Primavera, Roma-Sassuolo 4-3. A segno Bianda, Semeraro, Zalewski e Tall

La Roma Primavera di Alberto De Rossi torna alla vittoria dopo la sconfitta subita nel derby contro la Lazio, imponendosi al Tre Fontane sul Sassuolo per 4-3. I giallorossi, nella prima mezz'ora, fanno 3-0 grazie alle reti di Bianda, Semeraro e Zalewski. Il Sassuolo però ha accorciato le distanze prima con Aurelio al 41′ e poi con Marginean al 52′. Tall ha poi siglato il gol del 4-2 al 60′, prima che Oddei mettesse la firma sul 4-3 finale.


Primavera, De Rossi: "Il dato dei gol subiti è drammatico. Dobbiamo lavorare per migliorare"

Alberto De Rossi, tecnico della Roma Primavera, ha parlato al termine della vittoria contro il Sassuolo per 4-3 ai microfoni di Roma TV. Queste le sue dichiarazioni:

Tre punti importanti, ma la Roma non riesce a vincere senza soffrire?
"È vero, la disamina è scontata. Ancora una volta bene per il gioco creato e i gol fatti, mentre è una disfatta da un punto di vista difensivo, che riguarda tutta la squadra non solo il reparto. Analizzando tutto il girone, di queste partite ce ne sono diverse, probabilmente dipende dalla mentalità e dall'atteggiamento delle squadre. Il dato dei gol subiti è drammatico, sportivamente parlando".

Dopo il derby serviva una reazione, è arrivata?
"Sì, ma avevamo fatto bene anche nel derby, con grande personalità e concedendo poco. Oggi sul 3-2 la squadra ha dimostrato carattere, ma il problema resta la fase difensiva. Ripeto dobbiamo lavorare di squadra, non solo il reparto che mi sembra abbia fatto una gara all'altezza oggi. Dobbiamo fare un po' di più".

Campionato competitivo, sarà complicata anche la prossima gara contro l'Empoli?
"Da questo punto di vista, il campionato è bellissimo, con tutte gare equilibrate. Il pronostico non è mai scontato. L'Atalanta e il Cagliari stanno facendo meglio delle altre, ma anche loro devono faticare molto, il livello è altissimo". 


La Roma pensa al rinnovo contrattuale per Pellegrini eliminando la clausola rescissoria

Dopo l'ottima prestazione di ieri sera contro il Basaksehir, Lorenzo Pellegrini si è canditato con maggior forza al ruolo di trquartista titolare e uomo simbolo di questa Roma. Una candidatura che la società vuole premiare con il rinnovo contrattuale. Infatti, come riferisce Sky Sport, la Roma vuole già da ora prolungare il contratto (scadenza nel 2022) del numero sette puntando ad eliminare la clausola rescissoria di 30 milioni.


Mancini: "Cerchiamo di mettere in pratica quello che dice il mister. Dobbiamo dare sempre il massimo"

Gianluca Mancini, difensore della Roma, ha parlato per AS Roma Match Program in vista della sfida contro il Verona:

Le sue prestazioni stanno crescendo domenica dopo domenica e poi contro il Brescia è arrivato il primo gol, sotto la Sud, lo aspettava tanto. A mente fredda cosa prova?
La gioia del primo gol è una emozione indescrivibile. Per noi difensori segnare è una cosa in più, andare a segno la domenica è super emozionante. Come ho già detto lo aspettavo da tanto, e segnarlo all’Olimpico, con la maglia della Roma, è stata una bella emozione. A freddo rivivo le stesse emozioni vissute a caldo. Sono un ragazzo così…”.

Una Roma che continua a crescere e dimostrare solidità, soprattutto in difesa ma in generale state acquisendo sempre più equilibrio e un’identità precisa.
La solidità arriva grazie all’apporto di tutti. Sia nel reparto offensivo sia in quello difensivo dove cerchiamo di mettere in pratica quello che ci dice il mister. È importante raggiungere l’equilibrio, dobbiamo continuare ad allenarci sempre al massimo per fare sempre meglio”.

Inoltre, cominciano ad avere un certo peso anche i gol segnati da palla inattiva…
Sicuramente i gol su palla inattiva fanno la differenza. Sono poche le giornate di campionato passate, ma alla fine i gol su palla inattiva porteranno punti. Soprattutto quando incontriamo squadre che si chiudono particolarmente bene, diventano un’arma in più. Ci lavoriamo molto prima delle partite, ma in più siamo aiutati anche dalla struttura fisica, quando andiamo a saltare siamo quasi tutti sopra l’1,90, quindi il fisico ci facilita. Dietro c’è lavoro e organizzazione, non è una palla buttata così a caso”.

Parliamo di mister Fonseca, di lei evidenzia la grande maturità, sia dentro sia fuori dal campo…
Quello che dice il mister mi fa piacere, sono giovane, mi hanno sempre etichettato come “giovane vecchio”. Io non lo ho mai considerato un difetto ma un pregio, così lo sento. Mi piace prendermi delle responsabilità, magari anche sbagliando e sentendo qualche critica. Fa parte del mio gioco. In squadra bisogna essere in tanti che non hanno paura di esporsi, e siamo fortunati perché la Roma ha davvero tante di figure in grado di prendersi responsabilità. In squadra prendo spunto dai giocatori più esperti, dai vari Florenzi, Kolarov, Dzeko e Fazio. Se il mister pensa questo di me è perché me lo sono conquistato ed è un piacere”.

In una delle prime interviste confessò di vivere per il calcio, qual è il segreto per gestire le pressioni?
Sì è vero, vivo per il calcio, è la cosa che faccio ogni giorno ed è ciò che amo più di tutto. Ci ho messo un po’ per capirlo, ma quando sei ad alti livelli, lo devi fare, il calcio deve essere la cosa più importante della tua vita. La pressione fa parte della vita, ogni mattina ti alzi con un po’ di pressione, vale per tutti i mestieri e ad ognuno il suo. Bisogna viverla bene, ci deve essere un po’ di pressione, che non ti fa mai rilassare, ma la devi vivere serenamente e bene per fare risultati”.

Anche gli errori in qualche modo aiutano a crescere… è vero che rivede la partita quando torna a casa?
Sì, mi aiuta a migliorare. Con lo staff facciamo sedute video e tattiche, ma ogni volta mi piace rivedere la mia partita, vedere come mi sono comportato. Gli errori fanno parte delle partite, ci stanno. Da quando vedo con attenzione le partite di calcio, e ne vedo tante, non ho mai visto una partita intera in cui un difensore non fa almeno un errore. C’è sempre un errore almeno a partita, giocando ad alti livelli ci può stare. L’importante è, appena fatto l’errore, pensare di recuperare, bisogna abbassare la testa e continuare, anche se hai preso gol. Unica cosa è capire l’errore fatto e la volta dopo non farlo più, se accadesse parecchie altre volte potrebbe essere un problema. È vero che gli errori ti aiutano a migliorare, non si possono guardare solo le buone partite. Quando giochi bene sai che è andata bene, capire l’errore ti aiuta a migliorare sicuramente”.

Il suo inserimento nella Roma è stato infatti molto veloce e la dimostrazione è che non serve essere giocatori di grande esperienza per farsi sentire e meritarsi il rispetto in campo.
Il mio inserimento da luglio è stato facilissimo grazie ai miei compagni, a me non sembrava di aver cambiato squadra. È stata una cosa fantastica. Mi hanno aiutato e consigliato. Devo ringraziare tutto lo staff del mister che lavorano al 110%, come noi, per aiutarci a migliorare".

Avrei potuto avere più difficoltà se fossi capitato in un ambiante diverso.
"Fuori parlo poco, ma in campo non c’è età. In partita siamo tutti uguali, non guardo l’età e se c’è bisogno di strillare e magari anche mandarci a quel paese ci sta. È giusto, e in questa squadra ci sono tanti giocatori che fanno alzare il livello e si fanno sentire in campo”.

La città di Roma: come passa il tempo libero, c’è una zona che preferisce?
È bellissima… Roma è magia. Qualcuno ha scritto che Roma è l’unica città in cui ti perdi e sei contento, anche io la penso così, scopri sempre cose nuove. Quando posso, almeno un paio di volte alla settimana, quando non si gioca ogni tre giorni, vado in centro. Mi piace girare… io sono un curioso, con mia moglie cerchiamo di capire quello che c’è dietro, la storia che racconta…”.

Riparte il campionato, si va a Verona, che partita sarà?
Ci aspetta un sfida importante a Verona. Loro stanno andando forte, ho visto un po’ di partite, corrono molto e hanno grande aggressività. Noi dobbiamo continuare sul livello che abbiamo da un po’, migliorando sempre. Ogni domenica c’è un nuovo gradino da superare. Il campionato italiano sta diventando sempre più competitivo, non c’è più un grande divario tra le big e le cosiddette piccole almeno sulla carta. Ti fanno tutte sudare e dovremo essere concentrati per finire il ciclo di partite prima di Natale nel migliore dei modi”.

Anche in Nazionale c’è tanta competizione. Mancini ha creato un buon gruppo, qual è il punto di forza degli azzurri?
Il gruppo che si è formato in Nazionale è grandissimo. Il mister è stato bravo all’inizio a ricostruire la squadra aggiungendo dei giovani, sarebbe anche potuta essere una scelta sbagliata. Ha creato un bel mix di giocatori esperti e giovani che mettono entusiasmo. Essere convocati in Nazionale non è cosa da poco; vent’anni fa per vestire la maglia azzurra dovevi avere alle spalle tante gare di Serie A, oggi per fortuna le cose sono cambiate, e noi portiamo entusiasmo. I “vecchi” ci aiutano capire l’importanza di vestire quella maglia. Il gruppo che andrà agli Europei lo farà il mister e vedremo cosa farò io”.

Quali sono gli obiettivi di Gianluca Mancini per questa stagione?
Voglio migliorare settimana dopo settimana e mi sento già molto cambiato da inizio stagione ad oggi. Voglio raggiungere gli obiettivi con la Roma e se gioco bene con questa maglia posso dimostrare a mister Mancini di meritare la convocazione. Insomma, il primo obiettivo è fare bene con la maglia giallorossa”.


Allenamento Roma, domani la rifinitura alle ore 11

Domani la Roma effettuerà l'ultima seduta di allenamento prima del match contro il Verona. Appuntamento a Trigoria alle ore 11, con partenza per Verona fissata per le 17:20.


Roma, serve un punto sul futuro

IL MESSAGGERO - TRANI - Lo spareggio sul Bosforo, nella notte di Istanbul, quando in Italia sarà fine pomeriggio. Il paradosso, però, è che la Roma si gioca il suo futuro in Europa League contro l'unica avversaria che ha battuto in questa fase a gironi: 4-0 all'Olimpico, lo scorso 19 settembre. Ma il Basaksehir, da quella sera, non è mai più caduto: striscia positiva di 11 risultati, 7 vittorie e 4 pareggi. E viene da 3 successi di fila che hanno dato un senso alla stagione club di Erdogan: primato nel gruppo J e 2° posto in classifica nella Liga turca dopo aver superato sabato nel derby, e fuori casa, il Galatasaray. Adesso ha la grande chance di far fuori i giallorossi che non si possono permettere di perdere qui se vogliono andare ai sedicesimi: se vince il Borussia in Austria sarebbe - in caso di sconfitta qui a Istanbul - eliminata. «Non penso a quanto successo nei match precedenti: mi interessa solo questa sfida. Complicata, ma da vincere» avverte Fonseca. Ancora gli mancano 4 punti. Il portoghese, insomma, non vuole che diventi inutile la gara casalinga del 12 dicembre contro il Wolfsberger.

CARICA TURCA «Il risultato dell'andata è stato bugiardo: guardando a quanto è accaduto nelle altre partite la Roma può perdere contro chiunque» sottolinea Okan Buruk che, ex Inter, guida la squadra del governo. L'allenatore chiama la gente allo stadio Fatih Terim, inaugurato nell'estate del 2014: «I tifosi del Basaksehir appoggeranno questa squadra. Match fondamentale per noi, per Istanbul e per la Turchia». Annunciati, però, solo 10.000 spettatori. Fonseca, senza pensare al Verona, limita il turnover: dentro Spinazzola per Florenzi. Una novità o magari due: Under, (9 gol in 43 con il Basaksehir nella stagione 2016-2017) sfida Kluivert e se gioca fa cambiare fascia a Zaniolo (9° tra Golden boy d'Europa). Il portoghese non pensa al cambio di proprietà: «Sento spesso Pallotta, con lui parlo solo di calcio».

Questione Friedkin-Roma: settimana prossima atteso nella Capitale il figlio di Friedkin, Ryan, per analizzare da vicino il lavoro svolto dagli advisor coinvolti nell'affar. Tornando alla sfida di stasera. Istruzioni per l'uso della rosa. «Jesus è rimasto a Trigoria per scelta tecnica. Abbiamo inserito Fuzato perché Mirante sta male. Gli altri infortunati sono Florenzi e Pastore. Mkhitaryan e Kalinic sono pronti, anche se non l'intera partita. Pellegrini, invece, lo è per giocare sempre», chiarisce. Vicino a lui, proprio Pellegrini: Serio e diretto: «La Roma si è complicata il percorso, ma vogliamo centrare questo primo obiettivo stagionale. Considero un vantaggio poter giocare in più ruoli».

Tornando alle indicazioni dell'allenatore, l'elenco degli indisponibili, con il ritorno tra i convocati (20) di Mkhitaryan (ultima gara il 22 settembre a Lecce) e Kalinic (infortunatosi il 20 ottobre a Marassi), comprende adesso solo 5 giocatori: Mirante (fuori più di un mese e quindi sostituibile nella lista Uefa), Zappacosta, Cristante, Florenzi (21° infortunato: 15 muscolari e 6 traumatici) e Pastore. Sul mercato, invece, finisce in anticipo Jesus: l'addio a gennaio. 


Tifosi allo stadio, insieme e scortati

IL MESSAGGERO - TRANI - Appuntamento alle 17 (ora di Istanbul), cioè a quasi 4 ore dall’inizio della partita, in piazza Sultanahmet. I 900/1000 tifosi giallorossi, al seguito della Roma in Turchia, si ritroveranno lì per andare allo stadio Terim scortati dalla polizia.Meeting point, dunque, per garantire l’ordine pubblico: i bus navetta partiranno alle 18,30. Intanto per la prima volta i tecnici della Roma sono a Gerusalemme per dirigere l’AS Roma Camp, progetto in cui lo sport è integrazione: oltre 30 bambini di religioni diverse sono stati allenati dallo staff giallorosso.


Friedkin, guai in Tanzania: evasione fiscale per 79 milioni

LEGGO - Il fulmine a ciel sereno è arrivato nella notte italiana quando dalla lontana Tanzania è arrivata la notizia choc: Dan Friedkin, il magnate texano in trattativa per l’acquisto della Roma e proprietario in Africa di 8 società, sarebbe accusato dal governo di aver evaso le tasse per 33 anni per un totale di 79 milioni di dollari. Il giornale swahili Jamhuri ha rivelato l’esistenza di un sistema di evasione fiscale che il Friedkin Group avrebbe messo in piedi per lucrare sui salari dei dipendenti delle proprie aziende. Il tutto attraverso l’utilizzo di conti offshore aperti nelle nelle Isole Cayman e in Svizzera. Friedkin, secondo il media locale, sarebbe indagato anche per bracconaggio. Accuse gravi che potrebbero ostacolare il cambio di proprietà del club anche se c’è la volontà di chiudere a Natale. A Trigoria, intanto, la rivoluzione continua: dopo Tempestilli è pronto a lasciare Baldissoni


La Roma sfida il tabù turco

IL TEMPO - BIAFORA - Il primo dentro o fuori in uno dei tre obiettivi stagionali. La Roma di Fonseca è pronta per l'esame senza appello con l’Istanbul Basaksehir, una squadra che dopo il ko per 4-0 subito all'Olimpico non ha più perso. I giallorossi, spinti dalla carica di oltre 800 tifosi che saranno presenti allo stadio Terim, vogliono guadagnare sin da subito tre dei quattro punti che renderebbero matematica la qualificazione ai sedicesimi di Europa League.

La Roma - seconda nel girone a braccetto con il Borussia - vuole inoltre sfatare il tabù legato alle sfide in Turchia, dove non è mai uscita vittoriosa: due i pareggi (con Goztepe e Galatasaray) e due le sconfitte (con Galatasaray e Gaziantepspor). Fonseca sa già come si batte il  Basaksehir e proverà a replicare il risultato stasera: il portoghese, alla guida dello Shakhtar ha espugnato il campo dei turchi nei preliminari di Champions del 2016, eliminandoli poi al ritorno.

L'allenatore giallorosso è ben conscio che anche con un pareggio la squadra sarebbe ancora in corsa - diventerebbe obbligatorio il successo casalingo con il Wolfsberger - ma ripete come un mantra che è necessario pensare soltanto ai tre punti e a vincere già ad Istanbul:   «Abbiamo fiducia indipendentemente da tutto quanto successo, noi giochiamo sempre  per vincere. Con il Basaksehir è lo stesso, anche se è una gara difficile. Sono in un grande momento, sappiamo che è una squadra esperta e che gioca bene. Giocano in casa, è una partita importante per loro ma devo dire che anche noi vogliamo vincere. E per farlo attaccheremo». Fonseca, che non ha alcun timore nell’affidare la trequarti a Pellegrini perla seconda gara di fila, ha annunciato due cambi di formazione rispetto al successo con il Brescia (fuori Florenzi e Kluivert) e con ogni probabilità toccherà all'ex di turno Under dare quel qualcosa in più dal primo minuto: «Cengiz e Cetin sono due giocatori con un grande futuro, sono giovani, devono lavorare per migliorare ma noi crediamo molto in questi due  giocatori».

Nella conferenza della vigilia c'è anche spazio per le voci sul futuro societario, ma Fonseca è più che abbottonato: «Con Pallotta parliamo molte volte. Sento il presidente molto presente, è sempre preoccupato per la squadra. Parliamo di tutti. Io so solo che sono l’allenatore, quando parlo con il presidente parlo solo di calcio e non del resto». Niente paura per Buruk, tecnico dell’Istanbul Basaksehir: «La sfida sarà importante non solo per noi, ma per tutta Istanbul e per la Turchia, cercheremo di fare del nostro meglio. Se diamo un'occhiata alla classifica ci rendiamo conto che la Roma potrebbe essere sconfitta da qualsiasi squadra». 


Pellegrini: «Io e Zaniolo pilastri? Perché no?»

IL TEMPO - BIAFORA - Dalla pausa forzata agli straordinari. Pellegrini è pronto a giocare la seconda partita di fila dopo il rientro col Brescia e di nuovo domenica a Verona, quando Zaniolo sarà assente per squalifica. «Mi sento molto bene - spiega il romano - questa è una partita da dentro o fuori, vogliamo vincerla perché il nostro primo piccolo obiettivo è passare il girone». C'è spazio anche per parlare di un futuro da pilastro romanista in coppia con Zaniolo. «Siamo giovani e non pensiamo troppo a cosa succederà, ma posso dire anche a nome di Nicolò che saremmo onorati».

Stasera due posti sulla trequarti dietro Dzeko per loro sono assicurati, con Zaniolo che potrebbe spostarsi a sinistra per fare spazio a Under, favorito su Kluivert. Spinazzola risponde presente, altrimenti c'è Santon. Sono rimasti a Roma Florenzi, Pastore, Mirante, oltre a Juan che non avrebbe trovato posto in panchina, e i lungodegenti Cristante e Zappacosta. Convocati Kalinic e Mkhitaryan, idem Fuzato che è stato inserito in lista Uefa al posto di Mirante (resta fuori Cetin).

Intanto saluta dopo 32 anni di Roma il dirigente ed ex calciatore Tonino Tempestilli, che sta trattando la risoluzione. Si è separato dal club anche Nura, ancora sotto contratto dopo il ritiro dall'attività agonistica per problemi cardiaci.


Pellegrini d'attacco a Istanbul: «Per noi è come una finale»

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Avrebbe preferito non doversi giocare la qualificazione proprio in questa partita, ma tra errori arbitrali e leggerezze di squadra, la Roma rischia di compromettere il girone d’Europa League: se perde è di fatto fuori, per passare le servono 4 punti in due gare. «Non dobbiamo pensare al passato, a Istanbul scendiamo in campo per vincere e abbiamo fiducia di riuscirci - alza la voce Fonseca, presentando la gara di stasera contro il Basaksehir (ore 18,55, diretta Sky) - Pensiamo ad attaccare per conquistare i tre punti, senza voltarci indietro. Loro sono una buona squadra in un ottimo momento». 

Lo stadio Fatih Terim è un gioiellino che contiene poco più di 17 mila spettatori. E i tifosi dell’Istanbul Basaksehir sono talmente poco numerosi che potrebbero aiutarli a sostenere la squadra anche gli ultras delle altre squadre cittadine (Galatasaray, Besiktas e Fenerbahce). Per questo c’è massima allerta intorno all’arrivo dei circa 800 tifosi giallorossi, provenienti dall'Italia, che verranno tenuti isolati dai locali.  A Istanbul Fonseca non ha potuto portare Pastore (botta all’anca) e Florenzi (alle prese con un problema al flessore), mentre ha recuperato Mkhitaryan e Kalinic. «Sono pronti a giocare, anche se non tutta la gara», spiega il tecnico, sommerso poi dalle domande su Under, oggi impegnato contro la sua ex squadra. «Capisco le domande su di lui, ma devo decidere la formazione senza pensare a questa attesa», schiva l'argomento il portoghese, che è indeciso tra Cengiz e Kluivert, con Zaniolo e Pellegrini confermati.

Ed è proprio Lorenzo Pellegrini ad ammettere: «Questa è per noi una piccola finale che vogliamo assolutamente vincere perché il nostro obiettivo è superare il girone. Le cose si sono complicate, ma non dobbiamo pensarci: solo la vittoria deve essere nei nostri pensieri. Io e Zaniolo siamo il futuro della Roma? Se sarà così, ne saremo onorati». Non è stato convocato Juan Jesus, fuori per scelta tecnica e pronto per essere dato via a gennaio.


Istanbul Basaksehir-Roma: le probabili formazioni schierate dai quotidiani

La Roma di Fonseca stasera a Istanbul contro il Basaksehir, gioherà la prima gara da dentro o fuori, vediamo come i maggiori quotidiani sportivi e non, schierano la formazione che affronterà i turchi in Europa League.

LE PROBABILI FORMAZIONI DEI QUOTIDIANI

IL MESSAGGERO: Pau Lopez; Spinazzola, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara; Ünder, Pellegrini, Veretout, Zaniolo; Dzeko

IL TEMPO: Pau Lopez; Spinazzola, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Veretout; Ünder, Pellegrini, Zaniolo; Dzeko

CORRIERE DELLA SERA: Pau Lopez; Spinazzola, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Veretout; Ünder, Pellegrini, Zaniolo; Dzeko

CORRIERE DELLO SPORT: Pau Lopez; Spinazzola, Smalling, Mancini, Kolarov; Diawara, Veretout; Ünder, Pellegrini, Zaniolo; Dzeko

LA REPUBBLICA: Pau Lopez; Santon, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Veretout; Ünder, Zaniolo, Pellegrini; Dzeko

LEGGO: Pau Lopez; Spinazzola, Mancini, Smalling, Kolarov; Veretout, Diawara; Zaniolo, Pellegrini, Ünder; Dzeko

GAZZETTA DELLO SPORT: Pau Lopez; Spinazzola, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Veretout; Ünder, Pellegrini, Zaniolo; Dzeko