Mancini in prestito con obbligo di riscatto. Si può chiudere in 48 ore (Foto)
Gianluca Mancini si avvicina alla Roma. In 24 ore, massimo 48, l'operazione con l'Atalanta dovrebbe concludersi, secondo il profilo Twitter del giornalista Matteo De Santis. La valutazione è di 26 milioni di euro e il giocatore dovrebbe arrivare in prestito con obbliga di riscatto e pagamento diluito in 5 anni.
Previsioni sparse: #Mancini possibile chiusura in 24-48 ore; valutazione complessiva 26 milioni; prestito (occhio al come) con obbligo di riscatto; pagamento in 5 anni; #Marcano verso il #Porto. #ASRoma #calciomercato
— Matteo De Santis (@matteodesant) 9 luglio 2019
Rescisso il contratto tra Roma e Betway in virtù del Decreto Dignità
Quest'oggi la Roma ha iniziato il ritiro in vista della prossima stagione. Maglia tutta blu per le seduta tecniche, ma il colore non è l'unica novità. Infatti sulle maglie di allenamento mancherà lo sponsor Betway. La Roma infatti, come riporta Il Tempo, ha dovuto rescindere il contratto con la società di scommesse in virtù del Decreto Dignità. La legge (articolo 9 della legge n.96 del 2018) vieta qualsiasi tipo di pubblicità in favore di gioco d'azzardo o scommesse. Una separazione forzata che porterà una perdita di 5 milioni di euro a stagione.
Ag. Seri: "Abbiamo parlato con la Roma, è un ottimo club"
La Roma ha messo nel mirino il centrocampista Jean Michael Seri, vecchia conoscenza di Fonseca nel Paços de Ferreira. il 27enne, oggi al Fulham, gradirebbe la possibilità di giocare in Italia e vestire la maglia della Roma. Ad ammetterlo anche l'agente Franklin Mala ai microfoni di TeleRadioStereo:
"Se abbiamo ricevuto chiamate dalla Roma? Io e il mio partner italiano abbiamo parlato con la Roma un paio di settimane fa. Staremo a vedere come si evolverà la situazione. Seri sarebbe contento di giocare in Italia? Sarebbe felice di giocare in Serie A, la Roma poi è un ottimo club".
In vendita dal 10 luglio i mini-abbonamenti per il girone di Europa League
L'AS Roma informa che a partire da mercoledì 10 luglio sarà possibile acquistare gli abbonamenti validi per le tre gare interne della fase a gironi della UEFA Europa League 2019-20.
Agli Abbonati Serie A 2019-20 verrà dedicato un prezzo più basso per tutto il periodo di vendita con la possibilità, fino al 23 luglio, di confermare il posto ottenuto in campionato.
Insieme alla prelazione per chi possiede l'abbonamento di Serie A il 10 luglio partirà anche la vendita libera: per i non abbonati in campionato la scelta dei posti che sarà limitata, fino al 23 luglio, solo ai posti disponibili. Dal 24 luglio invece tutti i posti non occupati a quella data saranno disponibili per chiunque.
RIEPILOGO DATE DI VENDITA
Data apertura vendite (prelazione e vendita libera): mercoledì 10 luglio, ore 10:00
Data sblocco posti non confermati: mercoledì 24 luglio, ore 10:00
Data termine vendite: giovedì 29 agosto, ore 23:59
Così come già accade per le tessere di campionato, caricando l’abbonamento digitale per il girone di UEFA Europa League sull'APP “Il Mio Posto” si potrà godere di numerosi vantaggi tra cui:
- cambio utilizzatore per le 3 gare interne della fase a gironi
- notifiche Push
PREZZI E SETTORI DISPONIBILI
I prezzi in verde sono per gli abbonati di Serie A che acquistano un abbonamento di Europa League.
NOTE INFORMATIVE
- Tariffe Ridotte Tribuna Tevere: Donna, Junior Club e Over 65
- Pacchetto Famiglia disponibile in tutta la Tevere. I prezzi indicati in tabella si riferiscono al pacchetto minimo 1 Adulto + 1 Under 14
- Prezzi abbonamenti Disabili/Invalidi 100+Accompagnatore: € 75 per gli abbonati Serie A - € 85 per i non abbonati
- Gli abbonati Serie A Famiglia potranno acquistare l’abbonamento di Europa League esclusivamente presso gli AS Roma Store di Via del Corso, Piazza Colonna e Roma Est o chiamando il Call Center AS Roma
- Cambio utilizzatore non disponibile sulle riduzioni Under 14 famiglia e Disabili/Invalidi 100
- Per motivi organizzativi UEFA non potranno essere acquistati abbonamenti nei settori di 3BS (Tribuna Monte Mario Nord) e 5BL, 5BS, 5BD (Tribuna Monte Mario Top Nord).
CANALI DI VENDITA ABILITATI
ONLINE
AS ROMA STORE
CALL CENTER AS ROMA - Tel. 06.89386000 (dal lunedì al venerdì, orario 9.30-18.30)
Mercoledì 31 luglio l'amichevole Perugia-Roma
L’AS Roma giocherà un’amichevole mercoledì 31 luglio in casa del Perugia. I giallorossi saranno impegnati allo Stadio Renato Curi, in occasione della presentazione della squadra umbra al pubblico di casa, con il calcio d’inizio del match in programma alle 20:30.
Il club biancorosso nello scorso campionato si è classificato all’ottavo posto in Serie B, guadagnando l’accesso ai playoff dove è stato eliminato dal Verona.
Il Perugia, allenato quest’anno da Massimo Oddo, inizierà la nuova stagione con il ritiro a Pietralunga (PG) a partire dal 17 luglio.
Nei prossimi giorni saranno comunicate le modalità di acquisto dei biglietti per i tifosi giallorossi.
Mancini è l'erede di Manolas, idea coppia centrale con Kolarov. Marcano ai saluti
INSIDEROMA.COM - ILARIA PROIETTI - La Roma ha trovato l'erede di Kostas Manolas, che ha lasciato la Capitale in direzione Napoli per approdare alla corte di Carlo Ancelotti. Si tratta di Gianluca Mancini, nome di moda a Trigoria già dalla finestra di mercato invernale. Ormai l'intesa con l'Atalanta sembra essere a un passo, tanto da pensare che il giocatore possa arrivare a Roma già entro venerdì per le visite mediche. Dopo settimane di trattative, la Dea sarebbe disposta a cedere il suo centrale per 25 milioni di euro (21 + 4 di bonus da dividere tra prestito e riscatto). Il ds Petrachi vorrebbe chiudere entro la serata sulla base di un prestito gratuito biennale con obbligo di riscatto.
Con un piede fuori da Trigoria, invece, c'è Ivan Marcano. Lo spagnolo stamattina non era presente per il primo allenamento diretto da Fonseca e pare che fosse in Portogallo a dialogare con la sua ex squadra, il Porto. Dopo un solo anno in Serie A, quindi, Marcano sarebbe pronto a tornare ai Dragões. Petrachi sta per chiudere il passaggio del centrale per circa 5 milioni di euro.
Su Aleksandar Kolarov sembrano dissipati i dubbi della sua ipotetica partenza: il serbo resterà a Roma ma, forse, in veste diversa. L'arrivo di Spinazzola non precluderebbe il posto da titolare per l'11 giallorosso, perchè a Fonseca garberebbe l'idea di vederlo giocare come difensore centrale, non come terzino sinistro. Posto che ricoprirebbe l'ex Juventus, con Florenzi sull'altra fascia. La coppia titolare, infatti. sarebbe composta da Mancini e lo stesso Kolarov, con Fazio che cederebbe il suo posto da titolare.
Allenamento Roma, domani doppia sessione alle 9:30 e alle 17
Dopo il primo giorno di ritiro a Trigoria, la squadra tornerà ad allenarsi anche nella giornata di domani. Prevista doppia sessione per i giallorossi, che saranno in campo agli ordini di Fonseca alle 9:30 e alle 17:00.
Summit di mercato dei vertici della Roma nel pomeriggio
Questo pomeriggio si è tenuto un summit di mercato dei veritci della Roma in Toscana, a Siena. Secondo quanto riporta Sky Sport, alla riunione erano presenti il presidente James Pallotta (in vacanza vicino Siena), il CEO Guido Fienga, Franco Baldini, il ds Gianluca Petrachi e anche l’allenatore Fonseca.
Paulo Fonseca, motivazione e convinzione per costruire una grande Roma
INSIDEROMA.COM - FEDERICO FALVO - Nato in Mozambico quando era ancora una colonia portoghese, ex difensore dalla carriera non proprio esaltante ma un allenatore vincente e con idee positive. Da tecnico ha conquistato una SuperCoppa di Portogallo, una Coppa di Portogallo, tre Campionati in Ucraina, tre Coppe d’Ucraina ed una SuperCoppa d’Ucraina. Il suo primo vero incarico, dopo la gavetta nelle serie minori, arriva nel 2012 con il Paços de Ferreira; con cui raggiunge il terzo posto ed uno storico accesso ai preliminari di Champions League.
Stiamo parlando di Paulo Fonseca, nuovo allenatore della Roma.
IL GIOCO - Fonseca è un allenatore che fa della dinamicità la sua filosofia di gioco. Infatti, anche se predilige il 4-2-3-1, non è fossilizzato su un solo sistema di gioco ma preferisce adattare i giocatori al sistema di gioco ed adottare un calcio strategico basato anche sugli avversari che si andranno ad affrontare. Dietro ogni scelta di Fonseca c’è tanto studio, preparazione e l’idea che l’azione deve ripartite da dietro. Infatti Fonseca predilige dei centrali difensivi bravi anche nell’impostazione, terzini alti ed esterni che sappiano inserirsi alle spalle per colpire a sorpresa gli avversari. Un sistema di gioco, per l’appunto, dinamico e vivace che deve tenere conto delle caratteristiche dei singoli per poterli fare esprimere al meglio. Ma Fonseca, da ex difensore, sa che bisogna pensare anche alle retrovie e difendere bene prima di lanciarsi all’attacco. Ma difendersi bene non vuol dire restare chiusi nella propria trequarti campo, bensì mantenere il possesso del pallone e non permettere agli avversari di avere molte possibilità di costruire occasioni da gol. Solo così, tenendo palla e gestendo la partita da attori protagonisti, si potranno gettare le basi per subire il meno possibile ed avvicinarsi ai traguardi stagionali. Traguardi che il presidente Pallotta non ha messo nero su bianco, lasciando spazio a Fonseca di lavorare con tranquillità. Ma il portoghese è motivato, ambizioso e vuole far vedere il suo pieno valore.
LE MOTIVAZIONI – Fonseca si è detto felicissimo di poter lavorare in una squadra meravigliosa come la Roma, di essere motivato e di puntare ovviamente ad un piazzamento che possa garantire la Champions League. Ma l’obiettivo principale sarà quello di costruire una squadra ambiziosa, coraggiosa, determinata e forte. Che sia la squadra dei tifosi e che lotti sempre per renderli orgogliosi, anche senza vincere sempre. Ma una convinzione è che questa Roma, nel giro di due stagioni (tre, visto il possibile prolungamento contrattuale), possa vincere un trofeo che da troppo manca a questa piazza.
E motivati devono essere anche i suoi giocatori. Fonseca vuole solo gente motivata, giocatori determinati a fare bene con la Roma. Il tecnico non vuole guardare al passato dei calciatori, ma solo al presente ed al futuro. Tutti devono dimostrare ogni giorno di volere giocare in questa squadra, tutti devono sacrificarsi mettendo i loro interessi dopo gli interessi di squadra e di collettivo. Chi è motivato, ha voglia di lottare e si dedica al 100% alla squadra è ben accetto; chi no (frecciatina a chi ha dimostrato l’intenzione di partire) sarà libero di cambiare maglia.
Vi sono ovviamente dei giocatori che Fonseca considera dei pilastri anche nella sua Roma, ma ci vorrà del tempo e tanto lavoro, anche in chiave di mercato, per costruire la miglior Roma possibile. Determinante sarà il carattere dei giocatori, a prescindere dalle qualità tecniche. Solo con carattere e con determinazione si potrà diventare un vero leader e poter guidare i compagni verso il successo. Questo per Fonseca deve essere un capitano.
Un allenatore che ha carattere, ha una visione ben precisa di cosa vuole e sa come poterlo ottenere. Un allenatore convinto di poter costruire un qualcosa di speciale e che ha scelto la Roma per poterla elevare ad un livello successivo, per accettare la sfida di un campionato di livello superiore. Una scelta diretta, dettata non dal lato economico, ma da sensazioni positive e convinzione. Convinzione e motivazione, due sostantivi fondamentali per Fonseca, senza i quali non si potrà costruire nulla di positivo. Senza motivazione non si potrà mai avere la spinta per fare un qualcosa di grande o superare i propri limiti, di pari passo senza la convinzione di poter fare una determinata cosa mancherà la scintilla che spingerà i giocatori a dare fino all’ultima goccia di energia o sudore.
Ma Fonseca è un allenatore anche umile, che non vuole fare molti proclami o parlare troppo di se. Per sua stessa ammissione “Non mi piace parlare di me stesso, anche perché per un allenatore a parlare sono sempre i risultati. Di questo sono convinto. Se faremo buoni risultati vedrete chi sono. In fondo l’allenatore è i risultati e spero che possiate conoscermi attraverso i risultati”.
Ed i risultati finora dicono che Fonseca è un allenatore con esperienza internazionale. Che ha portato a casa dei trofei e che in Europa ha tenuto testa anche ai top club. Un allenatore elegante, anche con il costume da Zorro, ed estimatore di Guardiola e Sarri.
Un tecnico che ha tutti i mezzi per poter fare bene alla Roma, che ha trovato già una grande intesa con Petrachi per costruire la squadra che sarà e che ha fame di successi. Un allenatore che per la “Roma Anno 0” potrebbe rivelarsi come una vera e propria salvezza. Perché per lui motivazione e concentrazioni sono fondamentali e questa Roma deve ripartire dalle motivazioni e dalla convinzione di poter tornare grande.
Petrachi insiste per Veretout e Lyanco. Brahimi per sostituire El Shaarawy
IL MESSAGGERO - CARINA - L'intrigo-Veretout ha i giorni contati. In settimana si decide. La Roma rimane ottimista sul francese che ieri non si è allenato nel ritiro viola di Moena. Ufficialmente per un colpo ricevuto alla caviglia da Dabo sul finire della seduta di sabato. In realtà per non continuare ad essere insultato dalla tifoseria della Fiorentina, come accaduto nel primo allenamento. Infortunio diplomatico, dunque, in attesa di fare le valigie. Situazione delicata anche perché il calciatore è venuto incontro al club toscano, non disertando la convocazione, e garantendo dunque alla società ancora un potere contrattuale con le aspiranti acquirenti. Ora, però, ha chiesto di definire quanto prima la cessione. A Trigoria sono pronti con una duplice offerta: da un lato c'è quella soltanto economica di 20 milioni. Nella seconda è invece inserito Defrel più un conguaglio economico da definire (Petrachi offre 5 milioni, Pradè ne chiede 10). E il Milan? Ha alzato la prima proposta da 13 a 15 milioni più Biglia. La Roma è avanti (anche) nell'offerta economica al calciatore: 2,7 milioni più un bonus di 1 milione al raggiungimento della Champions,rispetto ai 2,5 dei rossoneri. La serenità di Petrachi sulla vicenda si spiega anche così. Della serie: quello che doveva fare, lo ha fatto.
ECCO PAU LOPEZ - E dunque a meno che Veretout non s'impunti nel voler andare al Milan, il ds salentino confida di regalare il francese a Fonseca che oggi abbraccia il portiere Pau Lopez, atteso all'aeroporto di Fiumicino in tarda mattinata. Per la difesa, Lyanco rimane un obiettivo. Il Torino ha in rosa Nkoulu, Izzo e Djdji che lo scorso anno per Mazzarri sono stati i titolari. Più Bremer, Bonifazi e il brasiliano. Se i granata non si qualificano per l'Europa League, l'offensiva è pronta. Intanto il tecnico, dopo l'addio di El Shaarawy (ai saluti anche Verde: andrà all'Aek), ha bisogno di un sostituto. Nella (triste) comunicazione ai tempi dei social, ieri non sono passati inosservati i like di Taison a diversi post che lo accostavano alla Roma su Instagram. Il profilo del brasiliano è uno di quelli monitorati ma per costi (almeno 12 milioni) ed età (31) è foriero di riflessioni. Anche perché non pagando il cartellino, è possibile arrivare allo svincolato Brahimi. In questo caso c'è da mettersi d'accordo con il calciatore che punta al contratto della vita. Nei giorni scorsi è stato proposto Borini.
TELENOVELA ESTIVA - A qualcosa di importante ambisce Zaniolo. L'exploit nella prima parte della scorsa stagione, aveva solleticato gli appetiti di chi lo gestisce. Nicolò guadagna 270 mila euro che con i bonus maturati in stagione gli hanno fatto superare ampiamente quota 700mila. Monchi aveva proposto un quinquennale a 1,7 milioni. I continui rinvii per definire il rinnovo, sommati alle parole di Petrachi, iniziano a suonare sinistri. Ormai è il segreto di Pulcinella che la Juventus lo abbia messo nel mirino (e con lui, Cangiano). La Roma lo valuta 50 milioni, disposta a considerare anche l'inserimento del cartellino di Higuain. Scenario possibile soltanto nel caso l'attaccante ricevesse una buonuscita dal club bianconero. Poi i due club, emulando lo scambio Pellegrini-Spinazzola, si accorderebbero sulle valutazioni da conferire ai calciatori, in modo da ottenere il massimo a livello di plusvalenze. Discorsi futuribili finché Gonzalo non si accorda con la Juve. L'alternativa: Mariano Díaz Mejía del Real Madrid.
Tutta un'altra Roma. Cessioni eccellenti e nuovi arrivi: via alla stagione della rivoluzione
LEGGO - BALZANI - La rivoluzione, preannunciata da Totti, è totale. Quella che vedremo a fine agosto, infatti, sarà tutta un'altra Roma. D'altronde il monito di Petrachi era stato chiaro: «Chi non sente il senso di appartenenza può andare via, ma porti il grano». Quasi un via libera per i tanti scontenti (per ragioni economiche o tecniche) della rosa giallorossa. Così, dopo Manolas e Luca Pellegrini, è partito pure El Shaarawy volato ieri in Cina dove giocherà con lo Shanghai per il modico stipendio di 16 milioni a stagione. Alla Roma ne andranno circa 20 tra parte fissa e bonus variabili. Una cifra bassa, ma non si poteva pretendere di più visto il contratto lasciato in scadenza da Monchi.
E dopo il Faraone agli imbarchi di Fiumicino potrebbe presentarsi, oltre a Dzeko, presto pure Zaniolo. Le trattative per il rinnovo si sono arenate tra la richiesta di Nicolò (2,5 milioni) e l'offerta di Petrachi (1,7). Ma il nuovo ds nutre pure dubbi sui comportamenti del ragazzo che nel frattempo non ha mai smesso di flirtare con la Juve. Da Torino è pronta l'offerta: 20 milioni più Higuain.Alla Roma andrebbe bene, ma bisogna convincere il Pipita ad accettare la spalmatura dell'ingaggio: da 8 milioni in 2 anni a 5 in quattro. Magari proprio con l'aiuto della Juve. Ieri un piccolo avvicinamento c'è stato. Ma il fuori tutto di Trigoria non è finito. In vetrina ci sono ancora almeno tre giocatori: Florenzi, Nzonzi e Perotti. Il primo attende un'offerta da 30 milioni (magari dall'Inter di Conte), il secondo ha ricevuto sondaggi di Marsiglia ed Everton ma fin qui senza un seguito mentre l'argentino è stato offerto al Torino (più 10 milioni) per arrivare a Nkoulou.
E qui passiamo pure al gate degli arrivi. Dopo Diawara e Spinazzola oggi è il turno di Pau Lopezche sbarca a Fiumicino alle 11,30. Costo: 24 milioni più la percentuale al 50% della rivendita di Sanabria. Ora il difensore centrale. La pista Mancini resta calda, ma al suo fianco serve un giocatore d'esperienza: il preferito è Alderweireld del Tottenham, in seconda fila proprio Nkoulou. Ma al Tottenham, con il quale tratta Baldini, è stato richiesto pure il centrocampista Sissoko. Un'alternativa a Veretout che resta comunque in pole e per il quale Petrachi spera di chiudere entro mercoledì. La Roma ha superato il Milan (25 milioni cash) e a meno di rilanci rossoneri dovrebbe spuntarla per il francese. Poi c'è da trovare il sostituto di El Shaarawy. Fonseca lo ha individuato in Taison dello Shakhtar che sta per battere la concorrenza dello svincolato Brahimi.
La manita di Fonseca
IL MESSAGGERO - TRANI - La tempistica rispecchia fedelmente la storia recente della società di James Pallotta. È il giorno di Paulo Fonseca, ventiquatt'ore dopo Antonio Conte. Subito in scia, dunque, di quella che è stata in primavera la prima scelta della Roma, scartata dal salentino per dire sì all'Inter. Appuntamento alle 15 nella sala Champions di Trigoria per la presentazione del 1° allenatore portoghese della storia giallorossa. Arriva da vincente anche lui, stesso biglietto da visita del neo tecnico nerazzurro appena sbarcato a Milano: sono 7 i titoli conquistati in Ucraina nelle 3 stagioni in cui ha guidato lo Shakhtar Donesk. È qui per allungare la striscia di successi e per riabilitare la proprietà Usa ancora a digiuno nell'avventura iniziata nell'estate di 8 anni fa.
PROFILO INTRIGANTE - L'ambizione di Fonseca e l'anno zero della Roma: il cocktail è da preparare nelle prossime settimane. In campo da domani e soprattutto nel mercato. La squadra, come sa bene Petrachi, è chiaramente incompleta e dunque da assemblare. L'allenatore inizierà subito con 2 allenamenti, anche perché almeno metà del lavoro quotidiano lo dedicherà all'addestramento. La sua idea è insistere con il 4-2-3-1 offensivo che gli ha fatto incassare i complimenti, anche recentemente, di Guardiola e Sarri. Pressing e qualità che spesso il portoghese sintetizza nella parola «coraggio». Aggiungiamone un'altra: identità. Perché il suo stile è sempre riconoscibile.
RAFFICA MIRATA - Ma è il ds, rispettando quanto garantito in pubblico giovedì scorso, a doverlo mettere nella condizione ideale per esibire anche in Italia la traccia con cui ha lasciato il segno in Ucraina. Mancano ancora 5 titolari per la ricostruzione della Roma che poi, con altre entrate e uscite di assestamento, sarà rivoluzionata entro la fine dell'estate. I colpi scontati sono i 2 centrali difensivi, necessari per sostituire Manolas e per non accontentarsi di Fazio e Jesus, l'interditore di sostanza ed efficacia a centrocampo, fondamentale dopo l'addio di De Rossi e anche per non mettere subito pressione al giovane play Diawara, l'esterno offensivo, operazione obbligatoria per la partenza di El Shaarawy, e ovviamente il centravanti, perché Dzeko è ormai fuori dal progetto e Schick da solo non basta.
CURA DIMAGRANTE - Il compito più stressante di Petrachi è però lo snellimento della rosa che indirettamente diventa utile anche per la riduzione del monte ingaggi. Tra oggi e domani arriveranno a Trigoria diversi giocatori che di sicuro, più avanti, non accompagneranno poi il portoghese nella nuova avventura. Dzeko, atteso stamattina per le visite mediche, è il più rappresentativo, ma dietro al centravanti la lista dei cedibili è comunque abbondante: Olsen, Karsdorp, Marcano, Bianda, Nzonzi, Gonalons, Gerson, Coric e Defrel. Arriveranno più tardi (il 22 luglio) gli Under 21 Pellegrini e Zaniolo e, di ritorno dalla Coppa d' Africa, Diawara,eliminato ieri dall'Algeria. Esentato, nella fase iniziale del ritiro, anche Riccardi. Fonseca cercherà di sfruttare questi primi giorni di lavoro per valutare alcuni calciatori in esubero che magari potrebbero fargli comodo. Questo, però, non vuol dire che rinuncerà a quanto chiesto in partenza al ds: il tecnico, proprio come i tifosi, vuole che la Roma sia competitiva. Da subito.