Javier Pastore: la stella cadente
FRANCE FOOTBALL FELICI - L’ex parigino, il più costoso acquisto della Roma della scorsa estate, non è riuscito ad imporsi. Difficoltà tattiche, concorrenza, infortuni e la mancanza di carattere spiegano questo clamoroso fallimento. Al servizio di comunicazione della Roma, nessuno vuole mettere Javier Pastore in difficoltà. Quindi, si evita di farlo passare dalle parti della sala conferenze di Trigoria, sede e centro di allenamento giallorosso, dove si troverebbe ad affrontare le critiche di una stampa romana che giudica in maniera critica i suoi primi sei mesi nella città eterna. Le uniche dichiarazioni ufficiali sull'ex giocatore di Paris-SG provengono da Monchi, il direttore sportivo di Roma. "Occorre essere pazienti, il talento di Javier Pastore è indiscutibile e ha ancora tutto il tempo per dimostrarlo", spiega il dirigente che si è fatto conoscere all'FC Sevilla prima di sbarcare in Italia nell'aprile 2017. Sì lo stesso Monchi che alla fine di giugno 2018, era convinto che l'esperienza ad alti livelli di Pastore avrebbe permesso alla Roma di rimanere ai vertici in Europa, sulla scia della spettacolare semifinale contro il Liverpool in Champions (2-5, 4-2). Agli occhi dei dirigenti della Lupa, "el Flaco" era il giocatore che avrebbe dovuto portare un vantaggio in termini di tecnica e creatività a centrocampo. Erano così convinti che James Pallotta, il presidente americano della Roma, aveva dato il via libera ad un’operazione molto onerosa: 24,7 milioni di euro al PSG per il trasferimento e 4,5 milioni di euro di stipendio annuo per l'argentino fino al giugno del 2023! Per non andare oltre i principi di equilibrio di bilancio fissati dal fair play finanziario, Monchi non ha esitato a sacrificare Radja Nainggolan idolo dei tifosi romani, venduto per 38 milioni di euro all'Inter. E Javier Pastore non ha esitato a proclamare: "Ho lasciato il PSG perché volevo mettermi alla prova, giocare con continuità. La Roma mi dà l'opportunità di diventare di nuovo il "Flaco" che gli italiani conoscevano a Palermo, il mio primo club in Europa".
DUE COLPI DI TACCO POI PIU’ NULLA - Monchi, che l’ha fortemente voluto, ha chiesto ai media di lasciare un po’ di tempo a Pastore. In effetti sarebbe meglio spostare più in là il giudizio, dato che il bilancio di questa prima parte della stagione suona come un fallimento per il ragazzo di Cordoba. Eppure l’inizio non sembrava male. Schierato titolare da Eusebio Di Francesco dalla prima giornata di campionato, l'argentino ha sfoggiato qualche lampo di classe, tra cui due gol stupendi di tacco contro l'Atalanta, il 27 agosto 2018, all'Olimpico (3-3), e contro il Frosinone, 26 settembre (4-0), sempre in casa. Tuttavia, non ritroverà più la via del gol fino alla pausa invernale. Peggio ancora, sarà ostacolato da tutta una serie di piccoli guai fisici, specialmente un infortunio al polpaccio che lo metterà fuori gioco per diverse settimane. Lo stesso infortunio che si portava dietro al PSG. Alla fine di dicembre, el Flaco non aveva all’attivo che dieci partite di Serie A su diciotto, di cui una sola intera (contro l'Atalanta) e solo cinque da titolare. Oltre ad una sfortunata gara di Champions, l'ultima della fase a gironi, persa per 2-1 a Plzen. In tutto appena 485 minuti di gioco.
NON E’ IL NUOVO TOTTI - Davvero poco per un elemento che doveva aiutare la Roma a lottare per lo Scudetto in Italia e sfidare apertamente il Real Madrid in Europa. Inserite nello stesso gruppo, le Merengue si sono imposte sia al Bernabeu che all'Olimpico (3-0, 0-2). "Pastore non mi sembra davvero integrato nei meccanismi di Roma - dice Giuseppe Giannini, ex capitano giallorosso e regista della Nazionale -. Lui mi dà l'impressione di essere assente, sconnesso. Si aspettava certamente di avere un impatto diverso e sembra aver perso fiducia. Ma ha tutte le qualità per alzare la testa”. "Questo è tutto ciò che possiamo augurargli - considera da parte sua Vincent Candela, ex-laterale della Roma -. Quando il club l'ha acquistato, ho giudicato positivamente l’operazione. Pastore è un giocatore molto tecnico, che probabilmente non è veloce ma è in grado di pensare alla giocata da fare in una frazione di secondo. Il tipo che può far vibrare il pubblico. Sfortunatamente, questo Pastore, i romanisti lo stanno ancora aspettando! Il problema per lui è che ha lasciato un club, il PSG, dove,all'inizio della stagione, sai che vincerai il campionato e andrai molto lontano nelle Coppe, per una Roma dove non si vince mai nulla in anticipo e dove, visto il suo background tecnico, ci si aspetta che sia il nuovo Totti”. Per Maurizio Zamparini, ex presidente di Palermo che ha portato Pastore in Italia, il problema è atletico. "Gioca solo al 40 o il 50% delle sue capacità fisiche. E poiché non è un lottatore, tende a rinunciare quando le cose non vanno nella giusta direzione".
POSIZIONE SBAGLIATA - Le difficoltà dell'argentino non sorprendono alcuni osservatori che erano rimasti perplessi al momento dell'annuncio del suo trasferimento. Per ragioni tattiche, in particolare. Javier Pastore dà il meglio come "trequartista" (9 e mezzo) dietro gli attaccanti; tuttavia, questa non è una posizione che Di Francesco usa di solito nei suoi sistemi di gioco: sin dalla preparazione estiva, aveva detto che lo vedeva piuttosto come un centrocampista interno, o anche come attaccante esterno nel 4-3-3. "Non ho davvero capito – dice Giannini - perché i giallorossi hanno privilegiato queste opzioni tattiche, visto che è ben noto sin dai tempi di Palermo che Pastore è più a suo vantaggio a sostegno del centravanti". E’ tutta colpa del coach allora? Questa non è l'opinione di Candela: "Di Francesco non è un fondamentalista della tattica e ha provato Pastore in diverse posizioni tra cui come “trequartista”. Se un giocatore è bravo, l'allenatore troverà sempre un posto. L'importante è che porta un vantaggio alla squadra". Senza contare che i giovani come Zaniolo, Kluivert o Ünder, per il momento, si sono dimostrati molto più efficaci di quanto non sia stato lui nel ruolo preferito.
UNA PALLA AL PIEDE D’ORO MASSICCIO - Un fallimento, quindi, il trasferimento di Pastore? Questo è ciò che pensa Mario Corsi, conduttore di Te la do io Tokyo, il più seguito programma radiofonico sulla Roma della capitale italiana e punto di riferimento per i tifosi giallorossi. "La colpa è solo dei dirigenti che avrebbero dovuto sapere che Pastore è regolarmente tormentato da infortuni e ormai da molto tempo non brilla più in Champions League. Che al PSG si è ritrovato ai margini. E, infine, che non ha questo carattere forte che gli permetterebbe di fare di tutto pur di trovare un posto di titolare". Nonostante qualche prestazione positiva come quella in Coppa Italia (4-0 contro Entella, 1 gol), molti credono che El Flaco non sia all’altezza e che la Roma farebbe meglio a sbarazzarsene per acquistare qualcun’altro, per esempio Rodrigo De Paul, il brillante regista argentino dell'Udinese. Il fatto è che nessun club sembra disposto a investire venti milioni su Pastore e che un prestito sarebbe possibile solo se la Roma si caricasse di una parte molto consistente del suo stipendio. Così l’argentino rischia di trascinare, fino alla fine del suo contratto, una sorta di palla al piede in oro massiccio.
Sanabria ad un passo dal Genoa. Alla Roma andrebbe il 50% del costo del cartellino
Antonio Sanabria al Genoa, manca poco. Secondo quanto riportato da Sky Sport, l'ex Primavera della Roma ed attualmente al Betis Siviglia, potrebbe tornare in Italia. La formula è quella del prestito con diritto di riscatto, fissato a 20 milioni. Un'operazione che interessa da vicino anche il club giallorosso, visto che il 50% della somma incassata dalla società spagnola andrà al club giallorosso. Il giocatore è atteso venerdì a Genova per le visite mediche.
InsideRoma Daily News - Confermate le 2 settimane di stop per Under - 3000 euro di multa per la Roma - Pellegrini tra i migliori d'Europa per occasioni create
NOTIZIE DEL GIORNO | 22 GENNAIO 2019
QUI ROMA
- Brutte notizie dall'infermeria di Trigoria. Cengiz Under, attaccante della Roma, si è sottoposto agli esami strumentali dopo i problemi muscolari accusati durante la gara col Torino, che hanno confermato la presenza di un infortunio muscolare al retto femorale sinistro. L'esterno turco salterà sicuramente le prossime due gare di campionato.
- Lorenzo Pellegrini, centrocampista della Roma, è tra i miglior giocatori in Europa per media di occasioni create a partite. A riportarlo è il club giallorosso attraverso il suo account ufficiale Twitter.
- Gerardo Mastrandrea, giudice sportivo, assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell’A.I.A.Eugenio Tenneriello, nel corso della riunione del 22 gennaio 2019, è giunto alle decisioni di seguito riportate:
Ammenda di € 3.000,00: alla Soc. ROMA per avere suoi sostenitori, al 20° del secondo tempo, lanciato un petardo nel recinto di giuoco; sanzione attenuata ex art. 14 n. 5 in relazione all’art. 13, comma 1 lett. b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’Ordine a fini preventivi e di vigilanza.
PER COMPORTAMENTO SCORRETTO NEI CONFRONTI DI UN AVVERSARIO
AMMONIZIONE CON DIFFIDA (QUARTA SANZIONE)
CRISTANTE Bryan (Roma)
PER PROTESTE NEI CONFRONTI DEGLI UFFICIALI DI GARA
PRIMA SANZIONE
KLUIVERT Justin (Roma)
- Giulio Pelonzi interviene a Lavori in corso. Al programma radiofonico dell'emittente Radio Radio il capogruppo del PD nell'Assemblea Capitolina rivela l'andamento dello Stadio della Roma a Tor di Valle:
A che punto è lo Stadio della Roma?
“Noi abbiamo criticato questo progetto tanto che in occasione della votazione della famosa delibera abbiamo votato contro per diversi motivi. Non ci convincevano le soluzioni legate alla mobilità, ne per una questione di traffico locale (mi riferisco soprattutto all’ostiense), ne per una questione strategica di rilancio di quel quadrante anche a livello economico commerciale perché veniva a mancare il collegamento con il porto e l’aeroporto. Avendo studiato il progetto precedente, quello che noi contestiamo è che la riduzione del 30 per cento della cubatura privata è a fronte della riduzione del 50 per cento delle opere pubbliche. Noi vogliamo vederci chiaro, io ho prodotto un interrogazione formalmente depositata per chiedere il carteggio tra il Comune di Roma e il Politecnico di Torino, la spesa che il comune e quindi i cittadini, hanno affrontato per questa richiesta. Questo perché abbiamo un sospetto che vorremmo sia fugato: ovvero che la relazione che avrebbe dovuto intervenire a sostegno nel settore della viabilità, la relazione non avendo dato gli esiti sperati dal campidoglio quindi è stata messa da parte in qualche modo, nelle parti in cui specificata la contrarietà. Anzi il professore citava un termine -Soluzione catastrofica della mobilità- che cito anche io nell’interrogazione che ho presentato per questo vogliamo capire come sia possibile che sia stata trafugata e anzi che sia stata richiesta di nuovo un’altra interrogazione spendendo altri soldi dei cittadini. Sembra quasi che i tecnici chiamati a conforto abbiano dato un parere contrario e questo parere sparisce clamorosamente per poi chiederne un altro sempre pagando. Noi non ci vediamo chiaro”.
Secondo lei lo stadio si farà?
“Lo stadio non si farà mai”.
- Andrea Marcucci, centrocampista della Roma Primavera, è finito nel mirino del Brescia. Il presidente Cellino sembra convinto a chiudere l'operazione e a portare il classe'99 in biancoblu. Questo quanto riportato dal portale gianlucadimarzio.com.
-Antonio Sanabria al Genoa, manca poco. Secondo quanto riportato da Sky Sport, l'ex Primavera della Romaed attualmente al Betis Siviglia, potrebbe tornare in Italia. La formula è quella del prestito con diritto di riscatto, fissato a 20 milioni. Un'operazione che interessa da vicino anche il club giallorosso, visto che il 50% della somma incassata dalla società spagnola andrà al club giallorosso. Il giocatore è atteso venerdì a Genova per le visite mediche.
- Dopo la vittoria di domenica contro il Frosinone per 5-0, l'Atalanta torna ad allenarsi in vista del match casalingo contro la Roma il 27 gennaio alle 15. Il programma di oggi prevedeva una seduta in palestra, lavoro con la palla e partitelle finali. Freuler ha proseguito con il programma di lavoro personalizzato. Domani, sempre a Zingonia, i nerazzurri sosterranno una seduta d'allenamento a porte chiuse. Questo quanto riportato dal sito ufficiale della società bergamasca, atalanta.it.
- Cristian Zapata salterà la gara contro la Roma. il difensore colmbiano si è sottoposto a una risonanza magnetica che ha evidenziato una lesione del muscolo bicipite femorale della coscia destra, infortunio occorso durante la partita Genoa-Milan. Il giocatore sarà sottoposto ad un esame di controllo fra due settimane. Il centrale rossonero non sarà quindi della gara il 3 febbraio contro i giallorossi all'Olimpico. Questo quanto riportato dal sito ufficiale della società acmilan.com.
Tonali: "Zaniolo? Bravissimo ragazzo e giocatore fortissimo"
Sandro Tonali, cientrocampista del Brescia, è stato intervistato da Sky Sport e ha parlato anche di Nicolò Zaniolo. Questo il suo pensiero in merito all'ex Inter:
"Lo conosco bene perché siamo stati in Nazionale insieme. È un ragazzo bravissimo e un calciatore fortissimo. Gli auguro il meglio".
Giampaolo: "Partirà solo Kownacki, Defrel resta"
Gregoire Defrel non lascerà la Sampdoria. Questo è quanto affermato oggi da Marco Giampaolo, tecnico doriano, a margine della presentazione del 15° Torneo Amici dei Bambini, in corso a Milano e riportate dal sito tuttomercatoweb.com e da RMC Sport:
"Abbiamo concordato delle strategie con il club, partirà solo Kownacki perché ha bisogno di giocare. Tutti gli altri, per quanto mi riguarda, rimangono alla Sampdoria. Voglio contare sul gruppo che ho a disposizione".
Biglia: "Voglio dare una mano e spero di tornare in campo con la Roma"
Lucas Biglia spera di esser almeno convocato per il match con la Roma del prossimo 3 febbraio. L'ex laziale è fuori dai campi di gioco dallo scorso novembre per una lesione muscolare al polpaccio destro e ha parlato del suo possibile ritorno in campo a margine della presentazione del 15° Torneo Amici dei Bambini, che si è tenuta stasera a Milano. Queste le sue parole riportate dal sito tuttomercatoweb.com e da RMC Sport:
"Mi sento bene, abbiamo accorciato un po' i tempi di recupero. Sto spingendo per tornare il prima possibile. Cerco di essere sempre a disposizione. Il campo mi manca, guardare da fuori pesa, voglio dare una mano. Se fosse per me giocherei già in Coppa, ma per i dottori è presto. Forse con la Roma".
Perinetti, ds. Genoa: "Sanabria? Non ho sentito la Roma. Trattiamo col Betis e domani ci saranno novità"
Giorgio Perinetti, ds. del Genoa, è stato intervistato dal portale vocegiallorossa.it sul possibile approdo di Antonio Sanabria in rossoblu ed in merito al 50% da dare alla società giallorossa:
"Non ho sentito la Roma. Stiamo trattando con il Betis Siviglia, domani ci saranno novità".
Rizzoli: "Var strumento importante ed utile. Ci sarà sempre qualche scontento pronto a lamentarsi di un episodio"
Nicola Rizzoli, designatore degli arbitri di Serie A, si è espresso così dal palco della presentazione del 15esimo Torneo Amici dei bambini, in corso a Milano. Queste le sue dichiarazioni:
"La Var è un aiuto, uno strumento importante ed utile. Nessuno ha paura a utilizzarlo o intenzione di farne a meno. La Var, però, non eliminerà mai le polemiche: ognuno la vede a modo proprio. La Serie A è uno dei campionati più difficili da gestire, per questo proviamo a utilizzare il VAR nel migliore dei modi. Tutti i nostri arbitri lo vedono come un aiuto di cui non è possibile fare a meno. Ricordo che la tecnologia in campo nasce per eliminare gli errori clamorosi. Il suo obiettivo non è quello di rendere una partita perfetta. Non sarebbe possibile, ci sarà sempre qualche scontento pronto a lamentarsi di un episodio".
Rizzoli usa la metafora di una persona che frequenta la scuola guida:
"Quando s'impara a guidare si parte piano per poi andare sempre un pò più forte, noi dobbiamo trovare il limite giusto per non uscire di strada. Non possiamo rendere perfetta ogni partita. Vedere ora come la Var sarà utilizzato in Champions potrà esserci utile, il confronto è sempre positivo".
Allianz Cup, il Porto va in finale superando 3-1 il Benfica
Il Porto si guadagna la finale di Allianz Cup, la coppa di lega portoghese, grazie alla vittoria per 3-1 contro il Benfica.
Nel primo atto della final four di Braga, la formazione di Conceiçao ha superato i rivali storici grazie alle marcature di Brahimi (24'), Marega (35') e nel finale arriva la rete di Fernando (86') a chiudere il match. Per i biancorossi, il gol del momentaneo pareggio è stato realizzato da Rafa Silva al 31'.
Il prossimo 26 gennaio, i Dragones si troveranno a sfidare la vincente dell'altra semifinale tra Braga e Sporting Lisbona, in programma domani.
Petrachi, ds. Torino: "VAR? Abbiamo fatto giurisprudenza"
Gianluca Petrachi, ds del Torino, intervenuto alla presentazione del torneo Amici dei bambini, a Milano. Queste le sue parole:
"Visto quello che ci è capitato quest'anno e quello scorso, il Torino ha fatto giurisprudenza in tema di Var. Se nelle riunioni si dicono cose che poi non vengono fatte, ci si rimane male, perché colpisce anche la tifoseria. Sono convinto che abbiamo una squadra forte, ci siamo ripresi dopo due sconfitte. In questo momento ci sta mancando quella sana cattiveria che avevamo prima della sosta".
Monchi e il suo piano strategico: ridimensionarsi oggi per essere vincenti domani
EDITORIALE - GABRIELE NOBILE - Esprimere un giudizio quando la Roma ha appena giocato la prima partita del girone di ritorno, può sembrare azzardato, specialmente quando i giallorossi sono in piena corsa per quelli che erano i 3 obbiettivi di inizio stagione: il piazzamento tra le prime 4 in Champions League, una partecipazione dignitosa nella stessa coppa dalle grandi orecchie e cercare di portarsi a casa il primo trofeo dell’era americana, cercando di vincere la Coppa Italia. In linea teorica la critica e di conseguenza la tifoseria potrebbero ritenersi soddisfatti, anche se la squadra guidata in panchina da Eusebio Di Francesco, solamente da fine novembre ha iniziato un percorso diverso e più virtuoso dopo un inizio disastroso. Il punto centrale dell’analisi è però un altro, cercare di capire se, con la partenza di questa stagione, è in atto un ridimensionamento.
Il metodo Monchi è sicuramente diverso da quello utilizzato nei suoi 5 anni romani dal vecchio DS Walter Sabatini. Parliamo sempre di un sistema di autofinanziamento che fa del “player trading” lo strumento principale per arrivare a dama all’interno del FFP e rispettare rigorosamente i bilanci. Sabatini vendeva meno (massimo un campione per ogni stagione) comprando giocatori pronti a loro volta ad essere rivenduti. Monchi è più compulsivo in alcune fasi di acquisto, ma molto deciso quando si tratta di vendere. Allo stato attuale, il turco Under e Zaniolo sono i due giocatori centrati dal DS ex Siviglia, con altri giocatori in cerca di una consacrazione rapida: di grandi speranze, ma da plasmare con il tempo, grazie anche alle sapienti mani del trainer Di Francesco.
Per comprendere questa metodologia di Monchi, bisognerà aspettare la fine di questo campionato, quando per la prima volta anche noi potremmo capire se le scelte in sede di calciomercato operate dal DS spagnolo saranno quelle giuste, non solo sotto l’aspetto tecnico, ma anche finanziario. Infatti, tranne Manolas, sarà il primo mercato nel quale Monchi potrà vendere (tanto la Roma sicuramente venderà) giocatori da lui scelti. Nelle precedenti sessioni di mercato i giocatori che la Roma ha immesso nel circuito di vendita erano infatti frutto del lavoro effettuato da Sabatini (sempre con l’avallo della società). Rudiger, Salah, Paredes, Emerson Palmieri, Alisson, Nainggolan e Strootman, solo per citare i top.
In attesa della futura sessione di mercato estiva, possiamo sicuramente fare un bilancio su quelle che erano e sono gli obbiettivi della società ed alcuni risvolti pratici. Un dato certo è che la Roma di Monchi è meno competitiva di quella precedente, che fu plasmata dal DS umbro. Al di là di una meritatissima semifinale di Champions, la differenza tra quella e questa Roma è la distanza, in termini di punti, dalla capolista Juventus. Con Sabatini (levati i primi due anni, quando i giallorossi arrivarono rispettivamente al 7° e 6° posto) la Roma, almeno in alcuni frangenti della stagione, ha sempre dato l’impressione di giocarsela con i bianconeri. Questo testa a testa ha generato tre secondi posti ed un terzo, nell’ultimo anno di Spalletti. Lo scorso anno la Roma arrivò terza, ma senza mai giocarsela fino in fondo, non solo con la Juve scudettata, ma neanche con il Napoli. La sensazione è che si sia abbassata l’asticella e quindi, di conseguenza, sono scese le ambizioni del club. La Roma attuale non ci ha dato mai modo neanche di sognare: il livello competitivo del team giallorosso si è stabilizzato, posizionandosi fuori da quella che è l’elite (vedi Juve e Napoli e attualmente l’Inter) dei top club italiani, affiancandosi molto di più a quelli medio-alti (Milan, Lazio etc.)
L’analisi non potrebbe essere completa se non si sottolineasse il fatto che Monchi potrebbe aver scelto la via più complessa, ovvero di creare una base di giovani giocatori fortissimi, svecchiando la rosa per cercare di costruire l’impalcatura di un team vincente in un tempo ragionevolmente non troppo lungo. Un progetto a medio termine che saremo in grado svelare solamente all’inizio del calciomercato estivo. Se alcuni di questi profili dovessero essere ceduti, vorrà dire che la Roma si ritroverà di nuovo in una fase di start-up calcistica con tutte le conseguenze del caso, prima fra tutte il fatto di non aver colmato il gap con i principali competitor.
DiFra, prenditi Roma!
INSIDEROMA.COM - ANDREA FOTI - Sembrava stesse per concludersi il lavoro come tecnico della Roma per Eusebio Di Francesco e invece eccolo che risorge dalle sue stessi ceneri. Dire che il campionato dei giallorossi è iniziato sottotono è dire poco. Dal pareggio in casa col Chievo il campionato della Roma sembrava in salita: complici i perpetui giocatori infortunati, i numerosi impegni tra campionato e Champions la Roma appariva spenta e demoralizzata. Tifosi e giornalisti scaricavano la colpa su Di Francesco che dalla sua ha sempre avuto la fiducia della società.
Percorso Champions – Tranne le sconfitte contro la corazzata Real Madrid e il Plzen al ritorno, i 9 punti in Champions, valsi il secondo posto e la qualificazione agli ottavi, non potevano essere un caso. La Roma è viva e il suo mister ancora di più. Serve solo un segnale…
Roma-Inter – Il pareggio casalingo (immeritato) contro i nerazzurri, ha evidenziato la rinascita giallorossa. Si rivede una Roma creativa che non ha paura di palleggiare e sa anche incassare i colpi. Di Francesco realizza che è il momento di riprendersi i suoi tifosi.
Roma-Sassuolo – Il consacramento della risalita romanista avviene contro i neroverdi, partita in cui il piccolo, immenso Nicolò Zaniolo fa vedere le sue grandi doti con un gol da fenomeno lasciando l’Olimpico di stucco. La Roma vince, si diverte ed esalta il suo pubblico, tutti ne parlano bene. Di Francesco è infuriato perché a pochi minuti dalla fine i suoi prendono gol: unico neo di quella partita che sembrava perfetta. Il tecnico abruzzese non transige sui cali di concentrazione. La Roma se ne è già permessi troppi.
2019 – L’anno nuovo è iniziato nel migliore dei modi: due gare, due vittorie, tanti gol è una squadra felice e un Di Francesco che si è ripreso Roma.
Non è però questo il momento di dormire sugli allori perché la stagione è ancora lunga, le partite sono tante e la Roma vuole vincere.