Calcio a 5, accordo tra Roma e Nike

La Roma Calcio a 5 questa mattina ha siglato un accordo con il brand Nike per la stagione 2019/2020. Il baffo e i giallorossi hanno tenuto una conferenza stampa nella bella cornice della sede americana in Via di San Vitale. Hanno presenziato, per i capitolini, il direttore sportivo Gianluca Di Vittorio e l’amministratore delegato Lorenzo Galgani. Per la Nike Riccardo Trolese, ad di GTZ Distribution, e Stefano Cerioni responsabile line manager del Team Nike in Italia. I kit esposti rappresentavano la prima maglia, completamente rossa, il completo di allenamento, con la divisa gialla e pantaloni neri, con la chiusura dedicata all’outfit di ogni giorno con tanto di zaino e borsa.

Inoltre il mondo Roma si arricchisce sempre di più visto che anche la squadra di Calcio a 8 entra a far parte della grande famiglia giallorossa.

Pallotta: "Ritengo il reparto digital della Roma il migliore nell’ambito sportivo. Stadio? Stessi tempi di costruzione del Colosseo" (video)

James Pallotta, presidente della Roma, è intervenuto al summit annuale "Sports Decision Maker" organizzato da Sport Business, dove si è soffermato soprattuto sul nuovo stadio a Tor di Valle. Queste le sue parole:

I ricavi degli sponsor sono cresciuti in maniera direttamente proporzionale all’engagement che il club ha saputo raggiungere sul web. Ritengo il reparto digital della Roma il migliore nell’ambito sportivo. A che punto siamo con lo Stadio? Nessuno sa quanto hanno impiegato per costruire il Colosseo, ma credo che ci siamo vicini“.

"La più grande sfida che deve vincere l’MLS è l’eterno confronto con le leghe europee. Ci sono delle limitazioni che non ne permettono la crescita e non ci sarà mai la possibilità così di attrarre i grandi campioni: sarò probabilmente già morto quando sarà divenuta di interesse mondiale. Al momento è una bella competizione locale ma molti tifosi americani preferiscono vedere le sfide di Premier League e Serie A: la possibile creazione di una super lega europea porterebbe alcune gare ad essere disputate anche nel weekend, rallentando ancor di più la crescita dell’MLS. Ho rifiutato l’opzione di acquisire la franchigia londinese che partecipa alla OverWatch League a causa della mancanza di fiducia nelle opportunità di ricavi che i giochi digitali possono portare“.


Il futuro di Murillo potrebbe essere in Serie A, Roma tra le papabili

Jeison Murillo, difensore del Barcellona in prestito dal Valencia in estate potrebbe lasciare la Liga a causa del poco spazio trovato con la maglia blaugrana. Come scrive calciomercato.it, il difensore potrebbe tornare in Italia, con possibili interessamenti di Milan, Roma, Fiorentina e Lazio.


Valverde: "Abbiamo ben chiaro il ricordo della partita contro la Roma"

ANSA - "Il risultato della partita di andata non cambia le cose, non dobbiamo pensarci. Dobbiamo preparare questa sfida di Anfield come se la settimana scorsa non avessimo giocato, e pensare come se questa fosse una sfida unica in cui ci giochiamo la finale. Dobbiamo attaccare e pensare a vincere". Così Ernesto Valverde, tecnico del Barcellona, alla vigilia della semifinale di ritorno della Champions, contro il Liverpool. Sull'assenza di Salah, Valverde dice che "anche noi abbiamo le nostre, penso a Dembelè che non ci sarà domani e quasi sicuramente anche nell'eventuale finale". A caricare il Barcellona sarà anche il ricordo dell'anno scorso a Roma. "E' una cosa che abbiamo ben chiara - dice Valverde -, perché certe esperienze servono, e l'anno scorso a Roma non stavamo bene. Ma il bello del calcio è che ti dà sempre un'altra opportunità".


La FIGC rilascia le licenze UEFA per la prossima stagione, c'è la Roma

La Commissione di primo grado delle Licenze UEFA, in data 6 maggio 2019, esaminata la documentazione pervenuta nell’ambito del processo per il rilascio della Licenza UEFA per la stagione sportiva 2019/2020, visto il Manuale delle Licenze UEFA-Edizione 2018 e preso atto delle relazioni degli esperti, ha deliberato di rilasciare la Licenza UEFA alle seguenti società:

1. Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. (Mapei Stadium di Reggio Emilia)
2. Bologna F.C. 1909 S.p.A. (Stadio Renato Dall’Ara di Bologna)
3. Cagliari Calcio S.p.A. (Stadio Olimpico di Torino)
4. A.C.F. Fiorentina S.p.A. (Stadio Artemio Franchi di Firenze)
5. Genoa Cricket and Football Club S.p.A. (Stadio Luigi Ferraris di Genova)
6. F.C. Internazionale Milano S.p.A. (Stadio Giuseppe Meazza di Milano) 
7. Juventus F.C. S.p.A. (Allianz Stadium di Torino)
8. S.S. Lazio S.p.A. (Stadio Olimpico di Roma)
9. A.C. Milan S.p.A. (Stadio Giuseppe Meazza di Milano)
10. S.S.C. Napoli S.p.A. (Stadio Renato Dall’Ara di Bologna)
11. Parma Calcio 1913 S.r.l. (Stadio Ennio Tardini di Parma) 
12. A.S. Roma S.p.A. (Stadio Olimpico di Roma)
13. U.C. Sampdoria S.p.A. (Stadio Luigi Ferraris di Genova)
14. U.S. Sassuolo Calcio S.r.l. (Mapei Stadium di Reggio Emilia)
15. Torino F.C. S.p.A. (Stadio Olimpico di Torino)
16. Udinese Calcio S.p.A. (Stadio Friuli / Dacia Arena di Udine)

Le società alle quali non è stata concessa la Licenza potranno presentare, entro e non oltre cinque giorni dalla comunicazione del diniego della Licenza, ricorso motivato presso la Commissione di secondo grado delle Licenze UEFA.


CONI, inammissibile il ricorso della Juventus per lo Scudetto 2006

Il Collegio di garanzia del Coni, presieduto da Franco Frattini, ha dichiarato inammissibile il ricorso della Juventus sullo scudetto 2005/2006 assegnato dopo Calciopoli all’Inter dall’allora commissario straordinario della Figc, Guido Rossi.

“Il Collegio di Garanzia dello Sport, all’esito della sessione di udienze a Sezioni Unite, tenutasi in data odierna e presieduta da Franco Frattini, ha dichiarato inamissibile il ricorso iscritto al R.G. ricorsi n. 3/2019, presentato, in data 11 gennaio 2019, dalla società Juventus Football Club S.p.A. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), la società F.C. Internazionale Milano S.p.A. e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) per l’impugnazione e la riforma del lodo definitivo pronunciato dal Collegio Arbitrale del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport del CONI (TNAS), nel procedimento R.G. n. 1930/2011 TNAS, tra la Juventus Football Club S.p.A., la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la società F.C. Internazionale Milano S.p.A., sottoscritto e depositato in data 15 novembre 2011, prot. n. 2621, con istanza di arbitrato presentata in data 10 agosto 2011, in cui il TNAS si era dichiarato incompetente a decidere in merito al provvedimento di revoca – assunto in data 26 luglio 2006 dal Commissario Straordinario FIGC Guido Rossi per motivi disciplinari – del titolo di Campione d’Italia alla Juventus per il Campionato di calcio di Serie A, s.s. 2005-2006, con corredata assegnazione alla società Internazionale di Milano”, si legge nel comunicato del Coni.

“Il Collegio di Garanzia dello Sport ha, altresì, estromessi il Coni dal presente giudizio”.

“Infine, ha condannato la società Juventus Football Club S.p.A. al pagamento delle spese in favore del CONI, liquidate nella misura di € 1.500,00, oltre accessori di legge, e ha disposto l’integrale compensazione delle spese nei confronti delle altre parti”.


Serie A. Il Milan vince in casa col Bologna ma viene espulso Paquetà

Il Milan torna alla vittoria dopo la sconfitta a Torino coi granata e rivede la zona Europa. Il match si mette bene grazie alla rete di Suso al 37' e sembra andare tutto per il verso giusto quando Borini al 67' sigla il raddoppio. A mettere pressione ai rossoneri, però, ci pensa l'ex Destro, che al 73' accorcia le distanze. Due minuti dopo, viene espulso Paquetà che perde la testa e si fa prima ammonire e poi l'arbitro estrae nuovamente il giallo e lo butta fuori. Gli uomini di Gattuso raggiungono così la Roma a quota 59 ma sono sempre a 3 punti dall'Atalanta, quarta in classifica.


La Roma va alla svolta Champions

IL MESSAGGERO - ANGELONI - Buttare via tutto ora, non è possibile, non si può. Non si deve. Perché Genova (Genoa) è un bivio e guai a sbagliare strada. La Roma si è rimessa miracolosamente in corsa, con qualche risultato positivo e la rincorsa è ricominciata proprio da Marassi, contro la Sampdoria, lo scorso 6 aprile. Quel gol di De Rossi allo scadere ha ridato luce a una stagione buia, vissuta - per lunghi tratti - nelle ombre e nelle contraddizioni. Da lì, successo con Udinese, pareggio a Milano con l'Inter e vittoria con il Cagliari. Oggi alle 18, al Ferraris di Genova, il destino potrebbe essere già ben indirizzato: per quanto riguarda gli stimoli genoani (che inseguono la salvezza) conterà il risultato di Empoli-Fiorentina (12,30), per la Roma ciò che succederà all'Olimpico tra Lazio e Atalanta (ore 15). Tradotto: una sconfitta o un pari della squadra di Andreazzoli renderebbe il Genoa più rilassato, così come una vittoria della Lazio o un pari spingeranno la Roma a giocarsi l'occasione del sorpasso sulla squadra di Gasperini. Vale tutto questo e il suo contrario, ovviamente: la vicenda si complicherebbe nel caso in cui il Genoa di Prandelli non fosse aiutato dal risultato del Castellani e l'Atalanta vincesse all'Olimpico. Strano come il destino della Roma sia nelle mani di due ex, Andreazzoli (tecnico dell'Empoli) e Prandelli (allenatore del Genoa).

MUSO CORTO - Ma oggi conta stare col muso corto (per usare un termine cavallaro tanto caro ad Allegri) avanti, perché da qui alla fine manca poco ed è decisivo avere la situazione nelle proprie mani. Vincere a Genoa, al di là di questi discorsi teorici (ma fino a un certo punto) vale tanto e per Ranieri sarebbe la svolta all'ultimo bivio o, come dice lui, al curvone. Questa è per la Roma - almeno sulla carta - l'unica vera partita contro una squadra con motivata, che ha ancora qualcosa da rischiare. Poi, Juve in casa, Sassuolo in trasferta e Parma di nuovo in casa, non certo tre sfide da dentro o fuori, tanto per intenderci. Il tecnico giallorosso ha davanti giocatori a cui dare un futuro, anche se lui non ce l'ha (a Roma), perché destinato - sempre in teoria - a lasciare il mandato a fine stagione e magari essere rimpianto. Tenere alta la concentrazione, in questo contesto, non è semplice.

FUTURO DA DECIFRARE - In questa fase della stagione, così come ha detto Claudio stesso, nessuno deve sentirsi fuori, ai margini, nemmeno chi, come Schick, è stato sedotto e abbandonato.Pastore va in panchina? Forse, ma uno così sa che fino all'ultimo è tornato ad avere chance per essere utile. Zaniolo non deve sentirsi sicuro del posto e allo stesso tempo, se giocherà (a destra), ha il compito di tornare quello di due mesi fa. Poi c'è chi il posto non glielo discute nessuno, vediDzeko. Che deve dare alla Roma i gol per il quarto posto. Il primo a lasciare Trigoria, come detto, sarà l'allenatore, che però non smette mai di far trasparire attenzione, determinazione, voglia di arrivare. E' uno che fa vedere di stare sul pezzo. E alla fine, magari, un pezzo di Champions dovrà essere per forza suo. Sognando la conferma nella Roma.


Pallotta, il Liverpool e quell'anno vissuto a distanza. Riabbraccerà la sua Roma direttamente negli Usa

LA GAZZETTA DELLO SPORT - È vero, c’era la semifinale di ritorno con il Liverpool, la speranza di ribaltare il 5-2 di Anfield Road e inseguire un’altra serata storica come quella vissuta pochi giorni prima contro il Barcellona. E poi c’era il sogno della finale di Champions, l’atmosfera di uno stadio elettrizzante [...]. Quel 2 maggio c’era tutto questo e James Pallotta non poteva certo perderselo. [...] Ripartì il giorno dopo [...]. Dal giorno dopo nessuna traccia del Pallotta romano.

Un anno, dunque. È da quanto il presidente della Roma non si fa vedere nella Capitale. "Non ce n’è bisogno", obietterà qualcuno, rimarcando come il presidente sia in costante contatto con tutti i suoi manager che giornalmente gestiscono la Roma. [...] Ogni tanto, però, la presenza del padrone parrebbe opportuna. E la gradirebbero anche a Trigoria [...]. In questo anno Pallotta ha lavorato soprattutto sul nuovo stadio di Tor di Valle. Sperava di chiudere i giochi (inteso come ok definitivo) entro l’estate [...]. Pallotta in questi 12 mesi ha sofferto – e molto – da Boston ogni volta che la sua Roma perdeva o faceva delle figuracce. Il rapporto con Monchi si è sfilacciato pian piano e a nulla sono valse le continue conferenze video o i viaggi del vecchio d.s. a Boston, per pianificare strategie e futuro.

[...] Lui, nel frattempo, la Roma la riabbraccerà negli Usa quest’estate, quando a luglio i giallorossi si recheranno in America. Per rivederlo nella Capitale, invece, ci sarà da aspettare. Quanto non si sa, dipenderà anche dallo stadio. 


Attesa Conte. Smentite su Mourinho

IL TEMPO - BIAFORA - Servirà altro tempo per sbrogliare il nodo Conte. L'allenatore non ha preso alcun impegno per il futuro, nonostante il forte pressing dei tanti club, tra cui la Roma. Al momento la prima scelta del tecnico è quella di lavorare in Italia, mettendo in secondo piano gli ammiccamenti arrivati d'oltralpe, come quello del Bayern. Nella sua testa Conte ha come opzione primaria un ritorno alla Juventus, che deve prima chiarire con Allegri. Il livornese vuole una profonda rivoluzione per rimanere e nei prossimi giorni andrà finalmente in scena il faccia a faccia con Agnelli per un dentro o fuori definitivo.

Se arrivasse una chiamata dal suo ex club Conte non esiterebbe più di tanto ad accettare la corte, lasciando Roma e Inter (ancora in corsa) con un pugno di mosche in mano. Indipendentemente dalla decisione dell'amico tecnico, Petrachi si avvicina alla poltrona di ds della società di Trigoria, che smentisce le indiscrezioni francesi su Mourinho.


Allegri resta, ora Pallotta aspetta Conte

IL MESSAGGERO - MAURO, CARINA - Tutti gli indizi portano al rinnovo, ma per la certezza bisognerà aspettare il faccia a faccia di metà settimana tra Andrea Agnelli e Max Allegri.Mercoledì, o al più tardi giovedì, allenatore e presidente (di ritorno dal summit a Madrid per la European Leagues) si incontreranno per analizzare il presente e pianificare il futuro prima di stringersi la mano a sancire il rinnovo (di un anno) con adeguamento dello stipendio intorno ai 9 milioni di euro a stagione. La dirigenza bianconera ha accarezzato il sogno Guardiola, ma Pep non si muove. «Ho grandi giocatori - le sue parole ieri a Sky UK - qui ho tutto quello che voglio: perché dovrei cambiare?». La stessa domanda molto probabilmente se l'è posta anche Max, al termine della quinta stagione juventina, con ennesimo Scudetto e ulteriore delusione in Champions. Se il tecnico ha ritrovato le motivazioni per ripartire, c'è un gruppetto per cui i saluti saranno inevitabili: Douglas Costa, Cancelo (sondato dal Manchester City) oltre a Dybala, Alex Sandro e Pjanic.

CONFERMA E ATTESA - La conferma di Allegri chiuderebbe un'altra porta a Conte. Che però, continua a prendere tempo con la Roma. A Trigoria c'è chi interpreta questo silenzio come un segnale negativo. Altri invece preferiscono non attribuirgli molto peso considerando che fino a quando non ci sarà la sentenza del tribunale di Londra sulla controversia con il Chelsea, il tecnico è impossibilitato dal firmare o accordarsi con un'altra squadra. In ballo ci sono l'ingaggio (10 milioni di sterline) sino al prossimo 30 giugno oppure i 9 milioni che gli spetterebbero in caso di interruzione anticipata più una richiesta di danno d'immagine. A tal proposito, nella serata di ieri è circolata l'indiscrezione di come il verdetto sia ormai imminente, con esito favorevole al tecnico che potrebbe così impegnarsi con un nuovo club. Aspettando conferme nelle prossime ore, vanno inoltre registrate le dichiarazioni dell'ad interista Marotta ai microfoni di Dazn, prima del match con l'Udinese: «Con Spalletti c'è un ottimo rapporto e non c'è alcun attrito. Portiamo in porto l'imbarcazione il prima possibile, poi vedremo il futuro, sicuramente con lui». Premesso che nel 2016, quando era ancora un dirigente della Juventus, lo stesso Marotta assicurò che non avrebbe mai pagato la clausola per Higuain (cosa poi avvenuta qualche giorno dopo, ndc), quelle di ieri sono comunque parole che hanno un peso non indifferente in un momento così delicato. Qualora venissero confermate, la Roma in Italia rischierebbe di correre da sola per Conte. A Trigoria non possono far altro che attendere, appesi alla risposta del tecnico. Come del resto fa Petrachi(ieri presente alla commemorazione per il Grande Torino) che resta agganciato a quella della società giallorossa. Il gelo con Cairo continua: nessun incontro è previsto a breve tra le parti. Intanto smentita l'indiscrezione rilasciata ieri da L'Equipe, secondo cui Pallotta sarebbe in trattativa con Mourinho. Nella testa della Roma, per ora, c'è soltanto Conte.

IDENTIFICATO TIFOSO BECERO - Identificato il becero tifoso della Juventus che, durante il derby della Mole, ha mimato il gesto dell'aeroplano per irridere i tifosi del Torino. È stato riconosciuto grazie alle telecamere presenti allo Stadium e ai controlli ai tornelli: per lui lo stadio sarà vietato praticamente a vita.


El Shaarawy: il Faraone ritorna a casa per mettere le ali alla Roma

LA GAZZETTA DELLO SPORT - «Sono arrivato al Genoa che avevo 11 anni, ma la prima volta che entrai a Marassi ero ancora nel passeggino, con mio padre e mio fratello. Quello stadio per me è sempre stato fantastico». Ogni volta che ricorda i primi passi Stephan El Shaarawy torna lì, ai primi giorni in rossoblù. [...] Oggi il Faraone tornerà per la settima volta da avversario (finora 4 vittorie, un pari e un k.o., con due perle personali) nello stadio che per primo lo ha coccolato e lanciato nel grande calcio. «Era Genoa-Chievo, quel giorno iniziai a capire che potevo fare qualcosa nel mondo del calcio», ricorda spesso Stephan. Già, perché quel giorno – il 21 dicembre del 2008 – ElSha esordì in A a 16 anni e 54 giorni, record assoluto della storia del Genoa (poi battuto da Pellegri nel 2016, 15 anni e 280 giorni). [...]

Da lì in poi per Stephan sarà tutta una salita. Di rendimento, ma a volte anche di difficoltà. Fino alla stagione attuale, in cui il Faraone ha trovato la consacrazione e la maturità giusta, diventando anche il principale marcatore della Roma in campionato (con dieci gol, seconda volta in carriera per lui in doppia cifra). [...]

Il contratto di Stephan scade nel giugno 2020, a breve partiranno le grandi manovre per il rinnovo. Probabilmente già la prossima settimana, con un incontro in agenda tra l’agente del Faraone e il d.s. giallorosso Ricky Massara. ElSha (che oggi guadagna circa 3 milioni, bonus inclusi) si aspetta ovviamente un segnale da parte della Roma, un riconoscimento di quanto fatto finora. [...] Prima, però, c’è da raggiungere la Champions.