Mondiale Under 20, Italia eliminata in semifinale dall'Ucraina per 1-0. Annullato gol a Scamacca in pieno recupero

L'Italia Under 20 non riesce ad avere la meglio contro l'Ucraina nel mondiale di categoria.
Si ferma in semifinale il sogno degli azzurri, che cedono al gol di Buletsa al 65'.
Gli azzurri, al 91', avevano anche trovato il pareggio con Scamacca, ma l'arbitro dopo aver consultato il VAR ha annullato per fallo dell'attaccante che aveva difeso la posizione mandando a terra il diretto marcatore.
Ma l'avventura dell'Italia non finisce qui, che il 14 giugno si giocherà la finalina per il terzo posto.


InsideRoma Daily News: Fonseca è il nuovo allenatore della Roma "Sono entusiasta e motivato". Per la porta spunta Lopes del Lione. Si lavora al rinnovo di Lorenzo Pellegrini

NOTIZIE DEL GIORNO | 11 GIUGNO 2019

QUI ROMA
Adesso è ufficiale, Paulo Fonseca è il nuovo allenatore della Roma. Con i giallorossi è stato siglato un accordo biennale con opzione per un terzo anno.
Il portoghese è stato accolto con entusiasmo dal presidente Pallotta: “Siamo lieti di dare il benvenuto a Paulo Fonseca nel Club. Paulo è un allenatore giovane e ambizioso con esperienza internazionale, mentalità vincente ed è conosciuto per la sua idea di calcio coraggiosa e offensiva che potrà entusiasmare i nostri tifosi. Dalla prima volta che ci ho parlato ha subito espresso il suo desiderio di venire alla Roma e il suo entusiasmo nell’accettare una nuova sfida, iniziando a lavorare con i nostri calciatori per impostare una squadra di cui i tifosi possano sentirsi orgogliosi”.
In seguito, lo stesso Fonseca, ha voluto presentarsi ai tifosi: “Sono molto felice di essere stato nominato nuovo allenatore dell’AS Roma e desidero ringraziare tutta la dirigenza del Club per l’opportunità che mi è stata data. Sono entusiasta e motivato dalla sfida che ci aspetta e non vedo l’ora di trasferirmi a Roma, di incontrare i nostri tifosi e di cominciare a lavorare. Credo che insieme potremo creare qualcosa di speciale”.

MERCATO
Edin Dzeko è sempre più lontano dalla Roma e vicino all’Inter. Ma dall’Inghilterra arriva un’indiscrezione secondo cui i giallorossi, pur di non rinforzare una concorrente, avrebbero offerto il bomber al Tottenham. Secco il no degli inglesi, che ritengono Dzeko un giocatore di non alto livello secondo i loro standard.
Si lavora, invece, per trattenere Lorenzo Pellegrini. La Roma vorrebbe rinnovargli il contratto annullando la clausola rescissoria e dandogli il ruolo di vice-capitano.
Da decidere il futuro di Olsen, che la Roma vorrebbe sostituire. Una scelta che trapela anche dal comportamento del portiere svedese che, alla domanda sul suo futuro alla Roma, ha ringraziato ed abbandonato l’intervista senza rispondere. Come sostituto la Roma segue Anthony Lopes del Lione, con cui ha un contratto in scadenza nel 2020 e non si è ancora trovato un accordo sul rinnovo. Dunque i francesi potrebbero decidere di cederlo per non perderlo a zero. Piace anche il giovane nerazzurro Radu, ma l’agente ha smentito contatti con i giallorossi: “Assolutamente no, non andrà alla Roma ma credo possa fare un altro anno al Genoa. Già in passato la Roma si era interessata a Radu ma non avevano avuto gli approcci giusti, quindi non penso che andrà lì”.

INTERVISTE
Belanov: "Fonseca è un tecnico brillante. Con il suo Shakhtar ha giocato un bellissimo calcio, ottenendo degli eccellenti risultati"

Stepanenko: "Fonseca? Fin dal suo primo giorno allo Shakhtar ha lavorato sodo, ha sempre voluto raggiungere il top del top"


Parodi: "Non è il risultato corretto. Nella ripresa non siamo entrati con la cattiveria giusta"

Stefano Parodi, terzino destro della Roma Primavera, ha parlato ai microfoni di Roma TV dopo la semifinale persa contro l'Inter:

"Non è il risultato corretto, gli episodi hanno deciso la partita. Il rigore forse ci stava, non è facile per me venire qua e parlare, è un momento brutto. Il risultato non si può cambiare, si deve guardare avanti. In questi casi ti senti come se tutto quello che hai fatto, sia stato perso. Bisogna però essere lucidi, sono cose che capitano. Tra primo e secondo tempo il mister non ha parlato degli episodi, è un grande allenatore e ci ha detto che l’avremmo ripreso, ma non siamo entrati con la cattiveria giusta".


Cangiano: "Siamo stati condizionati dall'arbitraggio, ma ringrazio i miei compagni"

Gianmarco Cangiano, attaccante esterno della Roma Primavera, ha parlato ai microfoni di Roma TV dopo la sconfitta contro l'Inter:

"Siamo stati sfortunati, secondo me siamo entrati con la giusta cattiveria. Ringrazio i miei compagni per averci provato fino alla fine, siamo stati condizionati dall’arbitraggio. Non siamo riusciti a concretizzare occasioni importanti, abbiamo dell’amaro in bocca. Assenze importanti? Sicuramente Riccardi ci sarebbe servito molto oggi, purtroppo si è fatto male e non ha potuto giocare. Celar è tornato dalla nazionale non al 100%, ma comunque eravamo tutti pronti per giocare ma è andata così".


Nord o Sud America? Los Angeles Fc e Boca per il bivio di De Rossi

GAZZETTA.IT - PUGLIESE - Boca Juniors o Los Angeles Fc? Il destino di Daniele De Rossi molto probabilmente si deciderà nei prossimi giorni, se non addirittura nelle prossime ore. Anche se voci sempre più insistenti lo danno oramai ad un passo dalla Major League Soccer e dal club californiano. Addirittura alcuni media americani lo danno già per fatto, con l’ex capitano della Roma che avrebbe detto il suo sì alla franchigia della liga statunitense. La realtà, invece, è che non c’è alcuna firma, anche se la tentazione di accettare l’offerta statunitense è davvero fortissima. Ma attenzione al Boca, perché Burdisso ci crede ancora e il club argentino ha un fascino tutto particolare sul centrocampista romano.

IL GIALLO - Insomma, la mattinata è stata un piccolo giallo, prima con i segnali positivi in arrivo dall’Argentina e poi con il tweet di Espn che annunciava invece la chiusura della trattativa con il Los Angeles Fc. Procedendo per gradi, ad inizio giornata sono rimbalzate in Italia le parole di Nicolas Burdisso, d.s. del Boca Juniors e grande amico di De Rossi, il quale e Radio Continental ha dichiarato: "Su De Rossi si è detto molto, lo conosco e mi ha dato la disponibilità a venire. Sarebbe la ciliegina sulla torta. Credo che possa giocare con il Boca, lo conosco bene, sono stato suo compagno di squadra per 5 anni. Stima molto il Boca, guarda un po’ tutte le partite. Qui ci sono cose che in Cina o nella Major League non può trovare, come la passione della gente". Ed, in effetti, De Rossi non ha mai nascosto la sua passione per il Boca, per quei colori e per quel tifo. E la voglia, un giorno, di provare l’emozione di giocare nella Bombonera. Poi, però, sempre dall’America sono rimbalzate anche le voci della chiusura di un accordo con il Los Angeles Fc. Con il presidente giallorosso James Pallottache avrebbe aiutato Daniele nei contatti con il club presieduto da Peter Gruber. Il Los Angeles Fc si è affacciato nella Major League da poco, nel 2018, e punta a rubare la scena in città ai Galaxy. Allenati da Bob Bradley, papà di Michael (ex compagno di De Rossi dal 2012 al 2014), è attualmente in vetta alla Western Conference ed ha tra i suoi principali giocatori il messicano Carlos Vela, il portoghese André Horta e l’uruguaiano Diego Rossi. Impressioni? Per capire come andrà a finire davvero non bisognerà aspettare poi molto.

Qualificazioni Euro 2020, l'Italia batte la Bosnia in rimonta. 2-1

L'Italia di Roberto Mancini è riuscita ad avere la meglio anche contro la Bosnia, rimanendo imbattuta ed in testa al proprio girone a punteggio pieno.
Il match degli azzurri, però, è cominciato in salita con il vantaggio della Bosnia ad opera del giallorosso Dzeko. Nella ripresa però l'Italia sale in cattedra e ribalta il risultato con Insigne e Verratti, trovando altri tre punti che li avvicinano sempre di più all'Europeo.


Dzeko: "Inter? Sono ancora un calciatore della Roma. Poi vediamo"

Edin Dzeko, autore della rete del vantaggio della Bosnia contro l'Italia (poi vana), ha parlato al termine del match del suo futuro. Queste le sue parole ai microfoni della Rai:

"Penso sia un ko ingiusto, abbiamo giocato un buon primo tempo mentre l'Italia è uscita nella ripresa. Non siamo riusciti a segnare il secondo gol, ne abbiamo presi due in maniera troppo semplice".

Euro 2020?

"Speriamo di andarci, abbiamo perso anche contro la Finlandia. Oggi però abbiamo messo in difficoltà una grande squadra come l'Italia, speriamo di riuscire ad andarci insieme agli Azzurri".

Futuro all'Inter?

"Sono ancora un calciatore della Roma, finalmente vado in vacanza dopo una stagione molto lunga. Prima vado in vacanza, poi vediamo".


E alla fine arriva la 'baldinata'. Storia e tattica del nuovo mister Paulo Fonseca

INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI - In principio fu Antonio Conte. Erano i primi giorni di maggio, quando la Roma giallorossa aveva iniziato a sognare l'avvento dell'ex tecnico di Juventus e Chelsea; un paio di settimane di tam-tam mediatico, coronato da un'isteria collettiva che lo vedeva un giorno sì e l'altro pure in qualunque angolo della Capitale per mettere nero su bianco l'accordo con il club di James Pallotta, poi la più classica delle 'docce gelate' con l'intervista dell'allenatore leccese a La Gazzetta dello Sport che, di fatto, ufficializzava il proprio passaggio all'Inter.

Si passò, così, a Maurizio Sarri, che dello stesso Conte aveva preso il posto appena dodici mesi prima sulla panchina del Chelsea; una soluzione fortemente caldeggiata dal consulente personale di Pallotta ed ex dirigente giallorosso Franco Baldini, ma in quella fase comunque considerata un brutale ripiego rispetto al totem Antonio Conte. A metà maggio, Sarri era ancora impegnato nelle ultime giornate di Premier e nelle battute finali di quell'Europa League che avrebbe successivamente conquistato contro l'Arsenal nel capitolo conclusivo a Baku. Dal canto suo, il club londinese era ancora tutt'altro che certo di confermare il mister toscano, quindi l'approdo in giallorosso pareva poter essere soluzione tutt'altro che improbabile. Tuttavia, dopo aver conquistato la già citata coppa europea in Azerbaigian, il Chelsea inizia a riflettere sull'effettiva correttezza della decisione di esonerare Sarri; come se non bastasse, la Roma si ritrova a dover fronteggiare l'imbattibile Juventus, nel frattempo separatasi da Max Allegri, per accaparrarsi l'ex Napoli, che dunque sfuma definitivamente. Un altro, pesante, no.

A questo punto, una volta terminato il campionato di Serie A, la Roma si tuffa con prepotenza su Gian Piero Gasperini, l'artefice della 'Atalanta dei miracoli' giunta incredibilmente terza in classifica e in Finale di Coppa Italia (poi persa) contro la Lazio. Per il club di Viale Tolstoj appare compito non impossibile raggiungere un accordo con l'ex mister genoano, il quale dal canto suo sembrerebbe desideroso di tornare ad allenare in una grande piazza dopo l'esperienza negativa con l'Inter nel 2011. Abbastanza a sorpresa, però, arriva il terzo rifiuto, stavolta ancor più duro da digerire per i tifosi, poiché trattasi di un allenatore con un palmarés non esattamente ricco di trionfi e impegnato sulla panchina di una compagine teoricamente non di pari blasone rispetto a quella capitolina.

Inizia a regnare la confusione, con i vari 'poli' (Boston, Londra, Roma) presenti nella società giallorossa focalizzati su obiettivi differenti: entra in gioco la figura di Sinisa Mihajlovic, reduce da un'ottima seconda parte di stagione sulla panchina del Bologna, grazie al ds in pectore Gianluca Petrachi, che con il serbo ha già lavorato a Torino, oltre a quelle di Roberto De Zerbi, assai gradito al resto della 'ala italiana' della dirigenza romanista e di Paulo Fonseca, l'esotico nome baldiniano secondo il dirigente di Reggello perfetto per ripartire senza alcun condizionamento ambientale.

Alla fine, la spunta proprio il portoghese, che in tre anni allo Shakhtar Donetsk è stato in grado di conquistare altrettanti campionati e coppe nazionali, oltre a una Supercoppa nel 2017.

Fonseca si guadagna la panchina della Roma grazie ai risultati raggiunti, ma anche per la sua capacità di far esprimere un bel calcio alle proprie squadre.

Il 4-2-3-1 come marchio di fabbrica del suo calcio: su Paulo Fonseca c'è innanzitutto da affermare questo aspetto, che lo accomuna a un grande ex come Luciano Spalletti. Il tecnico lusitano predilige, inoltre, una formazione in grado di mantenere il possesso palla per la maggior parte dei novanta minuti di gioco, elemento che è stato possibile notare anche nel doppio confronto di inizio 2018 in Champions League tra la Roma di Eusebio Di Francesco e il suo Shakhtar.

Un ruolo fondamentale nel calcio di Paulo Fonseca viene ricoperto dai due terzini difensivi, atti più a offendere che a difendere, ma soprattutto tenuti costantemente molto 'alti' anche durante la fase di non possesso palla della squadra.

Proprio da questo aspetto, nasce il più grande limite sin qui mostrato dall'allenatore di Nampula: la fase difensiva.

Se nel massimo campionato ucraino il notevole vantaggio tecnico rispetto alle avversarie non ha portato a grossi problemi da tale punto di vista (sono state, ad esempio, soltanto undici le reti subite nell'ultima stagione), lo stesso non si può affermare per la Champions League, dove la compagine di Paulo Fonseca è spesso andata in sofferenza in difesa, mostrando delle lacune organizzative talvolta preoccupanti.

Sarà necessario migliorare il proprio bagaglio tattico per non soccombere contro gli assai preparati avversari delle panchine di Serie A.

Infine, riguardo alla storia di mister Fonseca, bisogna dire che il suo ingresso nel cosiddetto 'calcio che conta' è piuttosto recente.

Era il 2013, infatti, quando con il piccolo Paços de Ferreira l'allenatore portoghese concludeva la Primeira Liga addirittura al terzo posto, al termine di una stagione contraddistinta da grande calcio, oltre che da ottimi risultati.

Un'annata che valse a Fonseca la chiamata del Porto. Dopo aver vinto il suo primo trofeo da allenatore, la Supercoppa portoghese, tuttavia, l'allenatore classe 1973 affrontò diverse difficoltà sulla panchina dei 'dragoni', culminate con l'esonero a marzo del 2014.

Il ritorno al Paços de Ferreira, poi un buon quarto posto con il Braga ed ecco l'esperienza ucraina allo Shakhtar Donetsk,con il quale, come già detto, Fonseca ha vinto praticamente tutto, oltre ad aver ben figurato in Europa.


Fonseca ufficiale, Petrachi quasi. La Roma riparte da Pinzolo

INSIDEROMA.COM - ILARIA PROIETTI - Stamattina il club giallorosso ha ufficializzato l'arrivo del tecnico portoghese Paulo Fonseca. L'ex Shakhtar ha firmato un contratto che lo legherà al club capitolino per due anni, con l'opzione di rinnovo per un terzo. Per il trasferimento in giallorosso dell'allenatore ha lavorato in prima persona anche Gianluca Petrachi, presente nel blitz a Madrid insieme a Guido Fienga per incontrare l'entourage di Fonseca. Il direttore sportivo è ancora legato al Torino, Cairo sembra essere più che indispettito dalla nuova fede del suo ds e non cede ancora a liberarlo. Nonostante Petrachi abbia presentato le dimissioni alla fine del campionato, il presidente granata non intende lasciarlo partire senza un indennizzo e si direbbe addirittura pronto a prendere le vie legali. Nonostante la querelle con il Toro, anche per Petrachi si tratta ormai solo di ufficializzare ciò che è già un dato di fatto, considerando che il ds - seppur quasi in incognito - già opera da giallorosso.

Per la fine del mese, inoltre, è previsto anche un piccolo ritorno alle origini. I preliminari di Europa League da affrontare a fine luglio hanno costretto i giallorossi a cancellare la consueta tournée negli USA e a ripiegare su un ritiro nostrano: Pinzolo. Ieri il cda dell'azienda di promozione turistica della Val Rendena ha accettato la proposta del club di lavorare in Trentino dal 29 giugno al 7 luglio, con possibile prolungamento fino al 9. La squadra, senza i nazionali, si ritroverà a Trigoria con il nuovo tecnico il 24 giugno e, dopo le visite mediche di rito a Villa Stuart, partirà alla volta del Trentino. Sulle Dolomiti i giallorossi inizieranno a prendere confidenza con il nuovo tecnico e a prepararsi per i turni preliminari di Europa League: sono infatti previste due amichevoli.


Balzaretti addio dopo 4 anni nello staff tecnico

LEGGO - Dopo Massara saluta anche Balzaretti. L’ex terzino, dopo 4 anni passati a Trigoria, lascerà lo staff romanista dove ha ricoperto nell’ultimo anno il ruolo di assistente tecnico. Pallotta ha deciso, infatti, di non rinnovargli il contratto in scadenza. Al suo posto arriverà Antonio Cavallo,fedelissimo di Gianluca Petrachi.


Calciomercato Roma: ancora distanza con l'Inter per Dzeko, decisiva la prossima settimana

GAZZETTA DELLO SPORT - Non si definirà in tempi rapidi la trattativa per la cessione di Edin Dzeko all'Inter. La Roma chiede 20 milioni, l’Inter non vuole andare oltre i 12 di cash e la soluzione può essere l’inserimento di un giovane della Primavera. Da valutare anche l'inserimento nell'affare di Kolarov, che a Conte farebbe comodo nella doppia veste di esterno e di centrale difensivo. Sono previsti ulteriori incontri la prossima settimana. Dzeko, tra l’altro, ha già parlato della sua nuova destinazione con alcuni futuri compagni di squadra.


Roma, Milano finanzia

IL MESSAGGERO - CARINA - Almeno sino al 30 giugno, sarà l'asse Roma-Milano a catalizzare l'attenzione del mercato giallorosso. Anche se entrambi i club sono usciti dal settlement agreement (a Trigoria lo scorso anno, l'Inter una ventina di giorni fa) il prossimo bilancio risulta fondamentale per le due società. Per l'Inter rappresenterà l'ultimo scoglio da rispettare. Per la Roma, invece, il primo nel quale potrà agire liberamente' non dovendo rispettare al centesimo il pareggio di bilancio. Tuttavia, pur se i mancati introiti della mancata qualificazione alla Champions andranno a pesare nel giugno del 2020, l'input societario al ds in pectore Petrachi è stato quello di rientrare di una quarantina di milioni di plusvalenze. La Roma, infatti, continua a costare più di quello che produce.

OFFERTE Come accaduto nella passata stagione quando la vendita di Nainggolan (valutato 38 milioni) aiutò il club a rientrare nei parametri - e quella di Santon (9,5 milioni) più Zaniolo(all'epoca poco più che un carneade, costato 4,5 ma sul quale alla Pinetina vantano il 15% sulla futura cessione) fu una boccata d'ossigeno per l'Inter - prepariamoci ad assistere a breve a qualcosa di simile. Sono diversi i calciatori sui quali le due società stanno ragionando: da un lato Dzeko (il cui valore contabile si aggira sui 4,2 milioni), Kolarov (2,8) e Florenzi. Dall'altro Radu, Pinamonti, Dalbert e il giovanissimo Merola. Per andare a dama vanno trovati soltanto gli incastri contabili. Al momento le parti non sono vicine: a Trigoria valutano Dzeko 25 milioni mentre l'Inter lo vorrebbe pagare la metà e alla richiesta d'inserire Pinamonti come parziale contropartita, ha proposto uno scambio alla pari. Gioco al ribasso che ha indispettito la Roma: non si può offrire un triennale al bosniaco con i soldi risparmiati del cartellino, la riflessione che arriva da Trigoria. S'è raffreddata la pista-Radu visto che il portiere già pesa' 12 milioni (i soldi da versare al Genoa per il riscatto) e per ottenere una plusvalenza, l'Inter avrebbe bisogno di ipervalutarlo. Diverso il discorso legato a Florenzi. Conte lo ha richiesto, mettendo sul piatto il cartellino di Dalbert più conguaglio economico. Operazione sulla quale la Roma ha preso tempo per riflettere. Capitolo Icardi: nell'ultima settimana l'argentino è stato accostato ai giallorossi. Mossa mediatica di Marotta per stanare la Juventus, interessata all'argentino ma che gioca fortemente al ribasso.

OBIETTIVO...VERISSIMO Intanto entro domani Fonseca firmerà via fax il biennale (con opzione per il terzo anno) che lo legherà alla Roma. Da ieri il Ceo Fienga è a Londra insieme a Baldini e al presidente Pallotta. Probabilmente mercoledì saranno raggiunti proprio dal portoghese e da Petrachi. Aspettando Totti, che a sorpresa potrebbe venir convocato per la prima volta a un summit nella City. Altro mercato: dalla Francia accostano Veretout. Il ds salentino invece punta forte sul difensore Verissimo (Santos), suo vecchio pallino.