Guida alle innovazioni regolamentari: dai tocchi di mano ai cartellini per i dirigenti

LUCAMARELLI.IT - In tante occasioni avrete ascoltato informazioni in merito a novelle regolamentari che saranno in vigore dalla prossima stagione. Spesso se ne è parlato come se il calcio dovesse essere rivoluzionato. In realtà nulla di tutto ciò: semplicemente l’IFAB, nella riunione tenutasi in Scozia il 2 marzo scorso, ha introdotto alcune modifiche al regolamento, attualizzandolo e, soprattutto, portando chiarimenti alla questione più dibattuta degli ultimi anni, cioè i tocchi di mano. (...)

Rimessa da parte dell’arbitro (Regole 8 e 9)

Il motivo per cui questa norma è stata modificata va ricercata nella volontà dell’IFAB di eliminare del tutto una cattiva abitudine dei calciatori. Capitava spesso, infatti, che una squadra calciasse volontariamente il pallone oltre le linee perimetrali al fine di far soccorrere un giocatore. Nell’atto di restituzione del pallone la squadra che usufruiva della rimessa in gioco calciava il pallone decine di metri indietro, di fatto perdendo tempo e ritardando non di poco l’azione d’attacco degli avversari. (...)

 

Calci di punizione (Regola 13)/Calci di punizione in area di rigore e calci di rinvio (Regole 13 e 16)

Fino allo scorso 31 maggio il pallone non era considerato in gioco, su un calcio di punizione assegnato in area di rigore, fino al momento in cui lo stesso non avesse oltrepassato una delle linee perimetrali dell’area stessa.
Dall’1 giugno tale norma non esiste più: il pallone potrà essere toccato dai giocatori (un qualsiasi calciatore, attaccante o difendente, ad eccezione del battitore) non appena verrà calciato e si muova. Tale regola ricalca perfettamente un’altra innovazione, relativa al calcio di rinvio. Anche in occasione del calcio di rinvio, infatti, il pallone non sarà in gioco appena uscito dall’area ma nel momento stesso in cui il  (od altro giocatore difendente) calcia il pallone. (...)

 

Festeggiamenti in occasione di una rete (Regola 12)

Non lo nego: attendo ogni anno la notizia che l’IFAB elimini la sanzione dell’ammonizione per chi festeggia sfilandosi la maglietta. E’ una regola che trovo completamente senza senso, soprattutto perché vedere il torso nudo di un calciatore non mi pare particolarmente riprovevole, soprattutto in un’epoca nella quale social e web mostrano ben di più, tra decollete ombelicali e discutibili prominenze addominali. Al contrario l’IFAB ha voluto ulteriormente stringere le maglie per questa fattispecie, sottolineando che un’ammonizione comminata per tale gesto non verrà revocata nemmeno nel caso in cui la rete festeggiata dovesse essere annullata, per un qualsiasi motivo (perciò anche dopo una review con l’utilizzo del VAR). (...)

Calcio d’inizio (Regola 8)

Si torna all’antico: negli ultimi 15 anni circa il sorteggio di inizio gara prevedeva che il capitano che lo avesse vinto avrebbe potuto scegliere esclusivamente la metà campo da occupare nel primo tempo. Chi perdeva il sorteggio, al contrario, avrebbe battuto il calcio d’inizio. (...) Dallo scorso 1 giugno si è tornati all’antico: il capitano che vincerà il sorteggio non potrà solo scegliere il campo ma, in alternativa, potrà optare per avere il primo possesso della partita. Il motivo di tale retromarcia viene spiegato dall’IFAB in conseguenza dell’aumentata dinamicità del gioco e, soprattutto, in considerazione del fatto che una rete può (ipoteticamente) essere realizzata direttamente col calcio d’inizio. Spiegazione debole, per la verità. Semplicemente si è tornati indietro perché ha poco senso un sorteggio effettuato sperando di perderlo per avere il primo possesso del pallone…

Interruzioni per questioni di sicurezza (Regola 7)

Si tratta dei timeout “tecnici” a metà delle due frazioni di gioco per consentire ai calciatori di dissetarsi e di rinfrescarsi, in particolare per evitare rischi in caso di gare disputate in condizioni di grande caldo ed umidità: Tali interruzioni varieranno tra i 90 ed i 180 secondi, a seconda che servano per dissetarsi oppure per la reidratazione (in condizioni, cioè, di caldo ed umidità eccezionali).
Difficile distinguere le due fattispecie, gli arbitri opteranno quasi sempre per le pause più lunghe dato che perdere un minuto e mezzo o tre minuti non cambia sostanzialmente nulla. Ovviamente il periodo di interruzione verrà integralmente recuperato alla fine delle due frazioni di gioco. (...)

Calcio di rigore (Regola 14)

Fino al 31 maggio il calciatore infortunato in seguito all’azione irregolare che ha portato alla sanzione tecnica doveva uscire dal terreno di gioco e, pertanto, non aveva la possibilità di calciare egli stesso il calcio di rigore.
L’IFAB ha deciso di modificare questa disposizione prevedendo la possibilità che il calciatore possa essere soccorso (velocemente), rimanere sul terreno di gioco ed occuparsi del tentativo di trasformazione del calcio di rigore.
In tal modo si è posto rimedio ad una procedura che, effettivamente, lasciava spazio a parecchie perplessità: per quale motivo un calciatore che ha subito un intervento irregolare non può battere un calcio di rigore per le conseguenze di un eventuale colpo subito da un avversario? Naturalmente non si dovrà attendere per minuti interi, il calciatore soccorso dovrà essere pronto all’esecuzione del rigore in un tempo non eccessivamente lungo. (...)

Novità importanti anche per i portieri:

– prima dell’esecuzione del calcio di rigore il  non potrà più toccare la rete, i pali o la traversa poiché tali elementi non devono muoversi al momento della battuta. Norma, in tutta franchezza, senza alcun senso: un palo od una traversa o la rete toccata dal  cessano di muoversi (impercettibilmente) nel giro di pochi secondi. E che accade nel caso in cui il rigore debba essere battuto in una partita “ventosa”? Si aspetta che il vento scompaia? Rischiamo di vedere rigori calciati dopo 5 ore a Cagliari… Battute a parte, l’IFAB poteva evitarsi questa sciocchezza.
– il , al momento della battuta del calcio di rigore, dovrà avere almeno una parte di un piede sulla linea di porta, non potendo stare oltre la linea e verso il dischetto del rigore. Tale innovazione punta a non penalizzare troppo il  che, teoricamente (molto teoricamente, per la verità) non poteva muoversi fino alla battuta. In tal modo si lascia più libertà ai portieri ma anche la responsabilità di controllare il proprio movimento: nel caso, infatti, in cui il  non abbia almeno un piede sulla linea di porta (o sulla sua proiezione verticale) il rigore dovrà essere nuovamente calciato (ovviamente solo nel caso in cui sia stato sbagliato). Piedi entrambi oltre la linea di porta, ripetizione automatica. Il motivo per cui viene ora concesso ai portieri di muoversi è di parificarli agli attaccanti che, nella rincorsa, sono da anni autorizzati a compiere una finta (a patto che la stessa venga effettuata senza interrompere completamente la rincorsa). Una precisazione importantissima: l’eventuale infrazione del  potrà e dovrà essere rilevata dal VAR. Attenzione perché esistono le riprese della telecamera della Goal Line Technology (perfettamente allineata con la linea di porta) con le quali sarà facilissimo per un VAR individuare un  con entrambi i piedi oltre la linea di porta.
Facile ipotizzare, perlomeno nelle prime giornate, un gran numero di calci di rigore ripetute su segnalazione dei VAR. Trattandosi di semplice rilevazione sulla posizione dei piedi, peraltro, non sarà necessaria una valutazione dell’arbitro ma una semplice segnalazione del VAR (perciò: niente “on field review“). (...)

Equipaggiamento dei calciatori (Regola 4)

Considerando l’importanza del marketing (non che fino ad oggi l’IFAB non ne abbia tenuto conto…) dalla prossima stagione verrà consentito di indossare sottomaglie o scaldamuscoli in tinta non con il colore principale della divisa ma con il colore principale di pantaloncini e maniche. Non voglio essere preveggente ma questa norma non durerà più di un paio di stagioni: immagino (per esempio) la  che avrà giocatori con sottomaglie bianche o nere a seconda del gusto dei calciatori, oppure il Verona con accessori gialli o blu. Insomma, è una novità che rischia di creare un caos cromatico colossale, soprattutto se il colore scelto dovesse essere simile a quello degli avversari.

Calcio di punizione e sanzioni disciplinari (Regola 12)

Ancora modifiche alla Regola 12 e che introducono un concetto interessante ma che potrà difficilmente essere utilizzato.
In sostanza la squadra che usufruisce di un calcio di punizione a favore potrà rimettere velocemente il pallone in gioco senza attendere che l’arbitro provveda a sanzionare disciplinarmente il calciatore resosi colpevole dell’infrazione passibile di ammonizione od anche di espulsione. La sanzione disciplinare, ovviamente, non verrà declassificata a semplice sanzione tecnica ma verrà comminata successivamente, alla prima interruzione del gioco. Tale procedura NON potrà essere seguita nel caso in cui la procedura di sanzione disciplinare sia già iniziata. Non è chiarissimo questo passaggio perché non è statuito in alcuna parte del regolamento il momento in cui debba considerarsi iniziata la procedura per l’esibizione della sanzione: stiamo parlando del momento in cui l’arbitro estrae il cartellino dal taschino oppure del momento in cui l’arbitro stesso ha già sollevato il cartellino nei confronti del calciatore colpevole? Può apparire come la famosa diatriba relativa al sesso degli angeli ma sarà molto importante che gli Organi Tecnici, sia italiani che internazionali, chiariscano quanto prima il momento che deve essere tenuto presente per valutare se l’azione disciplinare sia iniziata o meno. Peraltro si tratta di una novella regolamentare di peso discutibile: può sembrare di primaria importanza ma, in realtà, le fattispecie concrete saranno pochissime. Nel mondiale Under 20, competizione nella quale sono già operative le nuove regole, ciò è accaduto solo una volta e si è creata una gran confusione, dato che la squadra beneficiaria del calcio di punizione ha rimesso il pallone in gioco mentre l’arbitro si avvicinava al giocatore colpevole col cartellino in mano. Non una bella scena vedere l’arbitro correre col cartellino in mano…

Sostituzioni (Regola 3)

Questa, al contrario di alcune novità precedenti, è una nuova impostazione che permetterà di perdere molto ma molto meno tempo per talune sostituzioni. E’ una norma che sfavorisce chiaramente le squadre più modeste che, per mantenere un risultato positivo, spesso utilizzavano questo “trucchetto” per perdere interi minuti per una singola sostituzione. Spesso, infatti, i trenta secondi di recupero aggiuntivo erano di molto inferiori al tempo realmente perso, soprattutto nei casi (per nulla rari) di sostituzione (casuale…) del giocatore più lontano dal centrocampo. Dalla prossima stagione le sostituzioni non dovranno compiersi obbligatoriamente a centrocampo. Il calciatore sostituito, infatti, dovrà uscire dalla linea perimetrale più vicina. Se un calciatore, nonostante questa novità, dovesse dirigersi verso il centrocampo attraversando il terreno, dovrà essere automaticamente ammonito per comportamento antisportivo. Norma che si attendeva ormai da parecchi anni e che velocizzerà non poco la procedura delle sostituzioni. Rimane da capire se i trenta secondi di recupero rimarranno oppure se, alla prova dei fatti, tale tempo possa ritenersi ormai superato (potrebbe essere accorciato). Anche questo è compito degli Organi Tecnici che, in Italia, dovranno coordinarsi col Settore Tecnico (che, finalmente, potrà rendersi utile).

Dirigenti delle squadre (Regole 5 e 12)

Altra novità epocale: fino alla scorsa stagione i dirigenti (comprendendo nella dizione qualunque tesserato in panchina diverso dai calciatori di riserva o sostituiti) potevano essere solo allontanati (oppure richiamati). Spesso, pertanto, si è assistito a decisioni molto differenti da stadio a stadio: allenatori molto fuori dalle righe per novanta minuti tollerati, allenatori solitamente tranquilli allontanati dal terreno di gioco alla prima rimostranza. La novità è interessante perché consentirà agli arbitri una migliore amministrazione delle panchine con un provvedimento disciplinare che garantirà con chiarezza a tutti (dirigenti, pubblico, giocatori stessi) di non essere colti di sorpresa da un allontanamento. Naturalmente vale per i dirigenti lo stesso concetto valido per i giocatori: una protesta fuori dalle righe potrà essere meritevole di , una protesta eccessiva potrà essere punita con un . In ogni caso questa novità sarà molto utile più sui campi di periferia che nelle massime competizioni. Sui campi periferici operano spesso ragazzi molto giovani che stanno approcciando per la prima volta con questa difficile (ma affascinante) attività e spesso devono “fare i conti” con dirigenti di complessa gestione disciplinare. I giovani ragazzi, oltre a non avere ancora esperienza specifica, non di rado sopportano eccessivamente le urla delle panchine perché non ancora in possesso di quella personalità fondamentale per avvicinarle ed allontanare con gesti e parole una persona solitamente molto più grande di lui/lei. I cartellini per i dirigenti saranno un validissimo aiuto: dalla prossima stagione tutti sapranno che dovranno lasciare il campo una volta ricevuto il , vuoi per allontanamento diretto, vuoi per doppia ammonizione. Nel caso in cui l’arbitro dovesse percepire una protesta eccessiva della panchina senza essere in grado di individuare con esattezza la persona autrice del gesto, viene introdotto un concetto di “responsabilità”: ad essere punito sarà il dirigente più anziano presente nell’area tecnica, essendo la persona responsabile di tutta la panchina. In realtà questa soluzione è interessante eticamente ma pone un problema: l’arbitro dovrà memorizzare nome e volto del dirigente più anziano per episodi di questo genere? Non era più facile individuare come responsabile oggettivo l’allenatore, a prescindere dall’età dello stesso?Interessante capire un altro principio: se l’arbitro non fosse in grado di individuare l’autore della protesta e quest’ultimo si autoaccusasse, l’arbitro dovrà ammonire il dirigente che ha “confessato” la colpa? In linea di principio tendo ad escluderlo: sarebbe facilissimo vedere dirigenti che non hanno fatto nulla farsi avanti per essere sanzionati e, in tal modo, evitare cartellini all’allenatore.

Fallo di mano (Regola 12)

Arriviamo, dunque, al vero casus belli degli ultimi anni, fonte inesauribile di polemiche.
Una premessa: ho sperato fino all’ultimo che la dizione utilizzata fosse modificata in “tocchi di mano”, dato che non tutti i tocchi sono punibili e, pertanto, non tutti i tocchi sono falli. Purtroppo l’IFAB non ha modificato la dizione, a mio parere lasciando nel limbo una differenza fondamentale. (...)

Affrontiamo queste famose modifiche.
Ascoltando taluni commentatori e presunti esperti della materia, sembra quasi che nella prossima stagione ci saranno rivoluzioni epocali. C’è chi dice che tutti i tocchi di mano saranno puniti col rigore, chi sostiene che verranno punite solo le braccia oltre la linea della spalla, chi è sicuro che ci saranno decine di rigori in più. Ebbene, nulla di tutto ciò. In realtà qualcosa cambierà ma quasi nulla nel concreto: le polemiche continueranno ad esserci, le interpretazioni soggettive continueranno ad esistere, gli episodi dubbi non saranno un ricordo del passato. Il concetto con cui più spesso si litiga concettualmente è la volontarietà.
Spesso abbiamo ascoltato taluni affermare che la volontarietà scomparirà del tutto, lasciando spazio all’automatismo “braccio= rigore”.
Non è così. La volontarietà NON scompare ma diventa solo una fattispecie specifica di infrazione punibile con un calcio di punizione diretto o di rigore. Fino allo scorso 31 maggio, invece, la volontarietà rappresentava il presupposto fondamentale della punibilità: senza volontarietà del gesto non doveva essere assegnato il rigore.
Rectius: non avrebbe dovuto essere assegnato perché, di fatto, il concetto di volontarietà è stato superato da un decennio abbondante dalla colposità del gesto, principio che punisce il rischio che si assume un difendente nel frapporsi alla traiettoria del pallone con le braccia in posizione non consona, non aderente al corpo, ecc.
Insomma, l’IFAB non ha rivoluzionato nulla, semplicemente ha recepito nel Regolamento ciò che veniva già applicato da anni sul terreno di gioco, eliminando una normazione superata abbondantemente dai fatti.


Ag. Zaniolo: "Stagione fantastica. Ora pensa alla Nazionale ed all'Europeo"

Claudio Vigorelli, agente di Nicolò Zaniolo, è stato a Napoli per ritirare il premio "Leader Under 21" per conto del suo assistito; che non ha potuto partecipare alla premiazione in quanto a Coverciano con la Nazionale. A margine dell'evento Vigorelli ha parlato del futuro di Zaniolo. Queste le sue parole ai microfoni di tuttomercatoweb.com:

"Ha terminato una stagione fantastica, ora pensa alla Nazionale. Poi andrà all'Europeo Under 21, poi andrà in vacanza".


Mihajlovic vicino al rinnovo col Bologna

Sinisa Mihajlovic è ad un passo il rinnovo con il Bologna. Il tecnico ex Torino e Milan era stato stato accostato anche alla panchina della Roma. Lo riferisce  Sky Sport.


Incontro tra la Roma e l'entourage di Fonseca. Esiti positivi in vista di una trattativa ufficiale

Paulo Fonseca resta il favorito per guidare la Roma nella prossima stagione. Il portoghese, attualmente allo Shakhtar, sarebbe felice di approdare alla Roma e mettersi alla prova in un campionato di livello alto. Felicità ed ottimismo che è filtrato anche quest'oggi in Portogallo dove, come riferisce tuttomercatoweb.com, si sono incontrati dirigenti della Roma e l'entourage di Fonseca. Si è parlato sia di ingaggio e termini contrattuali che della possibilità di prendere Fonseca a titolo gratuito una volta liberatosi dallo Shakhtar. Le parti si riaggiorneranno nei prossimi giorni.


Raggi: "La Roma mantenga gli impegni. Prima le opere pubbliche, poi lo Stadio"

Virginia Raggi, sindaco di Roma, è tornata a parlare dello Stadio della Roma e dell'ipotesi di spostare il sito in cui sorgerà l'impianto da Tor Di Valle a Fiumicino. Queste le due dichiarazioni riportate dall'Ansa:

"Il mio unico interesse è che la AS Roma mantenga gli impegni presi con la città: prima le opere pubbliche per i cittadini poi il campo di calcio. Basta chiacchiere: domani è in programma un tavolo tecnico sullo Stadio tra uffici del Campidoglio e società".


InsideRoma Daily News: Contatti positivi con Fonseca. Piace Cragno, ma il Cagliari chiede 25 milioni. Domani tavolo tecnico in Campidoglio per lo Stadio

NOTIZIE DEL GIORNO | 4 GIUGNO 2019

QUI ROMA
Domani in Campidoglio si terrà un tavolo tecnico per discutere dello Stadio. Decisa la Raggi, che ha dichiarato di volere il bene della città prima che della società: “Il mio unico interesse è che la AS Roma mantenga gli impegni presi con la città: prima le opere pubbliche per i cittadini poi il campo di calcio. Basta chiacchiere: domani è in programma un tavolo tecnico sullo Stadio tra uffici del Campidoglio e società”.

MERCATO
Oltre a Dzeko, Manolas ed Under ci sono voci di mercato che riguardano anche Kolarov. Il terzino è stato accostato alla Stella Rossa per un ritorno in patria, ma chiara è arrivata la smentita del diretto interessato: “Non c’è nulla di vero ad oggi".
In entrata continua la ricerca di un allenatore, con un incontro tenutosi oggi in Portogallo con l’entourage di Fonsesca. L’esisto del summit è stato positivo e c’è ottimismo per un accordo futuro. Ottimismo che filtra anche dalle parole del tecnico portoghese: “Adoro essere qui allo Shakhtar, ma sono ambizioso. Voglio lavorare nelle migliori leghe europee come Inghilterra, Spagna, Italia. Non sono vecchio, credo che succederà”. Sondato anche Ten Hag, tecnico dell’Ajax, ma il club olandese ha chiuso qualsiasi trattativa reputandolo incedibile. Un no dettato anche dai fasti della trattativa per Ziyech, prima cercato e contattato per un quinquennale e poi mollato da Monchi.
Per la porta, ed il dopo Olsen, piace Cragno del Cagliari. I sardi chiederebbero 25 milioni, rifiutando i 18 offerti dalla Roma. Inoltre vorrebbero discutere anche di Luca Pellegrini, ma distaccandolo dalla trattativa per Cragno.

INTERVISTE
Sarri: "L’ultima bandiera è stata Totti, in futuro ne avremo zero"


Carvalho: "Fonseca è l'allenatore giusto per la Roma. Trincao è un grande talento, piace a molti grandi club"

Bruno Carvalho, agente di Trincao, ha parlato dell'attaccante 19enne del Braga e di Fonseca come possibile allenatore della Roma. Queste le sue parole a calciomercato.com:

Dopo Mourinho, Villas Boas, Jardim e Paulo Sousa il calcio europeo potrebbe conoscere un altro tecnico portoghese come Fonseca. Secondo lei è pronto per la Roma e a che punto è la trattativa?
 “Fonseca è uno dei migliori allenatori portoghesi in questo momento. Negli ultimi anni lui ha dimostrato proprio questo perché le sue squadre vincono titoli giocando un calcio bello e di alto livello. Credo che sia un allenatore completo e molto carismatico e riesce a farsi seguire dai suoi giocatori. È l’allenatore giusto per la Roma in questo momento".

Si parla anche di parecchi giovani che stanno emergendo nel calcio portoghese. Uno di questi è sicuramente Trincão . Ce lo descrive?
Trincão è uno dei migliori calciatori giovani al mondo. È un ragazzo molto ambizioso e molto esigente con se stesso. Lavora sempre al limite, ha capacità per driblare e segnare anche tanti goal come vediamo con le nazionali portoghesi. Vediamo cosa li reserva il futuro. Ma credo che farà cose importanti nel calcio. È un grande talento.”  

Si parlava di lui in ottica Napoli e Juve, l’eventuale approdo di Fonseca potrebbe spostarlo pure in ottica Roma? 
Trincao è un giocatore che piace a molti grandi club europei. Ci sono tanti club che seguono le sue partite e si interessano per lui. Non lo so cosa accaderà questa estate. Sarebbe certo affascinante vederlo in una squadra come la Roma, dove negli ultimi anni sono approdati tanti giovani di talento. Poi la Roma ha anche la tradizione di giocare un bel calcio e se l’allenatore sarà Fonseca, continuerà a giocare un calcio offensivo".


La Roma punta Zappacosta, ma il Chelsea potrebbe trattenerlo

La Roma guarda in casa Chelsea per rinforzare le proprie corsie difensive, con nel mirino l'italiano Davide Zappacosta. Il terzino, portato al Torino da Petrachi, non ha trovato molto spazio al Chelsea; con sole 17 presenze tra campionato e coppe. La Roma lo vorrebbe come alternativa a Florenzi sulla destra e per il giocatore sarebbe anche una grande occasione in chiave nazionale. Ma il Chelsea, come riferisce calciomercato.com, potrebbe rifiutare offerte visto il divieto di fare mercato.


Corini: "Ha dimostrato di avere grandi doti. Spero continui un altro anno"

Eugenio Corini, tecnico del neo promosso Brescia, ha parlato a Sky Sport di Tonali che piace anche alla Roma: "Sarebbe importante continuare in questo club per un altro anno ma ha dimostrato di avere grandi doti, mi ha stupito per la sua maturità, nel suo primo anno vero ha giocato con continuità. È un calciatore completo già oggi".


La notte di re Totti al Foro Italico

IL TEMPO - BIAFORA - Una valanga di gol per beneficenza. Al Centrale del Foro Italico di Roma è andata in scena la partita 6 vs 6 tra le squadre di Totti e Figo, i cui proventi saranno devoluti all'ospedale pediatrico Bambino Gesù. Il più acclamato della 'Notte dei Re', iniziata con un'esibizione di padel, è stato ovviamente l'ex numero 10 della Roma, accolto da un'ovazione all'ingresso in campo e osannato dai tifosi (compreso l'ex compagno Nainggolan) ad ognuno dei quattro gol realizzati. La partita, terminata 17 a 11 per i bianchi di Figo, ha regalato sprazzi di classe e grandi giocate, con i campioni che non si sono risparmiati negli interventi. Tra i più in forma Pirlo, Seedorf ed Aquilani.


Roma, favorito De Zerbi

IL TEMPO - BIAFORA - Inizia l'ennesima settimana clou per il futuro della panchina della Roma. Negli ultimi giorni le carte sul tavolo della dirigenza sono state spesso mischiate, ma ora la contesa sembra una questione a due tra De Zerbi e Fonseca. Il tecnico del Sassuolo ha un contratto per un'altra stagione ed è ovviamente lusingato dall'interesse dei giallorossi, che lo hanno contattato sabato mattina. Rispetto al collega portoghese l'ex calciatore del Napoli è in vantaggio, poiché Petrachi preferirebbe puntare su un italiano, in grado di ambientarsi da subito in città senza aver bisogno di un periodo di adattamento.

 

De Zerbi, che nel pomeriggio a Soriano nel Cimino riceverà il premio «Pietro Calabrese», dovrebbe incontrare tra oggi e domani la società di Pallotta: non ha ancora detto sì, dando però la propria disponibilità ad un colloquio. Il principale intralcio per una fumata bianca con la Roma sono i neroverdi, che due anni fa hanno imbastito una maxi-operazione con Monchi per liberare Di Francesco. Dal canto suo il bresciano, giunto undicesimo nel primo anno alla guida degli emiliani, ha già manifestato la volontà di fare il salto di qualità: "Al Sassuolo - ha detto un paio di giorni fa quando è stato interrogato sul futuro - sto bene, però è necessario incontrare il presidente Squinzi, perché anche io ho qualche esigenza per migliorarci".

 

La maggiore alternativa a De Zerbi è rappresentata da Fonseca, impegnato fino al 2020 con lo Shakhtar Donetsk. Il quarantaseienne di Nampula è apprezzato per i risultati ottenuti con gli ucraini (già qualche mese fa Massara lo aveva sottoposto al giudizio degli altri dirigenti), ma gli ostacoli ad un suo trasferimento sono la clausola rescissoria da 5 milioni di euro e il fatto che sarebbe al debutto in Serie A. Per cercare di sbrogliare la situazione a metà settimana la Roma incontrerà in Portogallo anche l'agente di Fonseca ed è altamente probabile una presenza dello stesso allenatore al summit. Praticamente fuori dalla corsa Mihajlovic, ritenuto inizialmente adatto a sostituire Ranieri: la carta del serbo è stata scartata per via dei problemi con la tifoseria dovuti ai suoi trascorsi con la Lazio. Molto più indietro Gattuso, contattato da Totti dopo il rifiuto di Gasperini. Ringhio sarebbe il più facile da raggiungere avendo dato l'addio al Milan, ma non trova il gradimento del nuovo direttore sportivo.

 

Per quanto riguarda il fronte rinnovi non si registra alcuna novità per il contratto di Zaniolo. Il centrocampista di Massa è ora impegnato con la Nazionale maggiore di Mancini e poi giocherà con l'Under 21 di Di Biagio, che disputerà l'Europeo di categoria. Al termine della competizione, il classe 1999, si sottoporrà ad una piccola operazione al setto nasale, che gli permetterà di migliorare la respirazione. Grandi passi avanti per il rinnovo del giovane talento della Primavera Cangiano: la Roma lo blinderà con un quinquennale. L'intesa è stata messa a punto sabato in un incontro a Trigoria con il procuratore.


Alisson & co. Qui trionfa solo il bonus

IL MESSAGGERO - ANGELONI - Un po' di Roma in finale, si fa notare. Che bravo Sabatini a comprarli (ma li ha anche venduti...), si sottolinea anche. Se ne sono voluti andare da Roma, poi si precisa con affanno. Ma tutto questo alla fine conta poco, perché se è vero che alcuni ex della Roma, vedi Salah, Alisson, Lamela, Emerson e Ruediger hanno partecipato a una meravigliosa cavalcata verso la finale di Champions, è vero pure che, sparse per il mondo, ci sono pure mezze scarpe passate per la Roma e delle quali si sono perse le tracce. Non serve fare i nomi per semplice richiamo al pudore. Invece, testa alta per quei ragazzi che parlano italiano, tranne Salah che ha preferito raccontarsi in inglese, che ricordano la Roma e chi, come Alisson, chiamerà con un nome italiano, Matteo, il prossimo nascituro. Chi più chi meno, cinque protagonisti di due finali, ma soprattutto di un percorso, lungo ed entusiasmante, che ha portato quattro ex romanisti ad alzare Champions ed Europa League. Alisson ha messo mano sulla Coppa, nel vero senso della parola. Lui è la Coppa, mentre Karius, è stato la differenza in negativo un anno fa. Portiere più, portieremeno.
MOMO SPRINT - Salah è stato protagonista lo scorso anno fino alla finale col Real, poi è crollato, infortunato, e ha compromesso il mondiale. Concorrerà per il Pallone d'Oro, dall'alto delle sue 5 reti nell'ultima Champions e 22 in Premier. Numeri migliori la scorsa stagione: 32 gol in campionato e 10 in Coppa. Numeri impressionanti, che a Roma, seppur sempre ben in evidenza, non ha mai raggiunto: al massimo, di gol, ne ha segnati quindici. Di Lamela si sono ormai perse le tracce, da quando ha lasciato, in lacrime, la Roma, non ha mai trovato la continuità e mai messo in evidenza il suo talento, l'altra sera, ad esempio, era in panchina. Troppi infortuni, solo qualche lampo di classe in questi anni.

DOLOROSE - La sua cessione è stata metabolizzata presto, ma lui è rimasto legato alla capitale e tanti tifosi ancora gli vogliono bene. Così come a Ruediger, tosto difensore ammirato nell'era Spalletti. Capace di ricoprire quasi tutti i ruoli della difesa. Anche lui si è perso la finale di Baku, ma il Chelsea la sua Europa League l'ha vinta conquistando la finale e nelle partite precedenti Toni è sempre stato tra i migliori. Incredibile invece il percorso al Chelsea di Emerson Palmieri. Snobbato da Conte, ha conquistato giorno dopo giorno posizioni nel cuore di Sarri, che pian piano lo ha preferito a un certo Marcos Alonso che, come si dice in questi casi, magari avercelo. Emersonera un anonimo al Palermo e lo è stato per un po' anche a Roma. Poi, Spalletti lo ha resuscitato, ci ha visto lungo. Questi cinque giallorossi, 4 di loro campioni d'Europa, sono costati alla Roma poco meno di 65 milioni, rivenduti a circa 210 (e dopo la finale di sabato entreranno 4,5 di bonus per le cessioni di Alisson e Salah). Tranne Lamela erano in campo nella Roma solo due anni fa, sembra un secolo.