Juric: "Abbiamo fatto qualche errore di troppo ma ci sta con una squadra come la Roma"

Ivan Juric, allenatore del Verona, è stato intervistato durante il post-partita di Verona-Roma 1-3. Queste le sue parole:

JURIC ALLA RAI

Meritavate qualcosa in più…

Penso che gli episodi siano stati decisivi. C’è stata sfortuna negli episodi e per questo è difficile dire qualcosa ai ragazzi.

Ha visto qualche episodio dubbio?

No, gli arbitri hanno visto quello che è successo. Ho parlato solo di episodi da campo.

Eravate la miglior difesa, oggi tre gol subiti. Come mai?

Nell’ultimo gol siamo stati sbilanciati, abbiamo fatto qualche errore di troppo ma ci sta con una squadra come la Roma. Non mi lamento.

Qual è la big più forte che avete incontrato?

Sinceramente non siamo mai stati in difficoltà con le big sul piano del gioco. La Juve è forte, la Roma dietro è davvero tosta ma l’Inter è quella che mi ha impressionato di più.

La sua squadra è stata sul pezzo fino all’ultimo…

Siamo consapevoli del fatto che il nostro obiettivo è quello della salvezza. Vogliamo fare punti e basta, su qualsiasi campo.

JURIC A SKY SPORT

Vuole salutare Mihajlovic? 

Assolutamente, ha dimostrato un grandissimo coraggio. Penso che pochi come lui riuscirebbero a condurre questa battaglia in modo aperto e senza nascondere niente. Un grande abbraccio.

Partita durissima, molto combattuta. Cosa vi è mancato? Qualcosa in difesa? 

Nei meccanismi difensivi non è mancato nulla, abbiamo commesso qualche errore anche per merito degli avversari. Penso che la gara è stata fatta bene come volevamo, hanno deciso degli episodi. Noi ne abbiamo sfruttato alcune cose e loro invece sì.

Serviva più precisione nell’ultimo passaggio? 
Manca sempre qualcosa (ride, ndr). Non bisogna dimenticare che cosa siamo noi, è normale. Se non fai errori dietro e sei tutto preciso è semplice, ma i ragazzi per quelli che siamo hanno fatto una grandissima partita. Abbiamo fatto qualche errore, la Roma ha veramente grandi giocatori e li abbiamo pagati. Però penso che la prestazione sia stata veramente notevole.

Giocate molto con gli uno contro uno… 
Penso che non sia uomo contro uomo a tutto campo. Poi analizzando anche i dati, sì corriamo però anche nell’ultima partita con la Fiorentina abbiamo corso ugualmente. Quindi non penso che questo modo di giocare sia più dispendioso di altri. Sicuramente difendiamo per rubare la palla.

L’intensità è alta… 
Sì, noi giochiamo per rubare la palla e non per difendere la porta. A volte quando ci passano la prima linea ci mettiamo dietro e difendiamo anche la porta però normalmente difendiamo per rubare la palla.

A gennaio lo chiederà alla società un attaccante? 
No, adesso voglio finire al meglio possibile. Ci sono due partite contro la grande Atalanta e il Torino. Poi faremo il punto della situazione e vedremo cosa possiamo fare.


Mhkitaryan: "Non abbiamo giocato bene ma era importante vincere"

Henrix Mkhitaryan, giocatore della Roma, ha parlato ai media dopo il successo contro il Verona:

MKHITARYAN A ROMA TV

Sei tornato al gol. Come ti senti e come hai visto la Roma?
"Mi sento bene, mi è mancato giocare, due mesi sono troppi. Mi dispiace ma adesso mi sento bene e penso che oggi era troppo importante vincere. Non abbiamo giocato molto bene ma la cosa più importante erano i tre punti".

Tre punti fondamentali…
"Ci aspettavamo, un Verona aggressivo e duro. Abbiamo analizzato molto bene l’avversario e abbiamo fatto quello che dovevamo fare".

Abbiamo ancora margine di miglioramento?
"Sì abbiamo molti margini di miglioramento. Giocatori e allenatore sono nuovi, il campionato è lungo e dobbiamo fare di tutto per vincere le partite. Dobbiamo fare quello che il mister ci chiede".

Dal punto di vista tattico non hai avuto problemi di adattamento…
"Sì è merito del mister e dei compagni, tutti i giocatori pensano nella stessa direzione. Per questo non è stato un problema iniziare da numero dieci o a giocare da dietro la punta".

Qual è la parte forte di Fonseca?
"Penso che non devo dirlo in televisione (ride, ndr). È una cosa che deve rimanere nella squadra. Alla fine della stagione possiamo parlare delle sue qualità, del modulo o della sua filosofia che ci avranno fatto vincere qualcosa".


Fastidio muscolare post contusivo al flessore per Kluivert

Justin Kluivert, attaccante della Roma, si è fermato dopo uno scontro con Zaccagni nel corso del match contro il Verona. L'olandese è stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco nel corso del primo tempo a causa di un fastidio muscolare post contusivo al flessore. Il classe '99 verrà valutato nei prossimi giorni.


Hellas Verona-Roma, arbitra Guida. Lo score è positivo ma la vittoria manca da quasi tre anni

INSIDEROMA.COM - ILARIA PROIETTI - Sarà Marco Guida della sezione di Torre Annunziata ad arbitrare il match tra Hellas Verona e Roma, in programma stasera, ore 20:45, al Bentegodi di Verona. Il direttore di gara sarà affiancato dagli assistenti Galetto e Longo, il IV uomo sarà Pairetto. Al VAR si accomoderà Giacomelli.

I PRECEDENTI - Con Guida la Roma ha un bilancio decisamente positivo, avendo subito la sconfitta due sole volte nei 18 match diretti dal fischietto campano. Lo score indica, inoltre, otto vittorie e sei pareggi. E' il secondo precedente stagionale per Guida con i giallorossi, dopo il derby contro la Lazio del settembre scorso, terminato 1-1. Nonostante lo storico più che positivo, però, la Roma non vince l'arbitro di Torre Annunziata da quasi tre anni. L'ultimo successo, infatti, risale al lontano febbraio 2017, Roma-Torino 4-1 con reti di Dzeko, Salah, Paredes e Nainggolan.

Sette, invece, i precedenti di Guida con l'Hellas. I clivensi hanno conquistato una sola vittoria - in una stracittadina contro il Chievo - 3 pareggi e 3 sconfitte. L'ultima sua direzione è la debacle subita in casa contro il Sassuolo per 0-1 dello scorso aprile.


Hellas Verona-Roma, 3 is the magic number

INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTIDomenica 1 dicembre alle ore 15:00 si giocherà il match, valido per la 14^ giornata di Serie A, tra Hellas Verona e Roma. Allo stadio Bentegodi scenderanno in campo due squadre con obiettivi diversi e forse anche motivazioni leggermente diverse.

OBIETTIVI - L’obiettivo stagionale dei gialloblù è sicuramente una salvezza tranquilla, avendo otto punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Partita importante per entrambe le squadre che dovranno provare a dare il massimo per ottenere i tre punti. I padroni di casa vogliono sorprendere ancora dopo la bella vittoria sulla Fiorentina, ma dovranno vedersela con una Roma in forma che ha strapazzato il Brescia allo Stadio Olimpico nell’ultimo turno. Sono 56 i precedenti in Serie A tra le due squadre, con 28 successi della Roma e 9 del Verona. L'ultimo successo della squadra gialloblù risale al'’ottobre 1996, da allora 10 successi giallorossi e cinque pareggi. Al Bentegodi sono invece 28 i precedenti: 7 successi del Verona, 12 pareggi e nove vittorie giallorosse.

I NUMERI - Doppio 3 a 0 nelle ultime due partite per la Roma contro il Brescia in campionato e contro l'Istanbul Basaksehir in Europa League. Vittoria anche per la squadra di Juric che ha vinto al Bentegodi contro la Fiorentina. I giallorossi hanno vinto le ultime 19 gare di Serie A contro un'avversaria neopromossa, è la striscia di successi più lunga nella storia. Inoltre i giallorossi hanno trovato la rete in tutte le ultime 10 trasferte contro il Verona. Dopo una serie di nove gare esterne da imbattuta in campionato (4V, 5N) però, i capitolini, hanno perso l'ultima trasferta contro il Parma. Dall'altra parte la squadra di Juric ha vinto cinque partite in questo campionato di cui le ultime due partite di Serie A giocate al Bentegodi.

L’Hellas Verona per continuare a sorprendere dopo un ottimo inizio di stagione, la Roma per restare in zona Champions cercando di staccare il Cagliari. Sono questi i temi principali del match che si giocherà domani.


Cairo-Petrachi, la Procura rinvia il giudizio

IL MESSAGGERO - CARINA - I termini per passare all’archiviazione o al deferimento per Petrachi sono scaduti ieri. La Procura ha deciso dunque un supplemento di indagini. Le tempistiche che si possono richiedere in questi casi sono di 30, 60 o 90 giorni, da motivare con «una prosecuzione dell’attività istruttoria». Ma il periodo può essere anche segmentato a seconda della disponibilità o meno delle persone che dovranno essere ascoltate. La
comunicazione ufficiale al club giallorosso arriverà dopo il weekend. La Roma ha dato la disponibilità nelle memorie contro-deduttive che venga sentito pure l’ad Fienga. L’impressione, però, è che la Procura sia interessata ad altro. Probabili le audizioni di dirigenti dell’Inter (Marotta), del Torino e di alcuni procuratori (di Dzeko e dei giovani Greco e Bucri, ceduti a titolo gratuito per risolvere il contenzioso con il club granata). Petrachi non può far altro che attendere. Con queste tempistiche, il ds è però certo di poter operare a gennaio. Anche nell’ipotesi del deferimento, l’audizione slitterebbe a febbraio. La prossima settimana, intanto, tornerà Ryan Friedkin, figlio di Dan: il papà vuole coinvolgerlo nel nuovo progetto del club.


Primavera, i giallorossi si riscattano e salgono al terzo posto

IL TEMPO - ZOTTI - Vittoria con brivido per la Roma Primavera. Al Tre Fontane i giallorossi si impongono per 4-3 sul Sassuolo e agganciano momentaneamente il Genoa al terzo posto in classifica, ma la prestazione difensiva della squadra non può essere considerata sufficiente. L'impressione sugli spalti è che il pallino del gioco sia costantemente in mano alla Roma, ma i padroni di casa non riescono mai ad infliggere il colpo di grazia agli emiliani. Il primo tempo è praticamente a senso unico, con la Roma che nel giro di otto minuti - tra il 24' e il 32' - va in gol per tre volte con Bianda, Semeraro e Zalewski su rigore. La squadra di Turrini però non subisce il contraccolpo psicologico, e prima di rientrare negli spogliatoi Aurelio segna il 3-1. I neroverdi tornano in campo col giusto piglio e accorciano le distanze con un rigore trasformato da Marginean. De Rossi corre ai ripari e butta dentro Santese e Riccardi. La scelta si rivela azzeccata, con Riccardi che si rende subito pericoloso procurandosi un calcio d'angolo. Proprio sugli sviluppi del corner arriva il 4-2 di Tall. La gara però non è ancora finita: al 92' infatti il Sassuolo segna il 4-3 grazie a un altro rigore realizzato da Oddei. Fortunatamente non c'è più tempo, l'arbitro fischia la fine e la Roma torna a vincere dopo il ko nel derby. De Rossi, nonostante il successo, è irritato per le amnesie difensive palesate dai suoi: "Bene per il gioco creato, ma è una disfatta da un punto di vista difensivo, che riguarda tutta la squadra. Il dato dei gol subiti è drammatico".


Gol, fascia e rinnovo. Così Pellegrini è già nel futuro

GAZZETTA DELLO SPORT - Negli occhi di tutti, sono rimaste due immagine di Pellegrini: la prestazione «monstre» offerta contro il Basaksehir e il volto insanguinato dopo che un oggetto lanciato dagli spalti,  lo colpiva in testa. Non ha fatto alcuna scena madre, scegliendo di non drammatizzare affatto una situazione su cui i calciatori a volte possono anche marciare. Quando gli si chiede se la squadra del futuro possa essere costruita su due pilastri chiamati Pellegrini e Zaniolo, lui risponde come finora non ne abbiano mai parlato, ma «sarebbe un onore far parte della storia di una squadra del genere». Sincerità senza eccessi. Anche perché all’orizzonte c’è sempre un rinnovo di contratto da celebrare. La storia è nota: grazie anche alla clausola di rescissione da 30 milioni, sono tanti i club europei al massimo livello che corteggiano Pellegrini. Dalla Juventus all’Inter, dal Tottenham al Manchester United, se decidesse di andare via, il centrocampista avrebbe solo l’imbarazzo della scelta. Ma la sua idea è quella di restare alla Roma, rinunciando anche alla clausola, a fronte naturalmente del riconoscimento di un ingaggio da «top player» che altri, neppure al suo livello, hanno ottenuto.


Roma, Paulo e i suoi fedeli

IL MESSAGGERO - TRANI - La tappa di Istanbul, con il successo ampio e convincente contro il Basaksehir, è stata più significativa di quanto si possa pensare. Perché non vale solo per la probabile qualificazione ai sedicesimi di Europa League. Fonseca, giovedì sera allo stadio Fatih Terim, ha messo in piazza la sua Roma. È come se, dopo 5 mesi scarsi di lavoro da allenatore giallorosso, avesse annunciato, all'estero e ovviamente in Italia, la formazione ideale. Che, guardando gli interpreti utilizzati in Turchia, è per nove-undicesimi quella che ritiene la migliore. In questo momento, con l'indisponibilità di Cristante che ritiene fondamentale per il suo sistema di gioco, anche per dieci-undicesimi, con Diawara ormai play di riferimento.

 
QUADRATURA DEL CERCHIO - «La squadra è stata ambiziosa e coraggiosa, proprio come piace a me». Promossa a pieni voti, insomma, da Fonseca. La Roma da 10. «L'aggressività ci ha permesso di difendere bene». I giallorossi hanno concesso il bis in 5 giorni: 3-0 contro il Brescia all'Olimpico, sfruttando le palle inattive, e 0-3 contro il Basaksehir, rigore e doppia verticalizzazione. La sintesi del calcio del portoghese che, alzando il baricentro, si è preso il match senza correre rischi (2° clean sheet di fila e 6° stagionale). Pressing e dominio, cioè pieno controllo. L'ha preparata così alla vigilia, senza pensare allo sgarbo di Collum, nella gara interna contro Il M'Gladbach, gli ha complicato la vita nel gruppo J. All'attacco e basta, conquistando campo e Istanbul. E centrando l'obiettivo.

 
GRUPPO SCELTO - Senza nulla togliere a Santon, ripescato dopo il ko al Tardini contro il Parma e disinvolto nell'esibizione in Turchia, proprio il ruolo di terzino destro è ancora da assegnare. Il posto sarebbe stato di Zappacosta che ha chiuso la stagione prima ancora di cominciarla. Restano gli altri pretendenti: Florenzi è riapparso domenica scorsa e si è subito fermato, tornando in campo solo ieri e quindi restando in dubbio per la partita di domani sera al Bentegodi contro il Verona (da verificare il risentimento al flessore) e Spinazzola, schierato a sinistra nella ripresa contro il Basaksehir, si è fermato prima della sosta e, quindi, è appena rientrato (massima cautela per la lieve lesione all'adduttore); Cetin, utilizzato per 13 minuti contro il Milan, è più centrale che laterale. Il titolare dovrebbe essere Spinazzola, ma il più affidabile, al momento, sembra essere Santon. E' l'unico ballottaggio per la trasferta in Veneto, sempre che Florenzi non prepari in queste ore il ribaltone. Poi c'è la Roma da 10. Pau Lopez, Mancini, Smalling, Kolarov, Diawara, Zaniolo, Pellegrini, Veretout, Kluivert e Dzeko. La squalifica di Zaniolo dovrebbe automaticamente chiamare in causa Under, anche se Mkhitaryan avanza la sua candidatura. Ma in questo caso, Kluivert sarebbe costretto a giocare a destra. E Fonseca è contrario a alla rivisitazione del copione giallorosso.

 
FORMULA VERTICALE - La ritrovata efficacia è coincisa con il ritorno di Pellegrini, giocatore chiave per Fonseca quanto i senatori Kolarov e Dzeko (guarda caso i 3 sostituiti giovedì sera a risultato acquisito). Il centrocampista è l'unico che rischia il passaggio in profondità, anche a costo di sbagliare. Così ha mandato in porta sia Kluivert che Dzeko. Pellegrini ha il contratto che scade nel 2022. Il management di Pallotta lo chiamerà nel 2020 per allungare l'intesa, magari togliendo la clausola dal 30 milioni. È leader a 23 anni, i compagni dipendono da lui. Non a parole, nelle giocate. E Pastore, ancora fermo per un'infiammazione tra l'anca e il bacino, torna a essere solo l'alternativa


Supplemento d'indagine su Petrachi

GAZZETTA DELLO SPORT - La Procura Federale, infatti, ha chiesto un supplemento d’indagine riguardo al caso Petrachi. Aveva cominciato quando era ancora sotto contratto col il Torino? Il rapporto con la società granata si era interrotto il 23 giugno, ma Petrachi aveva ammesso di aver trattato a maggio il rinnovo di Dzeko e incontrato il 3 giugno Fonseca. Detto che la procura procederà a sentire testimoni tra Inter, Roma (Fienga) e Torino (oltre a procuratori), l’impressione è che si vada verso il deferimento e una condanna.


Primavera, vittoria e spettacolo. Ma la difesa fa acqua

GAZZETTA DELLO SPORT - Dopo il derby perso la Roma Primavera rialza la testa in campionato: la reazione e la prestazione che serviva è arrivata col 4-3 al Sassuolo. Al Tre Fontane i giallorossi si riprendono momentaneamente il terzo posto in classifica, agganciando il Genoa a 19 punti, ma mostrano ancora una volta una fase difensiva confusa e poco affidabile. Il primo tempo è ricco di gol giallorossi con Bianda che apre col mancino dal limite, Semeraro che raddoppia con un tiro cross dalla sinistra indirizzato a Tall ma che invece colpisce il palo interno, e Zalewski che cala il tris dal dischetto, prima della rete neroverde di Aurelio sul finale. Il blackout parte proprio al 5’ della ripresa con Marginean che realizza il rigore del 3-2 e manda in confusione ancora di più i ragazzi di De Rossi. E Bianda in pieno recupero regala un rigore agli emiliani, trasformato da Oddei nel definitivo 4-3. Fortunatamente nel mezzo c’è un Tall in ottima forma: è l’attaccante d’origine senegalese che stacca più alto di tutti al 15’ e segna il suo secondo gol al Tre Fontane.


La polizia turca sequestra rossetti e caricabatterie

IL TEMPO - BIAFORA - Che disparità di trattamento. La trasferta al Fatih Terim, casa dell’Istanbul Basaksehir, si è rivelata più complicata del previsto i tifosi della Roma: la polizia turca ha usato un atteggiamento più che rigido per regolare gli spostamenti degli oltre 500 romanisti, sequestrando poi all'ingresso dello stadio monete, power- bank e caricabatterie, requisendo rossetti e lucidalabbra alle donne. Inesistenti i controlli per i tifosi di casa.