Da domani iniziano le amichevoli per la Roma. Cinque a porte chiuse a Trigoria, poi Perugia e Lille

INSIDEROMA.COM - ILARIA PROIETTI -  Tecnica, tattica e, soprattutto, tanta corsa: è questo il metodo intensivo di Fonseca. I giallorossi hanno ormai preso confidenza con il programma - a detta di molti sfiancante - del nuovo tecnico della Roma. Dopo aver avuto il pomeriggio libero, la squadra si ritroverà nuovamente a Trigoria domani in mattinata, quando è previsto anche il rientro di Nicolò Zaniolo, che ritroverà i compagni giusto in tempo per la prima delle cinque partite a porte chiuse organizzate dal club giallorosso. Fonseca potrà avere un pre-test della squadra all'opera in vista delle primissime uscite stagionali, le amichevoli con il Perugia (mercoledì 31 luglio alle 20:30) e con il Lille (sabato 3 agosto alle 18:00). 

Questo il programma delle partite/allenamento per i giallorossi, visibili su Roma TV

Giovedì 18 luglio
Roma-Pro Calcio Tor Sapienza, ore 17:30

Sabato 20 luglio
Roma-Trastevere, ore 17:30

Mercoledì 24 luglio
Roma-Gubbio, ore 17:30

Sabato 27 luglio
Roma-Rieti, ore 10:00
Roma-Ternana, ore 17:30 


Petrachi, le cessioni impossibili

IL MESSAGGERO - ANGELONI - Gianluca Petrachi, ds della Roma, è chiaro sugli obiettivi in entrata («servono almeno due difensori» e «siamo alla ricerca di un centrocampista»), compresa la punta, e fa capire che aspetta indicazioni dell'allenatore, Paulo Fonseca, per definire alcuni esuberi. Poi, sui colpi grossi in uscita fa finta di non dire ma dice: rivendica il suo ruolo di omertoso, ma lascia aperte le porte - magari senza volerlo - a cessioni illustri, vedi Zaniolo e Florenzi. Alla domanda su Zaniolo, ad esempio, fa un bel giro di parole, per non dire «è incedibile», ma solo «io non l'ho messo in vendita, poi nel mercato può succedere di tutto». Il che significa, come sempre, che esistono gli incedibili fino a prova contraria. Fino a un'offerta degna, fino al soddisfacimento della volontà del calciatore, fino a necessità che il mercato ti presenta davanti. Quindi, parole nuove, concetti vecchi: tutti sono cedibili davanti a un boom. Basta essere chiari.

Alcuni punti fermi il tecnico ce li ha e ci sta che uno come Zaniolo, viste anche le squadre che gli ronzano intorno e il suo valore moltiplicato dopo i mesi invernali scorsi, possa finire dentro qualche trattativa. Petrachi prova a svestirsi del ruolo del ds che pensa solo all'incasso. «Oggi Zaniolo non è sul mercato. Poi nella vita, soprattutto in questo ambiente, bisogna capire e valutare tutto. Io quando giocavo non pensavo mai che la Juventus potesse vendere Zidane, invece è successo. Il giorno della mia presentazione ho sgridato Zaniolo, ma con tutto l'affetto di questo mondo per farlo rientrare nei binari del comportamento e professionalità, per farlo ritornare con la testa sulle spalle e con i piedi per terra. Da lì si è detto subito che Petrachi ha messo in vendita Zaniolo». Queste le sue parole sulla questione, ognuno può farsi un'idea. Stesso dicasi per Florenzi. «Oggi è il capitano della Roma, non l'ho mai messo sul mercato. Per Florenzi non ho chiamato qualche club per dire che è in uscita. Poi ribadisco: il mercato è aperto a tutti, se arriva qualche offerta la valuti, ma conosciamo molto bene i punti fermi di questa squadra».

IL FURTO DELLO ZAINO - Altro argomento che sta a cuore al ds è Franco Baldini. «Vorrei che fosse chiaro a tutti che l'amico Franco deve essere di supporto alla Roma. Se faccio una trattativa, e mi rendo conto che posso prendere un giocatore tipo Alderweireld, posso avere buoni rapporti con il padre o l'agente del giocatore; Baldini può essere utile, visto che ha lavorato in quel club. Se si dice che è lui a fare il mercato, si sbaglia». La presentazione di Spinazzola lo accende, si fa contagiare dal sorriso del neo terzino giallorosso. «La Roma ha bisogno di giocatori così, di gente che stimoli la competizione in campo. Che porti entusiasmo». E Leonardo ci sta, come tutti, vuole giocare e vincere. «Fonseca? Mi ricorda Gasperini. Il centro sportivo? C'è una grande dirigenza e un'ottima organizzazione. L'unica cosa è che mi hanno rotto la macchina e rubato lo zaino». Accanto a lui, il ds: «Non può lasciarlo in bella vista sul sedile. Si deve svegliare».


Il ds Petrachi: "Cambierò ancora molto"

LEGGO - BALZANI - «Fosse per me cambierei ancora più giocatori». Il rivoluzionario Petrachi è tornato a parlare ieri, in occasione della presentazione di Spinazzola. Il ds si è concentrato su Zaniolo e Florenzi cercando di smorzare voci di mercato che restano forti: «Zaniolo? Nel momento in cui l'ho sgridato, come fa qualunque padre di famiglia, si è detto che volevo venderlo. Non ho mai messo in vendita Zaniolo. Nella vita e in questo ambiente poi bisogna fare delle valutazioni su tutto. Florenzi non è mai stato sul mercato, oggi è il capitano. Devo portare dei soldi, prima le uscite e poi le entrate. Con l'uscita di Manolas e Marcano abbiamo bisogno di due centrali. Stiamo lavorando su più fronti (Mancini e Alderweireld, ndr), ma abbiamo le idee chiare e vogliamo anche un centrocampista».

Spinazzola derubato. Al neo terzino della Roma è stato infranto un vetro della macchina e rubato uno zaino.


Petrachi blinda Zaniolo: "Salvo offerte..."

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - "Fonseca ha chiesto di vedere i giocatori almeno fino al termine del ritiro, poi tireremo le somme e vedremo se potranno far parte del progetto tecnico o meno. Solo allora sapremo il loro destino". E' Gianluca Petrachi a ribadire la voglia del nuovo tecnico di testare sul campo, di persona, i limiti e le potenzialità di un gruppo che, una settimana dopo l'inizio del ritiro, sta gradualmente scoprendo. Levate le tre cessioni già decise (Luca Pellegrini, Manolas, El Shaarawy), al momento il mercato in uscita è quindi bloccato. Il ds giallorosso — dopo aver pubblicamente redarguito Zaniolo per atteggiamenti ritenuti non consoni — alza un muro sulla possibile cessione del giovane talento. Un muro che, per la verità, non sembra troppo invalicabile. "Io non ho mai detto che è sul mercato — risponde Petrachi alle indiscrezioni che vogliono la Roma in trattativa con Tottenham e Juve per la cessione del ragazzo — L'ho sgridato come fa un padre di famiglia con il figlio, per farlo rientrare in certi binari. Io devo lavorare per far rendere al meglio Nicolò. Poi, certo, il mercato è pieno di insidie: nessuno pensava che la Juventus potesse cedere ai tempi Zidane, e invece è successo. Esattamente come Florenzi, che non è in uscita, ma se dovesse arrivare un'offerta la valuteremo. I nostri punti fermi li riconosciamo". Della serie, non mettiamo in vendita i giocatori, ma tutti sono in vendita.

L'idea di Petrachi, seduto accanto a Leonardo Spinazzola nel giorno della presentazione alla stampa dell'ex Juve, sarebbe quella di azzerare completamente il mercato di Monchi, rivoluzionando del tutto la squadra. "Colpi a sensazione non le prometto, ma abbiamo voglia di cambiare tante cose". A cominciare dalla difesa. "Abbiamo bisogno di due centrali", ammette. E si tratta di Mancini dell'Atalanta (vicinissimo) e Alderweireld del Tottenham ("sul quale ci sta dando una mano Baldini").

Spinazzola sorride, maglia numero 37 presentata alla stampa, ma rammarico per lo zaino che "mi hanno rubato dall'auto", ed entusiasmo per i primi giorni con Fonseca. "Mi ricorda molto Gasperini — rivela il terzino, ex Atalanta — ho ritrovato molte delle sue idee di gioco. Per il momento qui non vedo differenze con la Juve e spero di vincere qualcosa". Sul campo — mentre Zaniolo sarà nella capitale giovedì — svolgerà le visite mediche sabato Diawara, reduce dalla coppa d'Africa. Il centrocampista ha deciso di ridursi le ferie per mettersi subito a disposizione di Fonseca, nonostante abbia smesso di giocare con la Guinea lo scorso 7 luglio.


La Roma stringe per Veretout. Mancini in dirittura d'arrivo

IL MESSAGGERO - CARINA - «Con l'uscita di Manolas e di Marcano la Roma ha la necessità di due difensori centrali (...). Spero nel più breve tempo possibile di ufficializzare qualcosa». Detto, fatto. Gianluca Petrachi è prossimo ad annunciare l'acquisto di Gianluca Mancini. La Roma è ormai in dirittura d'arrivo per l'Under 21 dopo un braccio di ferro che a lungo ha messo in stand-by l'operazione, già avviata da Monchi a gennaio. Dopo i contatti intercorsi nella giornata di ieri - che hanno visto protagonista perlopiù l'agente del ragazzo nella veste d'intermediario tra i club - l'Atalanta è pronta a venire incontro alle richieste della società giallorossa, abbassando le proprie pretese iniziali ad una ventina di milioni, ai quali poi aggiungere dei bonus che ieri sera erano ancora tema di trattativa. Aspettando di capire i margini di manovra per Toby Alderweireld (per il quale indirettamente Petrachi ha confermato le difficoltà: «Quanto prima metterò a disposizione almeno un centrale (Mancini, ndc), poi per il secondo vedremo le opportunità che arriveranno»), Fonseca ottiene uno dei due difensori che inizierà ad alternare con Fazio e Jesus al centro del reparto. L'esperimento di Aleksandar Kolarov, infatti, è durato il tempo di un paio di sedute.

ANDERWEIRELD SI COMPLICA - Il centrale belga rimane un obiettivo ma molto difficile. Le riflessioni del ds («L'aiuto di Baldini poteva essere un'idea per risparmiare qualche soldo (...). Ben venga se domani Franco mi dice che si può prendere senza clausola») fotografano la situazione. Ad oggi il Tottenham non è disposto a fare sconti. C'è una clausola (28 milioni) e anche alla sua scadenza (25 luglio) il costo di Alderweireld rimane tale. Ieri sera sono ripresi anche i contatti per Jordan Veretout. Fonseca spinge per averlo al più presto e la Roma confida di accontentarlo in settimana, anche se l'atteggiamento dell'agente del francese (che gioca al rialzo) non sta piacendo a Trigoria. Viola fermi alla richiesta di 22 milioni ma disposti ad accettare la contropartita tecnica Defrel. La pista legata a Almendra tornerà in auge se si riuscirà a cedere Nzonzi. L'obiettivo per l'attacco rimane Suso. Trattativa non semplice perché il Milan intende ricavare una sostanziosa plusvalenza dalla cessione dello spagnolo. Giampaolo, però, come trequartista nel 4-3-1-2 ha altre idee. Dal Portogallo accostato ai giallorossi il nome dell'esterno offensivo Tabata del Portimonense. Sabato intanto Diawara rientrerà a Trigoria. Sarà preceduto giovedì da Zaniolo.


Spinazzola: "Noi in alto. In questo club siamo al livello della Juve"

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Il benvenuto è stato lo zainetto rubato, ma Leonardo Spinazzola non ha certo perso il sorriso e così l’ex juventino è sembrato davvero felice di essere arrivato alla corte di Fonseca. «Sinceramente mi piace tantissimo, fa un gioco bello da vedere. Lavora come Gasperini, ho ritrovato molte sue idee di gioco. E poi la Roma è sempre stata una grande società. Ci sono sempre state squadre allestite per fare cose importanti».

Sul ruolo, naturalmente Spinazzola non fa storie. «Ho sempre detto che a sinistra mi trovo meglio, ho molte più giocate [...]». [...] Infine: «[...] Differenze con la Juve? È presto, per ora non ne vedo. Mi trovo allo stesso livello. Con questa squadra andremo molto in alto. [...]».


Balbo: «Higuain? È un campione, io lo prenderei subito»

LEGGO - BALZANI - Centosettantuno gol in carriera e una doppia casacca in comune: quella del River Plate e quella dell'Argentina. Abel Balbo, uno scudetto in giallorosso e un ricordo indelebile lasciato in curva Sud, non ha dubbi sul Pipita: «Gonzalo Higuain è un campione, uno dei più forti attaccanti del mondo. Ha ragione Petrachi: chi lo mette in dubbio è folle». Ancora oggi, nonostante l'annata nera passata tra Milan e Chelsea. L'ex bomber anni 90 di Udinese, Parma e Roma rincara: «Non crederete mica che ha smesso di segnare? Gonzalo è un attaccante completo e segna gol pesanti. Lo ha fatto pure col Milan finché le cose giravano. Lo prenderei di corsa, in una piazza come Roma poi troverebbe tanti stimoli come accaduto per esempio a Batistuta».

Balbo è uno dei 5 argentini (insieme a Batistuta e Crespo) ad aver superato quota 100 gol in serie A. Gli altri due, appunto, sono Higuain e Icardi. «Anche Mauro è uno che può fare la differenza, ma si tratta di due tipi di attaccanti diversi. Icardi è più egoista, verticalizza di più e cerca la velocità. Higuain invece dialoga con il reparto, ama giocare pure fuori dall'area coi compagni. Un po' come Dzeko e un po' come ero io. Secondo me è più ideale con un assetto a punta unica con i trequartisti alle spalle».


Roma, Petrachi allontana Baldini: "Qui il mercato lo faccio solo io"

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Il mercato, i rapporti con Baldini, le uscite e anche le scelte future. C’è un po’ di tutto nel punto fatto ieri da Gianluca Petrachi. Ad iniziare dalle trattative per i due centrali difensivi. [...] Quello che Petrachi spera di chiudere presto, magari anche oggi, è Gianluca Mancini. [...]

Molto più complicata, invece, la pista che porta ad Alderweireld, nonostante i contatti di ieri. Perché il Tottenham non ne vuole sapere di fare eventuali «sconti» sulla clausola da 28 milioni, né prima né dopo il 25 luglio, giorno della scadenza. Ci sta lavorando su Baldini [...]. E, in merito, Petrachi ci ha tenuto a chiarire: «Il mercato lo faccio io, non Baldini. Se poi Franco, per i rapporti che ha con il Tottenham, riesce a portarmi il giocatore ad un prezzo più basso rispetto alla clausola, bene. Vorrebbe dire che ha fatto un favore a me e alla Roma». Poi il d.s. ha parlato di Florenzi: «Non è in uscita, ma se dovesse arrivare un’offerta la valuteremo. Generalmente i nostri punti fermi li conosciamo bene».

Petrachi è poi scivolato più in là, verso il centrocampo. [...] In entrata la Roma spera sempre in Veretout, in alternativa Almendra. [...] Su Zaniolo: «L’ho sgridato come un padre di famiglia fa con un figlio per riportarlo sui binari della professionalità, ma questo non vuol dire che vogliamo venderlo. Anche se il mercato è pieno di insidie». La Roma per Zaniolo si è seduta sia con la Juve sia con il Tottenham, ma a Trigoria stanno maturando l’idea di non darlo via anche per una questione d’immagine. Questione esterni: Suso continua a piacere, ma la Roma non vuole andare oltre i 25 milioni. [...]


Voglia di Pipita: Roma e Higuain più vicini e intanto arriva Veretout

LEGGO - BALZANI - Due difensori e un centrocampista. Questi gli obiettivi dichiarati ieri da Petrachi. Ma la priorità di Pallotta (in vacanza a Matera) è sicuramente l'acquisto di un bomber, di un colpo da novanta capace di rianimare una piazza sportivamente depressa. E il nome del sogno di mezza estate risponde a Gonzalo Higuain. Peraltro dichiarato pubblicamente sia da Petrachi che da Fonseca. L'argentino cincischia, ma a Trigoria sono (quasi) sicuri: entro agosto il Pipita indosserà la maglia numero 9 della Roma.

Un'operazione che vogliono tutti: la Roma, la Juve che potrebbe dare l'assalto finale a Icardi e l'Inter che sostituirebbe Maurito con Dzeko e Lukaku. Un effetto domino che può innescare solo Higuain. L'argentino - che continua ad allenarsi con la Juve - ha incassato il rifiuto pure di Sarri e ora deve trattare la buonuscita con Paratici. Higuain prende 6,5 milioni a stagione in un contratto che scade nel 2021. La Roma è disposta a ingaggiarlo in prestito con obbligo di riscatto, prolungando fino al 2023 ma abbassando lo stipendio a 4,5 milioni a stagione più bonus, cioè come Dzeko che finirà all'Inter per 15 milioni (più la probabile rinuncia alla percentuale di rivendita di Zaniolo). Proprio Nicolò rappresenta il chiavistello per l'operazione Higuain. L'azzurro potrebbe essere promesso alla Juve tra un anno restando così ancora una stagione alla Roma.

In attacco si seguono pure i profili di Kramaric dell'Hoffenheim e Rafael Leao del Lille. A centrocampo imminente l'accordo per Veretout. La Roma ha messo la freccia sul Milan: si chiuderà a 20 milioni più bonus. Decisive le prossime 24 ore. In difesa si attende ufficialità per Mancini, ci sono timidi passi in avanti per Alderweireld e rispunta Ismaily. Per il dopo El Shaarawy contatti con il Portimonense per Tabata. Ieri si è presentato Spinazzola che ha invitato proprio Higuain: «A Gonzalo assicuro che qui si sta bene. Sono a Roma per essere protagonista, nessuna rivalsa sulla Juve. Fonseca? Mi entusiasma, mi ricorda Gasperini. Mi ha stupito Under».


Roma, il giorno di Mancini

IL TEMPO - BIAFORA - "La nostra necessità è cercare di portare due difensori centrali all'allenatore". Quello che doveva essere il giorno della presentazione di Spinazzola (oggi tocca a Pau Lopez) si è trasformato in un nuovo botta e risposta sul mercato con il direttore sportivo Petrachi, pronto a regalare Mancini a Fonseca, a corto nel reparto dopo le cessioni di Manolas e Marcano. La scorsa settimana il ds giallorosso aveva preso tempo con il collega Sartori, ma il tentativo di affondo per Alderweireld non è andato a buon fine e perciò si è deciso di dare il via libera per la fumata bianca all'intermediario che si occupa del trasferimento del classe 1996 con l'Atalanta. Già ieri sera ci sono stati alcuni contatti con i vertici bergamaschi, ma per oggi è prevista l'accelerata decisiva, con Mancini che dovrebbe arrivare nella Capitale nei prossimi giorni, in tempo per iniziare la terza settimana di ritiro agli ordini del tecnico portoghese. Difficilmente Alderweireld sarà il suo compagno di reparto, visto che il Tottenham non ha aperto il minino spiraglio nei colloqui con Baldini: "L'amico Franco - ha detto su di lui Petrachi- può essere di supporto e aiuto. Ma se si monta sopra che è Baldini a fare il mercato della Roma siamo totalmente in errore".

Passando al centrocampo il nome più caldo è quello di Veretout, un rinforzo nel mirino della Roma a prescindere dalle possibili uscite di Nzonzi, Pastore e Gonalons (piace al Newcastle). "Sicuramente dovremo prendere un centrocampista", ha dichiarato Petrachi, che con la Fiorentina si è spinto fino a 17-18 milioni di base fissa più 2 ulteriori milioni di bonus (niente Defrel), avvicinandosi sensibilmente alle pretese di Pradè, col quale più avanti si discuterà anche di Pezzella. L'ostacolo principale per la chiusura della trattativa per il mediano francese, cercato anche dal Milan, e l'ingaggio richiesto dal procuratore del giocatore: Veretout in viola guadagna poco meno di un milione e la Roma gli ha offerto un contratto da 1,8 milioni a stagione più 500mila euro di bonus, meno dei 2,7 milioni più uno di bonus in caso di qualificazione in Champions League domandato dall'agente Giuffredi.

L'alternativa al ventiseienne cresciuto nel Nantes è rappresentata da Almendra del Boca Juniors, un giocatore sul taccuino di Petrachi, che non ha però avanzato alcuna offerta ufficiale agli argentini, limitandosi a sondare la fattibilità dell'operazione con Burdisso, ds degli Xeneizes, chiamato anche da Baldini. Oltre a parlare delle numerose operazioni in ballo in entrata, il ds della Roma si è soffermato a lungo sulla situazione di Zaniolo, per il quale c'è da registrare un sondaggio del Manchester United: "Ho sgridato Nicolò con tutto l'affetto di questo mondo, non è assolutamente vero che l'ho messo in vendita. Non l'ho fatto e non è in uscita. Il mercato è pieno di insidie, ma oggi Zaniolo non è sul mercato. Poi nella vita bisogna capire e valutare tutto". In attacco bocche cucite da parte di Petrachi, che ha messo gli occhi su Bergwijn del Psv. Titoli di coda per gli affari minori: rinnovato fino al 2023 il contratto di Valeau e ceduto al Central di Cordoba il difensore Nani.


Presentazione Pau Lopez: "Non avevo intenzione di lasciare il Betis, poi è arrivata la Roma"

Questa mattina la presentazione di Pau Lopez a Trigoria. Direttamente dal Betis è ufficialmente alla Roma per 30 milioni di euro.
Petrachi apre la conferenza:
"Ben ritrovati. Presentare giocatori in modo così veloce non sono abituato, ma dobbiamo farci l'abitudine perchè ne arriveranno degli altri. Mi vedrete spesso in questo veste, che non amo. Pau Lopez è un giocatore che ho seguito personalmente, è stata una scelta di natura tecnica ma anche di personalità. Giocare qui è molto difficile per un portiere, la pressione è tanta e il portiere deve avere il coraggio di dover ripartire nelle difficoltà. Di questo ragazzo mi ha colpito la personalità e il coraggio, è un giocatore bravissimo nelle uscite. Un portiere con questa capacità toglie molti problemi alla difesa. Sicuramente con l'idea tattica di Fonseca il portiere diventa un libero aggiunto. Lui ha un ottimo piede, e rappresenta quel coraggio che chiedeva il mister. La scuola spagnola è diversa da quella italiana. Abbiamo un preparatore preparatore che gli sta dando dei concetti molto cari in Italia. Spero possa apprendere tutto ciò che gli dice Savorani".

Come sono andati questi primi giorni? Cosa ti ha chiesto Fonseca?
"Voglio ringraziare il direttore e il club per aver investito su di me. Ora sta a me ripagare il club di questa fiducia. Con il mister ci stiamo preparando molto sulla fase difensiva, vuole una squadra che pressi alta. Per il momento stiamo lavorando su questo".

È importante nel calcio moderno saper far ripartire l'azione dal portiere?
"Dipende dall'allenatore, il portiere deve adattarsi alle richieste del mister. Fonseca vuole che giochiamo da dietro, e può essere utile per la squadra".

Hai anche un difetto?
"Ne ho molti. Vengo da una scuola differente rispetto a quella italiana, noi lavoriamo in modo differente. Ho molto da imparare in allenamento. Qui si cura ogni mino dettaglio, ma sono sicuro che dopo un po' di ambientamento mi troverò bene. Tutti mi hanno parlato benissimo di Savorani. Il campionato italiano per me è una sfida importante".

 

A Roma sono passati grandi portieri come Alisson e Szczesny. Il brasiliano è un modello per te?
"Alisson è stato un portiere importante ed è uno dei migliori. Non mi piacciono i paragoni, sono Pau e sono venuto qui per la Roma e per scrivere la mia storia. Ora inizia la storia di Pau e spero sia una bella storia, così che la gente possa essere orgogliosa di me".

È vero che hai preferito la Roma al Barcellona e alla Premier?
"Non avevo intenzione di lasciare il Betis inizialmente. Poi è arrivata l'offerta della Roma Volevo giocare qui al 100%, altrimenti sarei rimasto al Betis. Credo sia un passo importante per me, ho sempre pensato solo alla Roma e a nient'altro".

 

Su una tua riduzione dell'ingaggio? E al direttore se c'è stata l rinuncia sulla percentuale del cartellino di Sanabria?
"Sia la Roma che io volevamo questo. Sono stati fatti degli sforzi da entrambi ma non voglio aggiungere altro".

Petrachi: "Poteva sembrava una sviolinata parlare di questo oggi. Non capita tutti i giorni vedere che il calciatore si decurti l'ingaggio facendo un esborso economico. Il Betis non indietreggiava di una virola sul prezzo, così il ragazzo ha deciso dei abbassarsi lo stipendio. Questo è stato visto da parte nostra in maniera positiva. Dimostra che il ragazzo è già un uomo. Sanabria? Abbiamo dato il 50% del cartellino".

Sei cresciuto nell’Espanyol, quanto ti stimolano le rivalità? Ti ricordi Roma-Barcellona dello scorso anno?
"Quando si è giovani e si cresce nell’Espanyol c’è una rivalità con il Barcellona. In quell’occasione contro Messi è stato un errore. Ci sono partite calde e sentite. E’ anche importante non andare oltre il limite di una partita di calcio. Ricordo quella partita ed è stata una rimonta straordinaria della Roma, l’ho vista da casa e per qualche minuto mi sono rallegrato".

Ti aspettavi di valere così tanto? Cosa non ha funzionato al Tottenham?
"È sempre una responsabilità quando un club scommette forte su di te, non sappiamo come andrà ma garantirò lavoro, umiltà e sacrificio. Sta a me dimostrare di valere questa scommessa, ho la serenità di lavorare duro per rendere orgogliosi i tifosi. Nell'esperienza al Tottenam sapevo di poter giocare poco, conoscevo Pochettino e mi aveva subito detto che non avrei giocato. È stata comunque un'esperienza utile, una delle più belle della mia vita. Ho lavorato con un preparatore come Jimenez, a cui sono molto grato. Se sono il portiere che sono oggi lo devo anche a lui".

Sei un portiere che parla molto?
"Si, mi piace parlare. Già capisco un po' di italiano. Per rispettare al club e alla gente lo imparerò meglio. Come ho imparato l'inglese imparerò anche l'italiano".

Vuoi scalare posizioni in Nazionale?
"Arrivo ora in Serie A dopo aver cambiato alcune squadre. La mia intenzione è di fermarmi e crescere, questo è il posto perfetto per farlo. E’ il posto giusto per fare un passo avanti in carriera. Non penso molto alla Nazionale, il mio impiego e la mia convocazione dipenderà dalla Roma".

La Roma giocherà con una difesa molto alta: sei a tuo agio nel giocare da libero aggiunto? C'è un portiere a cui ti ispiri?
"Come dicevo prima il portiere deve adattarsi a quello che chiede l'allenatore, se il mister vuole così giocherò in questo modo. Il mio idolo? Non ne ho uno, ho sempre guardato i migliori portieri in tv e ho cercato di prendere qualcosa da ognuno di loro".


Allenamento Roma, esercizi su rapidità e reattività. Tanta fase tattica e possesso palla

La squadra è scesa in campo a Trigoria stamattina per effettuare la prima seduta della giornata. I giallorossi hanno iniziato in palestra per poi dedicarsi al riscaldamento sul campo. Poi esercizi su rapidità e reattività per poi passare a esercizi col pallone, sulla trasmissione e sul passaggioIl gruppo ha poi lavorato sul possesso palla con le squadre schierate in campo. Frequenti le interruzioni da parte del mister per spiegare bene l'esercizio. Infine, è in corso la fase tattica con impostazione, temi offensivi e finalizzazione. La seconda sessione della giornata è prevista alle 17:30, come riportato da Roma Tv.