Che sfida all'Olimpico. Mancherà Veretout, dubbio Dzeko: gioca?

GAZZETTA DELLO SPORT - Domani la Roma scenderà in campo contro il Real Madrid, con cui si contenderà la Mabel Green Cup: un'amichevole per sensibilizzare sul tema dello sviluppo sostenibile del pianeta, ma che permetterà a Zidane e Fonseca di testare il livello delle rispettive squadre. Per le merengues, che potrebbero ancora scendere in campo con il 3-4-2-1 con cui mercoledì hanno battuto il Salisburgo, non saranno disponibili Modric, Bale, James e Mariano Diaz. Tra i giallorossi non saranno impiegabili, invece, Veretout e Pastore. Dubbio Dzeko in attacco: l'attaccante sta bene ma è al centro di una trattativa di mercato con l'Inter.


Pau Lopez: "Siamo pronti a tornare in alto"

IL MESSAGGERO - CARINA - Tra le poche certezze del reparto arretrato, c'è Pau Lopez che domani conoscerà l'Olimpico nell'amichevole contro il Real Madrid (ore 20, diretta Sky). La prevendita è fiacca (meno di ventimila tagliandi venduti) ma in palio per il portiere, oltre alla Mabel Green Cup, c'è la volontà di presentarsi bene: «Preferisco non parlare di obiettivi, non mi piace farlo- ha detto a Sky - soprattutto ad inizio stagione. Anche se capisco che la Roma è un club storico ed è giusto essere ambiziosi. Deve finire il più in alto possibile perché quella è la sua dimensione». Gara, quella congli spagnoli che sarà trasmessa in diretta da Tv8. leri Fonseca non ha diramatola lista dei convocati: Nzonzi (affaticamento muscolare), Veretout, Pastore e Gonalons lavorano a parte. Il 18 agosto i giallorossi non giocheranno in Tunisia con l'Espérance, come riportato dai media locali.


Pau Lopez fa il doppio lavoro: in porta e con l'italiano

GAZZETTA DELLO SPORT - Fa del suo meglio per ambientarsi in fretta e diventare subito un punto fermo per la Roma. Si tratta di Pau Lopez, arrivato in giallorosso solo poche settimane fa. L'estremo difensore ex Betis non fa promesse, e si limita a fissare come obiettivo un buon debutto in campionato contro il Genoa. "La Roma è un club storico e deve puntare in alto", sostiene in un'intervista a Sky Sport. Concentrato sulle richieste di Fonseca, che "vuole una squadra alta e compatta", ma anche sull'apprendimento dell'italiano e sullo studio delle caratteristiche degli attaccanti di Serie A.


Calciomercato Roma, Dzeko-Inter: il giovane Esposito può rientrare nell'affare. Affondo dei nerazzurri all'inizio della prossima settimana

GAZZETTA DELLO SPORT - L'accordo tra Edin Dzeko e l'Inter è stato ormai raggiunto da tempo, ma l'affare ha subìto notevoli ritardi anche a causa delle difficoltà incontrate da Petrachi nel trovare un degno sostituto dell'attaccante. La richiesta del ds giallorosso per il centravanti bosniaco è salita a 20 milioni più 2 di bonus, ma nella trattativa potrebbe essere inserito un giovane nerazzurro per abbassare le sue pretese economiche. Il preferito dalla Roma è Sebastiano Esposito, classe 2002. Dopo la chiusura dell'affare Lukaku, l'Inter si prenderà il weekend per rifiatare, ma all'inizio della prossima settimana ci sarà l'affondo definitivo per Dzeko: se l'accordo non si troverà prima di ferragosto, l'intera trattativa rischia di subire un'altra brusca frenata.


Marco Cassetti: "Lovren non è veloce, ma se sta bene aggiunge personalità"

GAZZETTA DELLO SPORT - "Va visto a campo aperto, quando ci sono tanti metri da coprire e gli avversari ti cercano di colpirti alle spalle. Come caratteristiche non è velocissimo, mi sembra un Fazio un po’ più giovane", questo il dubbio espresso da Marco Cassetti in merito alle caratteristiche di Dejan Lovren, centrale difensivo cui la Roma si sta sensibilmente avvicinando nelle ultime ore. L'ex terzino giallorosso ha però anche dichiarato che l'acquisto del difensore del Liverpool aggiungerebbe personalità alla linea difensiva e che, se fisicamente a posto, la sua esperienza internazionale può sicuramente aggiungere qualcosa alla squadra di Paulo Fonseca. Le caratteristiche di Lovren poi, sempre secondo Cassetti, si sposerebbero bene con quelle di Juan Jesus, meno con quelle di Fazio.


De Rossi da Maradona: "Vieni alla Bombonera"

GAZZETTA DELLO SPORT - Daniele De Rossi sta pian piano prendendo confidenza con l'Argentina ed il mondo Boca. Di certo, per fare un passo avanti in questo processo di ambientamento, non poteva mancare la visita a Diego Armando Maradona. L'ex capitano della Roma si è recato a casa del Pibe de Oro, non lontana da Buenos Aires, insieme al direttore sportivo azul y oro Nicolas Burdisso ed al presidente degli Xeneizes Daniel Angelici. Secondo quanto riportato da Diario Olè, il centrocampista di Ostia avrebbe invitato Maradona alla Bombonera.


Domani c'è il Real Madrid. Il 18 in Tunisia

IL TEMPO - SCHITO - La Roma è tornata a lavorare a Trigoria in vista della sfida con li Real Madrid, in programma domani sera all'Olimpico e che finora non ha scaldato particolarmente i cuori dei tifosi, almeno stando alla vendita dei biglietti. I giallorossi, dopo aver iniziato la seduta mattutina in palestra, sono passati sul campo per allenarsi sulla rapidità e svolgere un lavoro tattico. Sempre presente lo sguardo vigile del ds Gianluca Petrachi, presenza immancabile sui campi di Trigoria. Ancora lavoro differenziato per Gonalons, Pastore, Nzonzi e Veretout: slitta nuovamente il rientro dell'ex viola, che rimane comunque il più vicino a riabbracciare il gruppo in questo quartetto. Il problema alla caviglia sembra ormai albe spalle, resta molto difficile l'eventuale presenza del centrocampista francese nella sfida contro la formazione di Zinedine Zidane: anche in caso di recupero, Veretout avrebbe autonomia soltanto per pochi minuti di gara. Quella contro il Real Madirid non sarà l'ultima amichevole del fitto programma estivo della squadra di Paulo Fonseca: della Tunisia spuntala possibilità di un'amichevole allo Stadio Olimpico di Rades, a 10 chilometri da Tunisi, contro i campioni d'Africa dell'Esperance. Il giorno individuato dai due club sarebbe domenica 18 agosto e l'amichevole andrebbe inquadrata nel programma di celebrazioni per il centenario e per la vittioria della Champioms League continentale dei tuisini.


Caccia al Bomber, la Roma cerca il dopo-Dzeko: Higuain e Icardi prime scelte. Mariano apre, Sanchez sfuma

IL TEMPO - AUSTINI - Un'altra settimana senza sussulti, ma qualcosa si muove in vista del rush finale. La Roma intensifica la caccia ai due pilastri che mancano per le fondamenta di Fonseca: l'attaccante che sostituirà Dzeko e il centrale difensivo, con un probabile terzo innesto nella batteria de- gli esterni d'attacco. Petrachi ha lavorato su più fronti tra Milano e la Capitale, consapevole di dover accelerare a breve. Per Dzeko all'Inter, ormai, è solo una questione di giorni: la Roma si accinge ad accettare l'offerta da circa 20 milioni in arrivo dai nerazzurri, ma a deve garantirsi l'erede del bomber. Petrachi e Pallotta hanno concordato un tetto massimo di stipendio per i nuovi acquisti: non più di 2.5 milioni netti. Ma per il centravanti verrà fatto uno sforzo in più. Come noto l’obiettivo iniziale del mercato era Higuain, che rimane un esubero della Juventus e quindi una possibile occasione che si può ripresentare da qui ai prossimi giorni. Deve prima accordarsi con i bianconeri sul rinnovo o la buonuscita, poi potrà trattare coni giallorossi.

Nel frattempo Petrachi ha iniziato a dialogare con l’Inter di cardi, trovando però la strada sbarrata dall'entourage di Maurito promesso sposo della Juventus. Ma, dai e dai, la Roma è convinta di potersi giocare ancora qualche chance se l'argentino non dovesse finire a Torino. Magari prendendolo Icardi un anno in prestito. Il suo ex compagno in nerazzurro Juan Jesus ha provato a dare una mano a Petrachi sui social, commentando una foto postata dall'attaccante: «Ti aspetto» ha scritto il difensore romanista, con tanto di cuoricini giallo e rosso e un lupetto. Nella discussione si è inserito Nainggolan, sfottendo Juan e strappando una risata a Icardi. Si vedrà. Intanto la Roma è stata informata della possibilità di prendere Alexis Sanchez in prestito dal Manchester United, che deve liberarsene visti i rapporti nulli con Solskjaer al di là delle parole di circostanza dell'allenatore. Gli inglesi sono pronti a pagare parte dell'ingaggio del cileno ma i costi sono comunque fuori dalla portata della Roma: Sanchez guadagna 14 milioni netti l’anno, Petrachi non potrebbe neppure avvicinarsi alla metà e si è sfilato dal tavolo.

Un occhio sempre vigile va tenuto sul Napoli, che potrebbe cedere Mertens o Milik in caso di un doppio colpo nel reparto avanzato, mentre va registrata una novità emersa da Madrid: Mariano Diaz ha aperto al trasferimento nella Capitale. Nei giorni scorsi l'attaccante messo ai margini da Zidane ha raggiunto un accordo col Monaco, che non vuole però pagare i 30 milioni chiesti dal Real per il cartellino. L'amichevole di domani potrebbe essere utile per un confronto tra le dirigenze: Mariano è una sorta di «piano B» che Petrachi si vuole tenere in caldo. Quanto alla difesa, Alderweireld rimane lontano, riallacciati i contatti con gli agenti di Rugani e Lovren. Il primo potrebbe lasciare la Juve in prestito, mentre il Liverpool è pronto a girare per un anno il croato per 2 milioni, ma ne chiede 20 per il riscatto. Offerto anche il togolese Dakonam del Getafe, un profilo interessante. Intanto, Olsen è un passo dal Montpellier mentre Nzonzi rifiuta il Rennes e aspetta il Lione. Occhio al Bayern, a caccia di un esterno: se Perisic non accetta l'offerta, è pronto l'assalto a Under.


Roma e Napoli rilanciano: Wanda questa volta ci pensa

CORRIERE DELLA SERA - Con lo scambio Dybala-Icardi che continua ad essere definito impraticabile direttamente da Torino, le opzioni per l'attaccante argentino in forza all'Inter restano attualmente due: da una parte la Roma, dove ad aspettare Maurito c'è, fra gli altri, l'ex compagno di squadra Juan Jesus, che nella giornata di ieri ha lusingato il centravanti su Instagram. Dall'altra c'è il Napoli, che gioca la Champions, condizione ritenuta irrinunciabile da Icardi. Ai sondaggi, l'entourage del calciatore per la prima volta non ha risposto a muso duro che il bomber resterà all'Inter per conquistare la fiducia di Conte.


Veretout, il debutto può attendere. Pastore, l’assenza è continua

IL MESSAGGERO - CARINA - Deve ancora disputare un minuto con la maglia della Roma. Veretout freme ma dovrà ancora attendere. Il francese è stato acquistato da Petrachi il 24 luglio. Sedici giorni e cinque amichevoli dopo (Rieti, Ternana, Perugia, Lille e Athletic Bilbao), Fonseca non ha avuto ancora modo di provarlo insieme ai compagni. E molto probabilmente non ci riuscirà nemmeno contro il Real Madrid (kermesse all’Olimpico che non prevederà la classica presentazione della squadra nel pre-gara). Dalla Roma infatti trapela che il francese sta volgendo un percorso di riatletizzazione che lo porterà ad unirsi al gruppo presumibilmente all’inizio della prossima settimana. A questo si aggiunge che Jordan è arrivato da Firenze infortunato. Nei primi giorni di ritiro viola a Moena, è stato toccato duro da Dabo alla caviglia sinistra. Contrasto che lo ha costretto ai box. Sembrava il classico infortunio ‘diplomatico’ in previsione del trasferimento nella Capitale. Invece il danno c’è stato. Ora Veretout sta forzando i tempi ma domenica rimarrà nuovamente a guardare. Il rischio di debuttare direttamente in campionato esiste. Per scongiurarlo, a Trigoria stanno valutando l’inserimento di un’ultima amichevole prima dell’inizio del torneo.

PERICOLO SCONGIURATO - Nel frattempo continua l’enigma legato a Pastore. Dopo i cinque infortuni ai polpacci della passata stagione, l’argentino ha già saltato altrettante amichevoli. Otto le gare sin qui disputate dalla Roma e soltanto in tre casi (Tor Sapienza, Gubbio e Ternana) l’ex Psg s’è aggregato alla squadra. Contro l’Athletic Bilbao l’ennesimo forfait, preludio di una nuova assenza contro il Real Madrid. Ieri Pastore s’è recato a Villa Stuart per svolgere i consueti esami strumentali che non hanno evidenziato lesioni ma soltanto un affaticamento muscolare. Adesso è previsto un rientro graduale in gruppo ma difficilmente rischierà di giocare contro le merengues. Capitolo Schick: entro domani tornerà a disposizione di Fonseca. Ma anche lui è sul mercato.


Roma, nella rete di Dzeko

IL MESSAGGERO - CARINA - Che la Roma fosse in ritardo, non doveva essere l'amichevole contro l'Athletic Bilbao a confermarlo. Bastava analizzare la rosa a disposizione di Fonseca. All'appello manca un difensore centrale, il centravanti (Dzeko) è in partenza e non è ancora stato individuato l'esterno offensivo che dovrà sostituire El Shaarawy. Se a questo si aggiunge che uno dei due mediani voluti dal tecnico (Veretout) non è mai sceso in campo e che l'addio del Faraone potrebbe essere eluso (in alcune gare) con l'avanzamento di Florenzi più l'acquisizione di un terzino destro (Hysaj o Zappacosta), il quadro che ne esce - a 15 giorni dall'inizio del campionato - è ancora nebuloso. Non perché non si abbia la certezza che questi calciatori arriveranno. Ma semplicemente perché Fonseca ne avrebbe avuto bisogno prima.

GIALLO PIPITA - Petrachi, frenato dagli esuberi e da alcune questioni contrattuali, è partito dunque con l'handicap. Con Karsdorp al Feyenoord e quello prossimo di Olsen al Montpellier, gli addii sono arrivati a quota 12. Il mercato della Roma è però bloccato da Dzeko. La storia è nota: Edin preme per andare all'Inter che ora che ha acquistato Lukaku non ha più la fretta di qualche giorno fa. Ieri l'agente Martina ha incontrato il ds salentino a Milano. Ufficialmente per proporgli un paio di giovanissimi calciatori croati. In realtà il colloquio è servito per un aggiornamento sul bosniaco. La Roma ha ribadito come la situazione non possa protrarsi ulteriormente. Se l'Inter vuole l'attaccante, deve offrire 20 milioni. Nel pomeriggio Petrachi, tornato nella Capitale, ha visto diversi agenti. Tra questi anche un intermediario che ha proposto Ben Yedder. Il profilo non dispiace ma il problema riguarda il club nel quale gioca: il Siviglia. I rapporti con Monchi rasentano lo zero (e sul calciatore c'è anche il Monaco). In realtà il ds attende di capire soprattutto le prossime mosse della Juventus. Se andasse in porto lo scambio Icardi-Dybala, si riaprirebbe il discorso per Higuain. In caso contrario, rimarrebbe alla finestra insieme al Napoli per Maurito che però appare irremovibile sulla scelta di restare a Milano (o trasferirsi a Torino). Curiosità: ieri è circolata l'indiscrezione che il fratello del Pipita fosse in un hotel dell'Eur per parlare con la dirigenza giallorossa. Ipotesi smentita da entrambe le parti in causa.

PISTA CROATA - Intanto la chiusura del mercato inglese in entrata, non cambia lo scenario per Alderwereild. A Trigoria non hanno perso le speranze per il belga ma iniziano a prendere in considerazione altre piste. Si guarda ad esempio con interesse il cammino del Torino in Europa League. In caso di mancato accesso alla competizione, Petrachi tornerebbe all'assalto per Nkoulou. Il verdetto, però, arriverà soltanto a fine mese (29). E Fonseca ha bisogno del difensore molto prima. Offerto il brasiliano Leo Pereira (Athletico Paranaense) ma l'identikit che si cerca è diverso. La Roma vuole un difensore esperto, che conosca il calcio europeo (in quest'ottica anche Verissimo ha perso posizioni). Il nome è quello di Lovren. Rassicurata sulle condizioni fisiche (il croato è reduce dalla pubalgia), nelle ultime ore è tornata fortemente d'attualità la pista che porta al centrale del Liverpool.


Dzeko insiste: vuole la cessione. Diaz l'alternativa

LA REPUBBLICA - MORRONE - Edin Dzeko e sempre più lontano dalla Roma. Le prossime ore sono destinate a segnare una svolta nella trattativa tra la Roma e l'Inter, con il club nerazzurro che non molla la presa e continua il pressing per acquistare il centravanti bosniaco. Ieri, a Milano, Gianluca Petrachi ha incontrato il procuratore del giocatore, Silvano Martina, che gli ha ribadito la volontà del suo assistito di essere ceduto al più presto. Malgrado l'affetto mostratogli in questi giorni dalla tifoseria romanista e malgrado i numerosi elogi di Fonseca, Dzeko non intende aspe-tare oltre. Ha un accordo con l'Inter che risale a marzo e considera i tentennamenti della Roma come una mancanza di rispetto, specie dopo la professionalità dimostrata nelle amichevoli: se la Roma non esaudisse il suo desiderio di partire, è pronto ad andare allo scontro.

Petrachi però prende tempo, pure sapendo che gli ultimi granelli di sabbia di questa trattativa stanno per toccare il fondo della clessidra. Il ds salentino è consapevole che lasciar partire il bosniaco senza avere in mano un sostituto all'altezza sarebbe un suicidio, soprattutto a meno di venti giorni dall'inizio del campionato. Ecco perché non ha intenzione di fare sconti all'Inter, che per il momento continua ad offrire i 15 milioni contro i 20 richiesti dai giallorossi. Come alternativa a Dzeko, la Roma continua a tenere d'occhio Higuain che però non ha alcuna intenzione di lasciare la Juventus. Nelle ultime ore ha ripreso quota il nome di Mariano Diaz: lo spagnolo del Real Madrid non rientra nei piani di Zidane e ha già dato la sua disponibilità a trasferirsi nella Capitale. Nel frattempo, Olsen è vicino all'addio: è a un passo dal Montpellier.