Ballottaggio Belotti-Chiesa. Dubbio Florenzi. C'è Mancini

GAZZETTA DELLO SPORT - Solo la rifinitura di questa mattina «svelerà» l’undici anti Bosnia. Ieri la prima seduta tattica del post Atene, oggi le risposte definitive anche a livello fisico di una squadra che è scesa in campo appena tre giorni fa. (...) Dietro, sembrano certi di una maglia Sirigu, Bonucci, Chiellini ed Emerson. A destra è invece ballottaggio fra Gianluca Mancini, Florenzi e De Sciglio: favorito il primo. In mezzo al campo si giocano un posto Lorenzo Pellegrini e Barella: provato a lungo ieri il romanista, ma qui siamo davvero al 50%. I dubbi maggiori riguardano infine l’attacco: due delle tre maglie potrebbero andare a Insigne e Bernardeschi; la terza casella vede in corsa alla pari Belotti e Chiesa. (...)


Fonseca: la firma e un abbraccio. Pallotta gli affida la nuova Roma

GAZZETTA DELLO SPORT - C’è chi va a Londra per vedere il cambio della guardia a Buckingham Palace, chi invece per diventare parte attiva della manovra. D’altronde, anche la Roma ha bisogno di un nuovo re per la panchina – l’8° in otto anni di gestione statunitense – e per santificarlo ieri è sbarcato nella capitale inglese James Pallotta, raggiunto in serata anche dal ceo Guido Fienga e dal responsabile commerciale, Francesco Calvo. Tutto come programma, visto che il presidente giallorosso approfitterà del suo soggiorno londinese per affrontare tutte le tematiche della società. Logico che il piatto forte sarà rappresentato dall’incontro col nuovo allenatore Paulo Fonseca che, a firma ormai incamerata, dovrebbe sbarcare in Inghilterra stasera e domani. Pallotta è curioso, ma lo sono – e tanto – anche i tifosi della Roma, molti dei quali s’interrogano sul fatto se Francesco Tottiparteciperà o meno al vertice di Londra. Ieri l’ex capitano, tornato dalle vacanze, è stato in contatto con gli altri dirigenti, ma ancora si deve decidere se effettuare anche lui un blitz all’ombra del Big Ben. (...) Quello che però davvero si muove sottotraccia è il mercato, che pure batte colpi come un cuore innamorato. Ad esempio, in difesa il club giallorosso sta stringendo i tempi per avere due difensori brasiliani. Il primo dei due è Lucas Verissimo, 23 anni, difensore del Santos, che ne possiede l’80% del cartellino, mentre il 20% è di un fondo privato. Il giocatore, che nella scorsa stagione è stato ad un passo dal Torino, costa circa una decina di milioni. (...) L’altro lavoro grosso la Roma lo sta facendo sul fronte della regia. È noto come il sogno giallorosso sarebbe van de Beekdell’Ajax e ieri il suo agente, Guido Albers, ha detto: «Qualche mese fa siamo stati in contatto coi giallorossi, ma poi il direttore sportivo e l’allenatore sono andati via». Vero, e van de Beek – grazie alla Champions – ha raggiunto quotazioni molto alte, intorno ai 50 milioni. Per questo l’obiettivo Veretout della Fiorentina sembra più fattibile. (...)


Calciomercato Roma: Juve su Manolas, ma il greco non convince i bianconeri sul piano caratteriale

GAZZETTA DELLO SPORT - Cambia una lettera, ma visti i nomi degli interpreti la sostanza potrebbe rimanere invariata. Ammainata la bandiera della BBC, la Juventus spera di inaugurare l’era della BCD, ovvero Matthijs de Ligt a completare la retroguardia composta da Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini. (...) De Ligt resta il piano A, perché sarebbe perfetto sia in coppia con Chiellini sia con Bonucci, ma la dirigenza bianconera si sta muovendo pure su altri fronti. Restando in prima fascia c’è Marquinhos, brasiliano del Psg che a Torino verrebbe volentieri, costa 60 milioni ma è considerato un incedibile dal club parigino. L’occasione potrebbe essere il giallorosso Kostas Manolas, che ha una clausola rescissoria da 36 milioni di euro ma non convince la Juve sul piano caratteriale (...)


Kotal: "Schick? Con Dzeko soffriva, è un bomber e lo vedrete"

GAZZETTA DELLO SPORT - La vita è piena di persone integraliste, che attraversano il vasto mondo con modi di fare differenti. Tra i tanti, esistono due categorie, che sono ormai diventati espressioni di un fondamentalismo che sfiora la religione: Patrik Schick è stato un bluff in cui la Roma è caduta (e si è fatta male) oppure un attaccante sfortunato nel rapporto con gli allenatori giallorossi? Chi è iscritto da tempo al secondo partito è senz’altro Vaclav Kotal, c.t. della Repubblica Ceca Under 17, uno che lo conosce bene, e proprio per questo dà l’impressione di saperla lunga proprio per la frequentazione con l’ambiente della nazionale maggiore, dove Schick anche in questi giorni sta furoreggiando. «Patrik ha avuto dei problemi con la presenza di Dzeko – ha detto al portale ceco “isport.blesk.cz” –. Il bosniaco era il leader dell’attacco della Roma e quando stava in campo costringeva Schick a spostarsi a destra. Il ruolo che invece ha in nazionale è perfetto per lui, gli dà fiducia e gli permette di credere nelle sue qualità». (...) Non è un mistero che, al netto del ruolo ingombrante di Dzeko, il 23enne di Praga sia rimasto psicologicamente schiacciato dal peso del suo cartellino, pagato 42 milioni, che lo ha trasformato nel calciatore più pagato della storia giallorossa. Non facile per un ragazzo approdato per la prima volta in una piazza grande e complicata come sa essere quella romana. Persino i suoi compagni vedevano la differenza che c’era tra le sue prestazioni in allenamento («ha tutte le qualità che occorrono ad un attaccante di grandissimo livello», diceva ad esempio Manolas) e quelle in partita, sottolineando che gli occorreva solo sbloccarsi dal punto di vista psicologico. Finora non è avvenuto, ma è possibile che «la cura portoghese» sortisca effetti. (...)


I dubbi di Nela: "Fonseca? Forse meglio un italiano"

GAZZETTA DELO SPORT - Ieri l’ex difensore della Roma, Sebino Nela, ha parlato di Paulo Fonseca, nuovo allenatore della Roma. Queste le sue parole: “Non so, aspettiamo di vedere quali siano le sue idee. Giudicarlo adesso è sbagliato. Forse un allenatore italiano sarebbe stato più idoneo. La prossima stagione dovrà essere quella del riscatto. Bisognerà capire che squadra verrà tirata su, perché c’è molto da lavorare. Non sarà un mercato semplicissimo”.


La Primavera in semifinale con l'Inter: vincere o uscire

GAZZETTA DELLO SPORT - Alla vigilia del big match contro l’Inter, il tecnico della Roma Primavera, Alberto De Rossi, ha ammesso i troppi cali di concentrazione nella partita contro il Chievo di venerdì. “Io posso accettare l’errore e anche un gesto tecnico dell’avversario, ma concediamo troppo a volte.Dobbiamo essere più concreti, ma è difficile parlare di questo: se tocchiamo 100 volte il pallone è più probabile sbagliare, se ne tocchiamo di meno il margine si restringe. Domani non dobbiamo ripetere gli errori commessi contro il Chievo, assolutamente”, Queste le parole dell’allenatore che nelle ultime ore deciderà se affidarsi solamente a Celar o di giocarsi la carta del secondo centravanti con Estrella Galeazzi.


Fonseca firma da Pallotta. Ritiro a Pinzolo

IL TEMPO - BIAFORA - La Roma torna in montagna e svolgerà il ritiro a Pinzolo. Ieri alle 16 si è riunito il cda dell'azienda di promozione turistica della Val Rendena che ha accettato la proposta del club giallorosso di lavorare in Trentino dal 29 giugno al 7 luglio, con possibile appendice fino al 9. Gli uomini di Fonseca si raduneranno il 24 giugno a Trigoria (senza i nazionali) e dopo le consuete visite mediche a Villa Stuart e le prime sgambate nella Capitale si sposteranno sulle Dolomiti: l’intenzione è di replicare il programma delle passate stagioni, con due amichevoli da disputare, la presentazione della squadra e l’incontro del nuovo tecnico in piazza con i tifosi. La Roma ha preso la decisione di andare a Pinzolo a seguito della non-sentenza della Uefa sul Milan, che ha costretto il club a dare forfait per la
tournée negli Usa (gli organizzatori stanno cercando un club che rimpiazzi la Roma) a causa del preliminare di Europa League, fissato per il 25 luglio. Intanto oggi a Londra ci sarà il consueto faccia a faccia di fine stagione tra Pallotta e i dirigenti che si occupano dell’area ricavi, ovvero Fienga e Calvo. Al momento non è previsto un vertice di natura sportiva e
quindi non sarà presente Totti, anche se non è del tutto escluso un suo viaggio in Inghilterra. In bilico la partecipazione di Baldissoni al summit, indaffarato con alcuni appuntamenti sul futuro stadio. Confermato per domani l’incontro conoscitivo tra il presidente americano e Fonseca, che firmerà un biennale con opzione per il terzo anno e poi arriverà a Roma soltanto a ridosso del raduno.

 

 

 

Conti rinnova. DiFra verso la Samp

IL TEMPO - BIAFORA - Non si fermala rivoluzione romanista. L'ultimo addio dopo quello di Massara, cercato dal Milan, è del fisioterapista Ferrelli ed inoltre è vicina la rescissione con Di Francesco, ad un passo dalla Sampdoria. Chi continuerà il suo matrimonio con la Roma è Bruno Conti, pronto a rinnovare fino al 2020, per un legame che dura dal 1973, tranne per la doppia breve parentesi al Genoa. Marazico manterrà il ruolo di coordinatore tecnico delle attività di identificazione e sviluppo dei giovani giocatori, con la conseguente conferma di Tarantino come responsabile del settore giovanile di Trigoria (il suo lavoro è apprezzato dalla società). Chi non si vedrà più al centro sportivo è come detto Ferrelli, che ha scritto un messaggio d'addio dopo che non gli è stato prolungato il contratto in scadenza: «Dopo 7 anni anche questa bellissima avventura volge al termine. Me ne tornerò in curva con gli amici di una vita. Forza Roma sempre». La sua mancata conferma è arrivata dopo che a marzo erano stati licenziati Stefanini, allora responsabile dei sei fisioterapisti, e Del Vescovo, il medico sociale. Il loro posto era stato preso ad interim da due componenti dello staff della Primavera, l’osteopata Locopo e il dottor Costa. E ancora da decidere la composizione finale della struttura, che verrà integrata dallo staff di Fonseca.


Mihajlovic amaro: "Non si può fare la guerra da soli"

GAZZETTA DELLO SPORT - Mai banale, mai timoroso di andare controcorrente. Sinisa Mihajlovic non ha paura di dire quello che pensa a costo – ed è successo ieri – di rischiare di urtare la suscettibilità dei tifosi. Parlando a Sky, ad esempio, in un colpo solo ha fatto parlare di sé tra i sostenitori di Roma, Lazio e Bologna. Risultato? Pur senza enfasi esagerata, i primi l’hanno vissuta come una provocazione, i secondi come un tradimento, i terzi come la certificazine di un ripiego. Eppure in realtà Mihajlovic ha voluto fare solo una cosa: parlare chiaro. Merce rara di questi tempi. «Sono stato molto vicino alla Roma – ha spiegato – poi ho capito che dal punto di vista ambientale loro non erano pronti per fare certe cose. Io sì, ma loro no. Se devo andare a fare la guerra da solo, lo faccio ma all’aperto. (...) Mi dispiace quando vengo definito traditore per situazioni come quella con la Roma, perché io lavoro e non posso vivere di aria. Sono professionista e sarebbe stata una bella esperienza» (...)


Icardi-Dybala, il tango dei ribelli

LA REPUBBLICA - CARDONE, PINCI - Il mercato di Juventus e Inter è paralizzato da due calciatori. Mauro Icardi e Paulo Dybala, da loro dipendono le mosse. Con una data di scadenza: 30 giugno. Entro 20 giorni, quindi, l’Inter dovrà patrimonializzare la cessione del suo attaccante che Conte non vuole neanche vedere. Lo ha offerto alla Roma (chiedendo in cambio Zaniolo), lo ha proposto al Napoli: ai nerazzurri basterebbe scambiarlo a cifre elevatissime - 80 milioni, magari - per mettere a bilancio una plusvalenza indispensabile. Lui però ha una sola idea in testa: la Juve. Subito o in futuro, anche a costo di aspettare. L’attaccante infatti si è promesso alla società bianconera. E per trasferirsi è pronto al braccio di ferro. Tra un anno e mezzo in effetti sarebbe libero di firmare con chiunque, visto il contratto in scadenza 2021. Una prospettiva sciagurata per lui ma pure per l’Inter. Che infatti sta lavorando da mesi allo scambio alla pari con Dybala, per assecondare Icardi e non rimetterci (anzi). La Juve sarebbe favorevole: il problema è Dybala. Al ds juventino Paratici, in un colloquio a fine stagione, l’argentino ha detto di voler restare a Torino: l’Inter non gli è stata prospettata ufficialmente e quindi non ha mai detto no. Ma ad oggi non è una prospettiva che lo elettrizza. A differenza dell’Atletico, che lo prenderebbe al posto di Griezmann. Più difficile il Bayern, nonostante l’addio a James Rodriguez, trequartista tornato al Real e che il Napoli sta cercando di regalare ad Ancelotti. Trattative già avviate sia col giocatore che col Real: la richiesta è di 40 milioni, niente da fare per ora per il prestito. A prescindere da Dybala, la Juve deve vendere: per questo si discute la cessione al City di Cancelo. La squadra di Guardiola (il City, s’intende) offre come contropartita il difensore Otamendi. Ogni altro discorso è bloccato almeno fino a quando la società torinese non chiuderà la questione allenatore. Sarà Sarri, ma il Chelsea annuncerà la separazione soltanto dopo aver trovato il suo erede sulla panchina. Contatti con l’ex stella del club Lampard, ma nei giorni scorsi i Blues hanno cercato anche Allegri. Che ha declinato, manifestando l’intenzione, per ora, almeno, di restare a riposo. Lo United, nel caso dovesse cambiare in corsa, lo chiamerebbe subito. A proposito di allenatori, la Roma farà firmare Paulo Fonseca oggi o domani a Londra: 2 anni più uno a 2,5 milioni di euro netti (l’ex giallorosso Di Francesco può andare invece alla Samp). Prossimo obiettivo, liberare il ds Petrachi, già ampiamente in servizio. Al viaggio non parteciperà Totti e a Roma sembra già un piccolo caso: lui tace e aspetta.

 

 


Una Roma da ricostruire: si riparte da Verissimo

CORRIERE DELLA SERA - C’è una Roma da ricostruire. In partenza, infatti, c’è la spina dorsale della squadra giallorossa. Il primo tassello sarà ricomposto domani, a Londra, con l’incontro tra Fonseca e Pallotta. L’occasione è il meeting per le strategie marketing a cui partecipano Fienga, Calvo e Baldini. Pallottaha sempre voluto conoscere personalmente il nuovo allenatore prima dell’inizio della stagione. (...) Per la porta il Cagliari chiede 25 milioni di euro per Cragno e Perin ha avuto troppi problemi fisici per fare il titolare nella Capitale. In difesa il nome forte è Lucas Verissimo del Santos. Fonseca deve poi decidere il futuro di Nzonzi. La Roma cerca di nuovo Bennacer dell’Empoli, ma c’è parecchia concorrenza.


Massara probabile nuovo ds rossonero. Porterà con sé Kouamè

Riky Massara potrebbe diventare il nuovo ds del Milan, portando con sé Christian Kouamè. Secondo quanto riportato dal sito calciomercato.com sull'attaccante del Genoa c'è anche un retroscena: Massara, infatti, lo aveva praticamente bloccato come prossimo acquisto per la Roma, con i giallorossi che avevano trovato l'accordo con il giocatore.