Kluivert: "Ho la fiducia del mister, questo per me è molto importante. Stasera siamo stati coraggiosi"

Justin Kluivert, attaccante della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Udinese-Roma 0-4. Queste le sue parole:

KLUIVERT A ROMA TV

Secondo gol, ma sopratutto la prestazione nei 90 minuti. Fiducia dell’allenatore fondamentale… 
Sì ho la fiducia del mister e per un giocatore giovane è importante. Il gol ha aiutato la squadra a vincere qui in dieci uomini, è importante.

Siete stati forti di testa… 

Sì abbiamo giocato in dieci, abbiamo corso insieme per vincere la partita. Possiamo vincere anche in 10 o in 9.

Cosa vi siete detti all’intervallo? 
Non lo so, il primo tempo è stato difficile ma il secondo abbiamo giocato meglio aspettando, recuperando palla e ripartendo.

Passa Petrachi e l’olandese: “Petrachi mi dice sempre vai dentro e fai gol, oggi l’ho fatto“.

Devi segnare Justin!
Lo so, lo so.

KLUIVERT A DAZN

Mandate un grande messaggio al campionato…
Sì, molto contento per come abbiamo giocato in 10. Abbiamo tirato fuori tutto il nostro coraggio. Sono contento per il gol.

Cosa è cambiato con Fonseca? 
Mi ha dato fiducia e per un giovane giocatore è importante. Mi piace e così posso giocare meglio rispetto allo scorso anno.

E’ il tuo miglior momento alla Roma? 
Sì, è un buon momento sia per me che per la squadra. Sono molto contento di essere qui.

Gesticoli come gli italiani… 
Sì (ride, ndr).


Fonseca: "Abbiamo lottato tutti insieme. Mancini? Mi stupisce sempre"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Udinese-Roma 0-4. Queste le sue parole:

FONSECA A DAZN

Questa è la miglior versione dalla Roma? 
Abbiamo fatto una buona partita, abbiamo avute molte occasione anche con un giocatore in meno. Penso che abbiamo meritato di vincere.

Il rosso di Fazio? La squadra ha reagito bene…
Tutti insieme abbiamo lottato e abbiamo provato sempre a giocare, abbiamo fatto 3 gol in dieci ma possiamo fare di più.

Il rosso? 

Non voglio parlare di questa situazione, è chiaro cosa penso.

Il carattere ha fatto la differenza? 
Il carattere di questi giocatori è grande, hanno capito che serviva difendere ma anche attaccare con molto pericolo. Quando tu stai in 10 la tendenza è di difendere, ma noi noi. Volevamo fare più gol.

Quanto ha lavorato sulla testa di Pastore? 
E’ soprattutto una questione fisica, lui sta bene in questo momento giocando le ultime partite. Oggi ha fatto una partita bellissima, ha qualità e sta recuperando fiducia.

In futuro riproporrà Mancini a centrocampo quando torneranno gli altri? 
Per me è una vera sorpresa, devo pensare che nella prossima partita non avrò Fazio quindi deve pensare se usare Mancini come difensore o centrocampista. Lui mi sta stupendo.

Quando vedremo Florenzi titolare? 
Sta bene, è una scelta. Lavora molto bene, è il nostro capitano. La squadra sta giocando bene, ma penso che Florenzi giocherà.

Qual è il suo ruolo? 
Può fare molte posizioni, l’abbiamo utilizzato quasi sempre a destra ma può giocare anche a sinistra.

 

FONSECA A ROMA TV

 

Questa squadra è intelligente e sa combattere, è forte di testa. Qual è il segreto? 
È mantenere l’equilibrio emozionale, la squadra ha fatto una buona partita anche in dieci. Abbimo giocato tutti insieme, vogliamo questo spirito per vincere.

Di cosa è più felice?

Di tutto. Pastore sta giocando meglio, la squadra è più sicura difensivamente ed è solidale, ma sono contento di tutto.

E siamo quarti… 

Sì ed è importante per me che la squadra lotti con questo atteggiamento. Se lo facciamo siamo più vicini a vincere qualche partita.

Oggi Dzeko si defilava spesso a sinistra e al centro c’erano Zaniolo e Kluivert… 

È vero abbiamo preparato la questione della profondità di Zaniolo e Kluivert, con Dzeko che si abbassava per fargli spazio. Dzeko a tratti ha giocato a sinistra ma è una situazione puntuale di una partita.

Cosa ha detto ai giocatore nell’intervallo?

Che dovevamo mantenere l’equilibrio emozionale e difendere bene, ma che sarebbe stato possibile con il tempo avere più spazio per il contropiede. La squadra ha rivelato un grande equilibrio e abbiamo giocato bene anche nel secondo tempo.


Fazio salterà Roma-Napoli

Federico Fazio, difensore della Roma, è stato espulso nel corso del match contro l'Udinese. L'argentino salterà la prossima di campionato, in programma sabato alle 15 contro il Napoli. 


Ancelotti espulso durante Napoli-Atalanta. Non sarà in panchina contro la Roma

Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, è stato espulso nel corso del match disputato oggi contro l'Atalanta. Il mister dei partenopei, quindi, non siederà in panchina per la partita contro la Roma, in programma sabato allo Stadio Olimpico. 


Smalling: "Contentissimo per il mio primo gol. Oggi lo spirito della squadra è stato fantastico"

Chris Smalling, difensore della Roma, ha parlato al termine del match vinto contro l'Udinese. Queste le sue dichiarazioni:

SMALLING A ROMA TV

Hai segnato il tuo primo gol. Credo che tu sia molto felice e che sia una notte speciale per te…
Sono molto contento di questo gol, già lo avevo sfiorato. Bello dare il mio contributo anche in termini realizzativi, oggi lo spirito della squadra è stato fantastico.

Siamo stati forti nella testa, sei d’accordo?
Assolutamente. Venendo dal campionato inglese, per certi versi quello italiano gli assomiglia, sono molti competitivi. Qui ci sono molti cross, è un campionato che ben si addice alle mie caratteristiche.

Ti era mai capitato di vincere una partita così nettamente in 10? 
No, a dire il vero non ricordo, anche perché di solito quando una squadra è in inferiorità numerica pensa a difendere, ma abbiamo sfruttato lo spazio che l’Udinese ci ha concesso.

Cosa ti piace di più di questa squadra?
Quello che mi piace di più è lo spirito. Non abbiamo fatto niente, la stagione è lunga ma vogliamo far bene in coppa ed essere nella parte alta della classifica.


Pallotta: "Ancora più forti dopo il cartellino. Complimenti alla squadra ed allo staff"

James Pallotta, presidente della Roma, ha commentato sul proprio profilo Twitter la vittoria della Roma contro l'Udinese: "Mi è piaciuto come la squadra è diventata ancora più forte dopo il cartellino rosso. Ha giocato duro fino alla fine. Bella da guardare. Complimenti alla squadra e allo staff".

 


Udinese-Roma, torna Irrati dopo la sconfitta con l'Atalanta

INSIDEROMA.COM - ILARIA PROIETTI - Sarà Massimiliano Irrati della sezione di Firenze a dirigere l'infrasettimanale di campionato tra Udinese e Roma, in programma domani sera, ore 21:00 alla Dacia Arena. L'arbitro sarà affiancato dagli assistenti Lo Cicero e Bottegoni, il IV uomo sarà Illuzzi. In sala VAR si accomoderanno Mazzoleni e Vivenzi. Sarà il primo Udinese-Roma per il fischietto fiorentino. I giallorossi cercheranno continuità dopo la vittoria contro il Milan, arrivata dopo una serie di deludenti pareggi sia in Serie A sia in Europa League. La vittoria con i rossoneri ha portato la Roma ad un solo punto dalla zona Champions e dal Napoli, impegnato in questo turno di campionato nello scontro diretto contro l'Atalanta. Portare a casa i tre punti è importante ora più che mai.

I PRECEDENTI - Il fischietto toscano torna a dirigere la Roma dopo appena un mese: l'ultimo precedente, infatti, risale alla sconfitta per 0-2 subita in casa contro l'Atalanta lo scorso 25 settembre. Nonostante l'ultimo, amaro, incrocio, il bilancio dei giallorossi con Irrati è positivo: 6 vittorie 5 pareggi e 3 sconfitte. L'ultima vittoria, invece, risale alla scorsa stagione: Roma-Sampdoria 4-1, datata 11 novembre 2018, firmata dalle reti di Jesus, Schick e la doppietta di El Shaarawy.

Decisamente negativo, invece, lo score di Irrati con i bianconeri: 1 vittoria, 3 pareggi e 3 sconfitte. L'unico match vinto dall'Udinese, sotto la direzione di Irrati, risale al 2016: la vittoria per 3-1 contro il Napoli.


Udinese-Roma - precedenti, statistiche e curiosità

INSIDEROMA.COM – FEDERICO FALVO – Dopo appena 72 ore dal successo casalingo contro il Milan, la Roma torna in campo alla Dacia Arena per affrontare l’Udinese.
Paulo Fonseca, in conferenza stampa, non valuta l’Udinese per la partita persa contro l’Atalanta (sconfitta per 7-1), ma per la squadra che ha giocato prima di quella gara con solo sei reti subite. Una squadra, per Fonseca, che difende in maniera compatta ed è veloce a colpire in contropiede. Per questo il tecnico portoghese prevede che domani sia un match difficile, che la Roma deve affrontare con la testa giusta per vincere. Per Fonseca la Roma vede avere sempre l’ambizione di vincere, scendere in campo con l’idea di portare a casa il risultato e deve correre e lottare per tutti i 90 minuti più recupero. Fonseca vuole questo dai suoi giocatori, chi non ha la mentalità e l’ambizione di vincere non può giocare in questo club. E’ pronto a giocare Under, rientrato dall’infortunio e convocato per domani, anche se per ammissione del mister non ha ancora i 90 minuti nelle gambe. Rimane a casa, invece, Juan Jesus; che ha accusato un fastidio muscolare in allenamento.
In casa Udinese ha parlato il tecnico Tudor, che è convinto la sua squadra non sia quella vista contro l’Atalanta.  Un’Udinese irriconoscibile quella vista nel secondo tempo di Bergamo ma i giocatori sono arrabbiati per il brutto risultato e pronti a dare il massimo contro la Roma. Una Roma che gioca bene ed è sempre ostico come avversario, ma per Tudor domani la sua Udinese potrebbe fare il grande colpo.

I PRECEDENTI – Sono 45 i precedenti tra Udinese e Roma in casa dei friulani, con lo score a favore della Roma con 19 vittorie. L’ultima vittoria della Roma, però, risale a due stagioni fa con lo 0-2 firmato da Under e Perotti. Quella fu il quinto successo consecutivo per la Roma sul campo dei bianconeri. Quindici i successi dell’Udinese, che la scorsa stagione si impose per 1-0 con la rete di De Paul. Fermo a 11 il totale dei pareggi, che non si verificano dall’1-1 (MurielLamela) di stagione 2012/13.
Il miglior successo esterno per la Roma è l’1-4 di stagione 2005/06, mentre l’Udinese ha nel 4-2 di stagione 1997/98 la sua miglior vittoria casalinga. E’ di 2-1 per i padroni di casa il risultato che si è verificato la maggior parte delle volte, ben sei.
Fonseca  non ha mai affrontato l’Udinese, con la sfida di domani che sarà un inedito.
Uno solo il precedente tra Tudor e la Roma, il match dell’Olimpico di stagione scorsa vinto dalla Roma per 1-0.
L’arbitro del match sarà Irrati della sezione di Pistoia. Con Irrati già 14 i precedenti per la Roma; che ha uno score positivo di sei vittorie, cinque pareggi e tre sconfitte. Sette i precedenti del fischietto toscano contro l’Udinese, il cui score è negativo con una vittoria, tre pareggi e tre sconfitte.

LE STATISTICHE – Sedici i punti in campionato per la Roma, a meno uno dal Napoli quarto che occupa l’ultimo posto utile per l’ingresso diretto in Champions League.
Dieci i punti per l’Udinese, che ha il peggior attacco del campionato con soli cinque gol all’attivo; mentre sono 13 quelli subiti.
La scorsa stagione la Roma perse nella trasferta di Udine, ma ha vinto 11 volte negli ultimi 12 precedenti totali contro i bianconeri. In questa stagione i giallorossi non hanno mai perso in trasferta (due vittorie e due pareggi) e sono imbattuti da sei gare.
Prima della partita contro l’Atalanta di domenica scorsa, l’Udinese aveva subito solo sei reti in campionato.

Una partita che potrebbe essere dalle due facce per la Roma. Infatti i giallorossi potrebbero trovarsi  di fronte un’Udinese chiusa in difesa e pronta a colpire in ripartenza, avendo difficoltà a trovare gli spazi per il passaggio finale. Quindi l’Udinese potrebbe essere motivata a dare tutto per battere la Roma e riscattare la sconfitta di Bergamo. Ma dall’altro lato i friulani potrebbero subire il contraccolpo psicologico nell’affrontare una grande squadra che, sulla carta, potrebbe vincere con un passivo largo.


Paulo, mister coraggio

IL MESSAGGERO - ANGELONI - Ha traballato, appena un po', ma alla fine non ha perso la testa, questo va detto. Paulo Fonseca nell'ultimo periodo è apparso molto provato, in difficoltà per ciò che stava accadendo alla squadra, tra qualche pareggio inaspettato, i tanti infortuni e la sensazione, ormai vinto dalla sfortuna, di non poterne uscirne. I bravi allenatori, si va dicendo, si vedono nelle difficoltà, sono quelli che trovano la soluzione. Quando ti mancano tutti, o quasi, i centrocampisti, o pensi di affidarti a qualche svincolato/stagionato (sic) o il centrocampista te lo fai in casa. Lui ha creato Mancini e su di lui ha ridisegnato la squadra in un 4-1-4-1; un po' di anni fa Spalletti, sempre in periodo di grande emergenza, ha tirato fuori dal cilindro Totti centravanti e Perrotta trequartista, ma soprattutto quella bella Roma del 4-2-3-1 del 2005. Oggi, Fonseca, ha la forza di andare avanti con quelli che ha e il coraggio di rinunciare a uno tra Rodwell e Buchel, che non verranno tesserati.

AZZARDO Quel coraggio che sarebbe dovuto arrivare dai calciatori, tanto invocato dall'allenatore portoghese, è arrivato da Fonseca stesso, che ha saputo lavorare pure sulla testa della squadra, specie dopo la deprimente partita di Genova contro la Sampdoria. Lì è stato toccato il fondo: zero gioco, zero anima, zero di tutto. Paura, altro che coraggio. «Giocando così non si va da nessuna parte», disse al gruppo il giorno successivo alla sfida di Marassi, Paulo. Per rivedere un calcio logico ci voleva prima di tutto lo spirito, l'anima, il sentirsi squadra, al di là di chi in quel momento non c'era. E in questo si è appoggiato ai leader dello spogliatoio, a Dzeko, che sta facendo gli straordinari (gioca con la maschera e specie a Genova a rischiato molto), a Veretout, che cresce di partita in partita, sempre più con consapevolezze da leader, a Kolarov, pure lui sta scaricando il polmone, ma dovrà andare avanti ancora. La Roma ha ricominciato un campionato, con un abito diverso. Sia nella partita contro il Mönchengladbach sia in quella con il Milan, già si sono notate le differenze. L'altra sera si è rivisto pure un buon calcio, con molte occasioni in più create rispetto alla sfida di coppa. Nella fase più critica, Fonseca ha dato una mano pure ad altri calciatori, che sembravano persi. Pastore, ad esempio, almeno quello visto con il Milan, oggi sembra un altro. E' un giocatore, contestualizzato in un gruppo. Javier va gestito, ma potrebbe diventare una risorsa in più quando rientreranno tutti, mentre adesso è da considerare quasi un elemento indispensabile. Pure a Trigoria - dopo un anno di dubbi - hanno cominciato a sorridere, ripensando all'ingente investimento fatto su di lui. Ovvio, l'argentino ha mostrato nei mesi precedenti una certa fragilità muscolare, che non lascia tranquilli. Lui ha fatto sapere di aver trovato in Fonseca l'allenatore giusto per risorgere. Il tecnico sta coinvolgendo tutti, vedi il continuo ricorrere ad Antonucci, Santon e nell'ultima partita pure all'esordiente Cetin.

PSICOLOGO Fonseca è stato psicologo ma non solo: ha pian piano sistemato tatticamente la difesa, che appare più solida con Smalling ormai guida del reparto. Adesso si tratta di dare continuità ai risultati, e in questo serve ancora più sacrificio da parte dei calciatori. Udine e poi Roma-Napoli, sei punti per dire di aver passato con successo la brutta nottata. Ciò che sta succedendo alla Roma e quello che si avverte in molti calciatori, si capisce dalle parole di Gianluca Mancini rilasciate a Dazn. «Il senso di appartenenza è grande e noi giocatori dobbiamo dimostrarlo, bisogna appartenere alla maglia per cui giochi, quella per cui la domenica vai in campo per fare risultato. Bisogna dare il massimo di te stesso per fare bene. La pressione ci deve essere ma deve essere positiva, una pressione per aiutarti a migliorare. Il salto è stato grande, perché Bergamo è più piccola di Roma. Avverto questa differenza, ma la vivo serenamente». Ora si vede, non solo in lui.


Roma di scorta: Mancini, Pastore e Perotti, le tre mosse vincenti di Fonseca

LEGGO - BALZANI - C'è una frase di Seneca nelle lettere a Lucilio che Fonseca deve aver sottolineato in rosso: «Le difficoltà rafforzano la mente, come la fatica rafforza il corpo». Nell'emergenza più totale, di mente e corpo tra errori arbitrali e infortuni, infatti il portoghese è riuscito a tirar fuori dal cilindro le idee e le motivazioni giuste anche da chi non sembrava più utile alla causa.

Nasce così l'intuizione Mancini, il ragazzo di Pontedera che a Trigoria ha stupito tutti per intelligenza e capacità. Servono queste doti per saper interpretare un ruolo inedito: quello di tre e mezzo, di mediano davanti alla difesa che in fase di impostazione si aggiunge alla linea dei due centrali. Dopo l'esperimento col Borussia è arrivata una partita quasi perfetta col Milan per Mancini che ieri a Dazn ha ricordato Astori: «Ho scelto il 23 perché l'ha avuto Davide. Era una persona fantastica e a pensarci oggi a distanza di poco tempo fa sempre male. Fonseca? Il suo gioco mi esalta, il salto da Bergamo a Roma è stato grande».

Non così tanto da impedirgli di conquistare gli applausi dell'Olimpico. Che domenica sera sono scrosciati per un altro uomo di scorta destinato a diventare protagonista inatteso dopo mesi di fischi e prese in giro: Javier Pastore. El Flaco ha giocato senza avvertire dolore 3 gare di fila e ha vissuto un processo di crescita culminato con la grande prestazione contro il Milan in quel ruolo (trequartista) in cui è esploso tra Palermo e Parigi. L'altro argentino in cerca di riscatto è Perotti che dopo un anno di calvario è tornato a far ballare il tango alle difese. El Monito non ha ancora i 90', ma nel gioco di Fonseca può diventare devastante. «Il peggio è alle spalle, ma ora vinciamo con l'Udinese o tutto sarà vano. Mancini? Ha dimostrato personalità».

Risposte da uomini che hanno permesso a Fonseca di accorciare a -1 sul Napoli e a occupare il 1° posto in Europa League nonostante le calamità (18 ko e arbitraggi discutibili). Un lavoro importante quello di Paulo che ha adottato scelte forti come l'esclusione di capitan Florenzi o la rinuncia a Rodwell e Buchel, i due svincolati in prova a Trigoria. Le prestazioni di Mancini e i progressi di Pellegrini (tornerà a fine novembre) e Diawara (pronto dopo la prossima sosta) sono deterrenti importanti. Domani con l'Udinese, in un calendario folle che poi vedrà la Roma impegnata col Napoli, ci saranno poche novità: turno di riposo per Pastore e dentro Kluivert con Zaniolo al centro. Per quest'ultimo è arrivato il dietrofront di Capello: «Sono stato frainteso. Nicolò è un talento vero».


Il club: aumento di capitale per 150 milioni

LEGGO - BALZANI - L’aumento di capitale è stato approvato, e in quanto all’ingresso di nuovi investitori l’ad Fienga è chiaro: «Non c’è stato alcun contatto col gruppo Friedkin». Queste le due notizie più importanti emerse ieri durante un’assemblea degli azionisti bollente. L’aumento di capitale sociale riguarda un ammontare massimo di 150 milioni «destinato alla copertura del fabbisogno finanziario». E quindi non spendibile sul mercato.

Tema caldo anche l’addio di Totti e De Rossi. «La squadra non si è indebolita - spiega Fienga -. La società ha subito le loro scelte, non le ha prodotte. A Totti vogliamo bene, ma non fa più parte del gruppo della Roma. Rispettiamo la sua scelta. Se un giorno si volesse riavvicinare…». Infine Baldissoni: «L’iter stadio è alle fasi conclusive».

 

 


Zaniolo, il tuttofare dell'attacco giura amore alla Roma. E punta al gol fuori casa

GAZZETTA DELLO SPORT - Il bacio alla maglia della Roma è arrivato sotto lo sguardo di Fabio Paratici, ds della Juventus in tribuna all'Olimpico per Roma-Milan. Il gesto di Nicolò Zaniolo sembra essere quasi un messaggio per il futuro. Come dire: io a Roma sto bene, eccome.

I tifosi sono dalla sua parte, una prova è stata la polemica scatenata dalle parole di Fabio Capello di mercoledì scorso. Curiosità: Nicolò ha fatto centro finora soltanto all’Olimpico, cosa che sposta l’interesse già sulla trasferta di domani contro l’Udinese, in attesa della prima rete segnata lontano da casa. La popolarità sta facendo avvicinare all’agente e alla famiglia proposte interessanti da agenzie pubblicitarie, ma occorrerà sempre un controllo sul modo di veicolare le informazioni. Infatti la Roma ha chiesto che sia lui sia la sua famiglia evitino di esprimersi su temi «sensibili» (per il club) sui social o altrove, tant’è che mamma Francesca ha anche declinato alcuni inviti in tv.