Piemonte: "Con la Fiorentina gara molto dura. Speriamo di portare a casa i 3 punti per chiudere bene questa fantastica annata"

Martina Piemonte, giocatrice della squadra femminile del club capitolino, è stata intervistata nel corso della trasmissione Women's Weekly, rubrica settimanale in onda questa sera alle ore 18.45 su Roma Tv. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:

"Quella contro la Fiorentina sarà una partita molto dura e difficile perché come noi scenderanno in campo per vincere. In questo campionato ci è mancata la vittoria con una big, ma abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutti. Speriamo che con il nostro lavoro riusciremo a portare a casa questi punti fondamentali per chiudere bene questa fantastica annata".


Roma, Zaniolo vicino al rinnovo: compra casa alla famiglia

CORRIERE.IT - È tutto pronto per il rinnovo di Nicolò Zaniolo con la Roma, a giugno - quando scadrà il primo anno di contratto - il talento giallorosso potrà apporre la firma per allungare ulteriormente la sua permanenza nella capitale e ricevere il meritato adeguamento di stipendio. Il centrocampista della Roma andrà a percepire circa due milioni di euro netti a stagione più bonus per i prossimi cinque anni, rifiutando così le interessanti proposte arrivate dalle big europee e dalla Juventus. (...).

In attesa della firma del rinnovo, Nicolò ha deciso di investire i primi (e i futuri) stipendi sul mattone. Il centrocampista ha infatti «regalato» a febbraio una nuova casaalla famiglia che vive a La Spezia: un appartamento di due piani a pochi metri dal lungomare di Viale Italia dove vivono principalmente il papà Igor e la sorella Benedetta. (...).


Lombardi, capogruppo M5S Regione Lazio: "Spero che lo stadio della Roma si faccia da un'altra parte"

Quest'oggi Roberta Lombardi, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Regione Lazio, è stata intervistata nel corso della trasmissione radiofonica Un giorno da pecora in onda sulle frequenze di Radio Rai 1. Questa la parte in cui parla dell'impianto di Tor di Valle:

"Spero che lo stadio della Roma si faccia da un’altra parte. È un progetto, l’attuale, che è sotto osservazione: lo dice anche il Politecnico di Torino che in quel quadrante ci sono difficoltà, per gli impatti sul traffico oltre che per il dissesto idrogeologico. E poi, da scaramantica romanista, inizio a pensare che porti sfiga fare lì lo stadio, tra indagini, ritardi, problemi del traffico etc etc. Fare lo stadio a Tor di Vale sarebbe sbagliato". .

Poi la Lombardi prosegue:

Virginia Raggi però ha detto che la convenzione verrà votata entro l'estate?

"Se lo ha detto lei, che è il sindaco...".

Che appello farei alla Raggi allora?

"Farei #Virginiaripensaci e #famolostadiodaunaltraparte".

 


A breve l'incontro tra Roma ed entourage per il rinnovo di El Shaarawy

Il rinnovo di Stephan El Shaarawy è una delle priorità del ds Frederic Massara. Secondo quanto riporta gazzetta.it, l'ex vice di Sabatini e Monchi sarebbe intenzionato ad incontrare a breve l'entourage del Faraone per proporgli il prolugamento del contratto in scadenza a giugno 2020. L'attuale direttore sportivo giallorosso è rientrato da poco dal summit negli Usa con il presidente Pallotta e sicuramente avranno parlato anche di questo con l'ex Milan che ha già dato la sua disponibilità.


Ranieri punta ancora su Kluivert. L'olandese favorito su Under nel match contro l'Inter

Justin Kluivert favorito su Cengiz Under per una maglia da titolare contro l'Inter. A riferirlo è l'emittente satellitare Sky Sport e quindi l'olandese potrebbe esser il prescelto per giocare esterno destro nel tridente dietro Dzeko. Altra dimostrazione della stima di Claudio Ranieri verso l'ex Ajax che ha fatto notevoli progressi dall'arrivo del tecnico romano.


Fazio: "Contro Samp ed Udinese squadra compatta. Ranieri ha esperienza e sa tirare fuori il meglio"

Federico Fazio, centrale difensivo giallorosso, è stato intervistato per il programma Match Preview in onda su Roma TV. Queste le sue dichiarazioni:

Dopo il successo ottenuto contro la Samp, sabato è arrivata un’altra importante vittoria contro l’Udinese: sei punti che hanno riportato la Roma in piena corsa per conquistare un posto in Champions League?
Sì, la partita contro la Sampdoria e quella contro l’Udinese in casa ci hanno fatto fare sei punti fondamentali per rientrare nella lotta tra i primi, era molto importante vincere e ora siamo lì con le altre per lottare e puntare ai primi quattro posti, che è il nostro obiettivo principale”.

Due vittorie e due partite senza subire gol. Sintomo di una ritrovata compattezza di squadra.
È importante non subire gol e si è visto nelle ultime due partite; in campo c’era una squadra compatta con carattere e voglia di vincere. Siamo nella fase finale della stagione e si decide tutto, ci aspettano sei finali”.

C’è la sensazione, in queste due ultime partite, che la squadra abbia più consapevolezza. Che sia più pronta a soffrire e a combattere…
Sì la squadra ha giocato con determinazione, cattiveria e tanta voglia di vincere. Abbiamo lottato fino all’ultimo minuto, fino all’ultima giocata non abbiamo mollato. In queste poche gare si decide tutto”.

In questo senso è stato importante l’approccio di Claudio Ranieri. Su cosa ha fatto leva il mister e su cosa insiste di più?
Ha lavorato molto in allenamento. È importante giocare da squadra, aiutarsi in campo. In campo ci siamo noi, undici giocatori insieme a chi va in panchina, siamo un gruppo, alla fine contiamo noi, dobbiamo aiutarci, parlare, comunicare… tutti insieme”.

L’importanza di comunicare… cosa vi ha detto Ranieri”
È un allenatore di grande esperienza e sa tirare fuori il meglio da noi. Siamo un gruppo di giocatori forti e dobbiamo dimostrarlo in campo. Si è visto in queste due gare, se continuiamo ad allenarci forte si vedrà in campo”.

A livello personale anche lei, come del resto tutta la squadra, non avete avuto il rendimento delle passate stagioni.  
Sì, è vero ma siamo lì, consapevoli che, per raggiungere l’obiettivo, l’importante arriva adesso. Due mesi, sei partite fondamentali”.

Nelle ultime due gare però, abbiamo rivisto il Fazio migliore?
Abbiamo avuto una stagione con tanti infortunati, però la squadra non ha mollato e ora dobbiamo cercare di fare più punti possibili, dobbiamo dare il massimo, più del massimo, tutti, non solo io”.

E abbiamo rivisto anche una coppia affidabile e di grande esperienza: Fazio-Manolas.
Quello che conta è l’obiettivo. Se gioco io o altro non importa, serve solo dare il massimo. Ci sono diciotto punti in palio, cercheremo di prenderne il più possibile”.

A proposito di prestazioni personali, contro l’Udinese abbiamo visto un’ottima prova di Marcano.
Sì, Marcano ha fatto una buona gara e anche tutta la squadra. È un professionista, ha esperienza e sa che il calcio è così, ma è difficile non giocare, allenarti bene per farti trovare pronto”.

La Sampdoria, l’Udinese e ora l’Inter. Uno scontro diretto per la qualificazione alla Champions League.
Vero, ho detto che mancano sei finali, ma la gara di Milano è molto importante, un risultato positivo darebbe una grande fiducia alla squadra. Come nelle ultime due partite dobbiamo fare attenzione a non prendere gol e poi andare avanti partita dopo partita”.

Che partita sarà?
Sarà tosta, anche loro sono consapevoli della loro forza e di quello che c’è in palio in queste sei gare, hanno esperienza e un grande allenatore che tira fuori il massimo dai suoi giocatori. Andiamo a Milano per tre punti fondamentali”.

La Roma su cosa dovrà puntare?
Per vincere ci vuole determinazione, cattiveria e voglia di lottare insieme. Lo dimostreremo a Milano. Non prendere gol e giocare così”.

Contro i nerazzurri potresti collezionare la gara numero 100 in campionato. Un traguardo importante.
Non lo sapevo, da tre anni è un onore per me indossare questa maglia”.


Conte: "L'intensità che c'è in Inghilterra è nettamente superiore all'Italia. Al momento, non so dove andrò a giugno"

Antonio Conte, ex allenatore del Chelsea, è tra i più richiesti in vista della prossima stagione, era ospite questa sera nel corso della trasmissione di Alessandro Cattelan, EPCC, in onda su Sky. Queste le sue dichiarazioni:

In questo momento che cosa stai facendo?
"Vivo ancora a Londra, abbiamo voluto dare una opportunità alla bambina di imparare l’inglese. Viviamo a Cobham, in campagna, dove si allena il Chelsea, quindi non c’è tantissimo da fare: passo tanto tempo sul divano a guadare partite e serie tv".

Come giudichi l’esperienza al Chelsea?
"E’ stata una esperienza importantissima per la mia carriera, un allenatore deve provare l’esperienza all’estero, altre culture e lingue. Sono soddisfatto, abbiamo vinto una Premier e giocato due finali di FA Cup in due anni".  

Differenze tra calcio italiano e inglese?
"Ce ne sono tante, soprattutto prima della partita in Italia è come entrare in chiesa, mentre in Inghilterra il magazziniere parte con musica a palla dopo l’annuncio della formazione. L’approccio non è stato semplice, ma poi ti abitui. Su dieci cose diverse, è impossibile cambiarle tutte. Anche a livello nutrizionale è tutto molto diverso".

Però corrono molto di più rispetto a quanto si vede in Italia...
"Effettivamente l’intensità che c’è lì è nettamente superiore, lo noti guardando le partite italiane e inglesi, c’è sicuramente meno tattica, si gioca sempre alla garibaldina".

Con te in panchina l’Italia ha vissuto un Europeo entusiasmante...
"Si era creata davvero tanta unione tra di noi, si è pianto tanto nel momento della fine, era una decisione già presa".

Pensieri su Mazzone...
"E’ stato uno dei miei maestri, mi ha insegnato tanto così come Fascetti. Personaggio tosto, passionale".

Mourinho e il gesto del Triplete?
"Il pubblico dovrebbe rispettare l’allenatore. Comunque lui ha fatto il Triplete e con quel gesto ha detto la verità".

I gesti di Simeone-CR7 nell’ottavo tra Atletico e Juve?
"E’ il tipico esempio a cui bisogna fare grande attenzione, ci dobbiamo ricordare che quello che diciamo e che facciamo durante la partita viene visto. Io penso che Ronaldo abbia risposto dicendo che gli attributi loro li avevano ancora più grossi, il gesto di Simeone li ha stimolati".

Dove andrai a giugno?
"Vorrei saperlo anche io! Non lo so al momento. Andrei in una squadra con un progetto che mi convince".


Stop di due/tre settimane per Dybala. Dovrebbe farcela per la Roma

Brutte notizie in casa Juventus, dove oltre a Khedira si ferma anche Dybala. L'argentino si è sottoposto ad accertamenti che, come riferito da Sky Sport, ne hanno evidenziato una lesione. Lo stop previsto è di circa due/tre settimane che, se confermate, non dovrebbero compromettere la sua presenza il 12 maggio contro la Roma.


Europa League, Napoli eliminato. In semifinale Arsenal, Chelsea, Valencia ed Eintracht

Sono terminati i ritorni dei quarti di finale di Europa League, che hanno fatto registrare l'eliminazione del Napoli dalla competizione. Un Napoli poco incisivo che cade per 1-0 al San Paolo causa la rete al 36' di Lacazette.
Con l'Arsenal accedono alle semifinali anche Valencia, Chelsea ed Eintracht Francoforte.
Tutto facile per il Valencia che batte 2-0 il Villareal nel derby spagnolo. Marcatori Latorre (13') e Parejo (54').
Valanga di gol a Stamford Bridge tra Chelsea e Slavia Praga. I Blues partono forte ed in 17 minuti ne fanno tre con Pedro, Deli (autogol) e Giroud. Soucek riapre i giochi ma Pedro un minuto dopo riporta la differenza a tre reti. Nella ripresa lo Slavia Praga prova l'impresa e ne segna due con Sevcik; ma non basta per passare il turno con il Chelsea che può festeggiare.
Ribaltone a Francoforte dove l'Eintracht batte 2-0 il Benfica dopo il 4-2 in Portogallo. Di Kostic e Rode le reti che permettono al club tedesco di compiere l'impresa.


Il doppio ex di Inter-Roma – Marco Branca

INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI - Marco Branca da Grosseto e la Roma: una delle storie d'amore calcistiche probabilmente più brevi da quando questo sport è stato inventato.

Il centravanti, classe 1965, dopo circa tredici anni tra Cagliari, Udine, Genova (sponda Samp), Firenze e Parma, arriva nella Capitale.

Siamo nell'estate del 1995 e si tratta di una delle prime campagne acquisti dell'era di Franco Sensi, che preleva il calciatore dalla società di Tanzi grazie a quello che viene ritenuto da molti addetti ai lavori un grande 'colpo' di mercato.

Un attacco con Balbo, Fonseca, Branca ed un giovane Totti, in effetti, non in molti possono vantarlo, almeno in Italia.

Il trentenne si dice "entusiasta" del trasferimento per bocca di Giambattista Pastorello, direttore generale del Parma.

Proprio attorno a questo fatto, nasce una querelle narrata dai cronisti dell'epoca: l'avvocato Pasqualin, procuratore di Marco Branca, dopo aver trovato l'accordo con la Roma sul contratto del giocatore, ha trascorso mesi e mesi immerso in un gioco estenuante, fatto di offerte e controfferte, vere o presunte, e di trattative mai andate in porto, come quella dell'Inter.

Pasqualin resta senza parole all'annuncio di Pastorello, salvo poi rispondere: “La dichiarazione di Pastorello mi sembra inopportuna”. Inizia qui quello che venne definito "un divertente teatrino a due". La realtà è che Pasqualin in quel momento evidentemente spera ancora in un'offerta dell'Inter, meta probabilmente più gradita al ragazzo: "Parlo di dichiarazione non opportuna poiché ritengo che sia meglio evitare l'annuncio di un affare senza avere l'assenso del giocatore' .

Pastorello esplode a questo punto: "Ma io con Branca ho parlato!". Pasqualin ribatte: "Ci credo, te l' ho passato io al telefono. Ma non bastano due parole dette al volo". Pastorello è stufo e allora alza la voce, mantenendo però il sorriso sulle labbra: "Quindi io ti dico che Branca giocherà nel Parma, vedrai se non ho ragione. E credo di averti fatto un piacere, visto che con questa storia ti hanno preso in giro per mesi e mesi" .

In conclusione, Pasqualin abbassa gli occhi e fila via.

In questo contesto, Branca arriva alla Roma di Carletto Mazzone.

Non lo scenario migliore per iniziare una nuova avventura.

Il resto è evidentemente figlio di quanto già emerso nel litigio tra il ds del Parma ed il procuratore di Branca.

L'attaccante disputa nella Capitale soltanto sette partite (segnando due gol, entrambi in trasferta, contro Sampdoria e Torino) e poi fa le valigie per la tanto sospirata destinazione voluta anche da Pasqualin: l'Inter di Moratti.

I nerazzurri prelevano Branca in cambio di un conguaglio economica e la metà del cartellino di una giovane promessa del club meneghino: Marco Delvecchio.

Quest'ultimo, che diventerà una vera leggenda del club giallorosso, ha poi raccontato un simpatico aneddoto in merito alla vicenda: "Ero in Under 21, mi chiamarono e mi dissero che mi dovevo trasferire a Roma per via di uno scambio con Branca. Pochi giorni prima, Moratti mi aveva assicurato che fossi incedibile. Ero stupito e amareggiato e ci rimasi male. Misi però poco a dimenticare e ambientarmi. Devo anzi ringraziare, alla fine, Moratti perché mi diede la possibilità di fare una carriera che forse all'Inter non avrei fatto".

SI può dire che, nonostante tutto, Branca e Pasqualin hanno lasciato alla Roma un grande dono: l'acquisto di uno dei protagonisti dello scudetto del 2001.

 


El Shaarawy-Perotti, stesso ruolo annata diversa ma piena di infortuni

INSIDEROMA.COM - MASSIMO DE CARIDI - Entra El Shaarawy, esce Perotti e viceversa. Mancano 6 giornate al termine della stagione e questi 2 giocatori hanno sempre dovuto combattere con guai fisici che ne hanno impedito una continuità di rendimento. Il Faraone, però, è riuscito a giocare un pò di più ed in campionato è tuttora il capocannoniere della squadra. L'argentino, invece, ogni qualvolta sembrava pronto a tornare per esser utile alla causa, ha avuto una ricaduta.

Le assenze di entrambi si sono fatte sentire, perché il terzo incomodo Justin Kluivert si è dimostrato troppo acerbo e non ancora in grado di reggere la pressione della serie A, anche se con l'avvento di Ranieri ha finalmente trovato una buona continuità di prestazioni ed è anche migliorato in applicazione e dedizione alla causa. 

La fascia sinistra offensiva ha però bisogno del dinamismo di El Shaarawy, della sua determinazione, dei raddoppi difensivi, di assist vincenti come quello fatto a Dzeko contro l'Udinese ma anche dei gol dell'ex attaccante del Milan così come della fantasia de El Monito, delle sue giocate, dei dribbling e della sua freddezza dal dischetto, anche se quest'anno è stato ben sostituito in questo sia da De Rossi che da Kolarov. 

Non si sa ancora se entrambi resteranno in giallorosso il prossimo anno. El Sha ha è in scadenza nel 2020 e non è ancora arrivato il rinnovo e Perotti ha offerte dall'Argentina pur avendo dichiarato più volte di voler onorare il suo di contratto che scade nel 2021. Una cosa è certa: non sono loro i problemi della Roma, anzi. Se fossero nelle condizioni di giocare sempre senza infortuni a perseguitarli, sarebbero delle importanti risorse pure per la rosa del prossimo anno. Intanto, però, c'è da raggiungere un obiettivo e bisogna lottare sino alla fine per conquistarlo.


Verso Inter-Roma, tutti gli intrecci di mercato: Conte, Sarri e Dzeko

INSIDEROMA.COM – ILARIA PROIETTI – Se l’Inter è (quasi) certa di essersi assicurata un posto in Champions League, la Roma sta lottando per rimanere in corsa. Sabato sera, a San Siro, le due squadre si affronteranno alla caccia di punti preziosi. Il match sarà caratterizzato da più di una vecchia conoscenza per entrambe le parti: Nainggolan, in primis, arrivato a Milano in estate. Il Ninja, così come i tifosi giallorossi, sembra aver mal digerito il trasferimento in nerazzurro e non ha risparmiato nel corso dei mesi qualche stoccata al veleno nei confronti del club e, soprattutto, nei confronti dell’ormai ex diesse Monchi, artefice della cessione del belga. L’Inter ritroverà, con più di un solo pizzico di rimpianto, l’astro nascente Zaniolo, arrivato nella Capitale proprio nell’operazione Nainggolan. Il classe ’99, asso nella manica dei giallorossi, fino allo scorso anno militava nella Primavera nerazzurra, ma col suo trasferimento alla Roma ha trovato sia la Champions League sia la Serie A. Altra vecchia conoscenza giallorossa è il tecnico Luciano Spalletti, che ha concluso la sua seconda avventura alla Roma due stagioni fa.

Ad accomunare i due club ci sono anche le grandi manovre di calciomercato. Le voci delle ultime settimane hanno rivelato più di un nome di interesse comune per le due squadre, a partire dall’allenatore per la prossima stagione. Claudio Ranieri sarà solo un traghettatore per la Roma e Spalletti potrebbe aver fatto il suo tempo sulla panchina nerazzurra. La partenza del tecnico di Certaldo, però, non sarebbe affatto scontata nel caso l’Inter dovesse aggiudicarsi il quarto posto e la conseguente qualificazione in Champions League per il secondo anno consecutivo. Lo spettro di Antonio Conte, però, sembra aleggiare già dalle parti di Appiano Gentile: da mesi ormai si vocifera che l’ex Chelsea, attualmente libero da ingaggio, sarebbe diventato il nuovo tecnico nerazzurro. Anche la Roma ha messo gli occhi su Conte – nome che in società sembrerebbe mettere d’accordo tutti – ma la strada che separa i giallorossi dal tecnico è lunga e lastricata di ostacoli: uno su tutti, l’ingaggio troppo elevato. Totti, però, ci ha messo lo zampino e starebbe cercando in tutti i modi di convincere l'ex compagno di nazionale a trasferirsi a Roma. A frenare le speranze delle due italiane, inoltre, è l’offerta da capogiro presentata dal Bayern Monaco per l’ex Juve.

Altro nome che gravita intorno ai due club è quello di Maurizio Sarri, ora sulla panchina del Chelsea, profilo fortemente voluto da Franco Baldini. Se i Blues lo liberassero a fine stagione, l’ex Napoli prenderebbe in considerazione l’offerta della Roma, anche sarà difficile pareggiare i sei milioni che attualmente guadagna a Londra. Nei giorni scorsi, però, per Sarri sarebbe spuntata anche la concorrenza dell’Inter.

Nel mirino dei nerazzurri è finito anche Edin Dzeko. La Roma non è intenzionata a rinnovare il contratto al centravanti, nonostante la volontà del giocatore, che ha chiesto al club un triennale da 5 milioni netti a stagione. Cifre considerevoli per un 33enne, la società è intenzionata a cedere l’attaccante bosniaco in estate per evitare che possa svincolarsi a parametro zero il prossimo anno allo scadere del contratto. L’Inter cerca l’affare, mentre la Roma valuta Dzeko poco meno di 30 milioni. Sul cigno di Sarajevo è da segnalare anche la concorrenza del West Ham, seriamente intenzionato a riportare il giocatore in Premier League.