La Roma si rinforza

IL TEMPO - BIAFORA - Buchel, Rodwell, o nessuno dei due? Petrachi dopo il grave infortunio occorso a Cristante, che è andato ad aggiungersi a quelli di Diawara e Pellegrini operati a Villa Stuart, ha iniziato subito a scandagliare il mercato degli svincolati per rinforzare la metà campo. Il ds della Roma ha valutato attentamente i profili presenti sul mercato e quelli proposti dai vari procuratori che tentano di piazzare i loro assistiti al momento senza contratto. La scelta - in occasione della sfida con il Gladbach è andata in scena anche una chiacchierata con l’agente di Hallfredsson - è ricaduta su Buchel e Rodwell, centrocampisti centrali che ieri hanno sostenuto un provino a Trigoria. Il calciatore del Liechtenstein (ha perso la nazionale a causa del regime di svincolo) nell’ultima stagione è stato messo fuori rosa dall’Empoli, che lo ha impiegato soltanto in una partita della Primavera in tutto l’anno. Il classe 1991 lo scorso luglio ha quindi deciso di rescindere il contratto che lo legava ai toscani fino al 2020, aspettando una buona occasione per rimettersi in gioco in Serie A. L’ultima squadra di Rodwell, sul cui nome Petrachi ha chiesto l’opinione di Franco Baldini, è stata invece il Blackburn, con la quale ha racimolato un totale di 21 partite nella Championship inglese (1.440 minuti in campo) e una sola apparizione in Carabao Cup. I due calciatori sono stati contattati dalla Roma dopo un’immediata analisi delle liste dei senza contratto e già mercoledì hanno svolto le visite mediche a Villa Stuart per tentare di strappare un accordo fino al termine della stagione con la squadra allenata da Fonseca. Ieri entrambi hanno svolto alcuni test fisici, atletici e tecnici a Trigoria: l’intenzione della società è di metterli alla prova anche nei prossimi giorni e di verificare le loro condizioni in vista di un tesseramento. Non sarà quindi presa alcuna decisione dopo appena un giorno di allenamento, ma lo staff tecnico avrà modo di visionarli in maniera più approfondita. L’idea di Petrachi e Fonseca è quella di mettere sotto contratto uno dei due (non arriveranno due giocatori) soltanto se daranno le giuste garanzie e se non avranno bisogno di un lungo periodo di tempo per trovare la giusta forma. Come ribadito più volte dall’allenatore non ha senso prendere un giocatore soltanto per far numero, ma questo deve essere in grado di dare il suo contributo sin da subito. Intanto Petrachi sta lavorando anche sul fronte Smalling: il centrale inglese ha convinto tutti e nelle settimane a venire ci sarà un incontro con il Manchester United per iniziare a definire una cifra per acquistarlo a titolo definitivo.


Cambiano i vertici del settore giovanile. Torna Bruno Conti

IL TEMPO - BIAFORA - La Roma ha completato il nuovo organigramma con il riassetto del settore giovanile, che resterà sotto il controllo di Zubiria. De Sanctis ricoprirà l’incarico di direttore tecnico della Primavera, dell’Under 18 e dell’Under 17, mentre a Bruno Conti sono state affidate le selezioni che vanno dall’Under 16 all’Under 10. Intanto lunedì è in programma l’assemblea degli azionisti chiamata ad approvare l’aumento di capitale e il bilancio, mentre si avvicina pure la scadenza del board giallorosso. L’attuale cda resterà in carica fino al 30 giugno ed è molto probabile che dopo tale data Baldissoni, che si occuperà esclusivamente del progetto di Tor di Valle, non ne farà più parte. Baldissoni che ha partecipato alla prima riunione sullo stadio dopo l’arrivo della proposta di convenzione urbanistica redatta dal Campidoglio. Se ieri sono state esaminate le parti del testo ancora da limare, per le prossime riunioni verrà speso del tempo anche per guardare i testi degli accordi Comune-Regione, Comune-Città Metropolitana e AS Roma-Acea.

 

 


Rodwell e Buchel in campo ma il club prende tempo: verifica in corso a Trigoria

IL MESSAGGERO - CARINA - Altri 3-4 giorni. È questo il tempo che Fonseca s'è preso per decidere se almeno uno tra Rodwell e Buchel può far parte della rosa giallorossa. Al momento l'inglese (proposto da Baldini) è favorito: nel primo allenamento di ieri è sembrato più reattivo e pronto rispetto all'ex Empoli (indicato invece da Petrachi) che dopo essersi svincolato dal club toscano nella precedente stagione (2018-19) ha disputato appena 144 minuti con la nazionale del Liechtenstein (8 e 11 giugno, rispettivamente contro Armenia e Finlandia). L'inglese è reduce da 1590 minuti in Championship con il Blackburn (90 dei quali con la squadra riserve e 54 nella League Cup). La valutazione che sta portando avanti l'allenatore portoghese, parte da un presupposto fisico che non può essere secondario visto il momento d'emergenza. Tuttavia poi scivola anche sotto l'aspetto tecnico-tattico. La Roma cerca perlopiù un mediano che abbia un minimo di geometrie nei piedi. E anche in questo senso, Rodwell sembra farsi preferire. Questo però non vuol dire che uno dei due alla fine vincerà il cast: non è escluso che la Roma possa restare anche così.
NOVITÀ NEL SETTORE GIOVANILE -  È chiaro che la ricerca di uno svincolato è la conferma di come a Trigoria non credano in Riccardi. Il talento della Primavera non viene ritenuto pronto per il grande salto e già in estate Petrachi ha provato a cederlo, prima inserendolo in uno scambio con la Juventus e poi cercando un acquirente sino a fine mercato. A proposito di giovani, anche qui nessuna novità nell'annuncio da parte del club del nuovo assetto del settore. Nella nuova composizione che fa capo a Zubiria, De Sanctis sarà il dt responsabile della Primavera, dell'Under 18 e 17. Bruno Conti assume invece il ruolo di dt per le selezioni che vanno dall'Under 16 all'Under 10, oltre a conservare le proprie mansioni in seno alle Academies italiane del club.


«L’arbitro Collum ha ammesso l’errore»

IL MESSAGGERO - La Roma non dà spazio alle proteste dopo la gaffe di Collum che al 93’ ha assegnato un rigore inesistente al Borussia M’Gladbach (respinta di Smalling, con la faccia) che ha poi pareggiato a fine recupero: «Il management dell’As Roma dopo la partita ha parlato con gli ufficiali di gara, i quali hanno ammesso di aver commesso un errore nell’assegnazione del calcio di rigore. Li rispettiamo e li ringraziamo per l’onestà. Ora testa alla prossima partita», il tweet del club. A fine partita il dirigente Zubiria ha discusso con l’arbitro che si è scusato: «Il rumore dell’impatto mi ha fatto credere che il tocco fosse di mano». Resta la leggerezza della Uefa di non inserire la Var nella fase a gironi di Europa League, ma di usarla solo dai sedicesimi.


Olimpico, arrestato steward tedesco

IL MESSAGGERO - ALLEGRI - Gli scontri sono iniziati alla fine della partita, al momento di uscire dallo stadio e salire sui pullman per tornare a casa. Ma non sono stati solo i tifosi a finire in manette per avere aggredito gli agenti con manganelli e aste delle bandiere: giovedì sera, dopo il match dell'Europa League tra Roma e Borussia Moenchengladbach, oltre a tre supporter della squadra tedesca gli agenti della Digos hanno arrestato anche un addetto alla sicurezza, pure lui tedesco, in trasferta a Roma. Invece di contenere l'esuberanza degli ultrà, si è unito a loro nella guerriglia contro gli steward dell'Olimpico e contro un poliziotto. I provvedimenti di Daspo per la durata di 5 anni, invece, sono stati in tutto sei. Gli hooligans del Borussia processati per direttissima hanno 21, 22, 23. Mentre lo steward ne ha 26.
I fotogrammi degli scontri sono ripercorsi nei verbali di polizia. C'è K.J.G.R. che strappa dalle mani di un agente un manganello e lo usa per minacciare i suoi colleghi. La Digos lo conosceva già: lo teneva d'occhio dall'inizio del match. Al termine della partita, è stato isolato in sicurezza all'interno dello stadio ed arrestato. Poi c'è K.T., 22 anni.
Alla fine dell'incontro, in fase di deflusso, ha cercato di oltrepassare lo sbarramento degli steward per dare manforte agli holligans rimasti ancora sugli spalti. Ha colpito con un pugno sulla tempia un addetto alla sicurezza italiano e poi ha cercato di scappare. Aveva anche acceso dei fumogeni, coprendosi il volto con un passamontagna. È finito in manette anche M.S., tedesco di 21 anni. All'uscita, sempre durante la fase di deflusso della tifoseria ospite, avrebbe tentato di forzare il cordone di sicurezza degli steward, colpendo alcuni di questi alle spalle.
LE LESIONI - Il ventiseienne, invece, è S.M. ed è uno steward tedesco. Indossava la pettorina viola da addetto alla sicurezza. Al momento di lasciare lo stadio avrebbe letteralmente perso la testa, scagliandosi contro i colleghi e contro un poliziotto intervenuto per riportare l'ordine. Voleva aiutare i connazionali impegnati nei tafferugli. È stato arrestato dagli agenti del Commissariato Prati. Nel verbale si legge che «con violenza e determinazione», avrebbe colpito con calci e pugni un collega italiano impegnato nel contenimento della tifoseria ospite. Processato per direttissima dalla pm Lina Corbeddu - l'arresto è stato convalidato -, dovrà adesso rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, aggressione ad incaricato di pubblico servizio e anche di lesioni.


Primavera: i giallorossi ospitano il Genoa

IL TEMPO - La Roma Primavera, dopo aver conquistato i primi tre punti stagionali in trasferta a Napoli, è a caccia del secondo successo consecutivo contro il Genoa secondo in classifica. I giallorossi scendono in campo alle 11 al Tre Fontane per portare a casa tre punti fondamentali per accorciare sulla capolista Atalanta, attualmente a +6 sui ragazzi di Alberto De Rossi. Il tecnico romanista deve fare a meno di Darboe, Riccardi e Calafiori, a disposizione di Fonseca a causa degli infortuni che stanno falcidiando la prima squadra, e per la gara di oggi ha convocato quattro calciatori dell'Under 18 e uno dell'Under 17 considerate anche le assenze di Providence e Besujen. Contro la squadra di Stellini il tecnico giallorosso dovrebbe affidarsi alla linea difensiva composta da Parodi, Trasciani, Bianda e Semeraro, a centrocampo pronti Nigro, Tripi e Bove mentre nel tridente offensivo spazio a D'Orazio, Estrella e Zalewski. "Vogliamo conferme e continuità - le parole di De Rossi - sarà un gara difficile contro la rivelazione del campionato". Domani invece toccherà alla Lazio di Menichini impegnata in trasferta contro il Cagliari.


Stadio a Tor di Valle: a Raggi l'ultima parola

LA REPUBBLICA - D'ALBERGO - Un'altra riunione, un nuovo appuntamento per discutere la bozza di convenzione che dovrebbe (i condizionale è sempre d'obbligo) portare al via libera del Comune sul nuovo stadio della Roma. Ieri pomeriggio i tecnici del Campidoglio e 1 privati. Il club giallorosso e la Eurnova, si sono riuniti per fare il punto sul documento più caldo in Campidoglio. Un atto che vale un investimento da un miliardo di euro, è in fase di revisione e con tutta probabiltà avrà bisogno del placet della sindaca Virginia Raggi prima di arrivare alla sua stesura definitiva. Perché sull'affare di Tor di Valle c'è ancora una serie di nodi da sciogliere, «Si va avanti con la massima serenità», fanno sapere dal Comune. «Il clima è tranquillo e si lavora con forza per arrivare a un punto di convergenza», rassicurano i privati. La verità, però, è che va ancora risolta la questione della contestualità delleopere. E ieri è rispuntato anche ll caso dei campi di allenamento.Procediamo con ordine. Il primo problema è anche il più vecchio: Roma Capitale vorrebbe arrivare all'inaugurazione dello stadio con il dossier trasporti in ordine, mentre il club ha dalla sua il parere della Regione che approva un'apertura anche a lavori in corso. Qui, se non arriverà la stretta di mano tra tecnici, dovrà intervenire la prima cittadina. Il secondo punto riguarda il centro sportivo da realizzare accanto al Colosseo Bis. La Roma ha investito molto sulle strutture di Trigoria negli ultimi anni e a questo punto farebbe a meno della nuova club house  a Tor di Valle. Per il Campidoglio, invece, stadio e campi da allenamento sono vincolati l'uno all’altro. Va trovata l'intesa, servirà pazienza. La stessa con cui si è trovato l’accordo sull'unificazione di via del Mare e di via Ostiense. Ieri, per il tratto di competenza, al tavolo c'erano anche i rappresentanti della Città Metropolitana. Una presenza che comunica la voglia di andare avanti per chiudere la consiliatura Raggi con l'annuncio dello Stadio. «A patto che non ci siano sorprese», ripetono dal Campidoglio. Su uno dei possibili punti di frizione. ieri è stato il Comune a rassicurare Roma ed Eurnova: come richiesto dai proponenti, i 42 milioni che i proponenti verseranno all'amministrazione dopo l'eventuale approvazione della convenzione verranno spesi per migliorare i trasporti a Tor di Valle, acquistando nuovi treni per la Roma-Lido. Un altro piccolo passo in avanti in attesa dei prossimi appuntamenti tecnici, previsti per la metà di novembre.

 

 


Conferenza stampa, Fonseca: "La squadra sta bene, non possiamo cambiare il passato, dobbiamo pensare alla prossima partita" (Video)

Paulo Fonseca ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa nella sala Champions di Trigoria. Queste le sue parole:

Dopo la partita col Borussia ha detto che la prestazione di Mancini le è piaciuta. È possibile rivederlo in quella posizione?
"Sì, è possibile. Non abbiamo molte alternative in quel ruolo ed ha fatto una buona prestazione. Non c’è la necessità di cambiare."

 

Giovedì partita dispendiosa dal punto di vista fisico, teme la stanchezza per una rosa ridotta al limite per le squalifiche e gli infortuni?
"Sì, dirò di più: dati alla mano è stata la partita in cui abbiamo corso di più ad alta intensità. La mia preoccupazione è recuperare i giocatori dal punto di vista fisico per essere pronti contro un Milan più fresco."

 

La difesa ha fatto molto bene in Europa League, sta facendo bene. Ritiene la possibilità di avanzare negli attaccanti esterni Florenzi?
"In questo momento devo considerare tutte le possibilità visto il numero ridotto di giocatori, anche in quella posizione non escludo nulla."

 

Le condizioni di Pastore e Perotti: Diego è pronto?
"Perotti si allena già da un po’, è pronto per giocare anche se non so se potrà reggere i 90′. Pastore in questo momento non è possibile. Ha giocato più del normale, non ci possiamo permettere troppe rotazioni."

 

Parlando dei possibili rinforzi di mercato diceva che non avreste presto giocatori tanto per prendere. Quelli che sono arrivati in prova sono giocatori che migliorano la rosa? 
"Non voglio parlare di questa questione, parlo di un giocatore solo quando fa ufficialmente parte della rosa. Se ci saranno delle novità ne parleremo. In questo momento la mia concentrazione è destinata interamente al Milan."

 

Un aggiornamento su Under e Mkhitaryan e un giudizio su Fuzato convocato dal Brasile.
"La convocazione di Fuzato è stata una bella sorpresa per tutti noi, è compito della nazionale conoscere il lavoro di un calciatore. Ho già parlato della bontà del lavoro di Savorani, nel complesso è motivo di orgoglio e soddisfazione per tutti noi. Mkhitaryan non si allena ancora con noi, Under riprenderà oggi ma non sarà a disposizione con il Milan ma dalla prossima."

 

Veretout può fare il trequartista? Nel Milan si aspetta Leao o Piatek e come cambia la scelta sul difensore centrale?
"Non so se sarà Leao o Piatek a giocare, la nostra difesa non cambierà in funzione al loro attaccante. Sono due buoni attaccanti, Leao è molto esplosivo e rapido. Non ci faremo influenzare dall’avversario. Veretout con Mancini ha più libertà, è normale che sia così e lo sarà anche domani."

 

Ha parlato di giocatori devastati dopo il Borussia, dal punto di vista del carattere come sta la squadra?
"La squadra sta bene, non possiamo cambiare il passato, dobbiamo pensare alla prossima partita. Dev’essere questo lo stato d’animo. È stata una serata storta, infelice per la direzione di gara per quella decisione. Ma dobbiamo concentrarci sul Milan"

 

Capello parlando con Esposito gli ha consigliato di non seguire la strada di Zaniolo. Lei consiglierebbe a un giovane di seguire la strada di Nicolò, che qualcosa ha fatto?
"Non ho visto né ascoltato le dichiarazioni di Capello, preferisco non commentare. Qui crediamo tutti immensamente alle capacità di Zaniolo, ha un talento immenso. Deve continuare a crescere, non so se in passato ci siano stati fattori che l’abbiano influenzato, da quando sono qui è stato esemplare e ha lavorato con massima dedizione e impegno ed è quello che a me interessa."

 

Dzeko è un leader carismatico nello spogliatoio, pensa si possa riproporre la scelta di Florenzi di offrire la fascia di capitano a Dzeko?
"Credo di no, credo che sia un tema chiuso. È stato un gesto nobile al momento del rinnovo, ma non se ne è parlato oltre. Florenzi è il capitano e Dzeko uno dei capitani."

 

Create tante occasioni potenziali che non si concretizzano per la scelta dell’ultimo passaggio. È un aspetto allenabile? Penso per esempio a Veretout che ritarda il passaggio a Dzeko…
"È vero quello che dice, abbiamo commesso errori negli ultimi trenta metri. È qualcosa di allenabile, anche se ora non abbiamo molto tempo. È qualcosa che riguarda l’inesperienza: Kluivert, Zaniolo, Antonucci, sono tutti giovani. Con l’esperienza arriverà anche la capacità di scegliere nel momento giusto. È una squadra che crea, dobbiamo essere più accurati nell’ultima decisione. Durante la sosta ci abbiamo lavorato molto, lo faremo anche in futuro."

 

 


Roma, Fonseca ha sposato l’altra idea

IL MESSAGGERO - TRANI - Fonseca promuove la Roma di coppa. Meglio, dunque, in Europa Legaue che in campionato. Con le stesse assenze, sono state diverse le prestazioni. Nei comportamenti dei singoli e nell'atteggiamento di squadra. La timidezza, mostrata domenica contro la Sampdoria, è stata sostituita, giovedì contro il Borussia rM'Gladbach, dall'umiltà. A incidere anche il suo intervento. A parole, chiedendo al gruppo di tirare fuori la personalità, e nei fatti, aggiustando tatticamente l'assetto. Ok, dunque, il 4-1-4-1 che garantisce, pesando le caratteristiche degli interpreti attualmente a disposizione, equilibrio, ordine, sostanza e corsa. In più il dinamismo di Veretout, unico centrocampista di ruolo su cui può al momento contare il portoghese, permette di tornare in corsa al 4-2-3-1 che resta il sistema di gioco di riferimento.
PERCORSO OBBLIGATO - Domani all'Olimpico si presenta il Milan di Pioli. La Roma, in piena emergenza, invece di recuperare giocatori ne conta sempre meno. Perso Santon alla vigilia della gara di Europa League, Fonseca sa di dover rinunciare pure allo squalificato Kluivert: rimangono in 14, tra titolari e panchinari. E diventano 16, con il 3° portiere Fuzato e il difensore Cetin: solo loro non hanno mai avuto spazio nelle 11 partite stagionali (già utilizzati 24 calciatori). Oggi l'allenatore deciderà quanti e quali primavera chiamare. In più farà l'ultima verifica su Under che, a sentire lo stesso tecnico, ancora non è pronto. La valutazione principale, però, è mirata alle condizioni fisiche di chi ha giocato giovedì. In questo senso è scontato che ci sia il turnover. Minimo, ma indispensabile. I probabili ricambi per la sfida contro i rossoneri sono già scesi in campo nella partita di coppa: Perotti e Florenzi che rispettivamente dovrebbero prendere il posto di Kluivert e Pastore.
MOSSA EFFICACE - Mancini ha incassato i complimenti di Fonseca per l'interpretazione del ruolo di volante davanti alla difesa. Ha protetto e al tempo stesso impostato. Si è insomma adattato bene nella posizione di play basso, lavorando con attenzione nell'interdizione e con personalità nel palleggio. La soluzione resta, insomma, d'attualità pure per la partita contro il Milan, anche perché Smalling e Fazio, al centro della difesa, hanno dimostrato di muoversi bene in tandem. C'è da scegliere, invece, il partner di Veretout. Ballottaggio tra Zaniolo, provato giovedì da centrocampista per 16 minuti (quando è entrato Perotti per Pastore), e Florenzi. Chi non fa la mezzala, va a destra.
MAGLIA PIÙ INDOSSATA - Dzeko, con o senza maschera, si prepara a mettere il nuovo timbro sulla sua carriera: domani festeggerà la presenza 190 con la Roma, superando il numero di 189 raggiunto con il Manchester City. Così i colori giallorossi saranno quelli che lo hanno accompagnato più volte in campo.


Roma Primavera-Genoa 1-0, Bove segna al primo minuto

La Roma Primavera di De Rossi si sta scontrando contro il Genoa per cercare la seconda vittoria di fila dopo il successo in casa del Napoli. Situazione di emergenza per i giovani giallorossi senza Riccardi, Calafiori, Darboe e Providence in prima squadra.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

Roma (4-3-3): Cardinali; Parodi, Trasciani, Bianda, Semeraro; Simonetti, Tripi, Bove; D’Orazio, Felipe Estrella, Zalewski.
A disp.: Boer, Zamarion, Buttaro, Nigro, Pleśnierowicz, Santese, Suffer, Agostinelli, Milanese, Astrologo, Satriano, Silipo.
All.: De Rossi.

Genoa (4-3-1-2): Drago; Piccardo, Da Cunha, Raggio, Tiago Gonçalves; Ebongue, Rovella, Masini; Kallon; Bianchi, Klimavicius.
A disp.: Vodišek, Montaldo, Gasco, Dumbrăvanu, Serpe, Verona Grönberg, Besaggio, Zennaro, Cleonise, Moro.
All.: Chiappino.

Arbitro: Marotta. Assistenti: Caso – Fine.


Lu. Pellegrini: "Quando giocavo ancora nella Primavera Nainggolan mi dava tanti consigli"

Luca Pellegrini, terzino del Cagliari in prestito dalla Juventus, ha parlato della sua esperienza in giallorosso al quotidiano torinese TUTTOSPORT. Queste le sue parole:

Lei a Roma aveva avuto due brutti infortuni al ginocchio. Le hanno dato più forza, a gioco lungo?

"Sì. Ho persino cercato di sfruttare questi fatti solo negativi per trasformarli in un punto di forza, in qualcosa di positivo. Il ricordo di quando ero fermo, infortunato, e di quella rabbia che accumulavo dentro, mese dopo mese, è ancora vivo. Ed è anche per questo che ora godo a fare uno scatto in più, un sacrificio in più. Ripenso a quando dovevo stare immobile. E aumenta subito la voglia di correre, credetemi."

Muzzi è stato per circa 2 anni il suo allenatore nel vivaio della Roma, quando lei era un Giovanissimo. E Muzzi significa tanto anche a Cagliari. Tra l’altro: ha giocato pure nel Toro.

"Muzzi mi ha insegnato a fare meno il furbetto, come diceva lui. Mi ha insegnato a maturare, a pensare di più ai sacrifici che compiva mio padre. La mia famiglia. Inoltre mi ha cambiato ruolo: da attaccante esterno a esterno basso, il mio destino. Muzzi è stato un grande. Ci ha visto più lungo di tutti. Ed è stato il primo. Mi ha insegnato tanto. Non so se sarei riuscito a emergere senza di lui."

Il suo valore di mercato stabilito nell’operazione di mercato Roma-Juventus è stato di 22 milioni. Lei si comprerebbe a questa cifra?

"Preferisco non rispondere (ride, ndr)."

Nainggolan. A Roma e a Cagliari.

"A Roma, quando ero ancora un Primavera ma stavo uscendo dal vivaio, mi dava tanti consigli quando mi allenavo con loro. Si era creato un bel rapporto, mi aveva aiutato tanto nel periodo dell’infortunio. Ha solo qualche tatuaggio in più ma è sempre lo stesso. Quando apre bocca gli diamo ascolto. Ha esperienza da vendere, ha una forte personalità anche fuori dal campo, è un trascinatore, porta avanti il gruppo in allenamento, è visto bene da tutti."


La Roma guarda avanti, ma che torti in Europa

GAZZETTA DELLO SPORT - «Niente alibi». È il messaggio diretto che la «nuova» Roma vuole mandare dentro e fuori Trigoria. Nonostante tutto, nonostante l’ennesimo torto arbitrale subito in Europa. La voglia, però, è quella di cambiare pagina, di dare una ventata nuova anche alle relazioni interne ed esterne. Ma, soprattutto, cercare di non creare situazioni in cui i giocatori possano trovare una propria «comfort zone», scaricando altrove eventuali colpe proprie. Anche se, poi, a dire il vero, contro il Borussia Mönchengladbach se c’è stata una colpa quella è tutta dell’arbitro scozzese Collum, che ha di fatto inventato il rigore del pari tedesco. La cosa ovviamente ha fatto arrabbiare i dirigenti giallorossi, a Roma come a Boston.

Il primo grande torto internazionale degli ultimi anni la Roma lo subisce a Barcellona, il 4 aprile del 2018, quando l’arbitro olandese Makkelie non concede un rigore solare per fallo di Semedo su Dzeko. Il Barça vincerà per 4-1, poi ci penserà Manolas a rendere giustizia ai giallorossi con il gol del 3-0 al ritorno. Cosa che non succede poco dopo nella semifinale con il Liverpool. Ad Anfield Road il 3-0 di Manè è viziato dal fuorigioco di Salah, all’Olimpico lo sloveno Skomina non vede una parata clamorosa di Alexander-Arnold su tiro di El Shaarawy in area sul 2-2: sarebbe stato rigore ed espulsione per il difensore inglese. Quindi l’edizione scorsa, quando la Roma esce agli ottavi per mano del Porto (6 marzo 2019), perdendo fuori casa 3-1 ai supplementari. Solo che il turco Cakir non vede proprio all’ultimo minuto del secondo tempo supplementare il tocco di Marega sulla gamba di Schick: fallo proprio mentre il ceco stava uscendo dall’area, con Schick che protesta anche platealmente ma Cakir che si affida al silent check. Risultato? Roma fuori dalla Champions League.