Davide contro Golia. Sgarbi, beffe e gol: è il Roma-Juventus di Florenzi e Ronaldo

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Un’istantanea delle recenti difficoltà della Juventus: il faccia a faccia della scorsa stagione tra Alessandro Florenzi e Cristiano Ronaldo del 12 maggio scorso. Era il 13’ della ripresa infatti quando, per una palla non messa fuori causa infortunio, i due vennero a contatto. «Sei troppo piccolo per parlare», la frase tagliente del portoghese. L’ultima parola fu di Florenzi. che al 34’ del secondo tempo segnò la rete del vantaggio, prima che Dzeko bissasse per il 2-0 finale. «Avevamo buttato la palla fuori noi, Ronaldo invece l’ha giocata. Lui è il Pallone d’Oro e pensa di avere tutto il diritto di fare quello che ha fatto», disse a fine partita.

Le rivincite di Florenzi non si sono fermate lì. Domenica prossima, infatti, Paulo Fonseca lo confermerà titolare per la terza volta consecutiva. L’accantonamento del capitano giallorosso ormai sembra soltanto un ricordo, così come le voci che – fino a qualche settimana fa – ipotizzavano per lui un futuro lontano da Trigoria. Voglia di rivincita che ha anche Ronaldo: in campionato la Roma è una delle poche squadre a cui Ronaldo non ha segnato. Curiosità: nel suo giorno libero (martedì), CR7 è volato a Lisbona per allenarsi con Francis Obikwelu, lo sprinter diventato cittadino portoghese nel 2001 che è primatista europeo dei 100 metri (9”86) e vicecampione olimpico.


Zaniolo recupera e Fonseca fa il tris. Per il mercato idee Alderete e Caputo

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Da una parte il campo, dall’altra il mercato: una settimana importante per la Roma, alle prese sia con la sfida alla Juve che con i rinforzi da cercare entro la chiusura della finestra invernale di calciomercato. Su questo fronte continuano i contatti con lo United per il riscatto di Smalling, mentre Juan Jesus non sembra voler lasciare Trigoria. Motivo per cui non è entrata nel vivo la pista che porta ad Alderete del Basilea, mentre il Galatasaray insiste per il prestito di Cetin. In attacco c'è l'idea Caputo.

Per domenica fonfermerà la stessa formazione per la terza di fila. Fazio e Cristante potrebbero recuperare per la panchina, mentre Zaniolo, che avverte ancora un po’ di fastidio alla gamba destra, si è allenato con i compagni e contro la Juve ci sarà. In dubbio l'influenzato Spinazzola.


Roma-Juve e Inter-Atalanta: due sfide da 1,2 miliardi

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Due sfide ad alta quota che pesano per 1,2 miliardi di euro, mettendo assieme i fatturati dei quattro club, al netto delle plusvalenze. Da una parte Roma-Juve, dall'altra Inter-Atalanta

Domenica sera i bianconeri, da tempo leader in Italia con ricavi che sfiorano il mezzo miliardo (494 milioni nel 2018-19), sono attesi dai giallorossi, a quota 251 milioni. In questi anni il trend del club di Agnelli è stato in ascesa, dai 156 milioni dell’annus horribilis 2011 fino allo “strappo” con Ronaldo. Il fatturato dei giallorossi è invece strettamente collegato alla partecipazione in Champions. Nelle ultime due stagioni si è attestato attorno ai 250 milioni (257 nel 2017-18 grazie alle semifinali) ma l’esercizio in corso risentirà parecchio della mancata presenza alla coppa più prestigiosa. Dal punto di vista della redditività, né Juve né Roma possono dirsi soddisfatte: nel 2018-19 i bianconeri hanno perso 40 milioni, i giallorossi 25, con i primi nel pieno della fase espansiva del piano quinquennale 2019-24 che mira al definitivo salto di qualità e i secondi che sperano in una svolta col passaggio da Pallotta a Friedkin e lo sblocco dell’iter stadio.

Passando alla sfida di San Siro, l’Inter ha registrato il primato personale in fatto di ricavi: 377 milioni. Circa 85 milioni è invece il fatturato dell'Atalanta, che in questa stagione monetizzerà la prima volta in Champions. E anche il 2019 chiuderà in attivo: sarà il 4° bilancio di fila col segno più.


Juventus? C'è chi dice no

IL TEMPO - AUSTINI - C'è chi dice no. Anche se la chiamata arriva dalla Juventus, la squadra del cuore da bambino. Nicolò Zaniolo è stato un obiettivo molto concreto dei bianconeri la scorsa estate, ma ha scelto di rinnovare il contratto con la Roma e domenica sfiderà i campioni d’Italia da avversario. Il colpo subìto tra coscia e ginocchio durante la gara con il Torino non lo ha mai messo seriamente in dubbio perla sfida dell'Olimpico, ma vederlo di nuovo in gruppo nella sedu ta di ieri ha dato un certo sollievo a Fonseca.

Il classe 1999 sogna una gara da protagonista contro Cristiano Ronaldo, Dybala e soci. Poteva giocarla sulla sponda opposta, ma sia lui sia la Roma hanno deciso di allontanare la mano lunga di Paratici & Co.: dopo aver seguito Zaniolo dal vivo in diverse partite all'Olimpico e aver appuntato il suo nome nel «pizzino» di mercato lasciato per sbaglio sul tavolo di un hotel, il direttore sportivo bianconero è passato ai fatti pressando l’entourage del ragazzo e la Roma stessa. La Juventus è arrivata ad offrire quasi cinquanta milioni di euro a fine giugno, in una proposta che comprendeva anche varie contropartite tecniche. A Torino erano convinti che prima o poi il club di Pallotta, pressato dalle esigenze di bilancio, avrebbe ceduto, ma non se n'è fatto più nulla e alla fine lo scambio tra società è stato impostato includendo solo i cartellini di Spinazzola e Luca Pellegrini. Un altro tentativo successivo a luglio è stato respinto, la «resistenza» della Roma ha convinto ancor di più Zaniolo a restare, ma era lui che sin dall’inizio aveva spinto per il rinnovo che ha ottenuto poco dopo, legandosi ai giallorossi fino al 2024, conuno stipendio (a salire) che lo porterà a guadagnare circa 2 milioni netti.

Sull’asse Colosseo-Mole poteva fare il percorso inverso Higuain, che Petrachi aveva individuato come potenziale sostituto di Dzeko richiesto dall'Inter. Ma è stata proprio la scelta ferma del Pipita di rifiutare l'opzione giallorossa a bloccare il valzer di grandi attaccanti in Italia. Col senno di poi, una scelta che ha fatto felici tutti, Dzeko compreso. Ha deciso invece di cambiare città senza troppi dubbi Pjanic nel 2016, quando si è accordato con la Juventus sfruttando la clausola rescissoria apposta nel contratto con la Roma, che a sua volta monetizzò volentieri la sua partenza per sistemare i conti.

Inutile ricordare come la crescita del bosniaco rappresenti un rimpianto per tanti romanisti. Idem la partenza di Szezesny, che in realtà non è mai stato un giocatore di proprietà dei giallorossi: due anni di fila in prestito all’Arsenal, poi è stata la Juventus a comprarlo. I due ex Roma saranno regolarmente in campo domenica, mentre Spinazzola ha ancora l'influenza e oggi proverà ad allenarsi: Florenzi resta favorito. Il resto della formazione sembra scontato, per via dei tanti infortuni: giocano gli stessi di Firenze e della gara col Torino, con Fazio e Cristante recuperati ma perla panchina.


Higuain stop, è in dubbio. Gioca Ramsey

IL TEMPO - Allarme Higuain in casa Juventus in vista della sfida di domenica contro la Roma: ieri l'attaccante argentino ha svolto allenamento differenziato a causa di un affaticamento muscolare alla coscia sinistra. Un problema definito «leggero» dalla società bianconera, che continuerà a monitorare giorno per giorno le condizioni del centravanti, ma la presenza del Pipita all’Olimpico è a rischio. Più facile che Sarri riproponga il tridente partito titolare contro il Cagliari con Ramsey alle spalle di Cristiano Ronaldo e Dybala, giocando la carta Douglas Costa a gara in corso per spaccare la partita in caso di necessità.

I recuperi del gallese e del brasiliano hanno tolto spazio sulla trequarti all'’opzione Bernardeschi, che in quella posizione ha dimostrato di non essere a suo agio e adesso studia da mezzala, anche per tamponare le assenze di un centrocampo privo dello squalificato Bentancur e dell’infortunato Khedira. A completare il reparto con Pjanic e Matuidi, però, dovrebbe essere ancora Rabiot, che con il passare delle partite sta salendo di condizione pur dovendo giostrare in una posizione non ottimale per il suo piede mancino. Il tecnico toscano sta puntando forte sul francese, titolare nelle ultime quattro partite consecutive tra Serie A e Champions League, mentre per Emre Can prepara una soluzione da vertice basso più muscolare.

Con la conferma di Cuadrado e Alex Sandro sugli esterni e Szczesny in porta, l’unico altro dubbio per la Juve è relativo al partner di Bonucci al centro della difesa, dove De Ligt è in fase di recupero dopo i problemi alla spalla e all'adduttore che lo hanno frenato nell'ultimo mese. L'olandese proverà a riprendersi il posto da titolare ai danni di Demiral.


In attacco resta Kalinic, caccia a un mediano baby

IL TEMPO - BIAFORA - Un netto cambio di atteggiamento per provare a dare il proprio contributo alla causa giallorossa. Nelle ultime settimane dentro la Roma si è a lungo valutata l’ipotesi di cercare un nuovo vice-Dzeko, ma l’intenzione del ds Petrachi e di Fonseca è al momento quella di dare fiducia a Kalinic per la seconda metà della stagione.

L'attaccante croato, arrivato in estate nella Capitale in cambio di 2 milioni di euro per il prestito oneroso e 9 per  l'eventuale diritto di riscatto, è ancora fermo a 0 gol stagionali nei 200 minuti totali disputati con la maglia giallorossa. Kalinic ha però capito che doveva fare qualcosa in più rispetto alla prima parte dell'esperienza alla Roma per non ripetere le fallimentari annate con Milan e Atletico Madrid e ha deciso di cambiare marcia.

Il centravanti, giudicato in precedenza troppo molle, ha iniziato a dare il massimo durante gli allenamenti settimanali e si è presentato alla ripresa dopo le vacanze natalizie con un’altra attitudine e soprattutto con una condizioni fisica migliorata (ha perso quasi cinque chili). A Trigoria hanno quindi stabilito di dargli un’altra chance, avendo valutato che le risorse attualmente disponibili per il mercato non permetterebbero di migliorare la situazione offensiva. In generale difficilmente la Roma si muoverà molto in entrata a gennaio: Petrachi resta però vigile su diversi giovani centrocampisti, sperando di trovare un giocatore “alla Cetin” per la mediana.


Beffa per Cairo? Caso Petrachi verso l'archiviazione

TUTTOSPORT - "Petrachi? Non l'ho visto...". Urbano Cairo aveva dribblato così le domande dei giornalisti in zona mista allo Stadio Olimpico dopo il successo del suo Torino sulla Roma. Forse il patron granata aveva già percepito l'umore attorno al caso nato la scorsa estate che ha coinvolto il suo ex ds. Stando a quanto trapela, la Procura Federale va verso l'archiviazione per l'indagine che vedeva Petrachi sospettato di lavorare già per la Roma la scorsa estate, quando era ancora sotto contratto con il Toro.

Inchiesta che era partita proprio dalle dichiarazioni di Petrachi sulla trattativa per il rinnovo di Edin Dzeko. "Un lapsus": Petrachi si espresse così nell'audizione dello scorso 21 ottobre. Si parlava di una semplice multa, con il rischio di un'inibizione. Ora, complice anche l'avvicendamento ai vertici della Procura (dopo le dimissioni di Pecoraro ora è guidata dal vicevicario Giuseppe Chiné), potrebbe non rischiare nulla.


Lazio-Napoli e Roma-Juve, Olimpico caldo per 48 ore. Scatta l’allerta per gli ultrà

IL MESSAGGERO - Doppio match casalingo per Lazio e Roma: darà un week-end di grande calcio ma anche di disagi alla viabilità per chi si muove attorno all’Olimpico e di massima allerta per l'ordine pubblico. Il questore di Roma Carmine Esposito stamani metterà a punto in un tavolo tecnico tutte le ultime misure di sicurezza.

Già oggi cominceranno le operazioni di bonifica sugli spalti dello stadio e nell’area fuori l’Olimpico, operazioni che verranno ripetute anche nella giornata di domenica. Scatteranno le ordinanze anti-vetro e anti-alcol e i consueti divieti di sosta, con le aree di parcheggio dedicate. I supporter laziali affluiranno da ponte Milvio e Colli della Farnesina. Mentre i giallorossi affluiranno dalla parte di ponte Duca d’Aosta, ponte della Musica e piazzale Clodio. Viceversa i rispettivi ospiti. Per Lazio-Napoli sono attesi tra i 40 e i 50mila spettatori, per Roma-Juve tra i 50 e i 60mila. A vegliare sulla sicurezza del doppio evento casalingo  ci saranno in ciascuna occasione non meno di duemila agenti delle forze dell'ordine, a cui si sommeranno almeno 800 steward.


Vucinic: «La mia Roma era più forte ma stimo molto Fonseca: lui e Petrachi hanno iniziato un lavoro intrigante»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Un doppio ex della sfida tra Roma e Juventus di domenica prossima. Mirko Vucinictorna a parlare e presenta il match di domenica prossima tra giallorossi e bianconeri in un'intervista al quotidiano sportivo. Questo un estratto delle sue dichiarazioni

Le attuali creature di Sarri e Fonseca sono più forti delle sue Juventus e Roma?
La mia Roma era nettamente superiore: se non avessimo avuto davanti l’Inter, avremmo vinto lo scudetto. Questa Juve, invece, è più forte, perché Cristiano Ronaldo, con il suo carisma e i suoi colpi, trasmette una mentalità sempre più vincente.

L’attaccante Vucinic si sarebbe esaltato di più con Sarri o Fonseca?
Sarri. Mi piace la ricerca del fraseggio, il tentativo di conquistare campo con tanti passaggi corti e poi l’imbucata improvvisa. Stimo molto pure Fonseca: lui e Petrachi hanno cominciato un lavoro che mi intriga.

Quali giocatori possono decidere la partita dell’Olimpico?
Pjanic e Zaniolo. Ma incideranno tantissimo i tifosi romanisti, che possono trascinare la loro squadra.

La Roma potrà lottare solo per il terzo posto finale, magari in una volata con la Lazio?
Sì. E credo che i giallorossi la spunteranno. Per lo scudetto è una storia tra Juventus, ancora favorita, e Inter, che con Conte si è avvicinata tantissimo. Se poi avrà anche Vidal, Conte, numero uno al mondo, diventerà un osso durissimo sino in fondo.

Passando da Pallotta a Friedkin, la Roma potrà puntare allo scudetto e a realizzare lo stadio?
Si può solo sperare. Per vincere a certi livelli bisogna investire tanti soldi. Ai miei tempi, Sensi fece il massimo che si poteva consentire. Certo, uno stadio di proprietà, senza pista di atletica, porta 10-12 punti in più in classifica: già mi immagino il popolo giallorosso a due passi dal campo.

Ha sentito De Rossi?
No. Lo chiamerò nei prossimi giorni. Non mi aspettavo che mollasse. Il calcio mondiale non avrà più un meraviglioso protagonista. Si divertirà nel ruolo di allenatore. Ora ci penso anch’io…”.


La Roma torna su Suso, ipotesi scambio con Under (foto)

Torna di moda il nome di Suso in casa Roma. Per l'attaccante rossonero, secondo quanto riportato dal giornalista Nicolò Schira su Twitter, potrebbe verificarsi uno scambio con Cengiz Under, non più sicuro di un posto da titolare nella rosa giallorossa. La prima scelta dei rossoneri, però, sarebbe Politano dell'Inter. 


La Roma offre 9 milioni più 2 di bonus all'Atalanta per Ibanez

La Roma è al lavoro per Ibanez, difensore in forza all'Atalanta. Per il centrale, seguito anche dal Bologna che ha presentato la stessa proposta di Petrachi, la Roma ha offerto 9 milioni più 2 di bonus più una percentuale della futura rivendita all'Atalanta. Al momento Ibanez sembrerebbe più propenso a trasferirsi al Bologna, dove troverebbe più spazio. Inoltre, la prossima settimana il suo entourage è atteso in Italia per la decisione finale. Lo riporta Sky Sport


Roma-Juve, domani alle 10 la conferenza stampa di Fonseca

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, interverrà domani in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Juventus, in programma domenica alle 20:45 allo Stadio Olimpico. L'incontro con i media è fissato alle 10.