Peres rientra a Trigoria: è rientrato in rosa

IL TEMPO - La novità del terzo allenamento del nuovo anno è la presenza di Bruno Peres nel gruppo, guidato da Fonseca. Il laterale difensivo brasiliano è stato reintegrato nella rosa dopo aver fatto ritorno nella Capitale: l’esperienza di Peres in prestito al San Paolo e al Recife è stato pressoché fallimentare e ora, visto un contratto con la Roma fino al 2021, proverà a rilanciarsi per l’ultima volta in giallorosso. Per la gara di domani saranno ancora out Cristante, Kluivert, Santon e Pastore, che ha però rassicurato tutti sulle sue condizioni con un video su Instagram: «Manca sempre meno al ritorno». Il Torino di Mazzarri dovrà far fronte alle assenze di Iago Falque, Lyanco, Edera, Parigini e Baselli, oltre che degli squalificati Bremer e Ansaldi.


In prova a Trigoria c'è Griffith

Da alcune settimane, in prova a Trigoria, c'è Griffith, estremo difensore classe 2002 con papà giamaicano. Dopo Olsen la Roma guarda ancora in Svezia per il ruolo di portiere. A breve la società deciderà.


Cassetti: "La Roma potrà togliersi delle soddisfazioni. Smalling mi ha sorpreso, Mancini è forte"

Marco Cassetti, ex giocatore della Roma dal 2006 al 2012, ha parlato ai microfoni di Roma TV della compagine giallorossa:

Un giudizio su Fonseca?
Fonseca si è adattato molto bene al calcio italiano nonostante le difficoltà iniziali, ora la Roma ha un equilibrio importante e fa delle prestazioni buone, si potrà togliere delle soddisfazioni”.

Gli uomini della svolta?
Sono stati bravi tutti, è stato molto bravo Fonseca a far rendere al massimo i giocatori”.

Smalling e Mancini?
Mancini è un giocatore forte, sta migliorando partita dopo partita e credo che abbia fatto uno step importante, talvolta i giocatori accusano il passaggio nelle big. Un conto è giocare a Bergamo, un conto è giocare a Roma, penso sia un ragazzo molto maturo nonostante l’età, sta imparando molto anche grazie a Smalling e Fazio. Ha ampi margini di miglioramento. Smalling mi ha sorpreso molto, pochi giocatori inglesi sono riusciti a imporsi in Italia, difficilmente si staccano dalla Premier League, pensavo facesse molta più fatica anche in merito al tatticismo italiano, è stata una grande scoperta”.


Conferenza Stampa Fonseca: "Dopo la sosta ho trovato la squadra motivata. Domani è importante vincere"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Torino:

La sosta natalizia è conclusa. Come ha trovato il gruppo?
"Bene. Abbiamo fatto una bella settimana di lavoro ed ho trovato la squadra motivata. Domani è importante vincere questa partita".

Che Torino si aspetta di trovare?
"E' sempre difficile giocare contro il Torino. Nelle ultime tre trasferte non hanno mai perso e ci aspettiamo un Torino forte ed una squadra aggressiva. Ci aspettiamo una partita difficile".

Petrachi ieri ha parlato di Kalinic e Peres che non sono sul mercato. Come pensa di recuperarli?
"Kalinic sta lavorando bene e penso possa giocare di più in questa seconda parte di stagione. Non è facile in questa sessione di mercato cambiare giocatori, ma per noi è importante che Kalinic resti ed aiuti la squadra. Bruno Peres è un giocatore della Roma rientrato da un prestito e Petrachi lo conosce bene. Al momento deve lavorare perchè non sta bene fisicamente, poi vedremo".

Cosa ne pensa del ritorno in Italia di Ibrahimovic?
"Non mi piace parlare dei giocatori di altre squadre. Ma Ibra è un grande giocatore ed è positivo per il nostro calcio che sia tornato".

Lei ha detto che serve un giocatore per reparto per puntare a vincere qualcosa. Ci sono le premesse per vincere già adesso?
"Non è giusto creare questo tipo di pressioni alla squadra. Dobbiamo pensare solo alla prossima partita contro il Torino che dobbiamo vincere"

Nello slide show ha parlato di Zaniolo che è un talento un pò acerbo che però sta imparando molto. Secondo lei quanto è cresciuto e che margini di crescita ha?
"Tutti i giocatori hanno margini per migliorare. Zaniolo a livello tattico non pensava nel modo giusto ma adesso è migliorato molto con i movimenti e le scelte in campo. Ha un talento enorme e può diventare tra i migliori in Italia".

Come sta vivendo la squadra di questo imminente cambio di proprietà? Lei come lo vive?
"Con la squadra di questo non ne abbiamo parlato. Io sono l'allenatore e parlo molto con Guido Fienga, mi informo e sono tranquillo su tutta la questione".

Under pensa che possa partire o resterà alla Roma?
"In questo momento non vorrei perdere nessuno dei mie giocatori. Under è un giocatore della Roma e deve lavorare per guadagnarsi il suo posto nei titolari così come tutti gli altri giocatori della rosa".

Cosa ne pensa della politica sui costi dei biglietti per lo stadio? Sulle condizioni di Kluivert e Pastore?
"Io non ne ho parlato con nessuno di questo. Io penso solo alla squadra. Ma in ogni stadio dove siamo andati abbiamo avuto molti tifosi, anche se penso si possa fare meglio. Per quanto riguarda Kluivert ho parlato con lo staff medico e non sta bene per via di un problema muscolare. Non lo voglio rischiare e deve stare a riposo ancora una settimana, penso che dopo la Juventus tornerà a disposizione. Pastore ha un trauma osseo e la situazione è diversa, deve lavorare per recuperare molto come sta già facendo".

Sugli orari delle partite cosa pensa? Le crea problemi come allenatore?
"Credo siano più prolemi legati alle televisioni. Ma a me non piace quando abbiamo solo 72 ore per recuperare dopo una partita".

Il Torino è una squadra fallosa e Mazzarri è maestro nello spezzettare la fase di gioco. Lei, con la squadra che pressa alto, cosa pensa della decisione dei giocatori di fare fallo per spezzare un'azione?
"Io non sono un promotore del fallo, preferisco che in fase di non possesso di recuperi palla. Ma se questo non è possibile allora si pèuò fare fallo per spezzare un'azione".

Siete a sette punti dalla vetta. Pensate si poteva fare di più?
"Io non guardo al passato. La situazione è questa, non abbiamo avuto molti giocatori in molte partite ma abbiamo sempre giocato bene e vinto. Non mi piace trovare scuse, i giocatori disponibili hanno sempre giocato bene e dato tutto. Non voglio pensare ne al futuro ne al passato, ne voglio creare scenari possibili. Penso solo al presente ed alla partita di domani"


Allenamento Roma, sessione video e lavoro tattico in vista del Torino

Rifinitura per la Roma in vista del match di domani sera contro il Torino.
La sessione è cominciata con la visione dei filmati; per poi proseguire sul campo con l'attivazione muscolare, il torello e lavoro tattico.
Lavoro individuale per Cristante, Kluivert, Pastore, Santon e Zappacosta.


I convocati di Fonseca per il Torino. Out Fazio per un fastidio all'adduttore (foto)

Paulo Fonseca ha reso nota la lista dei convocati che domani sera affronteranno il Torino all'Olimpico. Oltre agli infortunati Cristante, Kluivert, Pastore, Santon e Zappacosta; domani non ci sarà nemmeno Fazio, out a scopo precauzionale per un fastidio all'adduttore.
Ecco la lista completa pubblicata sul profilo Twitter della Roma:

 


I convocati di Mazzarri per il match contro la Roma

Il Torino, tramite il proprio account Twitter, ha reso noti i convocati di Mazzarri per il match di domani sera contro la Roma:

 


Conferenza Stampa Mazzarri: "La Roma è una corazzata, va a mille. Dobbiamo dare il massimo"

Walter Mazzarri, tecnico del Torino, ha parlato in conferenza stampa in vista del match di campionato contro la Roma:

Tanti indisponibili contro una squadra importante, come l’avete preparata?
"Sono tanti, è tutta la stagione che ne abbiamo passate diverse. Dobbiamo pensare che con il nuovo anno ci sia una svolta da tutti i punti di vista, come episodi e come prestazioni. Non ci piangiamo addosso, ma cominciamo l’anno con tante defezioni. Dobbiamo solo a pensare a fare bene".

Oggi 2 anni esatti al Toro: qual è il suo pensiero?
"Non festeggio il mio compleanno, figuriamoci questo…penso soltanto alla Roma, dobbiamo cercare di dare il massimo. Non penso ad altro".

Con la Roma è un tabù, qual è il problema più grosso?
"Dai numeri sembra proibitiva, ma contro squadre così forti ti deve andare tutto bene. Le statistiche possono essere sovvertite: mi tocco, spero di rivedere quelle prestazioni di quel piccolo filotto prima dello scivolone contro la Spal".

In ogni partita ci sono momenti in cui accendete o spegnete la luce: come se lo spiega?
"E’ ciò che ho cercato di correggere. Anche durante le stesse partite viviamo dei momenti: quando vincemmo a Parma con l’Atalanta, gli episodi ci diedero ragione. Poi è difficile spiegare cosa è successo a Verona. Mi brucia ancora la sconfitta contro la Spal, avevamo iniziato un buon cammino. A Verona è stata la partita più bella dell’anno eppure è capitato quel che sapete tutti. E’ difficile spiegare tutte queste situazioni. Speriamo che nel nuovo anno anche gli episodi ci girino a favore. Con la Spal abbiamo interrotto una serie di risultati utili consecutivi".

Lei come vive questo momento?
"Male, perché ero convinto che la squadra avesse intrapreso un certo percorso. Siamo al primo posto in Italia nel pressing, vuol dire che siamo messi bene in campo. E stavamo cominciando anche ad avere una buona condizione atletica. Ma nelle ultime due partite potevano essere sei punti e invece è stato soltanto uno, brucia ancora e mi fa stare male. Magari con gli episodi a favore recupereremo questi punti domani a Roma. Dovremo stare attenti ai particolari, altre ricette non ne conosco".

Cosa dice sul mercato?
"Io faccio l’allenatore, il mercato lo fa la società. Ormai mi conoscete, sapete che dopo sei mesi di stagione ho delle idee: io non mando via nessuno, ma se non sono scontenti possono andare via. Serve che il gruppo sia unito e che si accetti di stare in panchina. Lo dirò anche ai giocatori, per ora non è arrivato nessuno a chiedermi di andarsene".

Su cosa bisogna ancora lavorare?
"Non facciamo un calcio difensivista, i dati sul pressing e sul recupero immediato del pallone lo confermano. Cosa manca? Dobbiamo migliorare nell’ultimo passaggio e nella qualità per fare girare il pallone. Ci manca un po’ di qualità in questo senso. Ed essere più cattivi davanti al portiere avversario. Ma abbiamo una buona base di partenza: questa squadra prova a fare certe cose con qualunque avversario si trovi davanti".

Che squadra è la Roma?
"Sta andando a mille, ha valori eccezionali e tutti quelli che entrano sono forti. Sono una corazzata, dobbiamo pensare che possiamo far male ai giallorossi. E’ una trasferta proibitiva, ma questa sensazione va trasformata in qualcos’altro".

Come sono rientrati dalle vacanze i suoi ragazzi?
"Sulla bilancia sono andati bene, anche come testa e convinzione li ho visti bene. Domani serve qualcosa di speciale per ottenere un risultato positivo contro una delle squadre più forti del campionato".

Quando rientra Ansaldi?
"E’ in dubbio per la coppa Italia di giovedì: è un giocatore importante, ma nella lista ce ne sono altri. E mancano pure nella settimana con tre partite ravvicinate. Non è un bel momento da questo punto di vista".

Ha preparato qualcosa di particolare in settimana per affrontare la Roma?
"Qualcosa ovviamente sì, ma non ve lo dico. E’ chiaro che lo vedrete domani: se faremo bene ciò che abbiamo provato, possiamo giocarcela. Ci siamo allenati bene, è di buon auspicio".


Brud, segretario generale IFAB: "Non ci sarà nessun limite di tolleranza applicato al fuorigioco"

L'IFAB ha fatto diefront sulla posisbilità, espressa nei giorni scorsi, di inserire una tollerranza sui fuorigiochi millimetrici chiamati grazie all'ausilio del VAR. A riferirlo è Lukas Brud, segretario generale dell'IFAB, ai microfoni di sportschau.de: "Il fuorigioco è fuorigioco anche se è solo di un centimetro. Se le immagini con linee calibrate e la linea perpendicolare mostrano che c’è una posizione di fuorigioco, l’assistente video dovrebbe continuare a riferire. Non ci sarà nessun limite di tolleranza e nessun margine di errore applicato al fuorigioco. Ma l’assistente video deve capire rapidamente se è fuorigioco oppure no".


Kalinic rifiuta anche il Newcastle

Nikola Kalinic, centravanti giallorosso, avrebbe rifiutato anchel'ipotesi di trasferirsi nel Newcastle. Secondo quanto riportato dal portale dedicato al calciomercato, dopo il 'no' rifilato all'Hellas Verona,  sembrerebbe voler restare nella Roma, soprattutto dopo le parole di fiducia ricevute ieri dal direttore sportivo Gianluca Petrachi e oggi dall'allenatore Paulo Fonseca durante la conferenza stampa di vigilia alla gara con il Torino.


Petrachi riparte dal suo passato

IL TEMPO - BIAFORA - A quasi duecento giorni di distanza dalla rescissione ufficiale del contratto si incroceranno nuovamente le strade di Petrachi e del Torino. Quella alla corte di Cairo è stata l'avventura da dirigente più lunga ed intensa per il direttore sportivo nato a Lecce, che dopo quasi un decennio trascorso all'ombra della Mole Antonelliana ha deciso di rispondere presente alla i chiamata giallorossa, una società che ha voluto una figura più pragmatica e meno filosofica alla guida sportiva del club dopo il fallimento dell'esperimento Monchi. Petrachi domenica ritroverà davanti a sé il suo passato, con la voglia di raggiungere un successo sul campo in un mese che sarà decisivo anche fuori dal terreno di gioco per la vicenda del suo trasferimento nella Capitale.
Ad inizio ottobre la Procura Federale ha aperto un'indagine sull’ex calciatore del Perugia, che si era lasciato andare ad un'’incauta dichiarazione su Dzeko - «Quando la prima volta a maggio ho incontrato l'Inter ho posto il mio prezzo» - durante la conferenza di presentazione di Mkhitaryan tenuta a Trigoria durante la sosta per le nazionali di settembre. Le indagini della Procura, che contesta a Petrachi di aver iniziato a lavorare per la Roma mentre era ancora sotto contratto con il Toro, vanno ancora avanti dopo la richiesta di una proroga ed entro l’inizio di febbraio (a meno di una nuova proroga di 20 giorni) verrà presa una decisione definitiva: deferimento o archiviazione del caso. Il deferimento potrebbe poi portare ad una multa o ad una squalifica, mentre l’archiviazione metterebbe la parola fine ad un caso che si trascina ormai da troppi mesi. Cairo e Petrachi si sono punzecchiati a distanza per settimane prima dello strappo definitivo e l'ufficialità dell'accordo triennale con la Roma, un'avventura che era iniziata con il caos per la ricerca dell'allenatore - una storia conclusa poi con la scelta azzeccata di Fonseca - e con le inevitabili cessioni da effettuare prima del 30 giugno per sistemare una situazione di bilancio ereditata dal suo predecessore spagnolo.

Il mercato estivo portato a termine dal salentino è stato promosso a pieni voti negli esami sul campo: Pau Lopez, Mancini, Smalling, Veretout e Diawara sono tra i punti fermi della nuova squadra. A Trigoria si aspettano però uno scatto nelle prestazioni anche da parte di Spinazzola e Mkhitaryan, più in ombra rispetto agli altri neo-acquisti nei primi mesi in giallorosso. L'unico deludente - Zappacosta è ingiudicabile - è invece Kalinic, un giocatore comunque arrivato in prestito oneroso e non a titolo
definitivo. Ora per Petrachi è iniziata ufficialmente la sessione dei trasferimenti di gennaio, una finestra di mercato in cui il budget della Roma è ridotto al minimo e in cui si cercherà di piazzare qualche colpo in entrata soltanto se ci fosse qualche cessione di giocatori dall’elevato ingaggio come Juan Jesus, Perotti e Pastore. Il direttore sportivo ha poi voglia di guadagnarsi sin da subito la fiducia di Friedkin, i cui legali, una volta ultimata la due diligence, daranno l’ok alla controparte per iniziare la stesura dei contratti sul passaggio di proprietà della Roma. Prima però per Petrachi c'è un passato da battere sul campo.


Pallotta-Friedkin-stadio, due contratti in esclusiva collegati

IL MESSAGGERO - Lo stadio a Tor di Valle unisce, da fine 2019, James Pallotta, Daniel Friedkin, Radovan Vitek e Unicredit, attraverso trattative e accordi separati. Tra il 29 e il 31 dicembre sono state firmate due lettere di intenti distinte: la prima fra Pallotta e Friedkin con l'esclusiva sino al 26 gennaio nella trattativa sulla cessione della maggioranza della Roma. L'altra, fra Vitek  e Unicredit  relativa all'acquisto del 100% di Capital Dev e dei relativi debiti. Vitek acquista anche le esposizioni di Parsitalia e i crediti sempre di Unicredit verso Eurnova oltre al terreno di Tor di Valle dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto. In totale l'accordo firmato a fine anno prevede un investimento della di Vitek, per circa 460 milioni: la firma definitiva dovrebbe avvenire anch'essa a fine gennaio.

Nella lettera di esclusiva sulla As Roma sono definite le condizioni dell'affare: 705 milioni di euro, da cui vanno tolti i 275 milioni del bond e aggiunti i costi (50-60 milioni) sostenuti da Pallotta per le strutture di bonifica e gli studi di fattibilità.
Lo stadio rientra quindi nel negoziato principale ed è inevitabile che Friedkin  voglia acquistare da Vitek i terreni. Per le trattative non sono iniziate ma i legali delle parti avrebbero avuto colloqui preliminari. Sia Vitek che Friedkin attendono fine mese per chiudere i rispettivi affari.