Under ancora nel mirino del Bayern Monaco

l Bayern Monaco oltre all'interista Perisic, sta pensando ancora a Cengiz Under. Il turco era già stato sondato nei mesi scorsi. Da capire se i tedeschi punteranno su entrambi o su uno soltanto. Questo quanto riportato da Sky Sport


Lovren è il nuovo obiettivo dei giallorossi

Dejan Lovren, in uscita dal Liverpool, è il nuovo obiettivo della Roma. Come riporta su twitter il giornalista Andrea Di Carlo, i giallorossi avrebbero intensificato i contatti con i Reds per il difensore, strappando l'ok per un trasferimento in Italia. Da trovare l'intesa con il club inglese.


Pau Lopez: "Il primo obiettivo è vincere la prima partita di campionato e proseguire giornata dopo giornata"

Pau Lopez, neo portiere della Roma  ha parlato di queste prime settimane nella Capitale e degli obiettivi futuri ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole:

"Preferisco non parlare di obiettivi ad inizio stagione. La Roma è un club storico ed è giusto essere ambiziosi, deve finire il più in alto possibile. Il primo obiettivo è vincere la prima partita di campionato e proseguire giornata dopo giornata. È bello avere obiettivi a lungo termine per creare un certo ambiente tra  i tifosi. Stiamo lavorando seguendo le indicazioni del mister, cercando di avere una squadra alta e compatta. Stiamo facendo del nostro meglio. Sto lavorando molto anche con Savorani, in particolare sulla tecnica. Bisogna curare ogni minino dettaglio. Voglio lavorare per migliore me stesso e la squadra. Il portiere deve adattarsi alle richieste del mister, per il bene della squadra, è quello che sto cercando di fare, sto lavorando su questo per aiutare i compagni".

Poi l'estremo difensore spagnolo si è proiettato così alla prossima amichevole contro il Real Madriddi domenica sera: "Sono sempre partite speciali quelle della Liga contro il Real Madrid o il Barcellona che sono le due migliori squadre del campionato spagnolo. Sono partite a cui i tifosi tengono moltissimo. Un ricordo particolare? L'ultima partita in campionato (contro il Real ndr), fuori casa, in cui abbiamo vinto 2-0 e che è stato il congedo del mister. È stata la gara perfetta perché vincere contro una squadra del genere ti devi esprimere al massimo".


Solskjaer, c.t dei Red Devils: "Mi aspetto che Alexis rimanga"

A quanto pare il procuratore di Alexis Sanchez avrebbe proposto alla Roma il cartellino dell’attaccante ora in forza al Manchester United. Questa l'indiscrezione di mercato circolata questa mattina su Sky Sport. Gli inglesi sarebbero disposti a cedere il giocatore cileno in prestito sobbarcandosi gran parte dei 20 milioni che percepisce di ingaggio. Ma tali voci hanno subìto una frenata direttamente dal tecnico dei Red Devils Ole Gunnar Solskjaer il quale, intervenuto in conferenza stampa in vista della prima gara di Premier League contro il Chelsea, ha parlato proprio dell’ex Udinese, Arsenal e Barcellona. Queste le sue parole: "Alexis è rientrato e si è allenato bene. Ovviamente ha quattro o cinque settimane di ritardo rispetto agli altri ragazzi e fin qui non ha giocato, a parte il test a porte chiuse. Mi aspetto che rimanga, pensiamo sarà in grado di segnare diversi gol".


Dzeko entra in campo ma continua a vedere l'Inter

INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTI - Il valzer è partito. Lukaku va all'Inter, che ora vuole anche Dzeko ma deve vendere Icardi alla Juve che a sua volta ha bisogno di cedere Dybala (scambio con Maurito?) e Higuain. Se il Pipita diventasse giallorosso, il cerchio sarebbe chiuso alla perfezione, ma è una prospettiva che resta lontana. Almeno fino a quando Gonzalo non cambierà idea. Intanto Dzeko ieri si è visto i primi 67 minuti di Roma-Athletic Bilbao dalla panchina, è entrato in campo dopo il gol del suo amico Kolarov e ha continuato quindi a fare il suo. Ma la decisione l’ha presa: vuole andare all'Inter e l’ennesima conferma è arrivata dalla seconda visita in tre giorni del procuratore Silvano Martina nella sede nerazzurra a Milano. Mentre a Londra si chiudeva l'acquisto di Lukaku, il resto della dirigenza interista ha continuato a mettere a punto la strategia per arrivare a Dzeko. In cantiere c'è un rilancio a 20 milioni di euro, ma l'Inter vuole essere sicura che questa offerta venga accettata dalla Roma, senza ulteriori rilanci: l’ultimo incontro è finito con una proposta da 14 milioni e una richiesta di Petrachi alzata a 20 più 5 di bonus. Ora i tempi potrebbero allungarsi fino al ridosso del campionato, coni giallorossi che nel frattempo devono trovare un'alternativa: se non sarà Higuain, bisogna inventarsi qualcosa, da Mariano Diaz alla suggestione quasi impossibile Alexis Sanchez (che non è un centravanti) la lista resta nebulosa. Idem perla difesa: Alderweireld non si sblocca, offerto Maripan dell’Alaves. Intanto Karsdorp saluta e torna al Feyenoord in prestito un anno, con la Roma che partecipa al pagamento dello stipendio da 1.5 netti. Olsen tratta col Montpellier.


Per Fonseca un bicchiere mezzo pieno

LA GAZZETTA DELLO SPORT - È un Fonseca felice a metà quello che a fine gara analizza il primo pareggio della sua Roma. Perché il 2-2 alla fine gli ha strappato un sorriso, quello che gli avevano tolto in precedenza gli errori individuali dei suoi. «Abbiamo fatto qualche cambiamento rispetto alla partita precedente anche in vista del Real Madrid - dice alla fine il tecnico portoghese - Alcune cose positive le abbiamo viste, come la circolazione della palla e il possesso, ma abbiamo anche commesso errori in fase di costruzione. Ci sono state cose positive ed altre negative, ma nella ripresa siamo andati meglio». Fonseca entra più dentro le cose della partita, cercando di analizzare cosa ha funzionato e cosa no nella sfida del Curi. «Mi è piaciuta la disponibilità a iniziare il gioco da dietro, cercare di dominare la partita con il possesso palla. Abbiamo affrontato una squadra eccellente, con un maggiore grado di preparazione rispetto alla nostra e su di un terreno di gioco non perfetto, cosa che non ci ha favorito. Ma l’Athletic è una squadra che ha molta qualità e che come un po’ tutte le squadre spagnole basano il gioco sul possesso palla. Per questo mi piace il fatto di aver concesso poco agli spagnoli, anche se il primo gol nasce da un nostro errore. Ma siamo stati bravi a costringerli spesso nella loro zona difensiva».


L'Inter rassicura Dzeko

LA GAZZETTA DELLO SPORT - E adesso Edin Dzeko. Perché non è solo un fatto simbolico il fatto che nel giorno di Lukaku, anzi proprio nei momenti in cui l’Inter stava trattando con il Manchester United per il belga, nella sede dell’Inter è entrato anche Silvano Martina, uomo di fiducia del bosniaco della Roma. È la prossima tappa dei nerazzurri, manovre di avvicinamento costanti con un calendario non così scontato da definire: la trattativa, in ogni caso, dovrebbe entrare nel vivo la prossima settimana. È quanto l’Inter ha ribadito proprio ieri a Martina e dunque allo stesso Dzeko.  Marotta e Ausilio hanno ribadito la loro volontà di regalare al più presto Dzeko al nuovo allenatore. Nulla cambia. E certo servirà una manovra di avvicinamento concreta, perché la Roma continua a mandare segnali di chiusura, facendo filtrare di aver irrigidito la propria posizione, passata com’è dai 20 milioni di euro di richiesta ai 20 più cinque di bonus. L’Inter è ferma a quota 15. Marotta, dal canto suo, è convinto che la chiusura di Lukaku  metta il club in una posizione di forza. E poi c’è Dzeko, che ha ribadito nelle ultime ore con forza la propria posizione ai dirigenti della Roma. Vuole essere ceduto, anche se non andrà allo scontro totale, per intendersi non adotterà la tattica di Lukaku negli ultimi tre giorni, finendo ad allenarsi con l’Anderlecht.


Roma: il pari è di rigore. Kolarov cambia volto ai giallorossi

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Con questo 2-2 è vero che la Roma interrompe la serie di sette vittorie consecutive, ma evita anche in extremis una sconfitta. Il rigore finale di Pellegrini (contestatissimo dagli spagnoli per un fallo di mano di Zaniolo precedente a quello di Yeray) permette alla Roma di presentarsi da imbattuta al gran galà di domenica prossima, quando all’Olimpico arriverà il Real Madrid di Zidane. Per il resto, però, la squadra a tratti ha sofferto e il gioco di Fonseca fatica ancora a vedersi, soprattutto dal punto di vista della fluidità della manovra e della ricerca degli spazi, sia in ampiezza che in verticale. Per questo anche ieri si è capita l’importanza di Dzeko nell’undici giallorosso. Il bosniaco, entrato nella ripresa, ha ricevuto fascia e applausi dai tifosi. Le sbavature che si erano intraviste in alcune partite precedenti (con Perugia e Lille) si sono ripetute anche ieri. La difesa fatica ancora tanto nei meccanismi, soprattutto in quelli legati all’uscita dal pressing avversario.
Le cose sono poi migliorate nella ripresa, un po’ per la reazione d’orgoglio, un po’ perché con l’ingresso di Kolarov (e lo spostamento a destra di Spinazzola) la Roma ha trovato più equilibrio. Finché i centrocampisti non riusciranno a trovare misure e tempi giusti, l’apporto del serbo sembra imprescindibile. Kolarov ha inventato gioco, segnato il pareggio con una punizione magistrale (calcio a giro sotto il sette da quasi 30 metri) e creato pericoli continui nell’area di rigore. Praticamente identiche le situazioni in cui ha fornito prima l’assist per il 2-2 di Zaniolo (annullato per fuorigioco dello stesso Kolarov) e poi per l’azione che ha portato al rigore, dove stavolta Zaniolo ha sbagliato a calciare, con la palla finita prima sul suo braccio e poi su quello in copertura di Yaray.


Per Zaniolo intesa vicina, non si molla su Alderweireld

LA GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma e Nicolò Zaniolo hanno voglia di andare avanti ancora insieme. Magari ci sarà da battagliare un po’ per trovare l’accordo, ma alla fine l’atteso adeguamento contrattuale dovrebbe arrivare. L’incontro che era in programma per oggi però è stato posticipato di qualche giorno, anche perché la Roma in questo momento è impegnata nelle vicende di mercato che riguardano l’attaccante.
Al netto della situazione di Dzeko, i giallorossi sono anche alle prese con il caso Schick. Il ceco ha rifiutato l’ipotesi di un prestito in Inghilterra, al Newcastle, perché aspetta sempre che si concretizzi l’interesse del Borussia Dortmund. Nel frattempo Petrachi sta lavorando su Mariano Diaz, l’attaccante che ieri il Real Madrid ha lasciato fuori dal test con il Salisburgo. Detto poi che Olsen è sempre più vicino ai francesi del Montpellier, i giallorossi continuano ad insistere per Alderweireld. L’offerta è di 20 milioni più bonus, se entro oggi (giorno di chiusura del mercato inglese) il Tottenham dovesse fare un difensore centrale, allora sarebbe tutto più semplice. Gli Spurs stanno lavorando su Ginter del Borussia Mönchengladbach, può essere lui la carta per liberare il belga.


E' una Roma ancora a metà

IL TEMPO - SCHITO - L'ottava amichevole stagionale rappresenta il primo mezzo passo falso per la nuova Roma di Paulo Fonseca. A Perugia finisce 2-2 con l'Athletic Bilbao, in una gara che ha messo in mostra poche luci e tante ombre in casa giallorossa, complice il grande lavoro svolto in questa fase di preparazione estiva e un mercato ancora incompleto. Il protagonista negativo è Nicolò Zaniolo, che ha scatenato la furia dei baschi sul punteggio di 1-2, sprecando malamente l'occasione del pareggio tirandosi il pallone su un braccio. L'arbitro Maresca ha invece assegnato il penalty, chiedendo lumi al calciatore che ha negato di aver toccato la sfera con il braccio per spedire Lorenzo Pellegrini sul dischetto.

Il tecnico portoghese ha fatto turnover in vista del Real e ha mischiato un po' le carte, provando Antonucci a ridosso di Defrel nel 4-2-3-1, con Pellegrini in mediana insieme a Diawara, Mancini al fianco di Juan Jesus, Mirante trai pali e il duo Florenzi-Spinazzola sulle corsie. Al Curi è stata partita vera, con qualche scintilla di troppo - folle l'intervento che ha provocato l'espulsione di Yuri Berchiche - e alcuni temi tattici tipici del gioco di Fonseca, su cui però la Roma ha ancora bisogno di lavorare. Non a caso, i gol dell'Athletic nascono dal tentativo costante di impostare dal basso: grave leggerezza di Diawara nel primo tempo, con l'ex Napoli scalato tra i due centrali per poi soccombere al pressing di Williams e al
tocco a porta vuota di Muniain, e brutta palla persa da Pellegrini al limite dell'area, che ha portato al mani di Mancini sul tiro di Raul Garcia. Dal dischetto, l'ex Atletico Madrid ha spiazzato Pau Lopez. «Abbiamo fatto qualche cambiamento rispetto a Lille - ha dichiarato a Roma Tv il tecnico Fonseca - anche pensando al Real, ci sono state cose positive, ho visto coraggio nella circolazione del pallone ma è evidente che abbiamo commesso errori nella prima fase di costruzione. Dobbiamo ancora lavorare, ho visto grande disponibilità nell'impostare da dietro, provare a dominare la partita con il possesso palla. Abbiamo affrontato una squadra eccellente che è più avanti di noi».

La Roma aveva rimesso in carreggiata il match con un gioiello di Kolarov su punizione: sinistro a giro sopra la barriera e pallone sotto l'incrocio. Cori dei tifosi per Edin Dzeko, entrato a metà secondo tempo al posto di Defrel. Annullato il gol del potenziale 2-2 nel finale, con Kolarov colto in fuorigioco prima del cross per l'inutile rete di Zaniolo, poi protagonista nell'occasione del rigore decisivo. Ora l'appuntamento è per domenica 11,
quando all'Olimpico arriverà il Real Madrid: «Dovremo avere ancora il coraggio per
dominare il gioco anche al cospetto di una big», auspica Fonseca.


Il cantiere di Fonseca è ancora troppo aperto

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) -  Paulo Fonseca parla poco. Lo stretto necessario, più o meno. E non è (non può esserlo) un problema di lingua. Quando lo fa, come accaduto dopo la partita di Perugia, usa un campionario di frasi scontate, di routine. Come non giustificarlo, però? Il portoghese allena e osserva. Osserva e allena. E si interroga: con quali giocatori potrò lavorare da qui alla fine della stagione? Oggi non ha certezze. Periodo delicato assai, perché in gruppo ce ne sono tanti che non dovevano più esserci, e quelli che Paulo avrebbe voluto con sé già dall’inizio di luglio sono ancora altrove. E nessuno può garantirgli che, prima o poi, quegli elementi arriveranno a Trigoria. Anzi, il rischio è che se ne vada qualcuno che Paulo vorrebbe non veder mai partire. Meglio parlare il minimo indispensabile, allora. Eppure, l’avvio del campionato non è più così lontano: ecco perché a questo punto ci sarebbe voluta una squadra il più vicino possibile alla Roma che realmente sarà. Perché il portoghese corre seriamente il rischio di aver addestrato per settimane e settimane - con risultati alterni - una Roma finta, fasulla e di dover ricominciare in fretta a plasmarne un’altra da capo.

 

TANTO DA FARE - Indossare oggi i panni di Paulo significherebbe infilarsi in abiti scomodi. Né brutti né belli: scomodi. Di quelli che adesso sono troppo larghi ma che in un amen potrebbero diventare troppo stretti, e senza aver fatto neppure un giorno di dieta. Tutto precario, tutto instabile. Tutto in attesa di definizione, di punti fermi. Intoccabili. La nuova Roma ha bisogno assoluto di tante cose (ieri lo si è visto con grande, preoccupante evidenza), ma troppo è ancora incerto. In attesa che qualcosa si sblocchi, e sperando che le cessioni siano un male minore. Aveva chiesto coraggio, Fonseca, presentandosi nella Capitale; aveva - forse casualmente - anticipato i tempi, conscio del compito che lo aspettava. Non prevedeva, però, di trovarsi a due settimane dall’inizio del campionato con una squadra così indefinita. E qui non si tratta solo di  sì o  no: c’è una difesa da sistemare perché monca; c’è da migliorare la qualità del gioco; ci sono meccanismi da oliare e intese da perfezionare; c’è da dare alla squadra un’identità tattica per ora sconosciuta. Per fare questo, però, serve poter contare su basi solide, al riparo da sorprese. Fonseca lo sa meglio di chiunque altro.


Allenamento Roma, seduta di scarico in mattinata. Escluse lesioni per Pastore

La Roma riprende gli allenamenti. Dopo il pareggio contro l'Athletic Club, in mattinata Fonseca ha seguito una seduta di scarico per chi ha giocato ieri nell'amichevole.
Pastore è stato sottoposto ai controlli presso Villa Stuart e sono state escluse lesioni, evidenziando un affaticamento muscolare.
L'argentino potrebbe rientrare in gruppo in breve tempo. La squadra si preparerà per il prossimo match all'Olimpico che vedrà come avversario il Real Madrid.