Roma canta Grazie Olsen. Soffre contro il Bologna e resta in scia del Milan
GAZZETTA DELLO SPORT - Il vantaggio di giocare per ultima, con tutti gli altri risultati già sul tavolo, diventa timore per la Roma che però riesce a uscire dalle sue paure. (...) La Roma non perde in campionato dal 22 dicembre, 1-0 in casa della Juve: dopo quel giorno, in sette uscite 17 punti. Questo è il terzo successo consecutivo, Europa compresa: ma non dà l’indicazione di una maturità assicurata e duratura. Per ora conta che il Milan resti a un punto, l’Inter a cinque, ma che soprattutto Lazio e Atalanta siano state staccate. Il resto è da rivedere.
Il Bologna ha prevalso come occasioni, tiri in porta, padronanza del match. Se esce sconfitto deve incolpare il portiere Olsen, miracoloso in più di una scena, ma anche se stesso, perché troppi sbagli davanti alla porta vengono pagati. Come costano le sbadataggini di inizio ripresa, quando i rossoblù si fanno sorprendere nel cuore dell’area. Prima il rigore di Kolarov causato da Helander, dopo deliziosa combinazione tra El Shaarawy (colpo di tacco) e Dzeko. Poi l’aver lasciato libero Fazio su corner, per infilare il raddoppio. (...)
Sinisa è nero: “Assurdo, meritavamo di vincere”
GAZZETTA DELLO SPORT - La faccia di Mihajlovic è scura come nei giorni peggiori. «Già nel primo tempo ho pensato che se non facevamo gol, poi la Roma ci puniva. Ed è andata proprio così, ma è assurdo perdere una partita del genere, anche il pareggio ci stava stretto. Non posso dire nulla ai miei. Abbiamo avuto 10-12 occasioni e abbiamo fatto solo un gol, perciò possiamo solo migliorare. Come a San Siro, anche qui siamo scesi in campo per vincere. Con l’Inter siamo stati fortunati, non meritavamo di vincere e abbiamo vinto, stavolta è successo il contrario, ma se giochiamo così, le prossime le vinciamo. Olsen è stato bravo, noi magari un po’ meno davanti. Helander? Il rigore ci poteva stare. È un’ingenuità che mettiamo in conto, però sarei più preoccupato se avessimo pareggiato giocando male (...) ».
Difensori in gol e Olsen decisivo. Staccate Lazio e Atalanta
REPUBBLICA - FERRAZZA - Sono i gol di due difensori e le parate decisive di Olsen a regalare alla Roma il quinto posto solitario in classifica, a un solo punto dal Milan. Kolarov e Fazio spingono in discesa un lunedì sera più sofferto del dovuto contro il Bologna, con i tre punti che erano l’unico obiettivo di questo turno. E i tre punti sono arrivati. I giallorossi vincono 2-1 e staccano Atalanta e Lazio, reduci da due passi falsi nel weekend, avvicinandosi alla vitale zona Champions. Applausi alla rete su rigore del giocatore più contestato delle ultime settimane, quel Kolarov che non ha cercato la pace con i tifosi e continua a raccogliere il malumore di parte del tifo più caldo. Per il terzino è la settima rete stagionale in campionato, dato che lo mantiene nell’élite del calcio europeo, visto che è il difensore ad avere segnato di più nei cinque maggiori campionati in questa stagione. Ma quella che è cominciata ieri è una settimana corta, visto che, dopo la gara di ieri, la Roma scenderà nuovamente in campo sabato sera, a Frosinone, sette giorni prima il derby. Di Francesco deve centellinare energie e muscoli, per far trovare al meglio la squadra nella partita più sentita in città, calcolando che la Lazio arriverà quattro giorni prima della trasferta di Champions in Portogallo (nell’andata De Rossi e compagni hanno vinto 2-1).
È intanto Monchi, prima della sfida col Bologna, a tornare su Zaniolo, parlando della sovraesposizione mediatica del ragazzo». È normale sia così — ammette il ds spagnolo — e dobbiamo capire che a volte possono capitare cose che non si possono gestire. Dobbiamo stare tutti vicini al giocatore per farlo crescere in modo normale. Fino ad oggi ha avuto la testa giusta». A tal proposito, la mamma di Zaniolo, Francesca, ha precisato che «Nicolò si è arrabbiato molto per l’intervista alle Iene, non la voleva fare e hanno montato anche la sua sfuriata finale. Comunque sono contenta sia uscito il suo carattere. Io vivo per i miei figli e mi fa sorridere che qualcuno dica che lo sto destabilizzando». Poi su Dzeko, che la prossima estate entrerà nell’ultimo anno di contratto: «Adesso siamo con la testa sul presente. Edin sa quanto lo stimiamo e per noi è importante sapere che un giocatore come lui sta bene a Roma».
Il rigore c’è. Dubbi sulla rete rossoblu
GAZZETTA DELLO SPORT - Al 22’, sugli sviluppi di un angolo, Dzeko prova col destro ma colpisce il corpo di Mbaye. Al 30’ fallo di Florenzi su Santander non rilevato da Di Bello. Nella ripresa, all’8’ rigore alla Roma per l’intervento di Helander e Danilo su El Shaarawy: decisione giusta, confermata dopo silent check col Var Massa. Al 39’ rete di Sansone convalidata dopo valutazione del Var della posizione di Svanberg, considerata ininfluente: qualche dubbio.
Roma, prendi i punti e scappa: il Bologna gioca ma perde
CORRIERE DELLA SERA - Prendi i punti e scappa. Ci vuole l’umorismo di Woody Allen per sorridere di una Roma che ha giocato l’ennesima partita negativa contro una «piccola», trovando il successo solo sugli episodi, dopo essere stata dominata tatticamente dal Bologna di Mihajlovic, che ha vinto nettamente la sfida delle panchine ma è stato tradito dai troppi errori dei suoi e condannato dalla notte straordinaria di Olsen, di gran lunga il migliore dei giallorossi.
C’è tanto da migliorare per lottare contro Inter e Milan per la zona Champions e sarà opportuno che la Roma non
si accontenti della vittoria di ieri sera e analizzi bene il modo in cui è arrivata. Regge poco anche l’alibi delle assenze (Under, Schick, Karsdorp e El Shaarawy inizialmente in panchina, ma poi decisivo in campo nella ripresa) perché anche il Bologna ne aveva di pesanti: Palacio, Destro e soprattutto i due difensori Lyanco e Gonzalez, mal sostituiti da Helander, nefasto in occasione del rigore che ha portato al- l’1-0.
La fase difensiva giallorossa è sempre deficitaria: la Roma ha preso gol in 19 partite su 24. Dzeko non segna in campionato all’Olimpico dal 28 aprile 2018 (doppietta al Chievo) e anche questo è un grande problema. Un conto è vedere il centravanti della Champions e un altro, purtroppo molto diverso, quello che gioca la serie A. (...)
Roma, tanta sofferenza ma rimane in corsa. DiFra: “Contava vincere per la zona Champions”
CORRIERE DELLA SERA - Con grande sofferenza, concedendo troppe occasioni da gol al Bologna, ma la Roma ha portato a casa una vittoria fondamentale nella corsa al quarto posto, occupato dal Milan che mantiene un punto di vantaggio. Alla fine Di Francesco è soddisfatto solamente per il risultato. «Non dovevamo perdere la scia dei rossoneri - le parole del tecnico - che ha fatto un gran risultato a Bergamo, siamo stati bravi nel fare risultato, meno nella prestazione ma ci accontentiamo. Atalanta e Lazio? Le squadre in lotta per un posto in Champions sono sempre le stesse».
È stata una Roma dal doppio volto: irriconoscibile nel primo tempo, meglio nella ripresa. «All’inizio non eravamo in campo, e per questo devo fare i complimenti al Bologna. Abbiamo commesso troppi errori tecnici, ci sono state coperture individuali sbagliate, avremmo meritato di stare sotto. Capita però anche di vincere partite così, non mi è piaciuto come è arrivato il risultato ma nel secondo tempo siamo stati una squadra migliore, anche perché le modifiche che ho fatto hanno portato i risultati che mi aspettavo».
Kolarov prezioso e glaciale. Prove di pace con la Sud
IL TEMPO - MENGHI - E pace fu. Bomber Kolarov e i tifosi della Roma stringono una sorta di patto di non belligeranza e si ritrovano, esultano insieme, senza troppi fronzoli. Nessun inchino, nemmeno uno sguardo d’intesa, non è servito nulla per mettere fine (almeno per ora) ad una guerra interna davvero incomprensibile. La curva si presenta all’Olimpico, di lunedì sera, piena e calda, ripone armi e bagagli per una notte e al di là di uno striscione in cui ricorda di rispettare la maglia non azzarda cori insultanti, anzi canta come un tempo e fa un passo lei per prima per ricucire questo strappo.
Poi Kolarov ci mette tanto del suo, prende la solita palla che scotta, la posiziona sul cerchietto degli undici metri e non sbaglia, è di ghiaccio davanti all’ex Skorupski, che aveva provato a stregare la porta in ogni modo. Sesto rigore segnato in carriera, il terzo da quando veste giallorosso, ma soprattutto la rete numero 7 in Serie A che lo rende l’unico difensore nei top 5 campionati europei a vantare tutti questi centri. Otto totali in stagione, ovvero quanto El Shaarawy, di professione attaccante. Il terzino serbo è sempre più bomber di questa squadra, lui che si era presentato con un gol su punizione a Bergamo ad agosto 2017, decidendo la prima sfida dell’anno con l’Atalanta, lui che non si era fatto problemi a “purgare” anche la Lazio nel derby. Eppure, fino a Verona, i tifosi sembravano essersene dimenticati, pronti a rivendicare i loro diritti di contestare la squadra quando le cose vanno male si erano tenuti sul groppone la frase diretta a tutti gli allenatori d’Italia che poi “di calcio non ci capiscono molto”. Non era bastato neppure il gol al Chievo, con tanto di inchino verso lo spicchio giallorosso, perché quel gesto non per tutti era stato fatto in segno di pace, anzi per molti era quasi di sfida. Ma ieri all’Olimpico si respirava un’atmosfera diversa e quando il serbo ha messo dentro il rigore è esplosa la gioia collettiva, il giocatore non ha avuto nemmeno il tempo di pensare a come reagire, sommerso dai compagni in campo, e sugli spalti vinceva il senso di liberazione per una partita sofferta fino all’ultimo.
L’ingresso di El Shaarawy ha cambiato la gara, è stato il Faraone con la sua imprevedibilità e rapidità (nonostante l’anca malmessa: non sembrava) a conquistare il penalty, dando una svolta al match, ma Kolarov, che sa essere decisivo e glaciale, si è preso l’ennesima responsabilità sulle spalle e ha siglato la pace coi tifosi. “Ne vorrei 22 come lui”, aveva detto il presidente Pallotta, che si è schierato dalla parte del calciatore già difeso da allenatore e dagli stessi compagni di squadra, perché è uno che non si tira mai indietro. Per non creare nodi inutili in una stagione in cui la Roma ha bisogno del suo pubblico, in campionato come in Champions, e un passo in avanti è stato fatto, anche se il clima distensivo non è ancora totale. Sembra, infatti, che il prossimo a dover far pace col pubblico sia Florenzi, fischiato (un’altra volta) all’uscita dal campo, per non si sa bene quale colpa. De Rossi ha anticipato la mossa di difesa verso il suo “vice” tirandogli indietro la fascia da capitano. Pace sarà?
A Frosinone torna Under. Schick fatica
IL TEMPO - SCHITO - L’infermeria giallorossa si va pian piano svuotando. Gli impegni in casa Roma sono serrati. Il Frosinone è alle porte, poi ci sarà il derby sabato 2 marzo e il ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Porto al Do Dragao che definirà almeno parzialmente, la valutazione della stagione romanista. Il primo a tornare a disposizione dei tre infortunati eccellenti - Under, Schick e Karsdorp - sarà l’esterno offensivo turco. Il problema muscolare che lo ha costretto ai box per oltre un mese sembra essere oramai alle spalle, Under si è allenato individualmente in campo per tutta la settimana e giá contro i ciociari ci sarà.
Discorso diverso per Schick e Karsdorp. Per il terzino olandese le terapie stanno proseguendo e l’obiettivo è quello di riportarlo in campo per il derby. Tempi più lunghi per Patrik Schick. L’ex blucerchiato sta seguendo il programma riabilitativo. Sarà quasi impossibile vederlo in campo contro la Lazio e altrettanto complicato ritrovarlo al Do Dragao. La sua situazione verrà monitorata giorno per giorno.
Di Francesco: “Contava solo vincere”
IL TEMPO - AUSTINI - Non è soddisfatto e lo dice apertamente. In questo freddo lunedì per la Roma di buono c’è il risultato e poco altro. Di Francesco si tiene stretti i tre punti e, con sincerità, evidenzia tutto quello che non gli è piaciuto. “Nel primo tempo non c’eravamo proprio in campo - attacca l’abruzzese - abbiamo commesso tanti errori tecnici e loro ci hanno messo in difficoltà. Andavano al doppio, sembrava che noi non avessimo voglia, con la testa non stavamo bene dentro la partita. Eravamo poco lucidi, calciamo dalla distanza quando non serviva, sbagliavamo tanti passaggi avremmo meritato di stare sotto a fine primo tempo: è una grande verità. Ogni tanto capitano queste vittorie che sono quelle che non mi piacciono, ma spesso si dice che sono i successi delle grandi squadre. In altre occasioni avremmo meritato qualcosa in più e non abbiamo vinto”. Il primo tempo a un certo punto è diventato un monologo rossoblù. “ Abbiamo perso duelli fisici in tutti settori, dobbiamo dar merito anche al Bologna che ha prevalso su di noi. Mi aspettavo che Zaniolo potesse dare più fastidio a Dijks, ho cambiato di proposito il modulo e nel secondo tempo siamo stati più bravi ad andarli a prendere e più ordinati tatticamente. Se guardiamo al lato positivo della medaglia, nella ripresa si è vista un’altra Roma”.
Striscione contro Le Iene apparso a Campo Testaccio (Foto)
L'intervista del programma Le Iene a Nicolò Zaniolo non è passata inosservata agli occhi e alle orecchie dei tifosi romanisti. Nella serata di ieri è infatti apparso uno striscione a Campo Testaccio che recita: “Fate tanta moralità, ma il rispetto dove sta? Più che "Iena", sciacallo!".
Mille biglietti invenduti per il Porto
GAZZETTA DELLO SPORT - Due partite in quattro giorni, con tanta attesa ma senza una vera e propria caccia al biglietto. Per la partita di ritorno di Champions del 6 marzo contro il Porto sono stati venduti circa 1300 tagliandi del settore ospiti, con un migliaio abbondante di posti ancora a disposizione. La trasferta non proprio agevole e il fatto che siano «soltanto» gli ottavi di finale ha fatto sì che, almeno per il momento, non siano previsti esodi, ma lo zoccolo duro del tifo romanista, e della Curva Sud, sarà in ogni caso presente in Portogallo per la gara che mette in palio l’accesso ai quarti di Champions. (...)
Manolas si complimenta con "bomber" Fazio (Foto)
Compagni in campo e anche fuori. Kostas Manolas ha festeggiato sul suo profilo Instagram la vittoria di ieri sera contro il Bologna. Inoltre il greco si è complimentato con il compagno di reparto Federico Fazio, autore del gol vittoria. Questo il messaggio apparso sui social: "Vittoria sofferta!! Complimenti bomber!!”.
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Un post condiviso da Kostasmanolas (@kostasmanolas44) in data: Feb 18, 2019 at 6:42 PST