima volta il sapore del derby. Mai vissuto uno. Né in Portogallo, né in Ucraina. Il portoghese sa che cosa lo aspetta all’Olimpico. Gliene parlano da quando ha messo piede a Trigoria, all’inizio dell’estate. Non ha trovato i senatori Totti e De Rossi a introdurlo nella storia della sfida. Il capitano Florenzi e Pellegrini bastano e avanzano, però. Semplicemente per ricordargli che non potrà mai essere «una partita come le altre» anche se in palio ci sono comunque 3 punti come in ogni match di campionato o coppe. Pallotta e Lotito si augurano che conti per la Champions, cioè per quel 4° posto che sembra l’unico disponibile alle spalle della Juve, del Napoli e dell’Inter. Il fatto che si giochi domani, il 1° settembre e con la serie A appena partita, forse lo rende meno decisivo. Ma la rivalità non dipenderà mai dal calendario. E il risultato fa la differenza, soprattutto a breve termine. Fonseca, dunque, è già dentro la Partita. Spinto direttamente dai tifosi. Che lo incontrano spesso a Testaccio, nel solito ristorante in via Marmorata, e gli fanno sentire come batte il cuore romanista. Ha scoperto il quartiere appena arrivato ed è diventato lo svago preferito nelle serate in cui vuole vivere la passione e l’affetto della gente. Dopo aver alloggiato in albergo all’Eur, l’allenatore ha preso casa sull’Aurelia antica, vicinissimo al Gianicolo e a Monteverde Vecchio. È già stato in Vaticano e si è gustato Roma di notte con i suoi collaboratori. Ma deve aggiustare subito la Roma. Mosse studiate al video e provate in campo. Mirate: la difesa che ha sbandato contro il Genoa; il sistema di gioco di Inzaghi che si avvicina, anche nell’atteggiamento, a quello di Andreazzoli e il cambio necessario di qualche interprete. Proprio dietro, dove la squadra è sembrata vulnerabile: ecco Zappacosta terzino a destra, con Florenzi esterno alto a sinistra, e magari Mancini accanto a Fazio, con Jesus in panchina. Dopo l’allenamento, la cena a Trigoria. L’avvicinamento, in ritiro, è nella normalità. Solo quello, però.
Derby, la città si blinda: c'è l'allerta sugli ultrà
IL MESSAGGERO - MOZZETTI - Le misure di sicurezza sono state definite anche se l'ordinanza del Questore Carmine Esposito arriverà oggi. Ma intanto già è possibile capire, dall'esito del Tavolo tecnico svoltosi ieri in via di San Vitale, che domani nulla sarà lasciato al caso. Occhi puntati sulla stracittadina che vedrà scendere in campo alle 18 Lazio e Roma in un Derby tra i più sensibili degli ultimi anni. Perché i tifosi e gli ultrà biancocelesti sono pronti a celebrare Diabolik, al secolo Fabrizio Piscitelli, ucciso lo scorso 7 agosto al parco degli Acquedotti e la partecipazione sarà altissima nonché delicata. Allo stadio le presenze totali potrebbero arrivare a 52 mila unità, di cui 13 mila romanisti. Controllatissimo il pre-partita e l'intera zona che abbraccia l'Olimpico con un controllo da parte delle autorità che potrebbe alla fine portare all'impiego di quasi 2mila agenti, tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e caschi bianchi. Bonifiche e controlli scatteranno nella zona dello stadio già questa sera mentre sono state predisposte le due aree di accesso per le tifoserie con un blocco, onde evitare contatti, all'altezza del bar River. I romanisti si ritroveranno come d'abitudine nel lato che guarda piazzale Clodio, i biancocelesti a Ponte Milvio. Qui è stato disposto il divieto di fermata e quello per il transito a partire dalle 14 con la sola esclusione per i mezzi di soccorsi, bus di linea e auto dei residenti. Il piazzale, tuttavia, potrebbe subire delle chiusure a vista giacché i tifosi laziali potrebbero alla fine decidere di sfilare compattamente per entrare allo stadio anticipando già fuori i cancelli una coreografia che sarà poi offerta dalla Curva Nord in ricordo di Piscitelli.
CHIUSURE E DIVIETI - L'apertura dei cancelli è prevista per le 15.30 ma potrebbe essere anticipata alle 15. Lo sgombero delle strade da veicoli e cassonetti partirà domani mattina alle da viale dei Robilant, viale Antonino di San Giuliano, piazzale Marescialli Diaz, lungotevere Maresciallo Diaz, piazzale di Ponte Milvio e l'area che si snoda intorno: da via Cassia a Orti della Farnesina. A cascata, intorno alle 13, partiranno gli altri divieti che riguarderanno principalmente ponte Duca d'Aosta e i lungotevere Maresciallo Cadorna, Oberdan, della Vittoria e viale Tor di Quinto. Controllati i caselli autostradali, le stazioni ferroviarie e della metro, oltre alle fermate dei bus, per verificare l'eventuale ma comunque previsto arrivo di ultrà stranieri di squadre gemellate con la Lazio. Sorvegliati anche altri luoghi lontani dallo stadio, come la sede degli Irriducibili di via Amulio e via degli Annibaldi. In occasione del Derby, la Questura ha disposto il divieto della vendita per asporto di bevande in bottiglie di vetro dalle 15 di domani e fino a due ore dopo il termine dell'incontro. Interdetti, inoltre, dalla zona i camion bar e i veicoli adibiti alla vendita di alimenti e gadget.
Un derby mai visto: la rimonta della Lazio mette i brividi alla Roma
LA GAZZETTA DELLO SPORT - I mitici e orgogliosi come i Romolo e Remo della leggenda, complessi e tormentati come «I fratelli Karamazov» di Dostoevskij, eccessivi e creativi come Noel e Liam Gallagher degli Oasis. Se Lazio e Roma fossero persone, potrebbero essere il paradigma di una convivenza cittadina assai complessa, un caleidoscopio di caratteri tutti discutibili e tutti affascinanti. Proprio per questo, impossibile fare una classifica storica che accontenti chiunque in nome di una oggettività asettica, perciò ogni cosa deve essere ricondotta al «qui e ora», al momento che si sta attraversando. (...) Questo sarà il primo derby dopo quasi sessant’anni in cui le due squadre si affronteranno con una bacheca identica: 15 trofei a testa. La prima stracittadina dell’era moderna in cui la Lazio potrà guardare la rivale di sempre da pari a pari. Era accaduto soltanto tra il 1927 e il 1943, quando entrambe non avevano ancora vinto nulla. Poi, dopo il primo scudetto romanista (1943), arrivò nel 1958 il primo trofeo della Lazio, la Coppa Italia. E così ci fu ancora parità fino al 1961, quando i giallorossi vinsero la Coppa delle Fiere. Da lì cominciò l’allungo della Roma, che la Lazio riuscì a mitigare con lo storico primo scudetto del 1974, a cui però fece seguito nove anni dopo il secondo tricolore giallorosso. E in ogni caso con le due Coppe Italia vinte negli anni Sessanta la Roma restava avanti, per poi dilagare nel corso degli anni Ottanta. Nella primavera del 1998,ventun anni fa, il conto dei trofei vedeva la Roma in vantaggio per 10-2. Poi i sette trofei conquistati in due anni dalla Lazio di Cragnotti avevano portato i biancocelesti a un passo dall’aggancio (10-9 nel 2000), ma ecco il nuovo allungo della Roma grazie al terzo scudetto ed altre due coppe Italia e due Supercoppe. Nel 2008, anno dell’ultimo trionfo giallorosso il contro dei trofei diceva Roma-Lazio 15-10. I cinque trofei targati Lotito (tre coppe Italia, una delle quali vinta proprio sulla Roma, e due Supercoppe) hanno reso possibile l’aggancio. (...) Ma non è solo l’aggancio alla voce trofei a far arrivare la Lazio a questo derby in una posizione diversa rispetto al passato. Per la prima volta dopo tanto tempo sarà infatti un giocatore della Lazio (Stefan Radu) ad indossare i panni di veterano del derby. Il giocatore romeno ne ha già giocati 17, quello di domani sarà il 18°. E al secondo posto c’è un altro laziale, Senad Lulic, che si accinge a giocare la sua stracittadina numero 16. Qui, dunque, non c’è stato l’aggancio, ma il sorpasso. Perché negli ultimi anni è sempre stato un giocatore della Roma il «decano» del derby (prima Totti, poi De Rossi). (...)
Smalling: "Qui per vincere". Stretta per Kalinic e Vital
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Ultimi giorni da batticuore. Fra Kalinic e Vital, sul mercato la Roma non alza il piede dall’acceleratore e quindi, dopo aver abbracciato Chris Smalling – ieri sbarcato a Roma e subito precettato per le visite mediche a Villa Stuart, visto che sarà convocato per il derby – adesso lavora a regime su entrate ed uscite. Intanto, da Manchester, Solskjaer lo ha salutato così: «Tornerà più forte perché sta andando in un grande club e giocherà in un ottimo campionato». (...) "All’estero si parla molto bene della Serie A e della Roma. Per lasciare lo United dovevo venire in un grande club: volevo far parte di tutto questo e ci sono riuscito. Poi ho voluto sentire Fonseca per capire il suo stile di gioco e come mi vedeva nella sua squadra. Mi ha esaltato la conversazione con lui, non appena abbiamo finito di parlare mi sono detto: “Ok, facciamolo”. Ora vogliamo qualificarci per la prossima Champions e cercare di conquistare la Europa League. Io vegano? Vero. Spero che faranno una carbonata speciale per me». (...) La tensione vera ieri c’è stata sulla questione Schick. La Roma vuole la cessione al Lipsia per aprire la porta a Kalinic di cui ha già il sì (2 milioni per il prestito, 9 per il riscatto, 3 per l’ingaggio), ma il croato non vuole più aspettare, anche perché ha un’offerta dal Qatar. (...) Buon vento anche per Mateus Vital, 21 anni, esterno d’attacco (e trequartista) brasiliano del Corinthians, su cui la Roma intende scommettere. «Sono stato colto di sorpresa – ha detto –. Ho detto chiaramente al mio rappresentante di avvisarmi appena tutto sarà fatto». Cosa manca? Pochissimo. I giallorossi lo vogliono in prestito e sono pronti a spendere una cifra superiore per il diritto di riscatto (8-9 milioni), inferiore invece se il club brasiliano chiederà l’obbligo. Insomma, occorre limare qualcosa, ma Vital è pronto a saltare sul primo aereo per non perdere un’occasione del genere. Comprensibile. La Roma da quelle parti fa gola.
Baldissoni: "I laziali pensano sempre a noi"
LA REPUBBLICA - “Tare farebbe a cambio di girone? Tipico dei laziali occuparsi degli affari della Roma, io fatico a ricordarmi il loro girone, penso solo alle nostre cose” dice il vicepresidente della Roma, Mauro Baldissoni, rispondendo piccato al ds della Lazio dopo i sorteggi in Europa League. A Trigoria si pensa alla stracittadina di domani senza farsi distrarre dal cammino europeo, che non sembrerebbe proibitivo. Esordio in casa in 19 settembre contro i turchi del Basaksehir, il 3 ottobre trasferta austriaca contro il Wolfsberger. L’avversario più pericoloso è il Borussia Mönchengladbach, che sarà all’Olimpico il prossimo 24 ottobre. “Abbiamo la responsabilità di passare il girone, non possiamo considerare questa competizione un peso“ ha aggiunto Baldissoni. Fonseca per adesso si concentra sul derby, sta decidendo se sostituire Juan Jesus con Mancini, che esordirebbe come titolare. Intanto è sbarcato nella capitale Chris Smalling, arrivato dallo United in prestito per 3 milioni.
È una Roma tutta nuova
IL TEMPO - AUSTINI - L'ottavo acquisto ufficializzato, altri due in cantiere anche se il tempo scarseggia, il piano-cessioni quasi completato. La Roma esce rivoltata come un calzino dal mercato, una consuetudine che si ripete anche sotto la gestione Petrachi, chiamato a rivoluzionare la rosa abbassando al tempo stesso i costi senza intaccare la competitività. Se ci sarà riuscito lo dirà il campo, intanto ieri ha inserito un tassello importante nel mosaico: Chris Smalling è arrivato a Roma per le visite a Villa Stuart e la firma del contratto da 3 milioni di euro netti più bonus che lo legherà per dieci mesi ai giallorossi. Tre sono anche i milioni garantiti al Manchester United per il prestito, con un accordo sulla parola per discutere liberamente l'eventuale prezzo del riscatto del difensore a giugno. Smalling ha scelto la maglia numero 6 di Aldair e Strootman e segue gli arrivi di Pau Lopez, Mancini, Cetin, Spinazzola, Zappacosta, Diawara e Veretout. La metà degli otto acquisti sono arrivati in prestito - ma per Mancini e Veretout il riscatto è obbligato - la stessa formula che verrà utilizzata per prendere Kalinic dall’Atletico Madrid: l'ex centravanti del Milan è pronto a sbarcare per le visite, guadagnerà 2.5 milioni netti e qualora i giallorossi ‘ dovessero decidere di prenderlo a titolo definitivo dovranno pagare agli spagnoli 10 milioni di euro. Una trattativa chiusa ma legata alla cessione di Schick. Il suo agente Paska è a Lipsia per la cessione al club della Red Bull, con la Roma che spinge per una vendita definitiva mentre i tedeschi preferirebbero il prestito con diritto di riscatto. La sensazione è che alla fine, in un modo o nell'altro, ci si accorderà. Kalinic ha un'offerta dall’Al Gharafa del Qatar ma ha deciso di attendere i giallorossi. Petrachi vorrebbe prendere anche un esterno d’attacco e ha messo in cima alla lista degli obiettivi il brasiliano classe ’98 Mateus Vital del Corinthians. Nazionale olimpico, in possesso del passaporto portoghese, in realtà si tratta di una mezzala offensiva, ma Fonseca lo considera adatto a fare l’ala a sinistra nel suo 4-2-3-1 e non a caso lo scorso anno era finito nelle mire dello Shakhtar. L'affare, però, non è semplice nonostante i problemi finanziari del Corinthians. Servono 10 milioni di euro per il cartellino, per l’85% in possesso del club mentre il restante 15% è diviso tra il calciatore e il Vasco da Gama sua ex squadra. «Sono stato colto di sorpresa - ha detto Vital - la Roma è un grande club ma finora non mi è arrivata nessuna proposta». E a ieri sera non c'era intesa con l'agente Leite. Intanto Defrel è andato in prestito al Sassuolo per 3 milioni, con riscatto obbligato a 9 milioni più altri 2 di bonus, mentre Olsen sbarca al Cagliari in prestito secco, con i sardi che pagano l'ingaggio quasi per intero. Restano da piazzare Santon (sfumato il Maiorca ora c'è il Valencia) e Gonalons: sfumato il Besiktas resta il Rennes, che pagherebbe solo metà stipendio.
L'urna sorride a Fonseca, più dura per Inzaghi
IL TEMPO - VITELLI - Nemmeno ventiquattro ore dopo i sorteggi di Champions, le urne di Montecarlo partoriscono i gironi di Europa League, competizione (che vedrà protagoniste la Roma e la Lazio. I giallorossi di Fonseca sono stati inseriti nel gruppo J insieme al Borussia Moenchengladbach, l’Istanbul Basaksehir (l’ex-squadra di Cengiz Under) e gli austriaci del Wolfsberger. «L'Europa League si sta trasformando in una mini-Champions - il commento di Fonseca - vogliamo andare avanti». Sulla carta non dovrebbe essere troppo difficile, alla luce del regolamento che prevede il pass per le prime due di ogni gruppo. Ma il tecnico giallorosso non si fida. «La scorsa stagione il Borussia ha avuto la terza miglior difesa della Bundesliga, mentre l’Istanbul Basaksehir ha sfiorato il titolo in Turchia arrivando a sole due lunghezze dal Galatasaray». Più complicato, almeno prima di vedere i reali valori delle squadre in campo, il girone della Lazio. La squadra di Inzaghi, inserita nel gruppo E, dovrà vedersela con gli scozzesi del Celtic Glasgow, i francesi del Rennes e i romeni del Cluj (tre club al momento in testa ai rispettivi campionati nazionali). «Siamo in un girone difficile - dice il mister biancoceleste - ma molto affascinante. Affronteremo grandi avversari». Intanto, buone notizie per i tifosi che vorranno seguire la propria squadra in trasferta. Il costo dei tagliandi per i settori ospiti non potrà superare i 45 euro. «I fan sono la linfa vitale del gioco - spiega il presidente della Uefa Aleksander Ceferin - coloro che seguono le loro squadre devono avere accesso ai biglietti ad un prezzo ragionevole».
Allenamento Roma, primo giorno per Smalling. Spinazzola segue lavoro personalizzato, terapie per Perotti
La Roma si prepara per il derby a Trigoria. L'allenamento di questa mattina è iniziato alle 10: lavoro atletico e tattico per la squadra. Primo giorno per Chris Smalling, mentre gli assenti rimangono: Spinazzola, che prosegue con il lavoro personalizzato, Perotti segue le terapie.
Il sì di Vital alla Roma, mancano i dettagli per il trasferimento (Foto)
Mateus Vital ha detto sì. Secondo Nicolò Schira la Roma è in attesa per la conclusione del contratto: da decidere gli ultimi dettagli per la formula del trasferimento. Petrachi spinge per un prestito con diritto di riscatto, mentre il Corinthians chiedono l'obbligo di riscatto di 8-10 milioni.
La #Roma ha incassato il sì del talentino brasiliano Mateus #Vital (pronto un quinquennale): nella notte scambio di mail con il #Corinthians, che chiede l'obbligo di riscatto a 8-10 milioni, mentre i giallorossi non vorrebbero andare oltre il diritto. Ultimi dettagli da sistemare
— Nicolò Schira (@NicoSchira) 31 agosto 2019
Ag. Taison: "Trattativa per Taison in fase di stallo"
L'agente di Taison illumina sulla trattativa tra Roma e Shakhtar. Come riporta Romapress.net, Diego Dornelles risponde all'intervista:
A che punto è la trattativa?
"È in fase di stallo, perché lo Shakhtar si rifiuta di negoziare. Il club vuole che la clausola venga pagata per intero. Anche un'altra società italiana ha provato a presentare un'offerta per Taison, ma è stata rifiutata".
La cifra della clausola?
"30 milioni di euro".