De Rossi continuerà a vestire la maglia del Boca Juniors fino al 2021

Daniele De Rossi continuerà a vestire la maglia del Boca Juniors fino al 2021. Secondo quanto riportato dal sito ole.com l'ex capitano giallorosso avrebbe infatti già firmato il prolungamento di contratto con gli Xeneizes. De Rossi è diventato il primo giocatore europeo ad aver vinto una Coppa del Mondo ed esser andato a giocare in Argentina. 


Kolarov candidato come miglior difensore al Gran Galà del calcio

La cerimonia del "Gran Galà del calcio" organizzato dall'Aic, l'associazione dei calciatori, si terrà il 2 dicembre al Megawatt Court di Milano. Tra i candidati a ricevere ci sono anche rappresentanti della Roma come Aleksandar Kolarov (candidato a miglior difensore), Elisa Bartoli (candidata a miglior difensore femminile), Giada Greggi (candidata a miglior centrocampista femminile), Agnese Bonfantini (candidata a miglior attaccante femminile).


Allenamento Roma, focus tattico. Individuale per Veretout, Fazio, Pastore, Spinazzola, Mancini e Perotti

La Roma, senza ancora alcuni nazionali, dopo il weekend di riposo concesso dal tecnico Paulo Fonseca, è tornata sui campi del Fulvio Bernardini intorno alle 16:00. Con l’allenamento di oggi inizia la settimana che conduce alla partita dell’Olimpico contro il Brescia, in programma domenica 24 novembre alle ore 15:00. La seduta pomeridiana è iniziata con il classico torello seguito dal lavoro atletico e dalla fase tattica. Veretout, Fazio, Pastore, Spinazzola, Mancini e Perotti si sono limitati a un allenamento personalizzato.


Pasquali (intermediario Smalling): "La trattativa con il Manchester c'è ma non voglio sbilanciarmi"

Tiziano Pasquali, intermediario che ha contribuito a portare lo stopper inglese alla Roma, è intervenuto quest'oggi ai microfoni dell'emittente radiofonica NSL RADIO TV durante la trasmissione 'Tackle Day Time' dove ha fatto il punto della situazione sulla trattativa con il Manchester United per trovare al più presto un accordo. Queste le sue parole:

A che punto siamo nella trattativa tra Roma e M. United?
"La trattativa c'è ma non voglio sbilanciarmi. Voglio mantenere un profilo basso perché la situazione è in una fase di trattativa in cui si attendono risposte e conferme. Sarà determinante la voglia del calciatore di restare o meno. All'inizio non aveva trovato molto spazio, ora invece Roma è diventata una vera benedizione. L'obiettivo è giocare con continuità e tornare in Nazionale."

Smalling ha acquisito subito la leadership del gruppo.
"Chris è un giocatore importante, dovevamo solo capire se a livello tattico e tecnico poteva adeguarsi al calcio italiano ma lui si è adattato benissimo perché ha avuto una grande capacità di lettura del gioco e dell'anticipo. È stata anche per me una sorpresa il suo rendimento. In Italia tutti cercano un pressing alto ma Chris ha dimostrato di avere le giuste qualità per contrastare questa metodologia".

Ricorda Benatia.
"Decisamente sì. Secondo me, nonostante i 29 anni, può ancora migliorare molto".

Allo United giocava spesso ma cosa non ha funzionato per lui in Premier?
“Allo United è in atto una rivoluzione perché vengono presi in considerazione sopratutto i calciatori molto giovani. È come se fosse finito un ciclo e si stesse ripartendo. Chris ha sempre giocato e sono rimasto stupido di leggere commenti negativi quando ha lasciato lo United. Lui ha dimostrato invece che è assolutamente un giocatore da Roma e non un calciatore finito".

È stata una richiesta di Petrachi?
"Sapevamo che la Roma stava cercando un difensore centrale. Lo abbiamo offerto alla Roma e il ds giallorosso non ci ha pensato un secondo. Io poi sono romano e romanista e sono contento di aver fatto la mia parte nella trattiva ".

Su Kulusevski?
"Per me non è una novità. Fin dalla prima volta che l'ho visto non ho avuto dubbi su di lui e l'ho dirottato immediatamente verso l'Atalanta. Ha grandi margini di crescita perché è un giocatore strepitoso. Già da ragazzo sapeva cosa voleva e questo lo rende un calciatore al centro del calciomercato. L'Atalanta però può permettersi anche di tenerlo quindi si vedrà".

Su Ibra?
"Non so se c'è qualcosa. La Roma dovrà comunque cercare un attaccante visto l'infortunio di Kalinic".


Domani Smalling risponderà alle domande dei tifosi (foto)

Come annunciato dalla Roma sul proprio profilo Twitter, si ripeterà l'appuntamento con il programma #Ask. Protagonista di domani sarà il difensore Chris Smalling, che risponderà alle domande dei tifosi su Roma TV+.

 


Zaniolo il più giovane giallorosso di sempre in gol con la nazionale (foto)

Questa sera contro l'Armenia il giallorosso Nicolò Zaniolo ha trovato la sua prima rete con la maglia dell'Italia (saranno due le reti al termine del match). Con questa rete, come riferito dal proviuder di statistiche Opta su Twitter, Zaniolo è stato il più giovane giocatore della Roma e segnare in nazionale. Con 20 anni e 139 giorni Zaniolo si piazza in cima all'elenco dei più giovani giallorossi in gol con la nazionale, scalzando De Rossi e Cassano.

 


Mkhitaryan: "Sono felice alla Roma, non chiudo la porta a rimanere. All'Arsenal non avevo niente da fare"

Henrikh Mkhitaryan, giocatore della Roma in prestito dall'Arsenal, ha rilasciato un'intervista a Four Four Two in cui ha parlato di se e del suo approdo nella Capitale:

Come trovi a Roma?
"È fantastica. Il club e la città hanno tantissima storia. Il tempo è simile a quello dell’Armenia, dove abbiamo 30 giorni di sole, e le persone italiane sono un po’ come quelle armene, divertenti, ironiche, con una mentalità simile. Quindi, mi sento bene. Ma ovviamente non sono qui come turista. Sono qui per aiutare la Roma a ottenere qualcosa".

Parli già sette lingue, come sta andando con l’ottava?
"Mi sono fermato a causa dell’infortunio, per concentrarmi a recuperare il più velocemente possibile, ma nel mio tempo libero provo a migliorare l’italiano. È difficile, ma non ti devi sentire male se commetti errori, non c’è successo senza commettere errori".

Come è andato il trasferimento alla Roma?
"Il mio agente me ne ha parlato il primo settembre. Visto che non avevo niente da fare all’Arsenal, ho detto sì. Sono felice di essere qui".

Il tuo compagno di squadra Nicolò Zaniolo ha solo 20 anni, ma gode di grande considerazione. Ha le abilità per diventare un top player?
"Sicuramente, può diventare uno dei migliori giocatori del mondo, ne ha le abilità. È stato nominato miglior giovane della Serie A nella scorsa stagione, il che significa che ha fatto un ottimo lavoro, ma non è abbastanza, può fare ancora di più. È un grande talento e può migliorare".

Quando hai deciso di lasciare l’Arsenal?
"Conosco le mie qualità e quello che so fare. Forse non potevo accettare di stare in panchina in alcune partite. Ho 30 anni e mi piace giocare a calcio, non stare seduto in panchina a sprecare il mio tempo. Emery e il direttore tecnico Raul Sanllehi mi avevano assicurato che ero importante per l’Arsenal, ma sono andato alla Roma perché loro credevano più in me".

Stai pensando di rimanere a Roma definitivamente dopo questa stagione?
"Il prestito è per un anno, ma tutto è possibile e non chiudo la porta. Ora, sono felice alla Roma. Alla fine stagione, discuteremo e decideremo cosa fare".


Kolarov e Dzeko, record minutaggio

NICOLA VENTURINI - Ci sono dei giocatori a cui Fonseca veramente non riesce a farne a meno. A parte il portiere Pau Lopez (che ha collezionato 15 presenze e 1350'), il giocatore con più minutaggio nelle gambe è Aleksandar Kolarov il quale finora ha disputato 1361' in 16 presenze. Infatti difficilmente il terzino serbo è rimasto fuori dalle scelte del tecnico lusitano sia perché l'alternativa dovrebbe essere Spinazzola, ma viene il più delle volte preferito sulla fascia destra, sia perché è difficile rinunciare alla personalità che ogni volta Kolarov trasmette in campo. Tra gli irrinunciabili di Fonseca c'è anche Edin Dzeko che in 15 presenze ha accumulato 1288'. Nessuna tregua per il centravanti bosniaco che non è stato risparmiato neanche quando ha subito la doppia frattura allo zigomo. Infatti il 9 giallorosso è stato costretto a giocare addirittura con una maschera protettiva per via dell'assenza di Kalinic, suo naturale sostituto, fermo dal 20 ottobre scorso per la frattura della testa del femore. Appena fuori dal podio figura Gianluca Mancini con 1157' disputati in 14 presenze nel ruolo di difensore centrale e in quello di mediano davanti alla difesa. Tra i calciatori poi che hanno giocato più di mille minuti ci sono Nicolò Zaniolo con 1151' ma in 16 presenze, Justin Kluivert con 1140' e Veretout con 1108', entrambi in 14 presenze. Fanalino di coda di questa speciale classifica è inevitabilmente il terzo portiere Daniel Fuzato con ancora 0 minuti disputati. Grida vendetta il penultimo posto di Davide Zappacosta con soli 13' in campo a causa della lesione di secondo grado al soleo sinistro prima e la rottura del legamento crociato anteriore al ginocchio destro poi.


Fantasia al potere. Dzeko può sorridere, ecco i rifornimenti

Se è vero che Dzeko ha tirato solo tre volte nelle ultime sei partite e segnato la miseria di un gol (al Milan), è anche vero che i rinforzi sono lì, pronti a dargli una mano. Perché Edin vuole tornare presto per essere decisivo e lo vuole essere fino in fondo (tanto che sta pensando di farsi seguire durante le ferie natalizie da una persona di fiducia, da portarsi dietro per mettere energie nei muscoli per la seconda parte della stagione). Di certo, già dalla partita con il Brescia, alla ripresa del campionato, si sentirà un po’ meno solo, visto che Fonseca avrà recuperato l’intera batteria dei trequartisti (…).

A destra Fonseca a inizio stagione aveva pensato a Under, poi l’infortunio del turco gli ha fatto scoprire in fascia anche l’esplosività di Zaniolo e – di conseguenza – i suoi strappi (…). Kluivert, invece, offre maggiore imprevedibilità ed è quello che in assoluto attacca meglio gli spazi a campo aperto, grazie alla sua velocità. Dietro la punta, con il rientro di Pellegrini il tecnico portoghese ritrova di fatto il titolare del ruolo. Lì, se sta bene, Lorenzo garantisce fantasia (…), inserimenti e dinamismo. Diverso invece il discorso di Pastore (…) che in assoluto può offrire quella qualità che nessun altro ha. Se c’è un giocatore che può cambiare la partita attraverso una giocata è proprio l’argentino (…). Ma il genio Fonseca lo ritrova anche a sinistra, con il ritorno di Mkhitaryan. Genio e pericolosità, perché anche l’armeno può avere una certa confidenza con il gol. Perotti, invece, può garantire le superiorità numeriche con il suo uno contro uno (…). Quando servirà che aiuti in fase difensiva Florenzi è la scelta migliore. A patto, però, che resti giallorosso.


Con Kean rispunta Mariano Diaz

Edin Dzeko ormai ha 33 anni ed è impensabile che le possa giocare tutte. È per questo che il ds Petrachi si sta già muovendo sul mercato alla ricerca di un attaccante che possa far rifiatare il centravanti bosniaco. In cima alla lista c'è sempre il nome di Moise Kean (la Roma vorrebbe prenderlo in prestito con diritto di riscatto, l'Everton vorrebbe inserire l'obbligo), ma non è l'unico profilo monitorato. Secondo il quotidiano sportivo oggi in edicola, ci sarebbe un ritorno di fiamma per Mariano Diaz già seguito nel corso dell'estate. Fino a questo punto della stagione lo spagnolo di origine domenicana non ha giocato neanche un minuto nel Real Madrid e il presidente Florentino Perez vorrebbe quindi venderlo, ma sarebbe impensabile che a gennaio un club possa offrire i 20 milioni richiesti.  Più logico sarebbe impostare una cessione in prestito con diritto di riscatto vincolato a una serie di parametri.


Le mosse del club, Petrachi al lavoro: Kean in prestito e riscatto Smalling

Kean in prestito più il riscatto di Smalling. Saranno giorni di intenso lavoro per il d.s. della Roma Gianluca Petrachi, che vuole farsi trovare pronto a gennaio per sistemare la rosa. La prima parte della stagione, infatti, ha messo in evidenza due realtà: 1) alla Roma manca un vice-Dzeko affidabile visto che Kalinic, il cui prestito dall’Atletico Madrid potrebbe essere interrotto prima della scadenza, non è mai riuscito a dare il suo contributo a causa prima di una condizione fisica carente e poi di un infortunio; 2) Smalling ha spazzato tutti i dubbi che si portava da Manchester ed è diventato un leader della squadra (…). Kean a Liverpool non si è mai ambientato e vuole tornare in Italia, la Roma del suo amico Zaniolo potrebbe essere la soluzione migliore per lui (…).

Per quanto riguarda Smalling, il Manchester valuta il suo cartellino 18 milioni di euro, una cifra importante per un calciatore che tra pochi giorni compirà 30 anni, ma non fuori mercato per un difensore del suo livello: la Roma proverà a chiudere la trattativa già a gennaio, anche per evitare intromissioni di Inter e Juventus.


Florenzi a cuore aperto: «Rispetto le scelte, la Roma prima di tutto»

Che poi il paradosso è proprio questo: per uno è titolare della nazionale, per l’altro in quel ruolo non ci può più giocare. L’oggetto del contendere è Alessandro Florenzi, che venerdì Roberto Mancini ha confermato come terzino destro dell’Italia, proprio mentre Paulo Fonseca gli ha detto chiaramente che in quel ruolo nella Roma non ha futuro (…). Dopo giorni di silenzi, il capitano giallorosso ieri ha rotto gli argini e ha detto la sua. «(…) Penso solo a giocare, voglio dare il mio contributo alla Roma. A breve spero di riuscire a mettere in difficoltà il mister, che ora sta facendo altre scelte che rispetto. Se devo fare il capitano devo dare l’esempio: come successo negli anni scorsi, metto la Roma davanti a me stesso. Tutti dobbiamo stare in silenzio e lavorare, perché se lo fa il capitano, lo fanno anche tutti gli altri». Parole perfette, dette anche nel modo giusto. Parole da capitano, verrebbe da dire.

(…) La realtà ci dice che sono ben sei gare che Florenzi non gioca titolare (…). In un paio di queste sei partite Alessandro è entrato per spiccioli di gara (…), in altre non si è neanche scaldato (…). Una decina di giorni fa Fonseca ha avuto un colloquio con il capitano, spiegandogli che non lo vede come terzino, ma come esterno d’attacco. Dovendo giocare con un esterno basso bloccato e l’altro di spinta e con Kolarov che è quello che va, dall’altra parte gli serve un giocatore più difensivo. Cosa che non fa parte degli skills del capitano. Di conseguenza, nelle gerarchie dei difensori Spinazzola e Santon gli sono scivolati davanti ( e lo sarebbe stato anche Zappacosta, se non si fosse infortunato), mentre in quelle degli attaccanti c’è l’imbarazzo della scelta (Perotti, Under, Zaniolo, Kluivert e Mkhitaryan) e di certo Florenzi non è la prima (…). E così il capitano deve metabolizzare la nuova realtà (…). Ieri sulla vicenda è intervenuto anche Giuseppe Ursino, d.s. del Crotone, dove Florenzi ha mosso i primi passi da professionista. «(…) Alessandro è un giocatore straordinario, serio e passionale (…).Per me è un centrocampista, mezzala a tre: ha tempi di inserimento e sa calciare. Terzino? Non lo vedo (…)».