Cena Monchi-Di Francesco Il duo si ricompone a Siviglia

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Una semplice visita di cortesia a un amico o un primo contatto di lavoro? Questa la domanda rimasta nell’aria di Siviglia dopo l’apparizione in città di Eusebio Di Francesco. Una decina di giorni fa il nome dell’ex allenatore della Roma era entrato nella lista dei candidati alla panchina del Siviglia per la prossima stagione. Voce che non aveva però trovato conferme, pur sostenuta dall’ottimo rapporto con Monchi, attuale plenipotenziario del club. Nel fine settimana però i due amici si sono visti. Il dirigente ha invitato Di Francesco nella sua città per godersi una partita speciale, il derby che sabato sera al Sanchez Pizjuan il Siviglia ha vinto 3-­2. L’ex allenatore della Roma ha visto la partita in un palco del club. La vittoria sul Betis andava festeggiata: Monchi e Di Francesco sono andati a cena e poi in un locale a bere qualcosa. (…).. Al momento il tecnico è Caparros, che aveva iniziato l’anno come d.s. prendendo Machin, da poco esonerato e sostituito dallo stesso d.s. E Caparros ha rivitalizzato il Siviglia riportandolo al prezioso quarto posto ma ha anche annunciato di soffrire di leucemia cronica: sembra impossibile pensare di vederlo in panchina il prossimo anno.


L’Atletico Madrid su Manolas. Under piace a Lione e Marsiglia

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Vero che le gerarchie sono cambiate, ma a Trigoria è dispiaciuto vedere Olsen dolorante per un colpo ad una spalla subito in allenamento. I controlli strumentali subito effettuati hanno però escluso problemi e quindi, dietro Mirante, sabato potrebbe esserci il portiere svedese. (…). Ma ovviamente, avvicinandosi la fine della stagione, tiene banco anche il calcio mercato. Tra i nomi caldi c’è anche quello di Under che, insieme a Manolas, è il primo candidato alla cessione per raggranellare quei circa 45 milioni di plusvalenze che occorrono entro il 30 giugno. E se il difensore greco piace (anche) all’Atletico Madrid, l’attaccante turco sembra interessare al campionato francese. Da Oltralpe, infatti, rimbalza la notizia di un interessamento da parte del Lione e del Marsiglia. Ma si tratta solo delle prime mosse.


Kolarov contro il tabù Inter. E nel suo futuro...

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Sabato a San Siro Kolarov tornerà regolarmente al suo posto. Che poi è quello di cursore sulla fascia sinistra, spesso regista aggiunto, di certo uomo fondamentale dentro e fuori il campo, per qualità e carisma. Insomma, una bella notizia per Claudio Ranieri, che contro l’Udinese lì ci ha dovuto adattare lo spagnolo Ivan Marcano che non è proprio la stessa cosa. Ed una bella notizia anche per lo stesso Kolarov, che con l’Inter ha un discorso aperto da tempo. (…). In campionato il terzino serbo non ha mai sconfitto i nerazzurri, con un bilancio negativo di tre pareggi e sei sconfitte in nove confronti diretti. Un ruolino terribile, addolcito solo dalla vittoria nella Supercoppa italiana del 2009 (con la Lazio) e completato da un’altra sconfitta, stavolta in una semifinale di Coppa Italia. Insomma, in undici partite una sola vittoria e sette sconfitte. (…). Tra l’altro, Aleksandar vuole chiudere al meglio la stagione e dimostrare alla Roma di poter ancora contare a lungo su di lui. A Trigoria, infatti, nel suo ruolo hanno intenzione di riportare indietro Luca Pellegrini (in prestito da gennaio al Cagliari), ma stanno valutando anche la pista che porta a Cristiano Biraghi, terzino sinistro della Fiorentina e della Nazionale di Roberto Mancini. Kolarov permettendo, però. Perché il serbo ha un contratto fino al 2020 ma gli piacerebbe allungarlo di una stagione, magari anche spalmando una parte dell’ingaggio. (…). Poi l’idea di Kolarov è di chiudere la carriera proprio in Serbia, magari anche al Partizan Belgrado, il club per il quale si è già speso in prima persona nei mesi scorsi, quando da capitano della Nazionale ha fatto da mediatore tra la società serba e il suo agente, Sergio Berti, per una pendenza di circa 250mila euro che il club doveva a Berti ai tempi dell’affare Ljajic. E se il Partizan (attualmente terzo nella Super Liga serba, alle spalle della Stella Rossa e del Radnicki Nis) otterrà la licenza Uefa per partecipare alle prossime coppe europee, sarà anche grazie a quella mediazione di Kolarov, visto che Berti si era rivolto all’Uefa per ottenere quanto riteneva dovuto. Ecco perché in Serbia in tanti ritengono che abbia anche il profilo per fare il dirigente ad alti livelli, qualcuno pensa anche che sia l’uomo giusto per essere il futuro presidente della federazione calcistica.


De Rossi in Spagna per guarire prima. Nzonzi recuperato

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Daniele De Rossi le sta tentando tutte per mettere alle spalle una stagione terribile dal punto di vista fisico e dare una mano ai compagni in vista della volata Champions e per questo ieri è volato in Catalogna alla clinica Corachan, che ormai è diventata una struttura di fiducia. (…). Accompagnato dal dottor Vincenzo Costa, medico della Primavera che dopo l’addio di Del Vescovo lavora a stretto contatto con Causarano, responsabile della prima squadra, è partito in mattinata per poi rientrare a Roma nel tardo pomeriggio. Da Trigoria non arrivano indicazioni ufficiali su cosa farà ora il capitano, di certo la terapia riparativa che ha aiutato Pastore e Perotti potrebbe dare una mano concreta anche a lui. (…). Certamente, a Milano Daniele non ci sarà, ma Ranieri potrebbe e dovrebbe riavere a disposizione Nzonzi. Il campione del Mondo francese, out contro l’Udinese per un’infiammazione al ginocchio accusata durante la rifinitura, domani o al massimo giovedì tornerà ad allenarsi con i compagni, pronto a prenotare un posto per San Siro. Se, come sembra, Cristante ha il posto assicurato, Nzonzi si gioca l’altra maglia con Lorenzo Pellegrini.


Inter-Roma, c’è in palio la Champions

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Come le misuri, le prestazioni di un calciatore? Dai gol? Dagli assist, dai colpi di tacco? Pensateci, la risposta è semplice. Dalle aspettative, solo dalle aspettative. Qui parte e qui finisce tutto. Radja Nainggolan e Nicolò Zaniolo potrebbero fare da laboratorio per l’esperimento, e il risultato confermerebbe in pieno la teoria. La storiella la puoi riassumere in poche righe: il tanto che l’Inter si aspettava la scorsa estate da Nainggolan è parente strettissimo della delusione senza confini per un rendimento scadente, condizionato da infortuni, sospensioni, messaggi vocali, il tutto fino alla fine del 2018. Il poco che la Roma pensava di chiedere a Zaniolo è la premessa ideale della sorpresa per l’esplosione di un gioiello che ha bisogno dell’aiuto solo per farsi accompagnare a Trigoria, per il resto fa tutto da solo. (…).Occhio, il laboratorio mica s’è chiuso. Perché il Ninja tornato dentro l’Inter, guida simbolica di una squadra che ha 6 punti in più della Roma, più undici se il punto di partenza è il +5 giallorosso alla fine della scorsa stagione. E ci è tornato quando era dato per perso, quando l’Inter pareva essersi abituata a fare a meno di lui. Eccola, la risposta nerazzurra a un affare che ha condizionato a lungo i giudizi sul mercato della scorsa estate. Lo zuccherino è giusto qui, non cancella il rimpianto ma un filo appena lo alleggerisce: l’Inter s’è tenuta il 15% sulla futura rivendita; almeno qui la crescita di Zaniolo non sarà elemento negativo. (…).Ma davvero si tratta di una storia del tipo “La Bella e la Bestia”? Certo, oltre alle aspettative, il costo del cartellino (4,3 milioni), oltre all’età, sancisce il «game, set and match» a favore del 19enne giallorosso, ma è normale che quando non è ancora terminato il processo di crescita strutturale si possa pagare il continuo utilizzo, come sta succedendo a Nicolò. Dal 7 novembre in poi, infatti, il ragazzo è stato sempre utilizzato e praticamente sempre da titolare, tranne quando (ad esempio col Napoli) ha avuto dei problemi fisici. Non basta. Tutti gli addetti ai lavori sono concordi sul fatto che il suo impiego sulla fascia limiti Zaniolo, e lo stesso Ranieri – appena arrivato alla Roma – aveva detto che preferiva impiegarlo da mezzala o trequartista. La contingenza però lo ha riportato spesso a collocarlo nel ruolo di ala «sui generis», e forse questo ha tolto smalto alle ultime prestazioni dell’ex interista. Lentamente, poi, Zaniolo sta scoprendo un po’ anche l’altra faccia di Roma. (…). È bastato che Nicolò dicesse sul suo futuro un innocuo «vedremo» per far sollevare un vespaio di polemiche, tanto da costringerlo il giorno successivo a fare una precisazione sui social e a far intervenire papà Igor a spiegare compiutamente il progetto che c’è intorno al ragazzo. Che resta sempre lo stesso. Ovvero: rinnovare con la Roma fino al 2024, guadagnando circa 2 milioni più premi. Tutto questo, dicendo di no ai 50 milioni offerti da Juventus, Real Madrid, Manchester City e Bayern Monaco. Dopo Pasqua l’agente Vigorelli tornerà a rivedersi col club per fare il punto.


Torna di moda il made in Italy. Ora Massara va in risalita

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Quella che fino a una settimana fa sembrava la soluzione più accreditata (la scelta di Campos, con Massara a fargli da spalla) oggi è forse l’ipotesi meno probabile. Un po’ perché non tutti dentro Trigoria sono convinti di creare un ulteriore centro di potere lontano dalla Capitale (esattamente a Montecarlo, dove Campos ha la sua residenza e dove vuole restare a vivere), un po’ perché lo stesso Campos forse non è poi così convinto di accettare l’eventuale offerta della Roma. Ieri, infatti, dalla Francia sono rimbalzate le frasi del presidente del Lilla, Gerard Lopez, rilasciate ad un’emittente radiofonica. «Sono sicuro che Luis Campos resterà con noi, (…) È vero che qualche club ha provato a portarcelo via, a scipparcelo, ma lui non partirà. E lavorerà ancora per molti anni con noi». Frasi che sembrano quasi una pietra tombale sull’eventuale sbarco di Campos a Roma, anche se poi l’ultima parola – in tal senso – non è stata ancora detta. (…).Le trattative, il mercato in uscita ed in entrata (il nome nuovo è Biraghi come possibile terzino sinistro), i rinnovi di contratto. Di tutto questo hanno parlato in questi due giorni a Boston il presidente Pallotta, lo stesso Massara (che lascerà gli Usa nella giornata di oggi) e Franco Baldini, il consulente personale del numero uno giallorosso. Agli incontri, poi, era presente anche Francesco Calvo, l’uomo del marketing giallorosso, con cui Pallotta ha ovviamente discusso di altro e cioè di strategie commerciali. Massara, dunque, rientrerà oggi con un mandato semiufficiale e la certezza che Pallotta vuole andare avanti con lui. Anche se poi bisogna sempre tenere in considerazione anche la variabile Petrachi, il d.s. che nelle ultime stagioni ha portato in alto il Torino, garantendogli anche interessanti introiti economici. E allora, tra Pasqua e la fine di aprile dovrebbe esserci anche l’attesa fumata bianca.


Gravina: «Titolo sportivo. No al valore economico»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Una nuova legge quadro sullo sport che armonizzi le vecchie legislazioni. Il no al valore economico della cessione del titolo sportivo per le società professionistiche. Un profilo più definito per la figura del calciatore che sta a metà fra il professionismo e il dilettantismo, assicurando vantaggi fiscali a chi investe per aiutare il «dopo carriera» degli sportivi. Sono i tre punti toccati da Gabriele Gravina nel corso dell’audizione presso la commissione istruzione della Camera. (…).I tre temi saranno oggetto anche della discussione di oggi nel Consiglio federale, che affronterà pure il tema del cosiddetto diritto di «recompra». Un discorso su cui non si dovrebbe arrivare alla completa cancellazione della norma, ma a una limitazione dei suoi effetti, impedendo che sia messa immediatamente a bilancio la plusvalenza. (…).Oggi nel Consiglio federale si dovrebbero approvare anche le norme relative al ruolo degli agenti dei calciatori, altro tema del disegno di legge in discussione alla Camera.


Borja ok. E anche Brozo spera

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Le sensazioni erano positive già due giorni fa, ieri è arrivata la conferma: nessuna lesione muscolare per Borja Valero. Lo spagnolo si allenerà a parte anche oggi, ma potrebbe essere a disposizione sabato per la gara con la Roma, almeno per la panchina. Assai più complicato, ma non da escludere, che ci riesca anche Brozovic, che ieri è tornato a correre e sta accelerando i tempi del recupero: nella peggiore delle ipotesi con la Juve ci sarà.


Oggi Nzonzi ritorna in gruppo

CORRIERE DELLA SERA - Daniele De Rossi è volato ieri a Barcellona per un consulto nella clinica Corachan, diventata ormai un punto di riferimento per i muscoli dei calciatori giallorossi. (...). Se De Rossi sarà sicuramente out sabato sera a San Siro contro l’Inter, ci sono buone speranze che Ranieri possa recuperare Steven Nzonzi. Il centrocampista francese, tra oggi e domani, tornerà ad allenarsi con il gruppo e sarà sicuramente convocato. Toccherà poi al tecnico decidere se schierarlo dal primo minuto o tenerlo in panchina confermando la coppia Cristante-Pellegrini - più Zaniolo nel ruolo di trequartista - che ha finito il match contro l’Udinese. Riposo programmato ieri per Olsen, che due giorni fa ha subìto un colpo alla spalla.


Il Lille stoppa Campos. La Roma è più made in Italy

CORRIERE DELLA SERA - Gerard Lopez, presidente del Lille secondo nel campionato francese, intercettato ai microfoni di Radio Montecarlo Sport ha detto la sua sulla trattativa tra la Roma e il direttore sportivo Campos: «Sono sicuro che Luis resterà con noi, (...)». Luis Campos, in realtà, è un dirigente atipico. Ama lavorare con un gruppo ristretto di collaboratori ed è più simile a un consulente che a un vero e proprio tesserato. Un ruolo che la Roma di James Pallotta gli permetterebbe di esercitare appieno, lavorando dal Principato di Monaco, in sinergia con Ricky Massara a Trigoria. Questa era la prima idea da proporre all’attuale d.s. giallorosso, che ha ereditato il suo ruolo dal transfuga Monchi. Nella manica di Pallotta, però, c’era anche il «piano B» che tanto piace al presidente bostoniano. E che è tornato di grande attualità con i problemi sorti per portare Campos alla corte giallorossa. Le quotazioni di Massara come titolare unico del ruolo di d.s., insomma, si sono notevolmente alzate. Una strada più italiana anche per l’allenatore: il sogno resta Sarri, più concreta l’ipotesi Giampaolo, ma se Ranieri portasse la Roma al quarto posto non è esclusa la grande sorpresa della conferma. (...). La stampa spagnola parla di un interessamento dell’Atletico Madrid per Manolas, identificato come l’erede di Godin. Il greco ha una clausola rescissoria attaccabile (36 milioni) così come Lorenzo Pellegrini (30, pagabili in due annualità). Il lavoro per il prossimo direttore sportivo, chiunque sia, non manca di sicuro.(...). Incertezza anche tra gli attaccanti: Dzeko ha un solo anno di contratto, così come El Shaarawy; Schick resta un mistero. Non sarà semplice liberarsi di giocatori con contratti inversamente proporzionali al loro rendimento: Pastore, Nzonzi e Olsen.


Totti chiama Conte alla Roma

IL TEMPO - AUSTINI - Nessun incontro, nessun pressing. Per ora solo messaggi, che quando il mittente si chiama Francesco Totti, assumono comunque un valore diverso: anche l'ex capitano sta dando il suo contributo nel corteggiamento iniziato dalla Roma nei confronti di Antonio Conte. Hanno giocato insieme l'Europeo nel 2000, con i club sono stati sempre rivali ma tra i due c'è quel feeling e quel rispetto quasi naturale tra i «grandi» nel calcio. Alla fine dei Roma-Juventus, quando Conte allenava ancora i bianconeri, non sono mai mancati i saluti in campo e fuori. Idem quando i giallorossi hanno affrontato l'anno scorso il Chelsea in Champions e Totti aveva appena iniziato la carriera da dirigente. E ora l'ex capitano romanista ha recapitato, anche indirettamente, il suo totale apprezzamento per un eventuale approdo dell'ex ct azzurro a Trigoria. Oltre a lui, occhio al ruolo degli altri romani De Rossi e Florenzi, allenati da Conte in Nazionale e pronti a dare il loro contributo come ulteriori «sponsor». Non basta questo a convincere il pugliese, ma aiuta a creare un clima cordiale tra due parti che al momento si sono appena sfiorate. Un dirigente della Roma ha incontrato Conte in Toscana, gli ha chiesto quali sono i suoi programmi e ha detto chiaramente al tecnico di considerare la Capitale come un'opzione possibile. Il leccese ha ascoltato, ringraziato, spiegato quali saranno i parametri della sua scelta e dato appuntamento alle prossime settimane al club di Pallotta, qualora si creassero le condizioni per mettersi seduti a discutere sul serio. Ad oggi ci sono altre possibilità più prestigiose che si potrebbero aprire dinanzi a Conte: dal clamoroso ritorno alla Juventus in caso di un addio di Allegri, all'approdo all'Inter o, più difficile, al Milan. Oppure una nuova panchina all'estero come quella del Bayern Monaco che finora si è limitato a un sondaggio. La Roma, dal canto suo, ha iniziato a studiare un piano per convincere Conte che tocca vari aspetti, da quello finanziario, al mercato, alla riorganizzazione dello staff, punti sul quale l'allenatore vorrebbe avere voce in capitolo per garantirsi la certezza di poter quantomeno competere per vincere.

A Boston, fino alla tarda notte italiana, Pallotta ha continuato a buttare giù i programmi con Massara e Baldini. La novità emersa ieri è il ribasso delle quotazioni di Campos - l'uomo indicato al presidente dallo stesso Baldini - come innesto nell'area sportiva della Roma. Il presidente del Lille si è sbilanciato: «Sono sicuro che Luis resterà con noi. E -ha detto Gerard Lopez - così come il nostro tecnico. Qualcuno ha provato a "scipparlo" al club, ma non partirà. Lavorerà ancora per anni con noi». Non è solo il Lille a frenare l'approdo del consulente di mercato portoghese, che teoricamente da libero professionista potrebbe lavorare per entrambi i club. Non ha l'abilitazione da direttore sportivo, non intende lasciare la sua residenza a Montecarlo e sarebbe quindi un altro «dirigente a distanza» come Baldini, col rischio di ingolfare ulteriormente la macchina decisionale. Oggi se ne saprà molto di più e l'impressione è che si vada verso la conferma di Massara - rientra in serata - come direttore sportivo, ma non è ancora detto che non ci siano altri innesti al suo fianco. Pallotta, oltre a Campos, nelle settimane scorse ha incontrato a Boston anche Petrachi che rimane in corsa. A maggior ragione se dovesse arrivare il suo amico Conte.


De Rossi si cura a Barcellona per tornare prima

IL TEMPO - BIAFORA - Toccata e fuga a Barcellona per De Rossi. Il centrocampista della Roma si è rivolto ieri alla clinica Corachan, tornando in Italia in serata. Il capitano ha rimediato una lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia destra nel corso della partita con l'Udinese e, come fatto già da diversi compagni di squadra durante l'anno, si è sottoposto ad una terapia simile a quella basata sui fattori di crescita. L'obiettivo di De Rossi, accompagnato dal dottor Causarano e dall'ex medico sociale Del Vescovo, è quello di essere a disposizione con il Genoa (saltando soltanto le sfide con Inter e Cagliari), accorciando i tempi di guarigione delle fibre muscolari danneggiate grazie alle cure del centro medico catalano. Intanto a Trigoria continuano ad entrare ed uscire giocatori dall'infermeria. Questa volta è il turno di Olsen, che ieri non si è allenato per una contusione alla spalla, ma dovrebbe comunque recuperare per andare in panchina (il titolare è ormai Mirante) nel big match con l'Inter. Da monitorare anche la condizione di Perotti, limitatosi ad una seduta personalizzata in seguito al problema alla coscia. Buone notizie per Nzonzi: dopo aver lavorato individualmente nei primi due giorni della settimana a causa di un'infiammazione al ginocchio, oggi il francese tenterà di riunirsi al gruppo. Se la risposta sarà positiva tornerà tra i convocati. Ancora out Santon e Karsdorp.